Blog Pagina 57

Aeroporto di Pisa, Galletti (M5S): “FedEx intenzionata ad abbandonare lo scalo toscano? Lo abbiamo chiesto alla Giunta con un’interrogazione urgente”

Pisa, 31 gennaio 2022 – “Da tempo circola la notizia del possibile abbandono dello scalo aeroportuale di Pisa da parte di FedEx, la societĂ  di trasporti internazionale specializzata in spedizioni espresse. Ma le ultime segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni – spiega Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana – la darebbero come imminente, fattore che sta generando tra i segnalatori un clima di comprensibile allarme, che non vogliamo alimentare ma che certamente intendiamo verificare attraverso un’interrogazione urgente, giĂ  protocollata, da sottoporre all’attenzione della Giunta regionale”.

“Se la notizia si confermasse vera – chiarisce la Capogruppo M5S – la chiusura dello Shipping Point presso il Cargo Village di Via Asmara rappresenterebbe un ulteriore duro colpo per lo scalo pisano e per l’economia che FedEx genera sull’intero tessuto produttivo della costa toscana.” E conclude: “Con l’auspicio che ci possa essere una smentita formale, avremo cura di far giungere in via prioritaria la nostra interrogazione all’assessore competente, affinchĂ© la risposta possa arrivare entro febbraio”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle Toscana.31

Giorno della Memoria, Galletti (M5S): “Giusto coltivare in Consiglio regionale gli anticorpi contro l’odio”

Scrive Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana “Alcuni si chiedono se sia così indispensabile coltivare il ricordo delle pagine più buie della nostra storia attraverso momenti di celebrazione, come è avvenuto oggi in Consiglio regionale, in occasione della seduta solenne dedicata al “Giorno della Memoria”.

La risposta è implicita nell’episodio che è accaduto nei giorni scorsi a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno: un bambino è stato aggredito con calci e sputi da due ragazze, di poco più grandi, perché ebreo. Episodio che ha causato un grave dolore al piccolo e un profondo turbamento, non solo in seno alla comunità ebraica, ma tra la popolazione dell’intera Regione. Quindi sì, è indispensabile coltivare la nostra memoria storica attraverso queste giornate, conoscerla fino in fondo e non commettere l’errore di sottovalutare un episodio violento tacciandolo come semplice bullismo. Ma è altrettanto indispensabile non semplificare la storia.

In Europa c’è chi vorrebbe istituire una giornata unica in ricordo di tutte le vittime legate ai regimi totalitari. Un’idea che non condivido.
Ogni vittima conta e merita di essere ricordata, ma dobbiamo farlo nel modo più corretto: continuando a raccontare alle attuali e future generazioni, nel dettaglio, ogni singolo percorso che ha condotto l’umanità verso tali atrocità, e ogni vicenda che ha in parte contribuito a riscattarla. Le tante storie dei Giusti toscani, ad esempio, sono dei momenti fondamentali da non disperdere, che arricchiscono il “Giorno della Memoria” e che ci ricordano che di fronte all’orrore più grande che possiamo concepire ci saranno sempre donne e uomini che avranno il coraggio di mettersi dalla parte giusta della storia.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Peste suina africana, Irene Galletti (M5S): “Istituito coordinamento interregionale con rappresentanze Governo e Parlamento. Massima attenzione e pieno supporto all’azione del ministro Patuanelli, che ha giĂ  previsto interventi”

Firenze, 21 gennaio 2022 – “Stiamo prestando la massima attenzione all’andamento della situazione epidemiologica a seguito della conferma dei casi di positivitĂ  di peste suina africana rinvenuta in alcune carcasse di cinghiali in Piemonte e Liguria. Per questo abbiamo innanzitutto attivato un coordinamento tra i gruppi consiliari delle venti regioni con la rappresentanza governativa e parlamentare del M5S”, fa sapere la capogruppo regionale del M5S Irene Galletti, a margine dell’incontro che si è svolto ieri sera tra i gruppi pentastellati regionali e il Ministro per le politiche agricole Stefano Patuanelli.

