I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle dichiarano tutta la loro contrarietà per quanto accaduto nella sessione notturna del Consiglio regionale dedicata all’esame della controriforma sanitaria.

Nel corso della seduta, intorno alle ore 3:30 il Presidente Giani ha fatto propria una interpretazione del regolamento estranea a ogni lettura di diritto, rinviando in commissione l’esame di centinaia di ordini del giorno collegati alla riforma e presentati dai gruppi di opposizione.

“Faremo ricorso al Collegio di Garanzia – segnalano i Cinque Stelle –  ultimo baluardo di legalità in un Consiglio dove il Presidente non è più arbitro imparziale ma giocatore a tutti gli effetti per la maggioranza. Con una mossa senza alcuna scusante logica e giuridica, intollerabile anche e soprattutto dopo l’esame di 15 ordini del giorno di merito presentati solo dal Movimento 5 Stelle, Giani ha decretato che da oggi il PD può decidere il destino dell’esame di ogni atto consiliare. Si chiama dittatura della maggioranza e non ha niente a che vedere con la democrazia rappresentativa. Se il Collegio di Garanzia non fosse sufficiente ci rivolgeremo al TAR perché sia invalidato l’intero percorso di esame della PDL 33”.