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Bilancio Toscana promozione turistica, voto contrario del Movimento 5 Stelle

Approvazione del bilancio di esercizio e della relazione dell’organo di amministrazione di Toscana promozione turistica – anno 2022. La Capogruppo Irene Galletti spiega nel suo intervento le ragioni del voto contrario del Movimento 5 Stelle.

“Parlando dell’importanza del settore turistico per la Regione Toscana, è importante considerare che il turismo è un settore complesso e interconnesso. Coinvolge diversi aspetti economici e ha un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone e sull’ambiente. Oggi, ci concentriamo sul bilancio di Toscana promozione turistica, un ente regionale incaricato di promuovere un turismo di alta qualità che rispetti la storia e l’ambiente, unici nella nostra regione.

I bilanci sono stati elaborati rispettando i principi formali e approvati dall’organo di amministrazione e dai revisori dei conti, il che include il controllo dei costi operativi, il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio e il mantenimento della qualità dei servizi. Tuttavia, resta una domanda fondamentale: se questa azienda non esistesse, quale sarebbe l’impatto del turismo in Toscana, migliorerebbe o peggiorerebbe?

Dai dati che abbiamo a disposizione non siamo in grado di dirlo.

Questo è uno dei principali problemi che solleviamo ogni volta che ci troviamo in Consiglio Regionale a discutere di questa partecipata e del suo bilancio: capire se le risorse sono state utilizzate in modo efficace, non solo rispettando le formalità, ma contribuendo al reale miglioramento di un settore che, in una Regione come la Toscana, è di per sé trainante e in grado di sostenersi autonomamente, grazie ad un ricco patrimonio storico, artistico e naturalistico.

Auspichiamo che in futuro sia possibile avere degli indicatori più funzionali, non solo quantitativi, ma anche qualitativi e in grado di dare un peso effettivo al valore apportato da Toscana Promozione nel sistema turistico regionale.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Sviluppo Toscana, Question Time del M5S per chiarire le ragioni che hanno portato alla modifica dei requisiti per il ruolo di Direttore generale

5Il Movimento 5 Stelle presenta un question time in Consiglio regionale della Toscana: “Dopo le clamorose anticipazioni stampa di inizio settembre, la proposta di legge di iniziativa della Giunta appena arrivata nelle commissioni impone un chiarimento formale: Edoardo Fanucci, citato da Giani come futuro Direttore generale di Sviluppo Toscana Spa, avrebbe i requisiti per il ruolo anche senza le modifiche proposte?”Prima firmataria dell’atto è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Il riferimento della consigliera 5S è alla notizia di stampa del 2 settembre, in particolare la frase: “l’asse con Renzi continua … anzi a rinforzarlo… è il governatore regionale Eugenio Giani: direttore generale di Sviluppo Toscana dopo la legge che ne ha cambiato la governance passando da amministratore unico a cda con presidente e management sta per essere nominato Edoardo Fanucci, ex deputato pistoiese di Italia Viva” .

Galletti spiega le ragioni che hanno portato a questa richiesta in aula: “La proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale n. 42 dell’11 settembre, con protocollo 10654 del 15 settembre andrebbe a *diluire in maniera generica, ai limiti dell’indeterminatezza, i requisiti richiesti al futuro direttore di Sviluppo Toscana, fino ad includere potenzialmente anche coloro che non hanno avuto esperienze assimilabili a quelle originarie della stessa Sviluppo Toscana . La giustificazione del perché le competenze richieste al futuro direttore dovrebbero cambiare in tal senso, anziché incrementando i requisiti qualitativi richiesti, appare di difficile comprensione sia sul piano giuridico che su quello dell’efficienza. L’assessore ci ha assicurato che il bando per selezionare la figura non è ancora stato pubblicato, smentendo quindi le voci di stampa su Fanucci; questo non toglie come spiegazioni ufficiali su questa anomalia siano dovute, e debbano essere portate in aula, a conoscenza dei cittadini .

