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MONTE DEI PASCHI SCANDALO DI SISTEMA. ECCO I NOMI DELL’INCHIESTA

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione d’inchiesta sullo scandalo Monte dei Paschi e i relativi intrecci con Regione Toscana, ha comunicato ufficialmente l’elenco delle persone convocate in audizione dalla Commissione (in allegato).

“Lo scandalo Monte dei Paschi non è un fatto solo senese, né unicamente toscano. Ha interessato la vita di centinaia di migliaia di persone e l’insieme di fatti riconducibili a questo scandalo rappresenta il cedimento di un sistema che li ha resi vittime. È dovere di questa commissione d’inchiesta dare a questi cittadini delle risposte sulle responsabilità politiche dietro quanto hanno subìto. Ma soprattutto è dovere mio e degli altri commissari usare la Commissione per portare alla luce quel sistema in parte ancora presente e superarlo per quanto compete la Regione Toscana e i suoi rapporti con il gruppo Monte dei Paschi di Siena.

Siamo certi di ricevere da Enrico Rossi e il resto degli esponenti del Partito Democratico convocati la massima collaborazione per raggiungere gli obiettivi della Commissione d’Inchiesta.

Ci auguriamo infine che rispondano al nostro invito anche Mario Draghi, Anna Maria Tarantola e Ignazio Visco. Considerata la resistenza del PD a garantire al Parlamento Italiano una commissione d’inchiesta con poteri d’autorità giudiziaria – conclude Giannarelli – questa nostra regionale potrebbe essere l’ultima occasione per Draghi, Visco e Tarantola di illustrare ai cittadini, fuori dai tribunali, la loro quota di scelte incluse nello scandalo Monte dei Paschi”.

Giovedì 22 ottobre apriranno la serie delle audizioni l’Avvocato Paolo Emilio Falaschi e l’Avv. Paolo Spagnoli. Il primo, storico legale di parte civile nei procedimenti dello scandalo MPS, e il secondo ex membro del CDA di Fidi Toscana che scoprì e denunciò il passaggio illegittimo dei Fondi UE dalla finanziaria che Regione Toscana condivide con Banca Monte dei Paschi di Siena.

Ecco il Link con i nomi dell’#InchiestaMPS:https://goo.gl/ZJZvfD

EPATITE C QUESTIONE SERIA, ROSSI DIA I VERI NUMERI DEI PAZIENTI TRATTATI

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, ha depositato un’interrogazione sull’impegno di Rossi riguardante la “cura con nuovi antivirali contro l’epatite C”, parte delle 25 promesse elettorali che il presidente dichiara “mantenute”.

“Il 18 maggio la Regione Toscana diramava un comunicato dove assicurava la terapia gratuita per l’epatite C a 26.624 pazienti. La tredicesima promessa elettorale di Rossi, delle 25 che dichiarava ieri mantenute, recita infatti “eradicazione in tre anni dell’epatite C dalla Toscana”. Purtroppo per i malati di epatite C ad oggi Regione Toscana, su ammissione dell’ex assessore alla Sanità Marroni, risulta aver trattato solo 20 persone e leggendo bene la delibera di Giunta sull’attuazione delle 25 promesse si scopre che “Le modalità di attuazione dell’impegno sono subordinate all’esito della gara promossa da ESTAR […] che allo stato dell’arte non ha dato l’esito previsto. Pertanto le modalità di attuazione dell’impegno sono in corso di definizione”.

 Torna alle mente il comunicato col quale il 5 giugno scorso un Rossi trionfale commentava lo Studio dell’Università di Tor Vergata sull’argomento Epatite C: “Forte anche dei risultati di questo studio – disse – la Toscana continuerà a perseguire l’obiettivo di curare tutti i cittadini affetti da epatite C. […] L’unico interesse che ci muove è quello di tutelare la salute dei nostri cittadini, garantendo a tutti quelli che ne hanno bisogno cure efficaci e sicure. E quando si opera avendo come primo obiettivo la salute dei cittadini, raramente si sbaglia”.

Come Movimento 5 Stelle concordiamo su tutta la linea, ma quando iniziamo presidente Rossi sull’Epatite C? Non trova poco serio sostenere che questa promessa elettorale è mantenuta quando ad oggi non c’è alcun riscontro dell’affermazione?