“La nostra prioritĂ  è tutelare gli interessi dell’intera filiera produttiva suinicola e dell’indotto ad essa collegata, delle imprese agricole, della filiera tartuficola e l’intero comparto turistico. Il confronto avuto con il ministro Stefano Patuanelli è stato fondamentale, e abbiamo accolto positivamente l’intenzione di costituire una cabina di regia unitaria nazionale per la gestione dell’emergenza e lo stanziamento di risorse immediate per la bio-sicurezza degli allevamenti a partire da quelli estensivi allo stato brado e di indennizzi per le imprese colpite. Per questo scopo saranno previsti 50 milioni per fronteggiare la prima fase dell’emergenza, con l’intenzione di chiedere uno scostamento di bilancio per attivare adeguati ristori al settore produttivo che dovesse essere colpito dalle conseguenze generate dalla PSA”.

“Tenuto conto dell’eterogeneitĂ  delle situazioni, tra le aree interessate dai casi di positivitĂ  e quelle a rischio, con il caso specifico della Sardegna in via di uscita dalle misure restrittive dopo decenni, per le altre regioni della penisola è necessario un intervento tempestivo. Fermo restando quindi l’assoluta necessitĂ  di garantire le misure di contenimento, frutto delle valutazioni scientifiche delle autoritĂ  sanitarie per fermare l’avanzamento dei casi, è imprescindibile tenere conto del tessuto economico collegato all’accesso alle aree naturali e boschive: la Toscana, con oltre il 50% dell’intera estensione coperta da boschi e un forte legame con questo ecosistema, deve avere massima vigilanza data la prossimitĂ  con i cluster individuati. Per questa ragione riteniamo indispensabile un potenziamento delle dotazioni organiche nell’area della prevenzione al fine di colmare la carenza di medici veterinari nelle aziende sanitarie locali” conclude Galletti.

Transizione energetica, Galletti e Noferi (M5S): “Approvata la mozione che impegna la Giunta regionale a investire sull’idrogeno”

Il Consiglio Regionale con i voti del Partito Democratico, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto ha approvato una mozione del Movimento 5 Stelle che promuove l’utilizzo del vettore idrogeno nella transizione energetica. La mozione è stata redatta in collaborazione con il prof. Ing. Marco Antonelli dell’Università di Pisa e il prof. Stefano Maggi dell’Università di Siena e sottoscritta anche dalla presidente della Commissione Ambiente Lucia De Robertis. Lo scrivono Silvia Noferi, consigliera regionale e prima firmataria della proposta e Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“La strada verso la riconversione delle fonti fossili a fonti di energia rinnovabile – scrivono Silvia Noferi e Irene Galletti, consigliere regionali del Movimento 5 stelle – è sempre stata collegata al problema dello stoccaggio e trasporto dell’energia da fonti rinnovabili. L’idrogeno può oggi essere trasportato e stoccato come un gas o inglobato in matrici liquide o solide, ed essere impiegato per produrre energia elettrica tramite celle a combustibile, emettendo, al posto della CO2 e delle polveri inquinanti, solo acqua pura. L’idrogeno – chiariscono – potrebbe portare l’energia del sole e del vento direttamente nelle nostre case, nelle nostre fabbriche e nei nostri mezzi di trasporto senza cambiare le nostre abitudini, a zero emissioni, stoccando le energie rinnovabili per lunghi periodi e gestendo le differenze quotidiane e stagionali fra consumi e produzione.”

“Le autorità di governo hanno un ruolo cruciale nel determinare il successo o il fallimento della progressiva diffusione dell’uso dell’idrogeno pulito, definendone il ruolo nelle strategie energetiche, stimolando la domanda commerciale, sostenendo il settore privato che intenderà investire in progetti innovativi, stanziando fondi pubblici per la ricerca e sviluppo.

In Toscana sono presenti grandi siti industriali, come a titolo di esempio: la raffineria di Livorno, la siderurgia a Piombino, la Solvay di Rosignano (dove da molti anni si produce e si stocca idrogeno), che potrebbero avere un ruolo strategico nella produzione, nello stoccaggio e nell’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico.”

“La Regione Toscana ha inserito nel documento preliminare al Programma Regionale 2020-2025 tra gli obiettivi strategici la promozione della filiera dell’idrogeno, ma si tratta adesso di procedere con sempre maggiore convinzione nel sostenere progetti innovativi sperimentali, in collaborazione con le Università ed Enti di Ricerca, sia nel potenziamento di vie d’acqua e su ferro per il collegamento delle aree interne con le aree costiere, sia in progetti di riconversione green dei grandi agglomerati industriali della nostra regione come la raffineria Eni di Livorno e la Solvay di Rosignano.”