La consigliera 5S conclude così: “In aula di Consiglio Eugenio Giani avrà la possibilità di rassicurarci sul fatto che in nessun caso l’interesse pubblico al buon andamento dell’amministrazione pubblica possa essere sensibile a scelte di interesse politico”.

Montecatini Terme: Movimento lavora a progetto città, NON a coalizioni politiche con Italia Viva

“Restiamo sorpresi dalle dichiarazioni del coordinatore di Italia Viva – commenta il Rappresentante del Gruppo del Movimento 5 Stelle Marco Cresci – chiedere le primarie significa non aver compreso le necessità della città e le caratteristiche del progetto.” “Non può essere Italia Viva a dettare i tempi ed i modi di adesione delle forze politiche, non possono vantare ruoli di leadership che non hanno, sono in Consiglio senza essere passati dalle elezioni e da mesi non siedono al tavolo dei confronti” Conclude il Rappresentante 5 stelle della Valdinievole.

Il Movimento 5 Stelle chiarisce che non è in costruzione nessuna coalizione politica con Italia Viva e mai ci sarà. Ciò su cui  il Movimento sta lavorando è un programma per Montecatini che spera sia condiviso dalla più ampia fetta di città possibile e rappresentato da un candidato espressione della società civile e capace di aggregare le forze politiche in un’operazione di salvataggio della città dopo i terribili anni baronciniani.

“Non si possono confondere rapporti personali con i ruoli istituzionali che ricopriamo – commenta Magnani Consigliere del Movimento a Montecatini e coordinatore Provinciale – Il Movimento 5 Stelle non sta trattando con Italia Viva, Il Movimento sta costruendo un’idea di città che sottoporrà ai possibili candidati nella speranza che tutte le forze alternative a questo disastroso centrodestra possano convergere in un unico progetto per il bene della Città e con solo la città al centro, niente più. Noi sceglieremo il nostro candidato in autonomia e se sarà civico non gli daremo nessun cappello ma tutto il nostro sostegno.”

Sul comunicato di Italia Viva chiosa il Consigliere Magnani: “A Montecatini politica e personalismi si mischiano in modo troppo complesso, ecco perché ci siamo ridotti alla situazione in cui siamo. Il percorso intrapreso da anni dai Gruppi di attuale opposizione in Consiglio è complesso e lo sappiamo, può riuscire solo se tutti sono disposti a mettere da parte il proprio ego personale. Qualcuno lo ha fatto senza indugio, qualcuno è più restio, noi stiamo continuando a lavorare per dare a Montecatini il Sindaco giusto, con il giusto progetto”

Movimento 5 Stelle

Rifiuti, Galletti (M5S): “Litigi e divisioni dei sindaci della Valdera sono una logica conseguenza del fallimentare Piano Rifiuti presentato dalla Giunta toscana”

La Capogruppo M5S in Consiglio Regionale, Irene Galletti, interviene sulla questione dei sindaci dem divisi sulla “Solidarietà a Palaia”. Per la cinquestelle “la lite sulla discarica di Legoli è una diretta conseguenza del fallimentare Piano Rifiuti presentato dalla Giunta regionale”.

Secondo Irene Galletti “Presentare delle osservazioni, anche contrarie, in Conferenza dei servizi rientra nelle prerogative di un sindaco, per questo mi ha molto sorpreso l’attacco al primo cittadino di Palaia. Fatta questa premessa ed entrando nel merito della questione, la vera domanda che la politica dovrebbe porsi, e che forse giustifica la presa di posizione dei sindaci democratici del pisano in difesa di Gherardini, è: perché la Valdera dovrebbe continuare a essere la discarica della Toscana?”

