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Bilancio Consolidato, Galletti (M5S): “Testo frammentato e inefficace, serve una visione chiara”

“Il bilancio consolidato, così com’è stato presentato, manca di una visione chiara e strategica. Al suo interno non si trova una vera analisi critica né una pianificazione concreta su come risolvere le numerose inefficienze che affliggono settori fondamentali per la vita dei cittadini toscani, come la sanità, l’ambiente e il lavoro. Al contrario, ci troviamo di fronte a un documento che si limita a elencare dati finanziari senza offrire risposte ai problemi che da troppo tempo rimangono irrisolti.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana a margine del voto dell’Aula. 

“Questo documento dovrebbe essere uno degli strumenti essenziali per il raggiungimento degli obiettivi regionali. Tuttavia, emerge chiaramente la mancanza di controllo e coordinamento, dimostrando che la Giunta naviga a vista, senza una strategia di lungo termine per migliorare i servizi e rispondere ai bisogni dei cittadini.

Non possiamo ignorare i gravi disservizi che derivano da questa gestione inefficace: pensiamo ai tagli nel settore sanitario, che hanno messo in ginocchio piccoli ospedali e servizi essenziali, come la guardia medica, costringendo i cittadini a rivolgersi ai pronto soccorso sovraffollati. Pensiamo alle difficoltà in settori come la tutela ambientale, dove enti fondamentali come ARPAT operano sotto organico, mentre le aree inquinate restano una questione irrisolta. E ancora, il mercato del lavoro e le imprese, che non trovano alcun supporto concreto in una Regione che si dimostra sempre più distante dai reali bisogni del territorio.

Il Bilancio Consolidato 2023 rappresentava un’occasione per fare chiarezza, per rilanciare una visione coordinata e lungimirante. Invece, la Giunta ha preferito approvare un documento che non fa altro che ribadire la frammentazione e l’inefficienza che da tempo denunciamo.

Come forza politica responsabile, continueremo a chiedere con fermezza una maggiore trasparenza e un’azione amministrativa che sia realmente orientata al bene comune. I cittadini toscani meritano una Regione che sappia programmare, gestire e controllare con competenza e responsabilità, senza nascondersi dietro a bilanci privi di sostanza e visione.”

Così Irene galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

 

Multiutility, Galletti (M5S):”Servizi pubblici: l’impegno deve essere per una ripubblicazione autentica, no definitivo alla Borsa”

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, interviene nel dibattito in corso sul progetto Multiutility in Toscana, evidenziando le criticità della quotazione in borsa e ribadendo la necessità di una gestione interamente pubblica dei servizi locali, a partire da quello idrico. Galletti esprime la posizione del Movimento 5 Stelle, opponendosi alla finanziarizzazione dei beni comuni e rilanciando la battaglia per una ripubblicizzazione autentica, in linea con l’esito del referendum del 2011

“La rassegna stampa di oggi, rappresenta l’emblema del caos che avvolge la politica regionale nella gestione dei servizi pubblici locali.

Come Movimento 5 Stelle, fin dall’inizio abbiamo espresso un parere negativo sul progetto Multiutility promosso dai sindaci Nardella, Biffoni e Barnini, non solo per una questione di merito, ma anche per le modalità e la forma con cui si intendeva procedere all’accorpamento dei servizi pubblici in Toscana.

La scelta di ricorrere alla quotazione in borsa per reperire le risorse finanziarie necessarie alla creazione e al mantenimento della nuova azienda è, e rimane, per noi assolutamente inaccettabile. Tale scelta contrasta infatti con il principio stesso di gestione pubblica dei servizi, il cui obiettivo dovrebbe essere contenere le tariffe e mantenere il pieno controllo sulla gestione dei servizi pubblici locali nella nostra regione

Il segretario del PD, Fossi, ha recentemente dichiarato superata la visione secondo cui è necessario ricorrere alla borsa per finanziare i servizi pubblici locali, proponendo invece l’azionariato popolare e ribadendo la necessità di un controllo pubblico totale per evitare speculazioni finanziarie guidate dalla logica perversa dei dividendi azionari.

