I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle replicano alle dichiarazioni trionfalistiche di PD e Lega Nord, coautori del provvedimento scandalo sugli ungulati approvato in Seconda Commissione e oggetto di votazione nel Consiglio regionale di martedì.

“PD e Lega Nord vogliono affidare ai lupi la gestione del gregge. Ma come si può pensare che sia giusto rendere i cacciatori dei funzionari pubblici de facto che potranno sterminare cinghiali, cervi e caprioli tutto l’anno, anche in zone protette, per difendere i terreni degli agricoltori e vendendosi pure le carni?”.

“Questa legge produrrà un aumento dell’insicurezza per chi da turista e appassionato gira per i boschi. Ricordiamo che già oggi la Toscana, in soli 4 mesi, ha vissuto il dramma di 4 vittime (umane) e 15 feriti per le battute di caccia”.

“Abbiamo presentato 15 emendamenti su 18 articoli, tutti respinti da chi forse aveva bisogno di rendere un favore elettorale” precisa Irene Galletti, vicepresidente della Seconda Commissione “Lo deduciamo dal fatto che questa legge contraddice la normativa nazionale, L. 157/1992, e le direttive europee in materia, sulla base delle quali chiedevamo: la tutela della fauna selvatica in quanto patrimonio indisponibile dello Stato, il contenimento degli ungulati in primis tramite metodi ecologici non cruenti e solo in ultima istanza tramite abbattimenti realizzati da veri funzionari pubblici (agenti di polizia giudiziaria, guardie venatorie e guardie ambientali) come nello spirito della legge nazionale”.

“Ricordo infine che ad oggi questa legge dimentica il rispetto delle norme di pubblica sicurezza in merito all’assunzione di alcool. Un problema serio che una legge mirata sul tema aveva il compito di considerare”.