“Per decenni – ricorda la cinquestelle – in Valdera si sono concentrati i rifiuti della Toscana. Insieme ai comitati e ai cittadini, abbiamo denunciato con veemenza il fenomeno. Lo abbiamo fatto, ogni volta che si rendeva necessario, ad esempio cercando di contrastare in ogni modo la riapertura della discarica di Chianni. Un percorso che abbiamo condiviso anche col sindaco di Terricciola, Mirko Bini, e questo a prescindere dal colore politico. Si fa così quando una battaglia politica è giusta.” afferma Galletti.

“Da tempo aspettavamo un segnale che invertisse questa tendenza, e la speranza era quella di trovarlo nel Piano Rifiuti, un testo che a nostro giudizio si è rivelato lacunoso, fallimentare e che porterà un impatto particolarmente negativo sulla zona conosciuta come il “triangolo delle discariche,” che comprende i siti di Scapigliato, Chianni e Peccioli. Tra le tante, basti pensare che nel documento si fa ancora molto affidamento sulla Valdera per porre rimedio alle carenze di programmazione e di governo della Giunta regionale nell’ambito territoriale della Toscana centro. E’ già previsto che sarà Legoli a sopperire alle carenze impiantistiche del fiorentino, qualora Alia non riesca a realizzare gli impianti che servono.”

“Ma quello che ci fa capire la recente protesta dei sindaci democratici è che il problema rifiuti nel nostro territorio è diventato insostenibile, persino per chi appartiene alla stessa maggioranza politica che governa la Toscana. E’ mancata addirittura la necessaria condivisione nel processo di pianificazione del Piano Rifiuti con i sindaci, nel rispetto del territorio e dei suoi abitanti, oltre che delle linee politiche del partito? Se così fosse, non ci sarebbe da meravigliarsi di questa diffusa e manifesta insofferenza dei primi cittadini, persino di quelli della stessa compagine della maggioranza in Regione” osserva la capogruppo M5S. 

Galletti lancia infine l’allarme anche sulla gestione della risorsa idrica, che potrebbe essere fortemente influenzata dalla necessità di reperire risorse per realizzare impianti di trattamento rifiuti in tutto il territorio regionale. Per la cinquestelle “Il quadro potrebbe essere addirittura peggiore di quel che sembra a prima vista. È evidente a molti ormai che la fragile tenuta del Piano Rifiuti riposa economicamente sui proventi della gestione della risorsa idrica sull’ipotesi di una sua privatizzazione completa. Se l’operazione Multiutility, che mira a unire tutti i servizi essenziali dei Comuni toscani e a renderli disponibili sui mercati azionari, serve davvero a reperire risorse per le carenze impiantistiche di trattamenti rifiuti, diventerebbe lampante a tutti i toscani in quali mani ci ritroviamo” conclude Galletti.

Base militare diffusa, M5S annuncia un’interrogazione alla Camera

Il Movimento 5 Stelle toscano rafforza la sua posizione contraria riguardo alla nuova area militare residenziale pianificata nell’ex CISAM e annuncia un’interrogazione alla Camera dei Deputati.

Secondo Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle: “Le molteplici criticità legate al progetto della nuova base diffusa di Pisa richiedono un chiarimento da parte del Governo. Per questo motivo, presenteremo un’interrogazione al Ministro della Difesa, Guido Crosetto. L’obiettivo è comprendere le decisioni effettivamente prese, il piano di finanziamento e le basi su cui si fondano tali scelte. Ciò che, naturalmente, va oltre la volontà politica di alcuni attori locali. Desideriamo conoscere le ragioni di questa persistente determinazione nel collocare la base all’interno del Parco di San Rossore, quando sarebbe più sensato cercare una posizione al di fuori di una zona protetta, in un’area strategicamente più adatta alle esigenze delle forze armate e con distanze meno significative tra le diverse strutture coinvolte.”

Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, dichiara: “Non siamo affatto convinti del progetto relativo alla nuova area militare residenziale pianificata negli spazi ex CISAM. Ancora meno convincente è risultato il processo partecipativo che ha portato a questa decisione. Dopo il diffuso e vivace malcontento espresso dai cittadini riguardo all’originaria ubicazione di Coltano, tutto è stato ridotto a un ristretto tavolo di discussione che ha registrato le preferenze di alcuni politici locali, tra cui il Presidente di Regione Eugenio Giani e il Sindaco di Pisa Michele Conti, senza fornire ulteriori dettagli. Questa situazione, ovviamente, non fornisce alcuna garanzia sulla reale portata  dell’opera e sull’impatto ambientale che le strutture avranno sul Parco.”

In merito alla vicenda interviene anche Gabriele Fabbris, consigliere comunale di Vecchiano: “Ringrazio Quartini e Galletti per essere subito intervenuti nelle rispettive sedi istituzionali in difesa del nostro Parco. Un Parco che, è bene ricordarlo, già oggi è interessato da numerosi insediamenti militari: Vecchiano per esempio ospita ben due Poligoni di tiro, uno dei quali proprio all’interno della Riserva Naturale di Bocca di Serchio” spiega Fabbris. “Sull’ipotesi Cisam, così come per la precedente ipotesi Coltano, abbiamo condiviso in Consiglio comunale un Ordine del Giorno per ribadire la nostra ferma contrarietà rispetto alla realizzazione di una nuova, ennesima, base militare all’interno delle Aree protette del Parco. Vogliamo che l’iter procedurale sia interrotto, così da permettere un confronto serio, trasparente e rispettoso della popolazione e delle istituzioni locali, portando alla luce gli inevitabili impatti ambientali per la Tenuta di Tombolo e in generale per la biodiversità di tutto il Parco.”

Tuttavia, sul futuro dell’ex Cisam i cinquestelle non hanno alcun dubbio “Vista la sua natura di deposito di scorie nucleari, dovrebbe essere bonificato al più presto, e non con l’obiettivo di integrarla nella nuova base militare diffusa. Piuttosto, dovrebbe essere restituita integralmente al Parco di San Rossore e alle funzioni di valorizzazione e tutela della biodiversità.”

“Riteniamo – concludono Quartini, Galletti e Fabbris – che sarebbe più opportuno riattivare il dibattito e cercare soluzioni che prevedano maggiormente la partecipazione pubblica, non creino interferenze con le dinamiche naturali del Parco e che siano compatibili con le reali necessità del nostro territorio.”

“No Multiutility” l’Assemblea Pubblica a Empoli su iniziativa del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle

Empoli, mercoledì 4 ottobre 2023 – Martedì 3 ottobre, su iniziativa della Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana Irene Galletti, si è tenuto presso il Circolo ARCI Sant’Andrea di Empoli, l’assemblea pubblica dal titolo “No Multiutility”, un evento sulle ragioni della contrarietà del Movimento 5 Stelle, dei Comitati e dei Sindacati, rispetto all’ipotesi di quotazione in borsa dei servizi pubblici comunali.

Sono intervenuti: Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana; Fausto Bosco, RSU Acque Spa; Maurizio Brotini, Ufficio di Programma CGIL Toscana; Marco Cardone, Coordinamento Associazioni No Multiutility; Anna Baldi, M5S Empoli; Fabrizio Macchi, M5S Castelfiorentino; Fabrizia Morelli, M5S Fucecchio; Beatrice Cioni e Leonardo Masi, Buongiorno Empoli.

