Blog Pagina 252

PARTITO UNICO SCEGLIE LA LOBBY DEI CACCIATORI. SU UNGULATI ERRORE CHE PAGHEREMO

Firenze 9 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Seconda Commissione, commenta la bocciatura alla mozione sugli ungulati presentata dal M5S nel Consiglio Regionale odierno.

“Il problema della sovrappolazione degli ungulati è serio – segnala Galletti – e condividevamo con l’Assessore Remaschi la premessa di appoggiarci a strumenti di analisi scientifica come il rapporto Ispra. Spiace però costatare che, differentemente dalla premessa, Il Partito Unico è uscito allo scoperto nel dibattito consiliare. Non c’è infatti un interesse reale di risolvere il problema della sovrappopolazione degli ungulati – dichiara la consigliera Cinque Stelle – ma la necessità da parte di esponenti di maggioranza e minoranza di strizzare l’occhio alla lobby dei cacciatori.

Ricordiamo difatti ai solerti consiglieri che hanno bocciato la nostra mozione e promosso la risoluzione Marras – centrata sul principio “la caccia è la soluzione” – che così facendo hanno detto anche “no” alla richiesta rivolta a Rossi di promuovere una semplificazione delle modalità di accesso ai fondi regionali per il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria. 

Lo ripetiamo – conclude la consigliera Cinque Stelle –  siamo disponibili a valutare con evidenze scientifiche soluzioni al problema sovrappopolazione ungulati, ma l’evidenza scientifica e la storia ci dicono che la caccia non è la soluzione. Anche in questo caso scegliere per motivi di lobby ha condotto la politica ad un errore che pagheremo tutti”

 

OGGI SI CELEBRA IL MATRIMONIO TRA LE OPPOSIZIONI E LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO

Firenze 8 settembre 2015. Conclusa la consegna delle 1.326 firme raccolte dal Comitato No Inceneritore di Scarlino ai rappresentanti delle opposizioni in consiglio regionale.

All’atto della consegna il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giacomo Giannarelli, ha dichiarato a nome di tutte le opposizioni in Consiglio regionale

“Oggi si celebra il matrimonio tra le opposizioni e la strategia rifiuti zero. Tutti i gruppi politici di minoranza sottoscrivono infatti  la nostra mozione rifiuti zero, in discussione domani in Consiglio regionale, un atto di buon senso del quale ci auguriamo si renderanno protagonisti anche i consiglieri PD. Lo ribadiamo: Rossi mostri la strada giusta a Renzi e accolga la nostra indicazione per rendere la Toscana un laboratorio di quell’economia circolare tanto cara all’Europa, fonte di più salute, più lavoro e uno sviluppo realmente sostenibile”.

 

ORTO DEI FRIGNOLI ABBANDONATO. ESEMPIO DELLA POLITICA PD REGIONALE SULLA LUNIGIANA

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Firenze 8 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione sullo stato di abbandono dell’Orto dei Frignoli, oggetto di ingente investimento regionale.

“Il 28 agosto ho visitato l’Orto Botanico dei Frignoli trovandolo in stato di abbandono: degrado, segnaletiche sradicate e abbandonate a terra, le bellezze naturalistiche e ambientali coperte da erbacce e rifiuti. Mi è parso un triste esempio della politica PD sulla Lunigiana: scarsa lungimiranza nella gestione di un patrimonio turistico e fondi dati senza monitoraggio della realizzazione delle opere previste.

L’orto Botanico dei Frignoli si trova nei pressi di Sassalbo e del Passo del Cerreto – segnala Giannarelli – e doveva dedicarsi allo studio del patrimonio naturalistico e culturale dell’Appennino settentrionale e delle Alpi Apuane. La sua collocazione lo rende infatti un centro per la biodiversità con oltre 600 specie di piante e fiori, spesso rare e protette. Nel 2011 la Regione Toscana ha erogato 225.000 €  all’Unione dei Comuni Montana Lunigiana per l’adeguamento dell’Orto Botanico e al contempo risulterebbe che, con un contributo di 40 mila euro su un progetto complessivo di 300 mila, il Parco abbia fornito il suo contributo per la stessa causa. Tuttavia l’Orto dei Frignoli risulta chiuso dal 2013 per inagibilità causata dal terremoto.

