Grazie all’intesa tra amministrazione USA e Governo Italiano, col bene placet della Regione Toscana, quasi mille alberi del nostro Parco di San Rossore dovrebbero essere abbattuti per lasciare spazio ad una nuova linea ferroviaria in grado di portare armamenti dal Porto di Livorno alla base di Camp Darby. La difesa di questo patrimonio toscano può essere la strada per fermare questo progetto inaccettabile.

Capiamo l’imbarazzo del duo PD – Rossi, abituato a fare l’antimilitarista sulla stampa per poi genuflettersi a richieste come queste avanzate dall’amministrazione USA, ma questo dev’essere convertito nel buon senso di abbracciare una battaglia corretta. Altrimenti con quale faccia negli atti di indirizzo si continua a definire l’abbattimento della CO2 come una prioritĂ  del mandato e poi si tirano via così, con un colpo di spugna, mille alberi capaci di catturarne 50 tonnellate l’anno?

La Regione Toscana può e deve verificare questo aspetto della questione, finora non affrontato per un approccio ideologico al tema, rivelatosi poco efficace. Abbiamo capito nell’ultimo consiglio che ha un’efficacia politica nulla sollecitare la maggioranza a puntare sullo smantellamento della base militare di Camp Darby, come chiesto da Sì Toscana e bocciato dalla maggioranza.

Meglio provare a raggiungere l’obiettivo più vicino e indispensabile: non far abbattere agli Stati Uniti d’America mille dei nostri alberi presenti nel Parco di San Rossore. La difesa del patrimonio regionale, in questo caso boschivo, è forse l’unica chiave possibile per fermare questo progetto.

GIACOMO GIANNARELLI