Così Silvia Noferi e Irene Galletti, consigliere regionali del Movimento 5 stelle Toscana.

Aeroporti toscani, Galletti e Noferi (M5S): ”Consiglio regionale approva la nostra mozione in favore dei lavoratori part time ciclici stagionali”

Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 stelle, dopo aver incontrato le lavoratrici e i lavoratori part time stagionali degli scali aeroportuali toscani in presidio di fronte al Consiglio regionale della Toscana, hanno chiesto e ottenuto di discutere in Aula la mozione che hanno presentato in loro favore. Il Consiglio regionale approva la proposta.

Scrivono le consigliere “Dopo la mozione per il riconoscimento dei contributi figurativi dei part time ciclici stagionali, approvata nella scorsa legislatura, il nostro impegno in favore di queste lavoratrici e lavoratori degli scali aeroportuali marca un nuovo importante risultato: il Consiglio regionale ha deciso di riconoscere un ristoro economico per compensare il periodo in cui il reddito di questi operatori aeroportuali è stato diminuito o azzerato dalla crisi causata al settore dal Covid-19. Questo provvedimento di indennizzo è solo il primo punto di un’impegnativa piĂą ampia – sottolineano Galletti e Noferi – e che prevede anche la predisposizione di specifici programmi di aggiornamento, formazione e upskilling, oltre che il coinvolgimento del Governo per predisporre l’attivazione di una revisione normativa a tutela di tutti i part time ciclici, alla luce della nuova contingenza economica e sociale.”

“Tramite un’attenta opera di mediazione politica siamo riuscite a sensibilizzare i consiglieri pisani e fiorentini sulla necessitĂ  di venire incontro alle istanze di questa categoria, ingiustamente dimenticata. Siamo felici del risultato – chiariscono – ma il nostro lavoro non è ancora finito. Adesso la Giunta regionale dovrĂ  trovare le risorse per attuare quanto approvato dal Consiglio, nel rispetto delle indicazioni del nostro atto, e noi avremo cura di vigilare affinchĂ© questo avvenga nei tempi piĂą rapidi.”

Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

Acqua pubblica: Il Movimento 5 stelle presenta la proposta di legge in Consiglio regionale

Il Movimento 5 Stelle ha protocollato la proposta di legge per ripubblicizzare il servizio idrico integrato in Toscana. “La nostra battaglia per dare compimento al nostro programma e all’esito del referendum del 2011 non si arresta” commentano Silvia Noferi prima firmataria della proposta e Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana“. Il nostro modello renderebbe questa Regione la prima a definire una gestione pubblica e partecipata del ciclo integrato dell’acqua”.

Scrivono Galletti e Noferi “La Proposta di Legge presentata dal Movimento 5 Stelle si prefigge l’obiettivo di favorire una gestione esclusivamente pubblica e partecipativa del ciclo integrale dell’acqua, in grado di garantire un uso sostenibile e solidale della risorsa, nel solco di quanto sancito dalle Risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2010 e nel 2013, di numerose direttive Comunitarie, dell’iniziativa dei cittadini europei “Acqua potabile un diritto universale! L’Acqua è un bene comune non una merce” del 2012 e degli esiti del referendum italiano del 2011, mai attuato da nessun governo.

Partendo dall’assunto che l’acqua è un bene naturale, che deve essere destinata prioritariamente a soddisfare il diritto inalienabile ed inviolabile di ogni persona, tenendo conto che l’acqua non è una merce e che l’uso umano dell’acqua deve essere prioritario rispetto agli altri usi, la nostra proposta di legge prevede per ogni persona un quantitativo minimo e gratuito di 50 litri giornalieri e, dato che il servizio idrico è senza dubbio un servizio di interesse pubblico generale, la gestione deve essere svolta senza finalità lucrative ma con l’obiettivo economico-finanziario di garantire il mero pareggio di bilancio.

La proposta di legge prevede un modello di governo e di gestione del servizio idrico integrato decentrato, ossia vicino ai territori e alle comunità. I nuovi ambiti territoriali ottimali (ATO) per il servizio idrico integrato dovranno essere identificati in base ai bacini idrografici e al principio dell’unità del bacino o del sub-bacino idrografico, secondo quanto espressamente previsto dall’articolo 147 del d.lgs n.152/2006.

