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Manutenzione infrastrutture per la sicurezza e rilancio edilizia

Giannarelli (M5S): “Chiuso un altro ponte, oggi in provincia di Pistoia. Non possiamo perdere altro tempo, sfruttiamo questo momento di bassa mobilità per evitare altri crolli come quello ad Albiano Magra (MS).”

“In questi anni ho fatto decine di sopralluoghi in tutta la regione per verificare lo stato di salute dei nostri ponti, strade, dighe ed edifici pubblici. Sono tantissime le segnalazioni che ho fatto alle autorità e agli enti competenti e le iniziative in consiglio regionale, ma occorre fare molto di più per garantire la sicurezza dei cittadini e del sistema economico. Un euro in più speso per la manutenzione delle infrastrutture è un euro in più dato alle tante imprese che lavorano in questo campo.

Il settore edile, dal 2008, conta una perdita di 120.000 imprese e 500.000 posti di lavoro. In particolar modo adesso serve un intervento shock per sostenere questo settore. Le imprese locali devono essere privilegiate anche negli appalti pubblici, incentivando la rigenerazione urbana, abbattendo gli oneri di urbanizzazione, con una maggiore semplificazione e con contributi a fondo perduto per interventi di riqualificazione energetica, sismica, premiando l’economia circolare.

Per assicurarci una rapida ripresa economica dovremmo dare molta importanza anche a questo ambito produttivo della nostra regione e l’attività della manutenzione delle infrastrutture esistenti può essere la leva di ripartenza economica.

Ritardi nei tamponi nelle RSA, Quartini (M5S): “La Regione intervenga nei confronti delle ASL”

“È chiaro che le RSA sono uno dei punti deboli del SSR in termini di lotta al coronavirus, anche per la Toscana. Ieri dopo i vari solleciti volti a denunciare i ritardi della Asl Sud-Est nel fare i tamponi presso le RSA del Comune di Pratovecchio Stia e non solo, risulterebbe che la Asl non ha ancora posto in essere le dovute azioni. Si è limitata invece ad inviare all’Unione dei Comuni del Casentino un ennesimo comunicato in cui si afferma che questi tamponi sono stati fatti.

In merito sono intervenuti anche i dipendenti e le famiglie degli ospiti delle RSA, affermando l’infondatezza di tale comunicato della ASL SUD-EST. Credo che la Giunta regionale dovrebbe prendere urgenti iniziative verso la ASL in questione, poiché occorre chiarire una volta per tutte la vicenda ed effettuare al più presto i tamponi richiesti.”

Indennità per gli operatori sanitari, Quartini (M5S): “Il vero indennizzo è un sistema sanitario regionale sicuro, efficiente e da riqualificare

“La regione Toscana approva una legge che predispone, una tantum, fino a 900 euro a medici, infermieri e i sanitari del SSR. Più soldi, inoltre, a chi è nei reparti COVID-19, meno per gli altri operatori. Si tratta di un riconoscimento doveroso per il lavoro svolto da tanti “eroi di uno sventurato popolo”.

Ricordiamo che la monetizzazione del rischio è un surrogato insopportabile quando il sistema è incapace oppure è impossibile eliminare il rischio stesso. Con questa consapevolezza avevamo proposto più soldi e per più tempo, perché in questo caso il rischio altissimo durerà ancora mesi ed è iniziato almeno a fine gennaio. Secondo noi è poco per chi vive in trincea senza le dovute protezioni, né tamponi da settimane. Tuttavia non potevamo votare contro una proposta di indennizzo, per quanto frutto di un senso di colpa di una classe politica che ha massacrato la sanità pubblica per decenni anche in Toscana e, almeno in parte, colpevole dei ritardi in questa emergenza, come per esempio nella protezione nelle RSA. È imperativo programmare per il futuro un rilancio della sanità pubblica, a partire dai territori, fino all’aumento dei posti-letto ospedalieri, almeno alla media europea.