LE VOCI:

Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana: “Se, come sembra anche da alcune dichiarazioni sulla stampa, la creazione di un gigante destinato a essere quotato in borsa al fine di unificare i servizi comunali essenziali è finalizzata a fornire ad Alia Spa le risorse necessarie per realizzare gli impianti previsti nell’ATO Toscana Centro e garantire la sostenibilità economica del Piano Rifiuti, allora questa situazione solleva interrogativi ancor più pressanti. Nonostante il Movimento 5 Stelle sia fermamente contrario all’operazione Multiutility nel suo complesso, desideriamo comprendere se le nostre preoccupazioni sono fondate. Vogliamo sapere se Alia possiede la stabilità finanziaria necessaria per realizzare autonomamente gli impianti di trattamento dei rifiuti promessi, senza ricorrere all’operazione Multiutility. In caso contrario, intendiamo chiedere chi abbia preso questa decisione e con quale autorità, considerando che tali risorse dovrebbero provenire da un’operazione che trasferisce ai mercati azionari i servizi essenziali dei comuni toscani. Si tratta di una domanda inquietante che presenteremo al Presidente Giani mediante un’interrogazione urgente. Attendiamo una risposta già nella prossima seduta d’Aula del Consiglio regionale della Toscana.”

Fausto Bosco, RSU Acque Spa: “In Toscana stiamo assistendo a una vera e propria battaglia per il controllo delle risorse idriche, una guerra che riflette chiaramente quanto la politica sia diventata sempre più subordinata agli interessi finanziari legati alla speculazione sui servizi pubblici locali. In Acque Spa, avevamo fiducia che i soci pubblici avrebbero mantenuto l’impegno assunto tre anni fa, ovvero quello di riportare l’azienda sotto il controllo pubblico. Il mancato accordo per il rinnovo del consiglio di amministrazione testimonia purtroppo che tale impegno è stato disatteso, e alcuni sindaci sembrano preferire ascoltare le richieste di qualche astuto amministratore delegato piuttosto che rispettare la volontà popolare espressa nel referendum del 2011.”

Maurizio Brotini, Ufficio di Programma CGIL Toscana: “Chi afferma che non esistano alternative alla quotazione in borsa mente sapendo di mentire. Esistono modelli virtuosi che consentono di gestire i servizi pubblici locali attraverso l’autofinanziamento o l’emissione di obbligazioni a lungo termine, anziché distribuire profitti a fondi speculativi, come accadrebbe in caso di quotazione sui mercati azionari. Inoltre, le tariffe che i cittadini sono tenuti a pagare spesso non rispettano criteri di equità e progressività fiscale. È quindi giunto il momento di ripensare il futuro dei servizi pubblici locali, a cominciare dalla ripubblicizzazione dei servizi idrici

Marco Cardone, Coordinamento Associazioni No Multiutility: “In pratica, stiamo parlando di un soggetto pubblico, che di fatto sarà fortemente influenzato dagli investitori privati, visto che sarà quotato in borsa. La Multiutility Toscana dovrà infatti raccogliere oltre due miliardi di euro dai mercati azionari. Un’operazione che inevitabilmente metterà a profitto, più di quanto già non lo siano, servizi pubblici e inalienabili come l’approvvigionamento idrico, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, il gas, l’energia. Contestualmente, però, allontanerà il controllo su tali servizi dagli enti locali e dai cittadini.”

Multiutility, Galletti (M5S): ”Giani riferisca al Consiglio se la quotazione in borsa serve a finanziare gli impianti in ATO Toscana Centro”

Interrogazione urgente del Movimento 5 Stelle sulla sostenibilità finanziaria degli impianti di trattamento rifiuti proposti per l’ATO Toscana centro, che dovrebbero essere realizzati da Alia Spa. I Cinquestelle vogliono sapere dal Presidente della Giunta Regionale, Eugenio Giani, se il Piano Rifiuti reggerà anche senza la quotazione in borsa della Multiutility. La prima firmataria dell’atto che sarà discusso nella prossima seduta d’Aula è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.

“Una delle questioni cruciali che solleviamo – chiarisce Galletti – riguarda la motivazione di base che dovrebbe celarsi dietro l’operazione Multiutility. Se, come sembra, questa operazione servirà a consentire ad Alia Spa di reperire le risorse necessarie per la realizzazione degli impianti previsti per l’ATO Toscana Centro e a dare sostenibilità economica al Piano rifiuti, ciò solleva interrogativi ancora più pressanti.

Premesso che il Movimento 5 Stelle è fermamente contrario all’operazione Multiutility e alla quotazione in borsa, quello che vogliamo capire nell’immediato è se ci siano le garanzie minime per una gestione efficace e sostenibile dei rifiuti, secondo il Piano disegnato dalla Giunta, essendo anche sicuri che questo venga fatto in modo finanziariamente responsabile e trasparente.”

“È importante ricordare – evidenzia la Capogruppo M5S – che anche il Partito Democratico, per bocca del suo segretario Emiliano Fossi, si è dichiarato contrario alla Multiutility. Tuttavia la sintonia con il Presidente Giani, riguardo il Piano Rifiuti, era tale da richiedere al partito un voto di fiducia a scatola chiusa. Questo nonostante i pesanti malumori interni che stanno lacerando i dem toscani. Di fronte a questa situazione risulta inevitabile chiedere al partito che amministra la nostra Regione un’opera di maggiore trasparenza di fronte ai cittadini. E, tuttavia, è spiacevole constatare ancora una volta che questa chiarezza non giunga spontaneamente, ma debba essere costantemente sollecitata, come se non fosse un dovere di chi amministra rendere puntualmente conto ai cittadini dei propri piani di governo.”

“Con il nostro atto – sottolinea Galletti – chiederemo al Presidente Giani di riferire in Consiglio Regionale se il Piano Rifiuti trovi effettivamente la sua sostenibilità economica attraverso l’operazione Multiutility. Altresì vogliamo sapere se, e come, Alia reperirà le risorse necessarie alla realizzazione degli impianti già annunciati, qualora la Multiutility non venga quotata in borsa. I cittadini toscani hanno il legittimo diritto di conoscere appieno le intenzioni dell’amministrazione regionale e di avere la certezza che le decisioni prese siano a loro vantaggio.”

“Il Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana con questa iniziativa si impegna a rappresentare e proteggere gli interessi della comunità toscana, garantendo che la gestione dei servizi pubblici e dei rifiuti sia sempre allineata agli obiettivi di sostenibilità ambientale e benessere sociale, senza compromettere la trasparenza e la responsabilità finanziaria.” Conclude Galletti.

Pistoia: No al Referendum su Multiutility – il M5S non si ferma e porta il caso in Consiglio Regionale

Il 12 e 13 giugno 2011 26 milioni di italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto e con quel ”SI” tracciato sulla scheda decisero di abrogare (parzialmente) una norma relativa alla tariffa dell’acqua che prevedeva “l’adeguata remunerazione del capitale investito”. Togliere quel passaggio comportava niente più margini, finanza speculativa o business, semmai un servizio efficiente a fronte di investimenti sulla rete tangibile, ad esempio per ridurre le perdite.

Dopo che la proposta di referendum consultivo per contrastare la quotazione in borsa della Multiutility è stata dichiarata non ammissibile dalla Commissione “tecnica” nominata dal Comune di Pistoia, l’attività del fronte “ No Multiutility” non si ferma e non si arrende.

Il Movimento 5 Stelle è fin dall’inizio al fianco del Coordinamento delle Associazioni No Multiutility e continuerà a supportare la loro attività in ogni sede istituzionale in cui è presente. Anche se, i cittadini pistoiesi, non potranno ufficialmente esprimere il parere contro la quotazione in borsa, noi organizzeremo iniziative che oltre a rendere partecipi e informati i cittadini, terranno alta l’attenzione sul tema.

Il parere della commissione, in sostanza, reputa inutile il quesito in quanto Pistoia da sola non può incidere sulle decisioni detenendo solo il 5,48% delle azioni, palesando quindi che anche in futuro, nelle decisione che dovrà prendere la Governance della Società,  il Comune non avrà alcun potere d’intervento facendo così perdere qualsiasi potere di indirizzo e controllo ai cittadini che con il loro voto amministrativo dovrebbero poter condizionare le scelte su un bene comune come l’acqua.