Abbiamo accolto con favore questa apertura, rispondendo nel merito e proponendo quella che, a nostro avviso, rappresenta la soluzione migliore: escludere il servizio idrico integrato da qualsiasi progetto di multiservizi, poiché l’acqua è un monopolio naturale da tutelare e deve essere messa a disposizione di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. Questa posizione è stata rilanciata pochi giorni fa anche dall’assessora del PD Alessandra Nardini.

La domanda che rivolgiamo a chi oggi continua a parlare di una grande azienda regionale che racchiuda tutti i servizi pubblici è la seguente: concretamente, quali misure si intendono attuare?

Attualmente, infatti, esistono atti pubblici che contraddicono le buone intenzioni spesso espresse a parole. 

Ci sono, ad esempio, le delibere dei Comuni che hanno aderito al progetto Alia Multiutility, il cui statuto prevede espressamente la quotazione in borsa. Queste delibere sono state approvate dai Consigli comunali e sono ancora in vigore. Dunque, quali sono le reali intenzioni? Cosa si intende fare, nei fatti?

Proprio a causa di queste delibere, oggi risulta impossibile la ripubblicizzazione di un’azienda come Acque Spa, poiché alcuni soci pubblici hanno ceduto le loro quote ad Alia Spa, bloccando così il riacquisto delle quote detenute dal socio privato e la possibilità di procedere con un affidamento diretto che avrebbe garantito una gestione interamente pubblica del servizio.

Inoltre, il 31 dicembre 2024 scadrà l’attuale concessione di Publiacqua, il gestore idrico delle province di Firenze, Prato e Pistoia. Nelle prossime settimane, l’Autorità Idrica Toscana (AIT) pubblicherà il nuovo bando di gara per il ventennio 2026-2046, che prevede la partecipazione di un socio privato con il 30% delle quote. 

Come si può allora parlare di Multiutility interamente pubblica se si sta per pubblicare un bando che include la presenza di soci privati?

In definitiva, la confusione regna sovrana e, al momento, sembra che nessuno voglia affrontare seriamente la questione, limitandosi a esprimere buoni propositi.

Noi, dal canto nostro, continueremo la nostra battaglia per una vera ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali, a partire da quello idrico, nel rispetto del referendum del 2011 e con la convinzione che la finanza debba essere tenuta lontana da tutto ciò che riguarda i servizi ai cittadini.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

 

Laguna di Orbetello, Galletti (M5S): “Bene i 650 mila euro di ristori, ma serve un piano di prevenzione e coinvolgimento delle realtà locali”

In risposta all’interrogazione regionale sulla recente moria di pesci che ha colpito la laguna di Orbetello, Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S Toscana e consigliera regionale, ha espresso la necessità di agire con tempestività e visione a lungo termine per proteggere uno degli ecosistemi più delicati della Toscana.

“Accogliamo con favore l’annuncio di un impegno economico pari a 1 milione di euro da parte della Regione,” ha dichiarato Galletti,” con 650 mila euro destinati a ristori le attività economiche colpite. Tuttavia, è fondamentale che queste risorse siano erogate velocemente. Allo stesso tempo, occorre guardare oltre il breve termine e lavorare insieme per prevenire il ripetersi di tali crisi ecologiche.”

La consigliera ha espresso alcune perplessità sulla nomina di un commissario da parte del Governo per la gestione dell’emergenza, sottolineando invece l’importanza di un approccio più partecipativo: “Credo che il coinvolgimento delle università toscane, del Consiglio Regionale e delle realtà rappresentative del territorio sia fondamentale. La complessità della laguna richiede competenze scientifiche multidisciplinari e una profonda conoscenza del contesto locale. Solo attraverso un lavoro sinergico e condiviso potremo sviluppare soluzioni sostenibili a lungo termine.”