La privatizzazione e l’esternalizzazione dei servizi è stata un danno che abbiamo pagato a caro prezzo in questa epidemia. La carenza della pianificazione degli interventi in caso di pandemie ferma al 2009, dovuta ai bisogni di aggiustamento dei bilanci e non della popolazione, ne è la riprova dolorosa. È questo che, più di un indennizzo, meritano, oltre ad un debito impagabile di gratitudine, i tanti operatori del Servizio Sanitario Regionale della Toscana.”

Ospedale di Arezzo, Quartini (M5S): “Depotenziato a favore di strutture private”

“Lo scorso 23 marzo, di fronte alla ipotesi di spostare alcune attività dell’ospedale di Arezzo, interrogavo la Giunta regionale sulla inopportunità tale scelta. Nonostante non abbia ricevuto alcuna risposta, tale scelta si è poi consacrata con delibera il giorno dopo. Riteniamo inopportuna la scelta per diversi motivi:Il più importante: la difesa della sanità pubblica deve essere il faro che guida qualunque azione rispetto alla salute dei cittadini. Proprio in ordine alla pandemia abbiamo verificato quanto sia stato deleterio smantellare il sistema pubblico. Riteniamo immorale offrire pezzi di sanità pubblica al privato strumentalizzando un’emergenza.

Il rifinanziamento della sanità pubblica dovrebbe passare dalla riqualificazione dei presidi dequalificati da una politica di privatizzazione e/o di contenimento dei costi vergognosa, e nel caso specifico la Giunta poteva contare su diversi presidi: da Bibbiena, a Montevarchi, a San Sepolcro.Si è scelto di svuotare di tutte le competenze un ospedale pubblico (che resta solo COVID19) per destinarle a privati, peraltro oggetto di indagine giornalistica che ha generato dubbi proprio in tema di convenzione con il sistema pubblico (REPORT), tanto da rendere oggi inopportuna moralmente questa scelta, senza un’indagine doverosa e trasparente da parte della regione.

Il privato si prende l’attività remunerativa e meno rischiosa (COVID19 e DEA restano al pubblico) mettendo di fatto in risalto il disegno futuro di ulteriore squalifica della sanità pubblica.Tutto questo è inaccettabile. Noi continueremo a difendere il servizio sanitario pubblico senza mediazioni. Ho presentato oggi stesso una nuova interrogazione urgente.”

Coronavirus, Quartini (M5S): “Sui test per il Covid serve una rete pubblica capace di contrastare il virus. La Regione risponda sulla confusione delle convenzioni con il privato”

“Per poter tutelare i cittadini dal covid19 occorre mettere a loro disposizione tutti i posti letto possibili, di terapia intensiva e di reparto, di isolamento in strutture apposite, in modo che il resto della sanità non si fermi, adesso e nel futuro, perché ci aspettano mesi di osservazione e protezione nella fase rinascita economica e sociale e perché ci si trovi pronti e all’altezza in caso di recrudescenza epidemica. Meglio un posto letto senza una persona, che una persona senza posto letto” – così Andrea Quartini, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, annunciando un’interrogazione urgente sul caos esecuzione e gestione di test sierologici e tamponi per identificare i positivi al coronavirus.

“Occorre fare test a tappeto, siano essi tamponi (per sapere chi ha il virus adesso) e/o sierologici, del sangue (per sapere chi l’ha avuto, lo ha, e chi è ancora sano). Bisogna infatti anche conoscere il percorso del virus in Toscana, sapere come si è diffuso, chi è infetto, chi è guarito. Per prestare le migliori cure ai malati prima che si aggravino. Per isolare chi è infetto. Per tutelare le fasce deboli e i sani e per poter ripartire con la fase 2, con chi è già guarito”.

“Il modo migliore per effettuare i due test (il sierologico ed il tampone, entrambi necessari) è avere una rete unica di laboratori pubblici, capillari, che possano assistere i cittadini in tutta la Regione. Questi laboratori serviranno sempre: questo è un virus infido, pronto a ripartire. E, se succedesse, dobbiamo essere pronti a intervenire, imparando dal passato: intercettarlo subito, prima che uccida, prima che intasi gli ospedali, prima che blocchi nuovamente tutta la società e l’economia. Occorre una rete pubblica che filtri il virus, sempre.”

“La Regione ha posizionato, in emergenza, letti di terapia intensiva sparsi in giro per la Regione, anche nelle sale operatorie, dentro ospedali. Va bene, purché non li si smantellino a emergenza passata. La riqualificazione, chiesta a gran voce da tutti, passa anche attraverso l’aumento dei posti letto ridimensionati con il definanziamento della sanità pubblica e le riforme sanitarie regionali.” “In questa fase manteniamo come ospedali covid19 le strutture dismesse, perché potranno servire, e potrebbe esserci ancora meno tempo, la prossima volta. In futuro dovranno essere strutture modulabili, anche in corso di emergenza”.

“La Regione, però, mentre blocca l’attività dei laboratori privati per gli esami sierologici, perché non ha abbastanza kit, dichiarando che li farà eseguire nei laboratori pubblici, lascia che una sua AUSL utilizzi invece il cura Italia – nato per finanziare i posti letto fino all’ultimo centesimo – per cedere l’intera attività dei tamponi, non alla stessa rete dei laboratori pubblici, già esistente e da potenziare per oggi e per domani, ma anche strutture private. Una scelta inspiegabile, che potrebbe spezzare la rete dei test, rischiare di causare problemi informativi, allungare i tempi, in un momento in cui il tempo è prezioso, ed è prezioso essere preparati al domani, perché con questo virus dovremo ancora convivere. Una rete pronta ad intercettarlo è indispensabile. Abbiamo presentato un’interrogazione urgente e speriamo vengano posti rimedi immediati, perché i cittadini non hanno tempo per aspettare i tempi della burocrazia.”

Primo medico fiorentino vittima del coronavirus, il cordoglio del MoVimento 5 Stelle

“Esprimiamo profondo cordoglio per la morte del dottor Giandomenico Iannucci, medico di medicina generale a Scarperia e San Piero, risultato positivo al Covid-19 a metà marzo. Ci stringiamo attorno alla famiglia colpita da questo lutto. Si tratta dell’ennesima testimonianza dell’enorme sacrificio che i medici di tutta Italia stanno facendo nella lotta al coronavirus, pagando spesso con la vita la dedizione al loro lavoro.”

Appalti urgenti della Regione a Massa Carrara affidati ad aziende fuori provincia, Giannarelli (M5S): “Rossi sbaglia, non tutela le realtà imprenditoriali locali”

Fa scalpore la notizia che nei giorni scorsi la Regione Toscana ha deciso di affidare, con procedure d’urgenza, alcuni lavori per strutture anti Covid19 a Massa Carrara per oltre 3 milioni a ditte non del luogo. 

“Sulla questione ho già avuto modi di esprimere il mio forte disappunto alla giunta regionale – afferma Giacomo Giannarelli, presidente del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – Anche se vi è l’urgenza di intervenire per affrontare al meglio la crisi del coronavirus, non capisco perché la Regione non si sia rivolta alle tante e qualificate aziende che sono attive nella provincia di Massa-Carrara. Soprattutto adesso è indispensabile tutelare quelle realtà imprenditoriali del nostro territorio, che da tempo si trova alle prese con una dura crisi economica. Tali lavori avrebbero significato molto per i lavoratori di Massa e di Carrara e per le loro famiglie.”