Mentre nel PD iniziano a vedersi le prime crepe, spaventati dal ritorno negativo in termini elettorali dell’operazione, il centrodestra con il futuro candidato in Regione Tomasi ha deciso di sposare la causa della quotazione in borsa con spirito irriducibile, nonostante il parere della Corte dei Conti Toscana che il 23 agosto ha dichiarato non ammissibile la cessione dei beni demaniali in capo a Consiag all’interno del progetto Mulitutility nella prospettiva della quotazione in borsa.

Nelle prossime settimane il Movimento 5 Stelle continuerà la propria opera dentro e fuori le istituzioni perché chi oggi tenta di speculare sui beni comuni ed universali trovi davanti a sé un muro democratico formato da cittadini consapevoli. A cominciare dal Consiglio Regionale dove la Capogruppo Galletti ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale che serva di stimolo per un suo diretto intervento a tutela del diritto di partecipazione attiva che spetta ai cittadini.

Movimento 5 Stelle

MONTECATINI TERME COME TORINO: Approvata la mozione del Movimento per istituire la residenza fittizia per le donne vittime di violenza

E’ stata votata all’unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle, nel Comune di Montecatini T., che impegna la giunta a deliberare l’iter di concessione delle residenze protette per le donne vittime di violenza.

La mozione chiede di attuare una pratica già in uso nel Comune di Torino, introdotta dalla Sindaca Appendino, che concede alle donne che vivono uno stato di pericolo di ottenere un indirizzo di residenza da fornire per utenze, contratti e corrispondenza in modo da non essere reperibile dalla persona da cui si nascondono.
La normativa nazionale ha molti passaggi ancora pieni di falle ed in queste fasi si inseriscono le persone che cercano di ritrovare la donna che si nasconde per sfuggire alla violenza.

L’iter prevede il controllo e l’assistenza dei Centri Antiviolenza e si pone come ulteriore muro a difesa della donna.

“E’ un’emergenza purtroppo in perenne crescita – commenta il capogruppo comunale del M5S Magnani Simone – non possiamo più tollerare di vivere in una società che ogni giorno porta alla cronaca episodi di violenza se non addirittura di omicidi. Intere famiglie distrutte e migliaia di donne che vivono nel perenne pericolo di essere ritrovate dal proprio aguzzino devono trovare nelle istituzioni tutte un aiuto sempre più concreto.”

La Mozione impegna l’Amministrazione a farsi promotrice verso la Società della Salute e verso tutti i Comuni della Valdinievole perchè lo stesso sistema sia adottato a livello provinciale.

” Ringrazio l’Assessore Rastelli – continua Magnani – che si è attivata subito in tutte le sedi per dare seguito alla mozione. Spero che presto possa diventare realtà diffusa per dare un piccolo nuovo segnale di speranza a tutte quelle donne che ancora non sono libere di vivere serenamente”

La mozione che verrà presentata in diversi Comuni toscani dal Movimento 5 Stelle, avrà un seguito anche regionale dove la Capogruppo Galetti chiederà alla Giunta Giani di farsi promotrice in Conferenza Stato/Regione perchè la pratica sia normata a livello nazionale e diventi prassi in tutti i Comuni d’Italia.

Piano Rifiuti, Il Movimento 5 Stelle boccia il documento della Giunta toscana

Firenze, 27 settembre 2023 – Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S Toscana, ha condiviso in Aula del Consiglio Regionale della Toscana le proprie valutazioni in merito al Piano Rifiuti e alle dinamiche politiche e finanziarie che lo circondano.