Vogliamo sapere da Rossi chi è il gestore dell’Orto Botanico – conclude il consigliere M5S – e per quali ragioni ha consentito irresponsabilmente che questo luogo si trasformasse in poco tempo in area degradata ed abbandonata. Ma soprattutto chiediamo alla Giunta PD chi doveva controllare l’effettiva realizzazione del progetto costato ai cittadini 300mila euro e cosa intende fare per rendere l’Orto dei Frignoli un centro d’eccellenza con finalità anche ricreative e turistiche”

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1XFtmkW

BASTA DEROGHE SU LUPI E IBRIDI. REGIONE APPLICHI LA LEGGE

Firenze 8 settembre 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno depositato una mozione che impegna la giunta nei riguardi di lupi, ibridi e cani in genere.

“Basta deroghe su lupi e ibridi – segnalano i Cinque Stelle – e a dircelo è l’indirizzo scientifico accolto dalla stessa Commissione Europea. Per limitare le predazioni, la Giunta dovrebbe evitare deroghe e puntare alle misure di prevenzione non letali.

La Commissione Europea ci dice nelle sue Key actions for Large Carnivore population in Europe che i danni alle attività zootecniche toscane imputati a lupi e ibridi sono da inquadrarsi in una presenza naturale della specie lupo sul territorio regionale e nazionale. Inoltre – proseguono i consiglieri M5S –  il progetto LIFE Medwolf stima che in toscana una buona parte delle predazioni è messo in atto da cani mal gestiti e tra le aziende colpite nel 2014 il 98% non è sorvegliato da pastore, l’85% non ha recinti anti predatore e il 57% non ha cani da guardiania.

Contrariamente alla propensione della Giunta Regionale, ricordiamo poi – aggiungono i Cinque Stelle – che l’eventuale abbattimento di esemplari di lupo o ibrido causa squilibri nei branchi e genera spesso incremento delle predazioni, come rilevato in provincia di Grosseto dopo l’ondata di abbattimenti illeciti tra il 2013 e il 2014. La stessa  Commissione Europea nel febbraio 2014 ha indicato le azioni nei confronti dei lupi “una minaccia per la salute dell’ambiente naturale, in particolare per il conseguimento degli obiettivi della direttiva Habitat e del primo obiettivo della strategia dell’UE per la biodiversità.

Quindi per contrastare l’esiguo, ma pur sempre economicamente dannoso, fenomeno delle predazioni e rispettare il corretto indirizzo europeo – concludono i consiglieri M5S – basta attenersi alla L.R. 59/2009: prevenzione non letale delle predazioni e diffusione di una cultura di corretta gestione e controllo dei cani padronali, compresa la pratica della sterilizzazione. Il cane inselvatichito è tipologia rara in Toscana e comunque la loro uccisione è reato penale”.

INSENSATO CHIUDERE PRONTO SOCCORSO DI MASSA, 3MILA PAZIENTI DOVE VANNO?

Firenze 7 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, ha presentato un’interrogazione urgente in merito alla pianificata chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale di Massa per metà ottobre, senza corrispondente attivazione del servizio presso il Nuovo Ospedale Apuano, ancora da completare.

“Ogni mese il pronto soccorso di Massa ospita circa 3mila pazienti. Abbiamo saputo – segnala Quartini – che una circolare interna ASL prevede la sua chiusura a metà ottobre, 30 giorni prima dell’attivazione del servizio analogo presso il Nuovo Ospedale Apuano (NOA). Questa interruzione del servizio è completamente insensata e gravemente penalizzante per i cittadini massesi, che nel mese di attesa saranno costretti a rivolgersi all’unico ospedale attivo nel periodo: quello di Carrara.

