La Capogruppo M5S in Consiglio Regionale, Irene Galletti, interviene sulla questione dei sindaci dem divisi sulla “Solidarietà a Palaia”. Per la cinquestelle “la lite sulla discarica di Legoli è una diretta conseguenza del fallimentare Piano Rifiuti presentato dalla Giunta regionale”.

Secondo Irene Galletti “Presentare delle osservazioni, anche contrarie, in Conferenza dei servizi rientra nelle prerogative di un sindaco, per questo mi ha molto sorpreso l’attacco al primo cittadino di Palaia. Fatta questa premessa ed entrando nel merito della questione, la vera domanda che la politica dovrebbe porsi, e che forse giustifica la presa di posizione dei sindaci democratici del pisano in difesa di Gherardini, è: perché la Valdera dovrebbe continuare a essere la discarica della Toscana?”

“Per decenni – ricorda la cinquestelle – in Valdera si sono concentrati i rifiuti della Toscana. Insieme ai comitati e ai cittadini, abbiamo denunciato con veemenza il fenomeno. Lo abbiamo fatto, ogni volta che si rendeva necessario, ad esempio cercando di contrastare in ogni modo la riapertura della discarica di Chianni. Un percorso che abbiamo condiviso anche col sindaco di Terricciola, Mirko Bini, e questo a prescindere dal colore politico. Si fa così quando una battaglia politica è giusta.” afferma Galletti.

“Da tempo aspettavamo un segnale che invertisse questa tendenza, e la speranza era quella di trovarlo nel Piano Rifiuti, un testo che a nostro giudizio si è rivelato lacunoso, fallimentare e che porterà un impatto particolarmente negativo sulla zona conosciuta come il “triangolo delle discariche,” che comprende i siti di Scapigliato, Chianni e Peccioli. Tra le tante, basti pensare che nel documento si fa ancora molto affidamento sulla Valdera per porre rimedio alle carenze di programmazione e di governo della Giunta regionale nell’ambito territoriale della Toscana centro. E’ già previsto che sarà Legoli a sopperire alle carenze impiantistiche del fiorentino, qualora Alia non riesca a realizzare gli impianti che servono.”

“Ma quello che ci fa capire la recente protesta dei sindaci democratici è che il problema rifiuti nel nostro territorio è diventato insostenibile, persino per chi appartiene alla stessa maggioranza politica che governa la Toscana. E’ mancata addirittura la necessaria condivisione nel processo di pianificazione del Piano Rifiuti con i sindaci, nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti, oltre che delle linee politiche del partito? Se così fosse, non ci sarebbe da meravigliarsi di questa diffusa e manifesta insofferenza dei primi cittadini, persino di quelli della stessa compagine della maggioranza in Regione” osserva la capogruppo M5S. 

Galletti lancia infine l’allarme anche sulla gestione della risorsa idrica, che potrebbe essere fortemente influenzata dalla necessità di reperire risorse per realizzare impianti di trattamento rifiuti in tutto il territorio regionale. Per la cinquestelle “Il quadro potrebbe essere addirittura peggiore di quel che sembra a prima vista. È evidente a molti ormai che la fragile tenuta del Piano Rifiuti riposa economicamente sui proventi della gestione della risorsa idrica sull’ipotesi di una sua privatizzazione completa. Se l’operazione Multiutility, che mira a unire tutti i servizi essenziali dei Comuni toscani e a renderli disponibili sui mercati azionari, serve davvero a reperire risorse per le carenze impiantistiche di trattamenti rifiuti, diventerebbe lampante a tutti i toscani in quali mani ci ritroviamo” conclude Galletti.