Lo aspettiamo martedì in Consiglio Regionale per darci il dettaglio di quanti pazienti con positività HCV in Toscana, o affetti da epatopatia HCV-correlata, siano stati trattati farmacologicamente dal sistema sanitario toscano da febbraio a oggi. Ma soprattutto quanti sono già stati presi in carico dai centri abilitati alla somministrazione ed entro quando saranno loro erogate le terapie promesse. Restiamo certi che tutto questo, come ha promesso Rossi ai toscani, sarà svolto entro i prossimi tre anni. Altrimenti ne chiederemo le dimissioni: sulla salute non si scherza”

GIUNTA VERIFICHI GESTIONE BELVEDERE SPA DELL’INCUBATORE D’IMPRESA DI PECCIOLI

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, ha presentato un’interrogazione urgente sulla gestione dell’incubatore d’imprese “Villaggio della Ricerca”, sito a Peccioli.

“La Regione Toscana ha sostenuto l’incubatore Villaggio della Ricerca tramite 1,5 milioni di fondi CIPE. Il progetto doveva assicurare a nuove piccole e medie imprese del comparto tecnologico un luogo comune dove operare, a canoni d’affitto agevolati, per “fare rete”. Sulla carta l’operazione era senz’altro condivisibile ma abbiamo saputo da alcuni cittadini che la Belvedere spa, gestore della struttura, sta variando le condizioni per le quali ha ricevuto il sostegno pubblico. I canoni d’affitto sono aumentati notevolmente e hanno iniziato a fare il loro ingresso start up non operanti nell’ambito tecnologico.

Considerati i termini del finanziamento, ho chiesto alla Giunta se esista un regolamento sui requisiti d’ingresso nel Villaggio della Ricerca, a che titolo la Belvedere spa ne sia il gestore e se possa aumentare a sua discrezione i canoni d’affitto. Inoltre la verifica di tutti i criteri per i quali l’incubatore è stato sostenuto con fondi pubblici, tra i quali l’adesione alla Rete regionale degli incubatori. Come Movimento 5 Stelle promuoviamo il “fare rete” tra piccole e medie imprese e Villaggio della Ricerca dovrebbe concentrarsi, a nostro parere, su questo. Le speculazioni, eventuali, sono escluse”.

BIBLIOTECA LA SAPIENZA, REGIONE TOSCANA SE NE LAVA LE MANI, MA NECESSARIA MESSA IN SICUREZZA

Irene Galletti, consigliera regionale e Vicepresidente in Commissione Cultura per il M5S, e le consigliere comunali M5S, Elisabetta Zuccaro e Valeria Antoni, hanno effettuato un sopralluogo nei locali della Biblioteca Universitaria Pisana per verificare a che punto siano i lavori di  ristrutturazione e la gravità dei danni subiti dal patrimonio librario dell’ente.

“Il danno ha potuto essere limitato a 55 volumi complessivi (di cui 20 antichi) grazie al tempestivo intervento dei dipendenti, ma la situazione dal punto di vista della protezione da eventi futuri resta immutata e prevalentemente a carico dell’impegno personale dei dipendenti. Basti pensare che gli infissi (le cui condizioni hanno dato luogo agli allagamenti recenti) non potranno essere sostituiti se non nella parte finale del progetto di ristrutturazione. I tempi di riapertura sono ancora lunghi, gli spazi immutati.

Il M5S regionale aveva presentato un’interrogazione a riguardo e dalla risposta non è emerso alcun impegno da parte della Regione. Nonostante parte dei contributi fosse di provenienza regionale, tutto è demandato all’autorità del rettore Augello, che come è evidente ha interesse solo sulla parte universitaria.

Per la salvaguardia del patrimonio librario, visto l’autunno incombente, chiediamo che venga garantita la sicurezza dei volumi, con soluzioni praticabili nell’immediato quali semplici tamponamenti alle finestre in prossimità degli scaffali. L’attenzione dei gruppi consiliari comunale e regionale resta alta perché questo enorme patrimonio culturale possa tornare a essere pienamente fruibile da studiosi e cittadini in tempi brevi e in locali adeguati”.

REGIONE INTERVENGA SU RIPRISTINO STRADA PROVINCIALE 10

Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, hanno presentato un’interrogazione relativa agli interventi di ripristino della Strada provinciale 10 di Tenerano.