Riguardo le politiche del Movimento 5 Stelle sul tema della gestione virtuosa dei rifiuti la Presidente Galletti ha dichiarato: “Poniamo subito l’attenzione sulla posizione del M5S riguardo al tema dei rifiuti e alle modalità di finanziamento per la valutazione degli impianti in questa regione. La nostra visione è chiara: vogliamo promuovere politiche che incrementino progressivamente e rapidamente il riuso e il riciclo, in linea con la Strategia Rifiuti Zero. Le discariche e gli inceneritori devono essere gradualmente eliminati attraverso politiche di riduzione dei conferimenti, orientate verso la loro chiusura definitiva. Inoltre, ci opponiamo fermamente all’adozione di tecnologie che utilizzino l’incenerimento e che cercano solo di spostare il problema, cambiando nome al processo o adottando pratiche che comunque prevedono la combustione con emissioni. Mi riferisco ai gassificatori, che nel Piano che ci è stato presentato sostituiranno gli inceneritori che nell’attesa saranno potenziati nelle linee.”

La consigliera cinquestelle chiarisce il suo pensiero anche sulle modalità di reperimento dei fondi per la realizzazione degli impianti nell’area Toscana centro: “Nel contesto dei finanziamenti, ribadiamo il nostro rifiuto assoluto di qualsiasi forma di speculazione sui servizi essenziali dei cittadini, tra cui la gestione dei rifiuti, quella dell’acqua, del gas e di tutti i servizi di vita quotidiana. Le società quotate in borsa, come la Multiutility – per la quale ribadiamo la nostra assoluta contrarietà -, sono realtà finalizzate a massimizzare i profitti e siamo certi che non rappresentino l’interesse migliore per i cittadini. Il compito della politica non è quello di dedicarsi agli affari, semmai deve concentrare i propri sforzi sulla massimizzazione e sull’efficienza dei servizi offerti ai toscani, senza badare al profitto, ma sulla convenienza della tariffa.”

Galletti attacca sulla questione del gassificatore di Empoli e chiede al Presidente Giani chiarimenti: “La decisione di abbandonare il progetto del gassificatore di Empoli è positiva, e dovremmo assicurarci che non vengano realizzati impianti simili in nessun altro luogo. E non siamo disposti a tollerare ricatti politici che mettano sul piatto della bilancia impianti per lo smaltimento rifiuti in cambio della quotazione in borsa della Multiutility. Giani chiarisca se questo aspetto è vincolante per evitare che i rifiuti dell’ATO centro vengano distribuiti sulla costa toscana.”

Poi l’affondo: “È eticamente sbagliato considerare di trasferire il peso dei rifiuti ad altri territori come fatto fino ad oggi. È imperativo adottare misure concrete per affrontare una situazione ambientale che sembra sfuggire al controllo, abbandonando al contempo le narrazioni propagandistiche che spesso appaiono nei media ma non risolvono i problemi.”

La riflessione della pentastellata affronta anche il tema bonifiche: “C’è poca sostanza sul tema delle bonifiche ambientali, poche risorse e iniziative insufficienti. La Toscana è afflitta da numerose aree a rischio per la salute pubblica, come i vari Siti di Interesse Nazionale (SIN) e Siti di Interesse Regionale (SIR), tutti situati lungo la costa toscana. Ma da quello che leggiamo si farà ben poco in questa legislatura.”

Secondo Galletti: “Le criticità e le incertezze emergenti devono essere affrontate con serietà e responsabilità politica. La Toscana merita un approccio più robusto e orientato al futuro, che promuova una gestione sostenibile dei rifiuti e protegga gli interessi dei cittadini. Servirà una maggior partecipazione: basta calare dall’alto opere invise ai cittadini, la politica si prenda la responsabilità di decidere e di spiegare ai propri elettori le decisioni scomode. Il M5S” conclude la consigliera “rimarrà impegnato nella ricerca di soluzioni efficaci e nella difesa dei principi della Strategia Rifiuti Zero e contro ogni forma di speculazione finanziaria a danno delle tasche dei cittadini.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.