Chiediamo a Rossi e all’assessora Saccardi di attivarsi subito affinché l’ASL di Massa garantisca che la chiusura del pronto soccorso del vecchio ospedale avvenga simultaneamente con l’apertura di quello nuovo – conclude il consigliere Cinque Stelle –ricordando che il NOA è uno dei quattro nuovi ospedali recentemente realizzati in Toscana con lo strumento del project financing e che il costo complessivo di realizzazione delle strutture ammonta a 420 milioni di euro, dei quali 170 milioni messi a disposizione dallo Stato, 56 milioni dalle Aziende sanitarie e 194 milioni dal concessionario. Ci auguriamo fosse inserita nella progettazione di questa grande opera anche la semplice continuità di servizio del pronto soccorso”.

Atto integrale disponibile al seguente link http://bit.ly/1irMnqX

 

MOZIONE M5S PER INCOSTITUZIONALITA’ RIFORMA SCUOLA DI RENZI “CONSIGLIERI PD VOTINO PER COSCIENZA E SEGUANO LA PUGLIA DI EMILIANO

 

Firenze 7 settembre 2015. Il Movimento 5 Stelle ha presentato questa mattina alla stampa l’atto, in discussione nel consiglio regionale del 9 settembre, col quale chiede l’impegno della giunta affinché sollevi la questione di legittimità costituzionale sulla riforma della scuola approvata il 2 luglio 2015 dal Parlamento.

“La scuola è materia concorrente Stato-Regioni – ha spiegato il consigliere Gabriele Bianchi in conferenza stampa –chiediamo quindi a tutti i consiglieri, in particolare quelli PD, di esprimersi su questo atto secondo coscienza: un tema etico come la scuola, futuro di un paese, deve mettere la fedeltà di partito in secondo piano.

La riforma della scuola targata Renzi è incostituzionale per almeno tre profili: chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici, alternanza scuola lavoro e autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico. Riesce persino a creare docenti di serie a e docenti di serie b, in violazione del principio di eguaglianza regolato dall’art. 3 della Costituzione. Con questa riforma infatti  – ha proseguito il Cinque Stelle – a partire dall’anno scolastico 2016/2017 i docenti delle istituzioni scolastiche statali, assunti a tempo indeterminato, saranno destinatari di incarichi triennali solo se proposti dai dirigenti scolastici, con quindi un’immissione in ruolo priva di assegnazione di posto.

Questa legge replica nella scuola un modello verticista che noi, come Movimento 5 Stelle, rifiutiamo in ogni ambito. Dopo la Puglia di Emiliano e il Veneto di Zaia – ha concluso il consigliere M5S – anche la Toscana di Rossi potrebbe scegliere di impugnare l’atto presso la Corte Costituzionale e scegliere di ascoltare insegnanti studenti e sindacati impegnati nella mobilitazione”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1L9hOgq

 

LA CACCIA NON È SOLUZIONE. FONDAMENTALE VIETARE IL FORAGGIAMENTO DISSUASIVO

Firenze 4 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Seconda Commissione, ha presentato questa mattina una mozione sull’allarme ungulati.

“Il fenomeno del sovrappopolazione di ungulati è un problema molto rilevante per i danni alle coltivazioni, gli incidenti stradali in costante aumento e lo squilibrio ambientale del territorio. Basti un dato: sono riconducibili ai cinghiali il 60% delle perdite economiche causate dalla fauna selvatica alle colture. Tuttavia la sovrappopolazione degli ungulati è ancora trattata come un problema che riguarda i singoli agricoltori – segnala la consigliera Cinque Stelle – lasciati soli a fronteggiare un fenomeno allarmante. A tal proposito è sufficiente vedere quanto accade con gli indennizzi, previsti dalla normativa, scarsamente richiesti per via di eccessive lungaggini burocratiche associate alla richiesta.

Contrariamente a quanto ritiene la Giunta Rossi – indica Galletti – una delle cause principali della sovrappolazione dei cinghiali è da ricercarsi proprio nell’attività venatoria che ha determinato una loro diffusione incontrollata, attraverso l’introduzione di cinghiali non autoctoni per le battute di caccia, oltre a destrutturare la piramide delle classi di età, far perdere la sincronizzazione dell’estro, disgregare i branchi e aumentare la fecondità. Ma soprattutto non si può ritenere, come fa l’assessore Remaschi, che la caccia sia una forma di controllo dei cinghiali né, tentomeno, può rappresentarlo un’estensione del periodo di prelievo o la concessione del prelievo in aree protette.