Nel suo intervento, Galletti ha sottolineato l’importanza della prevenzione come elemento centrale per contrastare le morie di pesci, un fenomeno che, a causa dei cambiamenti climatici globali, rischia di intensificarsi, e non solo a Orbetello. “È fondamentale agire in anticipo e adottare un approccio sistemico. I ristori sono un elemento positivo, ma rappresentano solo una risposta temporanea. L’obiettivo deve essere quello di governare il fenomeno e prevenire il suo ripetersi. Se questo sarà il piano della Giunta, saremo pronti a dare il nostro contributo,” ha concluso la consigliera del Movimento 5 Stelle.

 

Feltri, Galletti (M5S): “Parole usate per difendere Sangiuliano offendono tutte le donne italiane”

“Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un grave episodio che coinvolge il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e un tentativo maldestro di difenderlo da parte di Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale. In un video pubblicato ieri sui social, Feltri ha pronunciato affermazioni incredibilmente offensive e inaccettabili, sostenendo: “quando una donna la porti a letto non la puoi portare anche in ufficio, sennò è un casino, perché le donne confondono l’ufficio con il letto e quindi pretendono anche di comandare.”

Queste parole non solo sminuiscono una questione già grave sul piano istituzionale, ma rappresentano una palese denigrazione di tutte le donne italiane, riducendo il loro ruolo professionale e pubblico a una dimensione svilente e sessista. È inammissibile che, nel tentativo di dipingere Sangiuliano come un “latin lover”, si perpetuino stereotipi maschilisti che dovrebbero essere ormai superati in una società moderna e democratica.””

Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana in un post su Facebook.

“Una simile generalizzazione non è solo un’offesa per le donne in generale, ma colpisce in modo particolare quelle che hanno sostenuto questa destra, e che dovrebbero sentirsi profondamente oltraggiate da affermazioni così indegne, provenienti da una figura di spicco di un giornale che si propone come punto di riferimento per il governo Meloni.

Oltre a questo, Feltri dovrebbe fare pubblicamente ammenda e chiedere scusa a tutte le donne, abbracciando infine l’idea di una serena pensione. Le sue parole, infatti, hanno dimostrato quanto sia distante dal comprendere i valori di rispetto e parità che dovrebbero guidare il dibattito pubblico e il giornalismo in una democrazia.

Mentre il Ministro Sangiuliano ha già dimostrato, nei mesi scorsi, la sua inadeguatezza nel ricoprire il suo ruolo istituzionale. Tuttavia, questo ultimo episodio segna un punto di svolta: non si tratta più solo di una questione politica o tecnica, ma dell’incapacità di distinguere tra l’interesse collettivo e la sfera personale. Le istituzioni richiedono disciplina e senso di responsabilità, qualità che, in questo caso, sono venute tragicamente meno.

Per il bene del Paese e dello stesso Sangiuliano, la Premier Giorgia Meloni dovrebbe chiedere le sue immediate dimissioni e porgere le dovute scuse ai cittadini. Solo così si potrà salvaguardare la dignità delle istituzioni e inviare un segnale forte a tutte le italiane e gli italiani che credono nella politica come strumento di progresso e giustizia.” Conclude Galletti.

Anniversario delle Leggi Razziali, Galletti (M5S): “In questo giorno rinnoviamo l’impegno a non dimenticare e a costruire un’Italia libera da ogni forma di odio”

“Il 5 settembre 1938 è una data che segna uno dei momenti più bui della nostra storia. In quel giorno, a San Rossore, il re Vittorio Emanuele III firmò il decreto che inaugurò l’infamia delle leggi razziali nel nostro Paese. Quelle leggi, concepite dal regime fascista, privarono migliaia di italiani dei loro diritti civili, delle loro carriere e, infine, della loro stessa vita.

Ricordare oggi quell’evento significa fare memoria di una vergogna nazionale, ma anche riaffermare con forza che la nostra democrazia si fonda sull’uguaglianza, sul rispetto e sulla dignità di ogni persona, indipendentemente dalla sua origine, fede o condizione sociale. È un dovere morale e politico impegnarci affinché nessuno debba mai più vivere l’orrore della discriminazione e della persecuzione.