Per la definizione dei nuovi ambiti è necessario tener conto, oltre che delle conformazioni idrografiche e geomorfologiche del territorio, anche delle infrastrutture idrauliche già presenti. I nuovi ambiti territoriali ottimali, ora identificati su base di bacino, non potranno comunque essere in numero inferiore alle sei conferenze territoriali soppresse, anche per garantire l’esercizio del potere di indirizzo e di controllo da parte dei cittadini che risiedono all’interno del perimetro dell’ambito.

Per ogni ambito territoriale ottimale (ATO) deve essere redatto un bilancio idrico partecipato al fine di assicurare sia il diritto all’acqua, sia l’equilibrio tra i prelievi e la capacità naturale di ricostituzione del patrimonio idrico. Il bilancio idrico partecipato ha anche lo scopo di valutare le concessioni di prelievo e di scarico di acque, così da poter garantire, entro il 2023, il raggiungimento della qualità, fino a quella naturale, della risorsa idrica attraverso l’uso corretto degli scarichi, del territorio, eccetera. Il bilancio idrico partecipato è il documento base su cui deve essere costruita la gestione oculata della risorsa. Nessuna nuova concessione per sfruttamento, imbottigliamento e utilizzazione di sorgenti, fonti, acque minerali o corpi idrici idonei all’uso potabile potrà essere rilasciata senza una preventiva analisi, studio, comprensione dello stato della risorsa in ogni singolo ambito territoriale ottimale.

L’Autorità idrica toscana, così come definita dalla l.r. n. 69/2011, viene a cessare ed oltre ai nuovi ambiti territoriali ottimali vengono stabiliti anche i corrispondenti soggetti istituzionali: le autorità di ambito territoriale ottimale, a cui vengono trasferite le funzioni delle soppresse autorità idrica toscana e delle conferenze territoriali, compreso l’affidamento della gestione del servizio.

Viene modificata la composizione dell’assemblea, che non è composta da soli sindaci, o loro assessori delegati, ma anche da tre membri rappresentativi dei lavoratori del servizio idrico integrato eletti dai lavoratori stessi, tre membri designati dal Comitato regionale consumatori ed utenti, tre membri delle associazioni ambientaliste ed, infine, tre membri designati dal Forum toscano dei movimenti per l’acqua.

Il rapporto di lavoro del Presidente del consiglio di amministrazione è disciplinato con contratto di diritto privato della durata di sette anni non rinnovabile.
Il consiglio di amministrazione, che ha funzioni tecnico-amministrative, nella sua composizione dovrà non solo tener conto di rappresentare anche i piccoli Comuni, ma anche di rappresentare, con almeno due membri, i comitati dell’acqua, le associazioni ambientaliste, eccetera.

Allo scopo di evitare la perdita di controllo implicita nel decentramento all’esterno di determinate attività e di eliminare i conseguenti possibili rischi relativi alla qualità dei servizi offerti è previsto che lo svolgimento delle attività proprie del gestore del servizio idrico integrato non potrà essere affidato a soggetti od enti diversi dal gestore stesso mediante ricorso alle cosiddette tecniche di esternalizzazione.

La proposta di legge ribadisce il carattere pubblico delle reti ed impianti (le opere di captazione, gli acquedotti, le fognature, ecc.) essendo queste il capitale tecnico necessario ed indispensabile per lo svolgimento di un servizio pubblico.

La proposta di legge prevede l’istituzione di uno specifico fondo, il Fondo regionale di solidarietà, finanziato dalla fiscalità generale, per assicurare l’accesso generalizzato all’acqua potabile, in particolare ai cittadini meno abbienti. Un apposito regolamento specificherà le modalità di erogazione delle risorse di questo fondo.

I Comuni devono adottare forme di democrazia partecipativa al fine di garantire strumenti di partecipazione attiva alle decisioni sugli atti fondamentali di pianificazione, programmazione, gestione e controllo. Non sono presenti nella proposta previsioni di spesa, essendo lasciata alla programmazione annuale e pluriennale regionale la quantificazione delle risorse da destinare alle politiche per il servizio idrico integrato.

