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SANITA’ “4 OSPEDALI TOSCANI ERA OPERAZIONE SPECULATIVA. ASTALDI VENDE, PD TACE, NOI NO

Abbiamo portato il caso Astaldi in Consiglio regionale. Il gruppo di costruzioni ha messo in VENDITA i 4 OSPEDALI toscani di Prato, Pistoia, Lucca e Massa-Carrara, realizzati in PROJECT FINANCING, pare per ridurre i 988 milioni di indebitamento.

Avevamo ragione noi, l’operazione project financing era speculativa e ora, assicurati 19 anni di concessioni, e con buona pace degli errori di pianificazione e progettazione sulla pelle dei cittadini, il privato vende.

Rossi e il PD danno risposte imbarazzanti perchĂ© per l’ennesima volta i fatti dimostrano la loro incapacitĂ  di governo, ma qui urge intervenire: la Regione deve scongiurare questa operazione e vogliamo sapere quale margine di azione ci è consentito, incluso la ridiscussione dei contratti di concessione delle 4 strutture.

Ci chiediamo perchĂ© esponenti PD continuino ad insistere sulla realizzazione in project financing del nuovo ospedale di Livorno, scongiurato dall’amministrazione M5S. Hanno forse speso parole con gli investitori britannici citati dalla stampa, cui volevano svendere il diritto dei livornesi ad un servizio pubblico efficiente e accessibile, come fatto a Prato, Pistoia, Lucca e Massa Carrara? Speriamo di no, ma il dubbio ormai è lecito e la nostra fiducia in queste persone completamente assente. La vostra?

BENE CONFISCATO ALLA MAFIA DIVENTI LUOGO DELLA MEMORIA STRAGE VIA DEI GEORGOFILI

Durante il presidio davanti al palazzo di Piazza della Signoria, 7, il nostro Mario Michele Giarrusso Cittadino a 5 Stelle ha raccontato ai presenti, l’INCREDIBILE vicenda dell’immobile confiscato alla MAFIA e attualmente occupato da un esponente della forze di sicurezza.

“Affidare un bene confiscato è un atto concreto di contrasto della criminalità organizzata. Quando il bene è in Piazza della Signoria, vicino al Municipio di Firenze e al luogo dove la mafia uccise brutalmente 5 persone 23 anni fa, la scelta di questo affidamento assume connotati di approccio all’antimafia. Noi difendiamo l’antimafia che va oltre ogni imbarazzo per una collocazione prestigiosa e auspichiamo il bene sia restituito ad usi collettivi e sociali, magari con la creazione di un luogo di memoria e riflessione sulla mafia in Toscana. Con un pensiero sì al passato stragista ma anche al presente affarista”.

#RESTITUTIONDAY: 100 DEFIBRILLATORI AI TOSCANI

100 defibrillatori, 10 per Provincia, finiranno a titolo gratuito in impianti sportivi, piazze e scuole scelte dai nostri gruppi locali. Il tutto grazie al taglio dei nostri stipendi e ai rimborsi non spesi, coi quali abbiamo accumulato i 120mila euro necessari. Ennesima promessa mantenuta e regola M5S rispettata.

VITTORIA M5S: RIFIUTI, APPROVATA NOSTRA PROPOSTA PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA AMBULANTE SUI MATERIALI USATI

“Con la nostra proposta a regime faremmo un altro piccolo passo avanti nel percorso che, tramite “rifiuti zero”, porterebbe la Toscana in 10 anni a fare a meno degli inceneritori, decuplicare i posti di lavoro attuali del settore e lanciare filiere economiche virtuose, come quella dei robivecchi. Una filiera capace di far del bene in tre direzioni: ambientale, commerciale e sociale, considerato che si dedicano al mestiere cittadini spesso in condizioni di indigenza, assistiti dalle politiche sociali comunali”.

Giacomo Giannarelli

Per approfondire la nostra proposta, leggi qui
http://www.movimento5stelletoscana.it/rifiuti-robivecchi-regione-tolga-freno-a-mano-a-economia-ambulante-sui-materiali-usati/

VOLONTARI 118 “TOSCANA VERIFICHI SE PAGATI IN NERO CON FONDI REGIONALI “

Dopo l’inchiesta de Le Iene (Italia 1) sullo scandalo dei volontari del 118 laziale pagati in nero con fondi pubblici il Movimento 5 Stelle chiede verifiche anche in Toscana con un’interrogazione a firma Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S.

“Vogliamo sapere quanto prima se anche in Toscana ci sono volontari sfruttati e pagati in nero da associazioni che gestiscono le postazioni del 118. La Regione attivi presto una verifica con INPS e INAIL sulle convenzioni con questi attori del terzo settore e le condizioni in cui gestiscono il personale volontario”.