Attualmente la legge regionale 3/1994 consente alle Province di  autorizzare il foraggiamento a fini dissuasivi – “in deroga al divieto e per comprovate esigenze” – per tenere lontano i cinghiali dalle colture agricole e limitarne i danni. Ma studi recenti hanno dimostrato che il foraggiamento dissuasivo non ha alcun effetto di prevenzione e contenimento dei danni provocati all’agricoltura dall’eccessivo numero di cinghiali. Per questo – segnala la consigliera M5S –  chiediamo l’introduzione di un divieto specifico di foraggiamento a scopo dissuasivo quale forma di contenimento della proliferazione eccessiva dei cinghiali.  

In parallelo – conclude Irene Galletti – chiediamo a Rossi di promuovere una normativa che preveda metodi non cruenti per il contenimento della proliferazione dei cinghiali, secondo le modalità indicate dall’ISPRA, e soprattutto una semplificazione delle modalità di accesso ai fondi regionali per il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria”.

 

RIFIUTI ZERO VOLANO PER OCCUPAZIONE E SALUTE, ROSSI MOSTRI STRADA GIUSTA A RENZI

Firenze 4 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, ha presentato oggi alla stampa la mozione M5S su rifiuti zero.

“L’Europa ci chiede di convertirci all’economia circolare e noi ne siamo convinti – ha detto Giannarelli – e con questo atto chiediamo alla Giunta Rossi di seguire l’UE in tema di rifiuti e scegliere l’opportunità occupazionale e sostenibile della strategia Rifiuti Zero.

Siamo certi che questa legislatura, votata nelle dichiarazioni di Rossi a lavoro e sviluppo toscano, sia quella giusta per compiere questo cambio di passo decisivo.

La mozione che presentiamo – ha proseguito il consigliere Cinque Stelle – impegna la giunta a rivedere il Piano del Riciclo, ascoltando i dettami europei e quindi partendo dalla prevenzione del rifiuto indifferenziato, mediante lo studio dello stesso. Per farlo è necessario istituire a livello regionale un dipartimento apposito, in collaborazione con università e imprese, come già Capannori ha sperimentato con successo nel contesto locale. Ulteriore elemento centrale che suggeriamo alla Giunta è l’indicazione esclusiva del porta a porta con tariffa puntuale quale metodo di raccolta per tutto il territorio regionale.

La filiera virtuosa innestata da questo atto – ha segnalato Giannarelli – consentirebbe di raggiungere risultati straordinari e un miglioramento della salute pubblica con un piano decennale che già in 5 anni garantirebbe

  • la riduzione del 25% del rifiuto urbano e assimilato portando a 79mila tonnellate l’anno la quota di materiale destinata all’incenerimento, un quantitativo gestibile con un solo impianto toscano rispetto ai 5 attuali e 7 previsti da Renzi con lo Sblocca italia;
  • la creazione di una filiera del riciclo e l’assunzione di personale, ci dice l’EPA statunitense, dieci volte superiore a quello impiegato nell’incenerimento;
  • una piccola, ma pur sempre interessante, riduzione della tassa sui rifiuti.

In 10 anni è infine possibile arrivare a risultati esponenziali con il 95% di raccolta differenziata e gli esempi internazionali, San Francisco su tutti, lo dimostrano. 

Se è possibile ottenere più posti di lavoro, più salute e un volano economico – ha concluso il capogruppo Cinque Stelle –perché proseguire nella strada del sostegno alle lobby dell’incenerimento? Una pratica che, come tutti sanno, si regge solo su una distorsione del dettato europeo. Rossi raccolga la sfida e mostri a Renzi la strada del futuro. Approvare la nostra mozione l’8 settembre sarà il primo passo”

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1EFeOMl

 

CEMENTIFICAZIONE E ORA STOCCAGGIO DEI RIFIUTI. COSTA APUOVERSILIESE HA BISOGNO DI ALTRO DAL SUO PORTO

Firenze 3 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta la richiesta di “verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale” avanzata dall’Autorità Portuale di Marina di Carrara  sul progetto di un’area di stoccaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti dalle navi e dai residui del carico delle navi.

