“Il voto contrario della maggioranza alla nostra proposta, che semplicemente chiedeva di cristallizzare in una legge il progetto “Vita Indipendente”, ci ha lasciati sorpresi e amareggiati. Prima di tutto perché l’impegno non dettava direttive precise, ma semplicemente chiedeva che questo Consiglio si esprimesse politicamente sulla volontà di avviare un percorso di stabilizzazione, il quale presupponeva anche il mantenimento di una promessa fatta ormai sette anni fa alle associazioni e ai comitati delle persone con disabilità. Nello specifico si trattava di dare seguito all’articolo 9 della Convenzione Internazionale per i Diritti delle Persone con Disabilità, rendendolo concreto e operativo attraverso l’assegnazione di fondi strutturali che non si limitino all’assistenza delle persone disabili. Questo perché tutte le persone devono avere il diritto di scegliere come condurre le proprie vite e devono poter contare su un adeguato supporto economico e legislativo.“ Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle a margine del voto in Consiglio Regionale per la trasformazione in legge del progetto Vita Indipendente.

“Le scuse con cui è stata respinta la nostra mozione, sostenendo eventualità non contemplate dal testo, sono pretestuose” sottolinea la Presidente M5S “Anche in considerazione del fatto che in Aula ci siamo dichiarati disponibili a collaborare nel percorso di formazione della legge, riconoscendo il lavoro pregresso svolto dalla Regione Toscana. Scuse non accettabili non tanto da parte nostra, ma da parte di coloro che sono i diretti interessati dagli effetti di questa procrastinazione. Quelle stesse persone che lo scorso marzo hanno manifestato di fronte al Palazzo della Giunta per chiedere che venisse ripristinata la dicitura “Vita Indipendente”, modificata da una delibera di Giunta che rischiava di indebolire il diritto acquisito a questo progetto per l’assistenza personale autogestita delle persone con disabilità grave.” Conclude Galletti.