“Nella nostra Regione il PD tratta spesso le associazioni di volontariato e gli altri operatori del “privato sociale” come protesi del servizio pubblico, molto conveniente: garantisce un servizio a basso costo con meno tutele e garanzie dei dipendenti pubblici. Nel Lazio e in Puglia è emerso anche chi vi lavora è spesso senza tutele lavorative ma viene retribuito con buoni pasto o buoni benzina, coperti magari da fondi regionali, o addirittura il classico “nero”. La Corte di Giustizia Europea si è già espressa in merito, ammonendo questa lettura del volontariato in salsa PD: “relativamente al rimborso dei costi occorre vigilare a che il volontario possa farsi rimborsare soltanto le spese effettivamente sostenute per l’attività fornita””.

“Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: il privato sociale è una grande fortuna del quale ci onorano i cittadini volontari, ma un buon governo deve sempre pensare di poterne fare a meno nel garantire il servizio pubblico”.

Andrea Quartini

DUE VITTORIE M5S PER DISABILITA’: “SPIAGGE ACCESSIBILI: DIRITTO E OPPORTUNITA’ TURISTICA. TOSCANA ADERIRA’ A BANDIERA LILLA”

La Regione Toscana renderà le sue spiagge accessibili ai disabili e aderirà al progetto Bandiere Lilla lanciato in Liguria nel 2012. Approvate all’unanimità in Consiglio Regionale le due proposte M5S.

“Siamo felici di aver contribuito alla realizzazione dell’art. 4 dello Statuto regionale, che indica tra le finalità istituzionali il diritto di disabili e anziani alla cittadinanza attiva e alla vita indipendente, incluso l’accedere alle spiagge regionali. L’adesione al progetto Bandiere Lilla ne sarà garanzia”.

“Come già avvenuto in Liguria, dove fu lanciato, il progetto favorirà il turismo accessibile con un protocollo d’intesa tra Regione e Comuni costieri, supportando le loro azioni finalizzate a far rimuovere da spiagge libere e stabilimenti balneari quelle barriere architettoniche che impediscono o limitano alle persone disabili l’accesso alla spiaggia. Due le linee di intervento sull’accessibilità: comunicazione e informazione, come la segnaletica per i non vedenti, e fruibilità di spiagge, aree verdi e parcheggi circostanti tramite, ad esempio, acquisto di attrezzature per non autosufficienti o progetti di accompagnamento. Altro atto concreto: in corrispondenza della prossima messa a gara delle concessioni demaniali, la Regione potrebbe stimolare i Comuni costieri ad inserire i criteri di accessibilità tra i requisiti minimi per il rilascio di tali concessioni”.

“Il turismo accessibile è un diritto, ma anche un’opportunità da cogliere sul piano del marketing territoriale. Una costa a disposizione di tutti, attrezzata per le esigenze di ogni persona a prescindere dalla sua condizione fisica, diventerà un fattore distintivo per la Toscana, capace di aiutarci nella gara interna ed estera per raggiungere i vertici del turismo contemporaneo”.

Atti disponibili al seguente link:
Mozione 303 http://bit.ly/205Ljsn
Mozione 320 http://bit.ly/205LeF7

VITTORIA M5S: FIBROMIALGIA. CENTRI TERAPIA DEL DOLORE SARANNO RIFERIMENTO UNICO

Approvata mozione M5S, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. “Il paziente fibromialgico deve essere preso in carico dai centri di terapia del dolore e cure palliative presenti nel territorio regionale, tramite aggiornamento e condivisione dei protocolli esistenti”.
Il testo, illustrato da Andrea Quartini, vuole essere un “aiuto concreto per i pazienti affetti da una patologia invalidante”. La proposta identifica nel Centro per la terapia del dolore e cure palliative il riferimento del servizio sanitario regionale”. “Negli ultimi due anni il Consiglio regionale ha approvato 3 mozioni per il riconoscimento della fibromialgia, rimaste perlopiù una dichiarazioni d’intenti. Questa proposta a costo zero, nata dall’ascolto dei medici specializzati nella cura della sindrome fibromialgica, è invece pragmatica”.
Secondo quanto indicato nella mozione, la procedura indicata eviterebbe un “complicato giro di specialisti, spesso senza alcun beneficio concreto”. “La rete per le cure palliative e terapia del dolore esiste già in Toscana. Il problema è che il paziente non viene indirizzato in automatico a questi centri e, a seconda della provincia in cui risiede, può trovarsi senza un servizio adeguato o un medico referente”. “L’uniformità del trattamento e della diagnosi in tutta la Toscana, sarebbe una conquista importante” ha concluso.