“Il territorio apuo versiliese è sotto attacco – segnala Giannarelli – e la politica continua a difendere quelle lobby potenti che si accaniscono come iene dai monti al mare su questa area di crisi complessa già martoriata da decenni di malagestione. Prima il rilancio del progetto di Nuovo Porto, inutile e portatore di danni permanenti capaci di distruggere le migliaia di posti di lavoro attualmente legate al turismo apuo-versiliese e ora anche il deposito di rifiuti in banchina.

Abbiamo chiesto tutta la documentazione relativa alla realizzazione di questa area di stoccaggio di rifiuti, alcuni dei quali pericolosi, promossa dall’Autorità Portuale di Marina di Carrara e presenteremo le nostre osservazioni quanto prima. Ma mi preme segnalare – prosegue il consigliere Cinque Stelle – come questa iniziativa rappresenti l’ennesimo errore politico riguardante questo porto, che l’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio di Massa Carrara ci dice segnato in tre anni da un dimezzamento netto delle merci, avvalorando la tesi del sostanziale fallimento del progetto “commerciale” per questa infrastruttura. 

Lo sviluppo serio del porto di Carrara – indica il consigliere Cinque Stelle – è turistico, sul quale ben venga il progetto di interfaccia porto città, da affiancare all’area richiesta da General Electric per sviluppare la propria attività, ancora centrale a livello occupazionale per il territorio. La costa apuo-versiliese ha bisogno di una visione nuova, di medio lungo periodo, e di mettere da parte una classe politica incapace e pericolosa. Sarà impegno del Movimento 5 Stelle raccogliere le loro istanze – conclude Giannarelli – e portarle nella Commissione per la Ripresa Economica Toscana Costiera e nella Quarta Commissione della quale sono vicepresidente”.

 

PD INSISTE SULLA MANIPOLAZIONE DELLA REALTÀ, STAMPA AIUTI I CITTADINI A FARSI ANTICORPI

“Gen.le Direttore Monestier,

Il 27 agosto i nostri consiglieri in prima commissione, Bianchi e Cantone, le inviarono una replica alla lettera del consigliere regionale PD Francesco Gazzetti ospitata integralmente da Il Tirreno il giorno prima. La nostra replica non ebbe lo stesso trattamento, fu pubblicata tagliata, ma raggiunse l’obiettivo di quello che riteniamo un corretto rapporto tra politica e informazione. Servì a raccontare una notizia da noi acquisita e suggerita alla stampa: i 21 milioni per le imprese giovanili annunciati da Rossi ai primi di agosto sono fermi per il Patto di Stabilità. Il Patto, come lei saprà, è attivo da ben prima dell’annuncio quindi ci sembrava doveroso darvi modo di informare giovani imprenditori e imprenditrici della Toscana di non sentirsi quei fondi già in tasca – unico fatto che crediamo li interessi –  e in parallelo denunciare l’errore orrore di questo metodo PD del creare un racconto del reale parziale e propagandistico,senza alcuna cura per chi magari sull’attesa di quei fondi basa parte della propria sopravvivenza.

Questo a nostro parere è il male principale della politica: concentrarsi sulle dichiarazioni e non sui fatti, minando alle fondamenta la credibilità stessa delle istituzioni.

Oggi leggiamo sul giornale da lei diretto una nuova lettera estesa di Gazzetti e Mazzeo, dove parrebbe replichino alle nostre affermazioni di una settima fa. Anche in questo caso, applichiamo lo stesso metodo: ridarvi una notizia, nella speranza che raccogliate la sfida di aiutare i cittadini a farsi gli anticorpi da questa politica “annuncio e propaganda” che caratterizza ormai in modo per noi irrecuperabile il PD in salsa renziana.

