2100 lavoratori aspettano di conoscere il loro destino da Rebrab, ma non si usi stallo del caso Cevital per evitare la base di ogni intervento di rilancio per Piombino: la bonifica degli 800 ettari di terreno in carico ad Invitalia.

34mila cittadini piombinesi aspettano risposte dalle istituzioni e noi le abbiamo chieste a Rossi: dov’è il cronoprogramma delle bonifiche? Quanti dei 50 milioni ancora al Ministero sono già stati spesi per aggiornare lo studio di fattibilità e cosa è emerso in questo a proposito dei tempi di attuazione dell’intervento?

Dalla risposta ad una nostra precedente interrogazione abbiamo appreso che presumibilmente fino a metà 2018 l’aggiornamento del programma di indagine preliminare non sarà concluso. Ci pare incredibile trovarsi ora con queste tempistiche quando il tema bonifica era preventivo ad ogni altra questione sull’area.

Rebrab ha le sue colpe, seguito solo da chi gli ha dato le chiavi di un’area produttiva già segnata dal logoramento ex Lucchini. Ma invitiamo i cittadini a non cascare nel vecchio trucco PD di trovare sempre una scusa per evitare l’assunzione delle proprie dirette responsabilità di governo.

GIACOMO GIANNARELLI