RESOMAZIONE E CRIOMAZIONE SONO IL FUTURO, MA IL PD DICE NO!

La cremazione, al pari della sepoltura, sono tecniche superabili. Comportano difficoltĂ  di gestione degli spazi o il noto problema dell’emissione di inquinanti. Grazie alla nostra proposta la Toscana poteva essere all’avanguardia in tal senso,  avviando laconversione degli attuali impianti crematori in impianti di resomazione o criomazione a freddo.  Ma a questa proposta di buon senso il PD ha detto NO!

VITTORIA M5S: SANITA’, APPROVATA MOZIONE M5S “25 EURO DI RIMBORSO SE ATTESA PER VISITE MAGGIORE DI 15 GIORNI. ORA REGIONE LO DOVRA’ DIRE AI CITTADINI”

“I cittadini toscani possono chiedere 25 euro di rimborso alle ASL se non assicurano sette tipi di visite (*cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedistica e otorinolaringoiatrica) entro 15 giorni. Ma siccome nessuno lo sapeva, nessuno lo ha chiesto. Appena la giunta attuerà la nostra mozione le ASL saranno tenute a spiegarlo ai cittadini, contestualmente alla prenotazione della visita

Finirà così l’attuale disparità di trattamento tra Stato e cittadini. Oggi se un cittadino davanti ad una visita fissata dopo 6 mesi si dimentica di disdirla entro 48 ore dalla stessa, è tenuto a pagarla comunque, mentre le ASL potevano evitare il rimborso sancito dalla delibera regionale grazie all’aver “dimenticato” di informare i cittadini di questa opportunità. Per l’ennesima volta con l’ingresso del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale la musica è cambiata, a vantaggio dei cittadini.

Siamo felici dell’unanimitĂ  del voto finale e abbiamo accettato l’emendamento del consigliere Bambagioni (PD) che ha demandato alla Giunta il compito di valutare l’automatismo del rimborso, anzichĂ© sancirne l’obbligatorietĂ . Riconosciamo a Rossi e alla sua maggioranza del 2006 di aver approvato un’ottima delibera, ma serviva il Movimento 5 Stelle per renderla a beneficio dei cittadini. Per noi un buongoverno verifica sempre il raggiungimento degli obiettivi di un atto amministrativo e non si ferma al suo annuncio o alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale”.

ADESIONE UNANIME ALLA NOSTRA PROPOSTA IN SOSTEGNO DEI LAVORATORI DELLA CARLO COLOMBO

“La Carlo Colombo è la prima azienda produttrice di Rame in Italia, con una storia alle spalle di 70 anni. Produce 180 mila tonnellate di rame, col porto di LIVORNO a due passi ma la proprietĂ  sta decidendo di smantellare la fabbrica di OSPEDALETTO e ha giĂ  messo in MOBILITA’ 68 persone. Apprendiamo dalla stampa che il tavolo istituzionale di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico sarĂ  riconvocato l’8 giugno. Per noi è tardi e i problemi di riassetto dopo la destituzione di Guidi e l’arrivo di Calenda non devono generare inefficienza nella gestione di casi come questi.

Il Consiglio Regionale ha espresso adesione unanime alla nostra proposta che chiedeva alla Giunta di sollecitare il Governo nazionale per riaprire subito il tavolo istituzionale di crisi con la Carlo Colombo, al fine di giungere il piĂą presto possibile ad una positiva soluzione.

Spiace rilevare che dopo Smith Bits ancora una volta il territorio pisano potrebbe pagare le scelte di una multinazionale che sceglie di evitare la pianificazione industriale e lasciare a casa dei lavoratori formati all’eccellenza. Qualcosa che stride con l’indicazione di Rossi nel suo Piano Regionale di Sviluppo dove dichiara di voler intervenire per “radicare le multinazionali insediate in Toscana”. Forse è giunto il momento di riflettere nelle singole comunitĂ  locali sugli investimenti nelle eccellenze territoriali. PerchĂ© nessuna legge può costringere una multinazionale a restare dove invece magari qualche toscano vorrebbe continuare a vivere. Esistono formule come il workers buyout, l’acquisto di una societĂ  da parte dei suoi dipendenti, o l’azionariato diffuso. Dobbiamo sperimentare ogni strada per non lasciare senza una fonte di reddito quelle centinaia di migliaia di lavoratori che senza un posto sarebbero a rischio povertĂ  senza un reddito di cittadinanza”