La notizia è che gli uffici legislativi del Consiglio Regionale hanno bollato come “incostituzionale” e “senza coperture” l’unico atto prodotto dai consiglieri PD toscani (16) per ridurre i costi della politica: l’abolizione del doppio vitalizio. Bene ricordare i fatti: l’impianto normativo che il PD stesso negli anni ha prodotto consente oggi ad un ex consigliere regionale ed ex parlamentare di godere di entrambi i vitalizi e di lasciarli in eredità a moglie e figli. Durante tutta l’estate gli esponenti del Partito Democratico toscano hanno presentato l’abolizione del doppio vitalizio – ovvero la semplice scelta obbligata tra godere di uno o l’altro – come la prova del nuovo corso PD sul tema della lotta ai privilegi della casta cui appartengono. Il 1 settembre abbiamo scoperto in Commissione che non avevano valutato la legittimità costituzionale dell’atto né, soprattutto, la sua sostenibilità economica. La misura infatti produrrebbe un buco nel bilancio dovuto alla restituzione in unica tranche di tutte le trattenute “subite” dagli ex-consiglieri, cui aggiungere le eventuali spese per i ricorsi di questi,che, essendo la norma incostituzionale, verrebbero probabilmente persi dalla Regione. Il PD ha sospeso così l’iter dell’atto, cui i nostri Cantone e Bianchi hanno chiesto di aggiungere la rimozione della reversibilità del vitalizio a mogli e figli, e annunciato modifiche per ovviare ai problemi di fattibilità sovracitati. Di fatto quindi l’8 settembre, nel primo consiglio dopo la lunga pausa estiva, la proposta PD non ci sarà, così come i 21 milioni annunciati da Rossi sono ancora fermi per il Patto di stabilità.

Questi sono i fatti che, al netto del politichese di Rossi Gazzetti e Mazzeo, ci auguriamo vogliate raccontare ai cittadini lettori de Il Tirreno. Con l’invito ulteriore di approfondire, come abbiamo fatto noi, anche le centinaia di milioni per Livorno raccontati da Rossi in campagna elettorale  e replicati dai consiglieri PD nella loro lettera. Ad oggi nemmeno un euro è stato speso e ci risulta che al netto di 50 milioni promessi dal Governo il resto sono mutui ancora da sottoscrivere. Auspichiamo che questi investimenti dichiarati in campagna elettorale siano quanto prima tradotti in qualcosa di fruibile, a cittadini e turisti, e soprattutto di utile per uno sviluppo di lungo periodo, dove termini e modalità siano condivisi con amministrazione e cittadini livornesi.

Ci spiace dover concludere per amor di verità con due notizie forse imbarazzanti per Gazzetti e Mazzeo.

Le assenze del consigliere Cantone nel mese di luglio sono dovute alla partecipazione ad una ricorrenza funebre in Albania, luogo natale della moglie del consigliere, cui questo ha ovviato passando tutto il mese di agosto in Consiglio regionale e nei territori. Tra i sopralluoghi effettuati alcuni hanno riguardato proprio i comuni dell’Isola d’Elba – dimenticati dal PD regionale – al fine di avere una migliore consapevolezza dei problemi da affrontare nella Commissione “Ripresa Economica Toscana Costiera”. Alla luce di questi incontri con i sindaci e cittadini elbani è emersa infatti la necessità di allargare l’orizzonte della commissione sulle tre aree di crisi complessa – create da decenni di malgoverno del Partito Democratico – includendovi anche l’arcipelago toscano.

L’ultima notizia è che in tema di riduzione dei costi della politica i colleghi PD emiliani hanno raccolto il modello Movimento 5 Stelle approvando in Consiglio regionale una proposta di legge che pone il tetto di 5 mila euro lorde all’indennità dei consiglieri. Sarebbe un bel gesto e quando i consiglieri PD toscani vorranno, siamo pronti a scrivere insieme un atto analogo qui in Toscana, magari includendo anche il rimborso delle spese effettivamente realizzate e rendicontate. Al netto della propaganda, restano i fatti e una forza di governo deve concentrarsi in questi. Questo è il nostro approccio e come scritto nella precedente lettera: quando i consiglieri PD vorranno veramente lavorare e smettere di fare i semplici passacarte della Giunta regionale la nostra porta è aperta.”.

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle