Un fatturato annuo di 500 milioni di euro, 2500 addetti e numerosi centri di ricerca anche nelle Università. Questi alcuni dati del settore aerospaziale in Toscana, eccellenza della nostra Regione, ma fortemente frammentato e senza una figura aggregatrice che riesca a mettere in rete le diverse aziende. “In altre regioni tale forma di coordinamento è svolta da un’azienda di grande dimensioni. In Toscana, purtroppo, dobbiamo fare i conti con l’inerzia e la poca lungimiranza della Giunta, la quale, oltre a non avere in merito una precisa strategia di sviluppo, sembra non abbiamo mai dato seguito a richieste di collaborazione provenienti tra l’altro anche dall’Agenzia spaziale italiana.”

“Lo sviluppo di un distretto spaziale, supportato dall’Agenzia nazionale, potrebbe sicuramente rappresentare una svolta positiva per l’intera economia regionale anche e soprattutto dal punto di vista occupazionale. L’Agenzia sarebbe inoltre un ottimo aggregatore tra le diverse e frammentate realtà toscane. Si permetterebbe così anche la creazione di una piattaforma comune di sviluppo tecnologico, per consentire ad operatori economici di offrire beni, servizi ed applicazioni di interesse pubblico, così come proposto anche da un documento approvato l’anno scorso dalla Conferenza delle Regioni. Un Governo a 5 Stelle avrebbe già varato da tempo uno specifico piano strategico per garantire occupazione, ricerca e sviluppo.”
Giacomo Giannarelli