Aeroporto di Firenze, Giannarelli (M5S): “No ampliamento aeroporto Firenze. Prima il piano nazionale aeroporti”

“Nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus la giunta regionale inizia l’iter per una nuova variante al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) per l’aeroporto di Peretola, il cui progetto di ampliamento è stato più volte bocciato dai giudici amministrativi. La fretta anche questa volta è cattiva consigliera – afferma Giacomo Giannarelli, Presidente del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – Prima di fare un intervento su un singolo aeroporto, occorre un piano nazionale sugli scali, piano che ad oggi ancora non ci risulta abbia completato l’iter di approvazione. Prima di fare un intervento su singolo aeroporto vi è la necessità di rifare il piano nazionale aeroporti, perché è sconsiderato ingrandire un determinato aeroporto senza avere una strategia nazionale completa. Non si può agire per singola città o singola regione.”

“Sull’aeroporto di Firenze abbiamo sempre ribadito il nostro parere contrario all’ampliamento. Peretola ha una sua naturale destinazione di city airport. Per questo motivo crediamo occorrano collegamenti ferroviari veloci tra Firenze e l’aeroporto di Pisa così come il potenziamento del Galileo Galilei, unico vero aeroporto internazionale della regione.”

Coronavirus, Giannarelli (M5S): “E’ il momento della serietà e del massimo rispetto delle leggi. Ne va della nostra salute”

“Dobbiamo seguire alla lettera le indicazioni del Governo e rinunciare tutti per il momento alle nostre abitudini quotidiane. Sono e saranno settimane difficili, ma è proprio nelle difficoltà che una comunità dimostra il suo senso civico, il suo rispetto per la vita.”

Così Giacomo Giannarelli, Presidente del Gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle in vista della seduta del parlamento toscano fissata per il 2 aprile in videoconferenza e dedicata interamente all’emergenza coronavirus.

“Ci troviamo davanti la sfida più impegnativa dal secondo dopoguerra, una sfida che potremo vincere solo se facciamo squadra tutti assieme: istituzioni, strutture sanitarie, forze dell’ordine, cittadini, imprese e lavoratori. Un ringraziamento speciale a chi sta gestendo e lavorando in questa drammatica situazione per salvare vite umane: medici, infermieri, oss, tutto il personale del SSN e i sindaci in prima linea”.

“Dobbiamo schierarci senza esitazioni dalla parte di chi ha inteso tutelare la salute degli italiani. Il Governo nazionale sta facendo l’impossibile per portarci fuori da questa grave crisi sanitaria ed economica. Anche la Regione Toscana ha messo in atto importanti misure in tal senso. Come MoVimento 5 Stelle portiamo ovviamente il nostro contributo, indicando alla Regione alcune ulteriori azioni da intraprendere o potenziare: maggiori alleggerimenti fiscali, ulteriori contributi finanziari a quei soggetti particolarmente toccati dall’attuale crisi, l’incremento di fondi specifici per il variegato mondo produttivo toscano, rimborsi dei vari abbonamenti del tpl, l’incremento dello smartworking. Chiediamo poi maggiori attenzioni per le start-up toscane (così come un resoconto delle iniziative attivate ed in programma per il mondo dei lavoratori e delle imprese), per i vigili del fuoco – in emergenza costante per mancanza di organici spesso senza adeguate protezioni, maggiore sicurezza per i lavoratori del servizio di trasporto pubblico e per il personale sanitario ed infermieristico, e una particolare attenzione ai territori maggiormente colpiti come la Lunigiana. Importante è anche che vi sia una maggiore distribuzione delle mascherine protettive al fine di impedire un domani eventuali focolai di ritorno. Vi è poi la necessità di affrontare la sfida della gestione e conferimento dei rifiuti, nel rispetto dell’ambiente, così come, in vista della futura riapertura delle attività produttive non essenziali, di adeguate iniziative per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

“In queste settimane i Presidenti dei gruppi consiliari sono in costante contatto tramite videoconferenza con il Presidente Giani e l’Assessore Bugli – che ringrazio per la loro disponibilità – per coordinare con loro le varie iniziative consiliari da intraprendere e per fornire risposte ai vari quesiti che ci vengono posti dai cittadini e dal mondo produttivo toscano”.

“Ci riprenderemo tutti assieme un passo alla volta – conclude Giannarelli –  e grazie all’impegno e sacrificio di tutti supereremo assieme anche questa tremenda prova. Intanto sono arrivati dal Governo nazionale oltre 21 milioni di euro per i comuni della toscana per l’acquisto di generi alimentari per i bisognosi. Come MoVimento 5 Stelle facciamo la nostra parte: abbiamo donato 85mila euro alla centrale acquisti regionale per assegnare i dispositivi di protezione a chi è in prima linea, e siamo a fianco delle imprese e dei lavoratori per prepararci alla difficile situazione economica che dovremo affrontare nel post pandemia”.

Coronavirus, Quartini (M5S): “Occorrono adeguati strumenti di protezione individuale e tamponi per tutti i sanitari impegnati nel contrasto al covid-19”

“È evidente che uno dei bersagli più colpiti dal coronavirus è quello degli operatori sanitari che pagano un prezzo altissimo: ieri stimavamo quasi 5000 operatori sanitari contagiati in Italia.

Il personale sanitario, poi, non diversamente dagli altri cittadini, va incontro a esaurimento fisico e mentale, in più ha la grande responsabilità (ansiogena) delle decisioni difficili di triage, sente pesantemente il peso e il dolore della perdita di pazienti e colleghi, oltre all’aumentato rischio di infezione personale, del rischio a cui sottopone anche i propri familiari e amici.

Inoltre gli operatori sanitari, come altri cittadini, si prendono anche loro cura dei genitori anziani o dei bambini piccoli. Anche gli operatori sanitari risentono drasticamente della chiusura delle scuole, delle politiche di allontanamento sociale e delle disposizioni sull’accesso ai negozi per procurarsi cibo e altri elementi essenziali.

Date queste premesse ho deciso di presentare un atto che chiede alla Giunta di prevedere il livello massimo di protezione individuale per tutti gli operatori sanitari a tutti i livelli. E’ insopportabile che così tanti operatori siano contagiati specie dopo l’esperienza cinese, che avrebbe dovuto insegnarci molto, e che il sistema si limiti alle dotazioni standard identificate come misure minime dalle linee guida dell’OMS.

È ipocrita sostenere che ogni infortunio sul lavoro deve essere evitato e far correre rischi così importanti agli operatori sanitari.
Occorre che la Regione si attivi immediatamente per fornire a tutti i sanitari impegnati nel contrasto al COVID-19 adeguati strumenti di protezione individuale, che rispetto, per esempio alle mascherine, non possono essere quelle chirurgiche, ma quelle con filtri certificati. Voglio ricordare che, alla luce della reale diffusione dell’epidemia, stimata fino a 10 volte superiore ai casi certificati dalla stessa Protezione Civile, tutti gli operatori sanitari si devono rapportare a qualunque paziente come se fosse portatore del virus.

Oltre a ciò è necessario effettuare a tutti i sanitari operanti sul territorio toscano, sia impegnati direttamente nel contrasto di COVID-19 accertati che impegnati con altri pazienti, tamponi o indagini sierologiche a tappeto.
Anche tra la popolazione civile occorre promuovere – anche diffondendole o favorendone l’acquisto – l’utilizzo delle mascherine protettive, allo scopo di contenere, soprattutto in un momento successivo alla cessazione di misure stringenti, di eventuali focolai di “ritorno”.

Stiamo attraversando un periodo difficilissimo ed è necessario che soprattutto chi è impegnato in prima linea contro il virus riceva le più adeguate misure di protezione. Molte persone, poi, tra la popolazione civile sono sfornite di adeguate mascherine. Occorre che la Regione intervenga anche qui, soprattutto per impedire che, speriamo a breve, eventuali contagi di ritorno. Solleciteremo dunque la Giunta regionale durante il prossimo consiglio regionale affinché intervenga con maggiore prontezza su questi importanti temi.”