L’iter per la presentazione della Legge non è stato facile e crediamo che anche l’iter di discussione e votazione nelle rispettive sedi seguirà lo stesso percorso ad ostacoli, ma ad una cosa in particolare abbiamo prestato particolare attenzione, che fosse una legge chiara, comprensibile da tutti i cittadini, anche non esperti di diritto pubblico perché a nostro avviso le Leggi che governano la vita di tutti noi devono parlare il linguaggio comune e accessibile a tutti.

Al contrario di quanto organizzato dal partito di maggioranza in Regione con la predisposizione della Multiutility per la gestione di tutti i maggiori servizi pubblici, dal sistema idrico ai rifiuti, noi crediamo e ci batteremo sempre perché i servizi pubblici essenziali vedano la massima partecipazione degli enti locali e dei cittadini.”

Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

Parchi Val di Cornia Spa, Galletti (M5S): “Perché trasformarla in Fondazione e non in ente parco?”

La Presidente del Movimento 5 stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, interviene sul dibattito aperto in questi giorni sulla trasformazione della Parchi Val di Cornia da SocietĂ  per azioni a Fondazione, e lancia la sua proposta.

Scrive Galletti “Trasformare la Parchi Val di Cornia Spa in una fondazione, come ipotizzato dal Presidente Eugenio Giani, è un’operazione fatta non solo di luci, ma anche di ombre. Mentre capisco l’esigenza dei sindaci di dare risposta ai propri cittadini cittadini sui costi di gestione sempre più alti, anche a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria che si riflette sul comparto turistico, è altrettanto verò che la trasformazione in fondazione dell’azienda, la sottrarrebbe dalla vigilanza pubblica di comuni e regioni e ancha da quella della Corte dei Conti.”

“Bene dunque aprire un dibattito sul destino di questo complesso sistema di musei e parchi, vero e proprio gioiello della Val di Cornia che, in quanto tale, deve essere salvaguardato e promosso nell’ottica del miglior interesse pubblico, ma mi chiedo: perché non valutare l’ipotesi di trasformarlo in un Parco Regionale?” si domanda la cinquestelle.

“In questo modo la funzione di vigilanza della Regione non verrebbe meno e il nuovo ente parco potrebbe rendicontare pubblicamente i propri bilanci ed usufruire dei fondi pubblici, come tutti gli altri parchi della Regione Toscana, alcuni dei quali possono vantare un’esperienza eccellente come ad esempio il Parco della Maremma.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Coccarde gialle, Galletti (M5S): ”Interrogazione a risposta immediata sulle difficoltà denunciate da medici di base e pediatri. Giani dovrà riferire al prossimo Consiglio”

La rapida evoluzione epidemiologica generata dall’emergenza Covid ha appesantito enormemente il carico di lavoro e la burocrazia a cui, ogni giorno, medici e pediatri di famiglia devono far fronte per sopperire ai bisogni di salute dei cittadini toscani. Una situazione già al limite che oggi diventa ancora più pressante a causa della velocità con cui si diffonde la variante “Omicron”. La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, ha depositato un’interrogazione immediata per chiedere alla Giunta regionale come intenda intervenire per porre rimedio alle difficoltà che vivono quotidianamente i medici di medicina generale e di continuità assistenziale, e i pediatri di libera scelta.

“All’inizio di questa pandemia – scrive Galletti – sono stati in prima linea sui territori, per difendere la popolazione dagli effetti della prima virulenta ondata di Covid_19. Mi riferisco a medici e pediatri di famiglia, ma anche a quei sanitari che offrono il servizio di continuitĂ  assistenziale. Oggi, come allora, sono ancora il primo riferimento da chiamare per chi manifesta i sintomi del virus, per visite, cure, certificati medici e informazioni, tutti passaggi enormemente appesantiti dal susseguirsi di protocolli e nuova burocrazia. Una situazione giĂ  al limite che si è ulteriormente aggravata a causa della velocitĂ  con cui si diffonde la nuova variante “Omicron”.”
“Questa richiesta di aiuto – chiarisce Galletti – espressa in maniera composta e dignitosa, si è trasformata in un movimento di protesta, quello delle “Coccarde gialle”. Medici che non si rivolgono piĂą alle istituzioni, perchĂ© inascoltati, ma a tutti i cittadini toscani con un messaggio forte e chiaro: “aiutateci ad aiutarvi”. E noi intendiamo farlo.”