“Dal 2010 il tratto di strada tra la “Spolverina” e Marciaso è bloccato a causa di un mancato intervento di ripristino con grande disagio dei cittadini di Marciaso, Tenerano, Cecina, Isolano, Monzone, Equi Terme e Val del Lucido. Alcuni di loro, esasperati, hanno addirittura provveduto da soli a sgomberare la strada da piante che ormai invadevano la carreggiata e togliere i detriti. 

Il Sindaco Bianchi si è impegnata nell’aprile scorso a rimettere in sesto la strada, ma ad oggi i lavori non ci risultano avviati e nel caos di competenze dato dalla riforma Del Rio c’è da temere che la situazione non si sblocchi senza un intervento regionale. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di sollecitare le autorità competenti ad un intervento a dir poco doveroso”.

GIUNTA BANDISCA LE SOSTANZE TOSSICHE E SCELGA SOLO INTERVENTI MECCANICI”

 

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno depositato oggi una mozione che impegna la Giunta a salvaguardare il territorio regionale dall’uso di sostanze tossiche negli interventi di controllo delle infestanti.

“Il diserbo è considerato erroneamente alternativa agli interventi di tipo meccanico e viene promosso dalle industrie chimiche che producono la sostanza più aggressiva e meno selettiva sul mercato (il glyphosate), per il «decoro» delle strade pubbliche. Accanto a questo uso massiccio ci sono sempre più agricoltori e semplici cittadini che utilizzano queste sostanze anche al di fuori delle aree coltivate.

Una consistente letteratura scientifica correla l’esposizione umana al glyphosate e l’insorgenza di malattie, disfunzioni e malformazioni, cui la stessa Unione Europa ha reagito con la direttiva 128/2009, dove richiama l’eliminazione dell’applicazione dei pesticidi lungo strade, ferrovie e altre infrastrutture vicine ad acque superficiali o sotterranee. L’uso estensivo e sistematico del diserbo mette infatti a rischio la salute degli operatori e della popolazione che transita dove sono state irrorate queste sostanze tossiche o che usa l’acqua contaminata da queste.

La giunta può attivarsi per contrastare l’uso del glyphosate e di tutte le altre sostanze affini, anche di origine naturale, con atti in suo potere. Tra questi la garanzia, che noi chiediamo, di pubblicare bandi di gara per appalti sul contenimento degli infestanti dove l’unica tipologia di intervento consentita è quella meccanica, cioè sradicamento o sfalcio di queste. La Giunta Rossi può inoltre premere affinché i responsabili provinciali della manutenzione strade adottino lo stesso criterio anche per quanto di loro competenza. Infine chiediamo l’avvio di una campagna comunicativa mirata ai rivenditori di tali sostanze tossiche, dove sia promossa l’informazione sui rischi per ambiente e salute legati all’uso di questi diserbanti”.

PECCI ANCORA CHIUSO. ROSSI CHIARISCA

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura, ha depositato oggi un’interrogazione sul Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

“Negli ultimi due anni Regione Toscana ha contribuito all’ampliamento del Centro Pecci con 1,5 milioni. Date le necessità del Comune di Prato, ha rinnovato la convenzione anche quest’anno per un ulteriore finanziamento di 950mila euro per tre anni. Considerata la consistenza di queste cifre, di provenienza regionale ed europea, e l’operazione Fondazione di Partecipazione abbiamo chiesto a Rossi perché ad oggi il Centro Pecci risulta ancora chiuso al pubblico e mancano notizie confortanti in merito a strategie e piano di rilancio. Essendo la Regione Toscana socia sostenitrice della Fondazione è certo l’atto di indirizzo della giunta riguardante quest’operazione, ma ci paiono ancora non chiari i suoi termini e contenuti, oltre che l’entità complessiva dell’investimento realizzato sulla struttura”.

REGIONE DIFENDA IL PIT DALL’ATTACCO DI TERNA

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno depositato oggi una mozione affinché la giunta si difenda dal ricorso di Terna spa e risponda alle critiche mosse da questa nell’atto.

“Terna ha attaccato frontalmente il PIT toscano con accuse pesanti che riteniamo compito della giunta rigettare nel merito. Chiediamo a Rossi di difendere le scelte compiute sulle norme di governo del territorio toscano cioè di difendere la legalità.

Non riteniamo il PIT il miglior atto possibile e avevamo chiesto al PD di attendere il nostro arrivo in Consiglio Regionale per permetterci di entrare col giusto peso nel dibattito che ha portato alla sua approvazione. Ma nel momento in cui il Piano di Indirizzo Territoriale è stato votato dal consiglio, rappresenta uno dei pilastri della convivenza civile nella nostra regione  – dichiarano i consiglierei M5S – ed è giusto difendere il principio secondo il quale le imprese private, come le pubbliche amministrazioni, debbano rispettarlo.

Abbiamo chiesto che lo rispettasse anche il Consiglio Regionale, in relazione al dibattito pubblico sul masterplan del Nuovo aeroporto di Peretola, ma purtroppo il PD non ci ha seguito.

Terna solleva però anche un altro dubbio: come conciliare l’ammodernamento della distribuzione dell’energia elettrica in Toscana con le prescrizioni del PIT. Per questo abbiamo richiesto che la giunta venga in Commissione Energia e Territorio e ci chiarisca nel merito cosa intende fare per assicurare l’obiettivo di una rete efficiente e distribuita, nel rispetto del Piano di Indirizzo Territoriale approvato nella scorsa legislatura”.

BUGLIANI (PD) BLOCCA NOSTRA PROPOSTA DI TRASPARENZA

Gabriele Bianchi e Enrico Cantone, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Istituzionali, denunciano il ritardo nella discussione della proposta di legge M5S per consentire ai cittadini la visione in streaming delle commissioni consiliari.

Dal 4 agosto attendiamo invano che il presidente Giacomo Bugliani calendarizzi la discussione della nostra proposta. Abbiamo chiesto qualcosa di molto semplice: il Consiglio regionale estenda la possibilità di vedere le riprese delle sedute delle commissioni consiliari a tutti i cittadini. L’infrastruttura informatica esiste già, basta solo la volontà politica e un clic di mouse. Per questo il ritardo di Bugliani è abbastanza incomprensibile.

Nelle ultime elezioni è andato a votare il 48% degli elettori toscani e ogni iniziativa di trasparenza, come lo streaming delle commissioni consiliari da noi proposto, è doverosa pur di riavvicinare alle istituzioni i tanti cittadini delusi che il 31 maggio sono rimasti a casa. Bugliani ci ascolti e metta all’ordine del giorno della prossima commissione la nostra proposta. I cittadini pagano il Consiglio regionale ed hanno diritto di poter vedere cosa facciamo nelle stanze di questo palazzo”.

TROPPA CONCENTRAZIONE SU INFRASTRUTTURE. MANCA LA VISIONE, SENTIAMO GLI ESPERTI

Enrico Cantone, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera e arcipelago, ha presentato al presidente Mazzeo la richiesta di invitare in Commissione esperti della terza rivoluzione industriale e interpreti locali di questa, unendovi l’approfondimento del modello Nord Pas de Calais.

“Dobbiamo risollevare la Toscana costiera e il suo arcipelago e il PD punta tutto sulle infrastrutture dimostrando la carenza di una visione di sviluppo al passo coi tempi. Questo è alquanto strano se si considera che la ricetta ci viene dagli stessi esponenti che una settimana fa hanno informato il Consiglio regionale di non avere più soldi per finanziare opere non pianificate, per i tagli decisi dal loro governo Renzi.

Per il Movimento 5 Stelle la visione alternativa di sviluppo parte dall’umile lavoro d’ascolto di chi la studia e pratica, in Toscana e nel mondo e nell’idea di favorire questo taglio alla Commissione Toscana Costa e Arcipelago ho chiesto al presidente Mazzeo di permettere a tutti i commissari l’ascolto di Angelo Consoli – direttore dell’Ufficio europeo di Jeremy Rifkin che studia la terza rivoluzione industriale – Elon Musk, celebre CEO di Tesla Motors, il prof. Marco Luise, presidente di ToscanaSpazio, Lorenzo Rosso e Davide Benedetti, presidenti rispettivamente di Ecopneus e Decomar, due innovative realtà produttive sviluppabili nella costa Toscana. In conclusione, considerato l’esempio internazionale della regione Nord Pas de Calais, simile alla Toscana ma lanciata con successo verso questo nuovo modello di sviluppo, ho suggerito a Mazzeo di approfondire questo caso pratica, anche con un’eventuale visita a spese dei singoli commissari.

Resta importante a prescindere l’ascolto dei territori e per questo siamo felici della notizia che nella prossima seduta inizieremo l’ascolto dei sindaci di Pisa, Piombino, Grosseto e Livorno. In attesa dei primi cittadini della Provincia di Massa Carrara”.