In un momento in cui vediamo riaffiorare ombre di intolleranza e xenofobia, riflettere sulle conseguenze scaturite dalle leggi razziali ci aiuta a rimanere vigili e a contrastare con determinazione e coraggio ogni forma di razzismo. A San Rossore, 86 anni fa, si consumò un’ingiustizia; oggi, in quello stesso luogo, rinnoviamo tutti il nostro impegno a non dimenticare e a costruire un’Italia migliore, libera da ogni forma di odio.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, in un post pubblicato su Facebook.

 

 

Fauna Selvatica in Toscana: Irene Galletti e Andrea Quartini (M5S) Annunciano un’Interrogazione Regionale per Chiarire l’Operato dell’Assessora Saccardi

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, e Andrea Quartini, deputato toscano del Movimento 5 Stelle, esprimono profonda preoccupazione per la gestione della fauna selvatica in Toscana e annunciano la presentazione di un’interrogazione regionale per fare chiarezza sulle gravi criticità emerse.

Andrea Quartini ha dichiarato: “Una comunicazione tra l’Assessora regionale all’agricoltura, Stefania Saccardi, e il Presidente della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella, risalente esattamente a un anno fa, ha rivelato serie problematiche di coordinamento tra la Polizia Metropolitana e le Guardie Venatorie Volontarie (GGVV). Tali criticità hanno rischiato di compromettere le attività di controllo della fauna selvatica proprio in un momento cruciale per l’agricoltura toscana, con gravi potenziali ripercussioni sia per la sicurezza pubblica che per l’economia agricola della regione. L’Assessora Saccardi avrebbe prospettato l’ipotesi di intervenire sui fondi regionali destinati alla Polizia Metropolitana, persistendo le difficoltà di collaborazione con le associazioni venatorie e agricole. E’ un  comportamento che solleva interrogativi sulle modalità con cui si stanno gestendo le politiche agricole e ambientali in Toscana.”

Irene Galletti ha aggiunto: “È preoccupante che questioni così rilevanti, che incidono direttamente sulla sicurezza del nostro territorio e sul benessere degli agricoltori, vengano affrontate in questo modo, invece che con un coordinamento istituzionale efficace. Questo modo di operare mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e compromette l’equilibrio ecologico dei nostri territori. Ricordiamo anche che da anni attendiamo il piano faunistico venatorio, che la Giunta ha varato solo in questi giorni.”

“Alla luce di queste gravi rivelazioni, ho deciso di presentare un’interrogazione in Consiglio Regionale per chiedere chiarimenti sull’operato dell’Assessora Saccardi e per promuovere una gestione che sia finalmente trasparente, coordinata e veramente orientata all’interesse pubblico,” ha concluso Irene Galletti.

Il M5S Massa Continua la Sua Presenza nelle Piazze: Tre Raccolte Firme per Cambiare

Comunicato Stampa M5S Massa

Il Movimento 5 Stelle di Massa prosegue con impegno la sua attività sul territorio, portando all’attenzione della popolazione tre importanti raccolte firme: due a livello nazionale e una locale.

1. Abrogazione della Legge per l’Autonomia Differenziata: Questa raccolta firme ha riscosso un enorme successo a livello nazionale, superando le 500.000 firme in pochi giorni. Il M5S Massa si unisce a questa campagna per contrastare una riforma che potrebbe aumentare le disuguaglianze tra le regioni italiane.

2. Proposta di un Salario Minimo a 9 Euro: Sosteniamo la proposta di un salario minimo di 9 euro l’ora, una misura essenziale per garantire dignità e sicurezza economica ai lavoratori, combattendo il fenomeno dei salari da fame.

3. Aumento delle Spiagge Pubbliche a Massa: A livello locale, ci battiamo per aumentare le spiagge pubbliche nella nostra città, garantendo a tutti i cittadini l’accesso libero e gratuito al mare.

Dettagli dell’Evento:

– Data: sabato 3 Agosto
– Orario: Dalle 9.30 alle 13.00
– Luogo: San Carlo, presso la fontanella

Gli attivisti del Gruppo Territoriale di Massa saranno presenti con materiale informativo e a disposizione per chiarimenti su ciascuna delle iniziative. Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a partecipare e a far sentire la propria voce per costruire insieme un futuro migliore.

Movimento 5 Stelle Massa

Formaldeide oltre i limiti a Piombino: M5S chiede chiarimenti urgenti in Regione sul rigassificatore

La Presidente del Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, ha annunciato oggi la presentazione di un’interrogazione urgente al Consiglio Regionale della Toscana riguardo alle recenti notizie sul superamento dei limiti di formaldeide emessi dal rigassificatore di Piombino, gestito da Snam Fsru Italia.

“Le recenti rilevazioni di Ispra, che hanno evidenziato concentrazioni di formaldeide ben al di sopra dei limiti stabiliti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), sono estremamente preoccupanti. La formaldeide è una sostanza riconosciuta come cancerogena certa dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, e non possiamo permettere che i cittadini di Piombino siano esposti a questi rischi,” ha dichiarato la Consigliera Galletti.

“Chiedo chiarezza e trasparenza da parte di tutte le autorità coinvolte. È necessario capire come sia stato possibile raggiungere questi livelli di emissioni e quali misure siano state effettivamente adottate per rimediare alla situazione,” ha dichiarato Galletti. “Trovo inoltre inaccettabile il tentativo di liquidare la vicenda segnalando che i dati restano comunque all’interno dei limiti nazionali. I limiti da considerare sono quelli stabiliti dall’AIA e devono essere rigorosamente rispettati. Allo stesso modo, deve essere rigorosamente rispettato il patto stabilito con la cittadinanza di Piombino, che prevede il trasferimento altrove dell’ingombrante presenza del rigassificatore entro i tre anni previsti.”

“Presenterò un’interrogazione urgente al Consiglio Regionale per chiedere un dettagliato resoconto delle azioni intraprese da Snam e dalle autorità competenti, e per sollecitare ulteriori interventi di controllo e monitoraggio. Dobbiamo garantire che i limiti di emissione siano rispettati da ora in poi e che siano messe in atto tutte le misure necessarie per proteggere la salute pubblica,” ha concluso la Consigliera Galletti.

Dichiarazione al quotidiano La Nazione (cronaca di Pisa)

Dichiarazione rilasciata al quotidiano La Nazione (cronaca di Pisa). Ecco il testo originale:

Il ruolo di Beppe Grillo come garante e nello stimolare la riflessione per spronare il Movimento a dare il meglio di sé non è in discussione. Tuttavia, la visione di Conte per il M5S rappresenta un passo avanti necessario: la sua proposta di democrazia partecipativa darà più voce alla base, mentre una struttura maggiormente solida renderà più efficace l’azione dei nostri rappresentanti.

Il Presidente Conte sta posizionando il M5S per affrontare le sfide attuali, aprendo il dibattito e puntando ad una politica davvero popolare e progressista. Stiamo crescendo, passando dalla protesta al governo, ma senza perdere di vista i nostri ideali.

Il M5S resta fedele alla sua anima anti-establishment e a difesa dei più fragili. Lo dimostriamo a tutti i livelli istituzionali, opponendoci all’aumento delle spese militari e mettendo l’ambiente al centro. In Toscana, per esempio, siamo in prima linea contro la base militare nell’ex Cisam e per la bonifica dell’area solo nell’ottica di ripristinare l’ecosistema originario. E non dimentichiamo la nostra battaglia contro il Keu, che portiamo avanti sin dall’inizio con coerenza e determinazione.

Tutte queste azioni nascono dall’ascolto degli iscritti e dei cittadini: è questo l’approccio partecipativo che ci distingue dagli altri partiti e che continueremo a sviluppare come pilastro della nostra identità.

Intervista al quotidiano La Nazione (cronaca regionale)

Leggi l’intervista che ho rilasciato al quotidiano La NAZIONE. Ecco il testo integrale:

Manca più di un anno al voto regionale ma le grandi manovre, sia pure sotto traccia, sono già iniziate in molti partiti. Come vive il Movimento questa fase?
 
Stiamo vivendo questa fase tenendo i piedi per terra: puntiamo dritto ai temi che contano per i toscani, dalla sanità all’ambiente. Siamo aperti a dialogare con chi la pensa come noi, ma non accettiamo pacchetti preconfezionati. Prima i programmi, poi i nomi. vogliamo costruire qualcosa di concreto per la Toscana, non giocare a chi si siede sulla poltrona più comoda.
 
L’ipotesi del campo largo tiene banco quasi quotidianamente. Secondo lei ad oggi ci sono le condizioni per sedersi a un tavolo. E se sì, potreste sedervi insieme ai renziani?
 
Siamo aperti al dialogo con tutte le forze progressiste, ma abbiamo seri dubbi su Italia Viva. La nostra incompatibilità programmatica e valoriale con il partito di Renzi resta incolmabile: il programma elettorale di PD e Italia Viva alle scorse regionali era ad esempio totalmente incompatibile con il Movimento 5 Stelle, con l’anima progressista della sinistra e quella del rinnovato PD. Dobbiamo guardare a un futuro condiviso, senza ambiguità, e per fare questo servono meno tatticismi e più impegno concreto per la nostra regione, dalle isole all’Appennino.
 
 
Alle comunali fiorentine, nonostante il feeling romano tra dem e 5 Stelle, l’accordo tra Masi e Funaro non c’è stato. Che idea si è fatta in proposito?
 
A Firenze, come in tutta la Toscana, abbiamo cercato condivisione di valori e programmi: se non si è trovata un’intesa, evidentemente mancavano le basi comuni necessarie per costruire un’alleanza solida e credibile, mentre a Prato questi presupposti c’erano e i risultati si sono visti; in altri casi, come a Rosignano, abbiamo vinto in opposizione al Partito Democratico, dimostrando che devono essere protagoniste le proposte per i territori, senza le quali la volontà politica conta poco.
 
Quali sono i grandi temi che vi dividono dall’attuale maggioranza in Regione e quali invece gli argomenti sui quali il confronto ha margini di intesa?
 
I punti di distanza con l’attuale maggioranza regionale riguardano principalmente la gestione della sanità, la Multiutility, l’espansione dell’aeroporto di Peretola e il consumo di suolo, mentre potremmo trovare convergenze su temi come la tutela ambientale, gli investimenti nella sicurezza idraulica e il supporto alle fasce più deboli, a patto che ci sia una reale volontà di cambiamento e non solo dichiarazioni di facciata; a tal proposito, suggerisco un tavolo dove prima dei nomi si confrontino i programmi, poiché l’intesa può nascere solo da questo. e invece per adesso sento solo parlare di nomi, ed è un vero peccato perché non è questo che interessa ai toscani.
 
Quanto pesano le logiche romane sugli politici accordi regionali? Il Movimento toscano mantiene la sua autonomia rispetto alle mosse di Conte.
 
Le influenze romane riguardano soprattutto altri partiti. Il Movimento 5 Stelle, invece, lavora in stretta sinergia tra livelli istituzionali e territori. Ci uniamo su battaglie cruciali come la ripubblicizzazione dell’acqua e la lotta contro il Keu, assicurando che le decisioni siano prese con le comunità locali che sono da sempre al centro delle nostre priorità.
 
Sanità e grandi opere. Quali le vostre prossime azioni prima della fine del mandato?
 
Prima della fine del mandato, la nostra priorità è promuovere un deciso cambio di rotta nella gestione sanitaria territoriale e nella tutela ambientale e paesaggistica, contro il consumo di suolo e in favore della sicurezza idraulica. L’alluvione che ha colpito duramente la Toscana lo scorso anno ci ha dato una lezione chiara: servono investimenti concreti nella prevenzione. Porteremo con forza questo tema ai tavoli di trattativa, mantenendo una posizione ferma e senza compromessi.