“Il Presidente Eugenio Giani e l’Assessore alla salute Simone Bezzini dovranno necessariamente rispondere alla nostra interrogazione urgente, giĂ  nella prossima seduta di Consiglio, e spiegare come intendono sopperire alle giuste richieste di medici e pediatri. Questa volta sottrarsi alle domande non sarĂ  possibile – avvisa la Capogruppo M5S – e le risposte non potranno essere evasive per un tema su cui la Giunta si gioca la propria credibilitĂ  di fronte all’opinione pubblica.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Galletti (M5S): “Con la scusa di semplificare le opere del PNRR il Partito Democratico assesta un ulteriore colpo alla Legge Marson”

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle

La Capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio Regionale, Irene Galletti, interviene in merito alla proposta di legge regionale presentata dal Partito Democratico con lo scopo di semplificare la realizzazione delle opere del PNRR secondo la logica di escluderle dalle verifiche ambientali e dalle norme di programmazione del territorio previste dalle leggi regionali 10/2010 3 65/2014.

“Con la proposta di legge 92 – scrive Galletti – presentata il 7 dicembre 2021 dal Partito democratico si va ulteriormente ad indebolire la legge 65 del 2014 conosciuta come “Legge Marson”.

“Adducendo come motivazione la necessitĂ  di semplificare e velocizzare gli iter burocratici – spiega la pentastellata – per favorire l’attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in soli due articoli il Partito Democratico riesce a realizzare un capolavoro al contrario. Nella sostanza l’effetto della proposta di legge è quello di sdoganare il concetto di variante automatica: dichiarando la pubblica utilitĂ  dell’opera, e l’urgenza e indifferibilitĂ  dei lavori, il Comune può procedere in autonomia, senza l’intervento della Regione.“

“Attraverso questa operazione – attacca Galletti – il Partito Democratico assesta un ulteriore colpo alla “Legge Marson”, derogando un’altra parte delle sue attivitĂ  ai singoli Comuni. Ma la tutela del suolo e del paesaggio toscano può essere fatta solo da un ente super partes e questo ente è la Regione, l’unica ad avere la necessaria visione di insieme sull’intero territorio regionale e in grado di operare un’efficace attivitĂ  di programmazione e controllo sulle opere da realizzare; pertanto – conclude Galletti – coerentemente con i nostri valori annunciamo fin da ora che ci opporremo a tale proposta”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

TPL, Galletti (M5S): “Ritardi nei pagamenti e mezzi affollati. Regione eserciti la sua funzione di vigilanza e controllo”

“Nonostante la richiesta sia stata sollecitata più volte dai diretti interessati, il nuovo gestore del trasporto pubblico locale non avrebbe ancora comunicato ai subappaltatori i dati per fatturare i servizi erogati dal 1° novembre”. La Capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale della Toscana, Irene Galletti, scrive all’Assessore con delega alla mobilità e ai trasporti Stefano Baccelli.

“Da quanto mi viene riferito – scrive Galletti -, a distanza di mesi dall’inizio del servizio da parte del nuovo gestore, quest’ultimo non avrebbe ancora comunicato ai subappaltatori i dati per fatturare i servizi erogati dal 1° novembre 2021 in poi, nonostante la richiesta sia stata più volte sollecitata.”

Secondo le fonti in possesso della Capogruppo M5S “Le ragioni che hanno portato a questa circostanza non sarebbero del tutto chiare, ma quello che è certo è che tale ritardo sta creando comprensibili problemi ai subappaltatori che potrebbero decidere di interrompere i servizi erogati, con conseguenze per i viaggiatori che tutti possiamo ben immaginare.”

“Non solo – incalza Galletti -, tra le tante segnalazioni ricevute rileviamo con preoccupazione quelle in merito all’eccessivo riempimento dei mezzi pubblici negli orari di entrata e uscita da scuole e uffici, che nella prospettiva epidemiologica di diffusione della nuova variante Omicron del Covid-19, e con la riapertura delle scuole a gennaio, potrebbero costituire un problema serio”.

“Confido – e conclude – che questa mia lettera sia accolta dall’Assessore Baccelli e dalla Giunta regionale come un contributo costruttivo per cercare di migliorare la qualitĂ  del servizio di trasporto pubblico, in coordinamento costante e continuo col nuovo gestore, per risolvere con rapiditĂ  le criticitĂ  legate alla diffusione del virus sui mezzi pubblici.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana.