Blog Pagina 230

UNGULATI “ROSSI FERMI LEGGE STERMINATRICE DI REMASCHI. EPISODIO SCUOLA MARCONI, ANTIPASTO DI COSA SUCCEDERA'”

Domani al voto la legge scandalo sugli ungulati, a 3 giorni dall’episodio della Scuola Marconi di Grassina dove studenti e insegnanti si sono trovati nel mezzo di una battuta di caccia.

“Quanto accaduto a Grassina è solo l’antipasto di cosa succederà con la legge obiettivo di Remaschi, se Rossi non la fermerà” segnala Irene Galletti, consigliera regionale M5S vicepresidente della Seconda Commissione. “Se in questo caso docenti e studenti si sono visti circondare il giardino dell’istituto dai cacciatori intenti a recuperare un loro cane all’inseguimento di un piccolo capriolo ferito, con la legge PD-Lega Nord potranno sentir fischiare le pallottole dalle finestre di casa”.

“Mi vergogno di vivere in una regione dove si autorizza la caccia tutto l’anno, senza limiti nemmeno su proprietĂ  e aree protette, per un’ emergenza di cinghiali, caprioli, cervi e mufloni che non hanno saputo gestire nei decenni e che fingono adesso di voler risolvere con una legge imbarazzante sotto tutti i profili, compreso quello della sicurezza pubblica” prosegue Galletti.

“Nella nuova legge non sono stati nemmeno previsti richiami espressi  alla normativa sui controlli contro l’uso di alcool e droghe durante le battute di caccia, ai quali è naturalmente sottoposto invece un qualunque lavoratore alla guida di un muletto. E ora chi lo va a dire ai turisti, alle famiglie e agli amanti della natura che rischieranno ancora di più di finire impallinati durante una passeggiata nei boschi? Siamo senza parole, non è stato ascoltato nessun appello che abbiamo sentito risuonare ovunque sui media regionali, anche da parte di esponenti del mondo della cultura e dell’ambientalismo” conclude la consigliera M5S.

RIGASSIFICATORE ROSIGNANO “NO A QUESTA OPERAZIONE COMMERCIALE, TOMBA PER TURISMO”

Il Movimento 5 Stelle contesta il progetto di Edison di realizzare un rigassificatore a Rosignano, revisione di un precedente già bocciato nel 2009 dalla Regione Toscana. L’opera è in attesa della valutazione dal Ministero dell’Ambiente, con osservazioni fino al 21 febbraio 2016.

“Parte da qui, in Regione, la nostra battaglia contro questa operazione commerciale, a solo beneficio di Solvay e Edison, in totale controtendenza con i richiami di Irpet e Unione Europea per uno sviluppo centrato su turismo e green economy” segnalano i Cinque Stelle.

“Quest’opera è assente nel Piano Energetico Regionale e il PD ha raccontato per anni che l’unico rigassificatore in Toscana era quello di Livorno, da sempre a mezzo servizio. Questa richiesta di Edison direttamente al Ministero dimostra ancora una volta il nuovo corso del partito di Renzi, dove il governo può agire in deroga ad ogni pianificazione dei territori per interessi che nulla hanno a che vedere con la popolazione che ci vive” ha segnalato Giacomo Giannarelli, capogruppo M5S. “Ma Renzi deve metterselo in mente: la Toscana non è la Leopolda d’Italia. Non è casa sua e non basta convincere Renzi per fare un’opera in Toscana. Rossi sia garante dei nostri poteri di indirizzo e pianificazione” ha concluso il Cinque Stelle.

“Dobbiamo renderci conto della portata di quest’opera” ha chiarito Francesco Serretti, consigliere comunale M5S. “Questo rigassificatore tratterebbe 8 miliardi di metri cubi l’anno di metano portato da navi metaniere che si riverserebbero quindi davanti alla costa di Rosignano e Castiglioncello. 1 miliardo del carico andrebbe alla Solvay, a prezzi di mercato convenienti, bruciato nel suo impianto a turbogas per ottenere energia a basso costo. I restanti 7 miliardi di metri cubi passerebbero da circa 7 km di tubazioni, da far passare sotto ferrovia Aurelia e il fiume Fine. Quanto poi non direttamente immesso sulle condotte esistenti, sarebbe riversato in automezzi in grado di portare il metano in giro per l’Italia. Parliamo di impianti che, sebbene in rari casi, quando esplodono producono danni da bomba atomica e di un inquinamento prodotto tra metaniere, bettoline e automezzi che sarebbe la tomba finale per il rilancio turistico della costa di Rosignano” ha concluso il consigliere comunale M5S.

“La Costa toscana paga un deficit di 18 mila posti di lavoro” ha aggiunto Enrico Cantone, vicepresidente della Commissione Toscana Costiera e Arcipelago. “Il piano per trovarli passa da turismo, risparmio energetico e fonti rinnovabili, come ci dicono Ipert e Unione Europea. Non possiamo pensare che Rosignano, citata da uno studio ONU come uno dei 15 siti più inquinati del Mediterraneo, possa rilanciare il turismo senza bonifiche e riconversione degli impianti che ancora oggi superano le soglie di legge in tema di inquinanti” ha concluso Cantone.

M5S, COSTI POLITICA “7 MILIONI UNA TANTUM E TOGLIAMO I VITALIZI. PD CE LA VOTA?”

Martedì in discussione nel Consiglio regionale la proposta del Movimento 5 Stelle di risoluzione definitiva dei vitalizi per i consiglieri regionali.

“Ogni anno la Toscana stanzia 4,6 milioni di euro per pagare i vitalizi agli ex consiglieri regionali. Con 7,3 milioni di euro una tantum potremmo restituire i contributi versati ai soggetti che ad oggi usufruiscono di questo privilegio amorale e risolvere una volta per tutte questo caso da casta politica”.

“Se la Regione fosse un’azienda sottoscriverebbe subito questa proposta e ci auguriamo lo faccia anche il PD. In un anno e mezzo la spesa iniziale verrebbe ammortizzata e dal secondo anno in poi milioni di euro verrebbero restituiti alle scelte di bilancio dedicate ai bisogni dei cittadini”.

“La mozione è stata studiata insieme agli uffici tecnici regionali, quindi è inattaccabile sul piano formale, e lascerebbe a Rossi 11 mesi per elaborare una proposta di legge di recepimento. Lo abbiamo fatto proprio per evitare che il Partito Democratico bocciasse l’iniziativa perché targata M5S. I numeri e lo studio sono lì, noi siamo a disposizione per parlarne e lasciargli anche la bandierina: basta eliminare questo privilegio intollerabile della casta politica”.

Riassunto cifre principali

–          4.635.100,50 euro l’importo stanziato nel Bilancio di Previsione della Regione Toscana per l’erogazione dei vitalizi

–          7.350.000 euro l’importo di restituzione dei contributi versati dai consiglieri regionali (al netto – come da norme in vigore – di interessi e rivalutazioni) al netto di quanto giĂ  versato con gli assegni vitalizi

–          154 ex consiglieri regionali attuali beneficiari di vitalizio

–          27 ex consiglieri regionali in attesa del sessantesimo anno di etĂ  per ottenere l’assegno vitalizio

–          7 consiglieri regionali in carica che hanno maturato l’accesso al vitalizio prima della sua abolizione, tra i quali il Presidente Enrico Rossi.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1KJO22A

COLLEGIO GARANZIA BOCCIA REFERENDUM. M5S:”SCELTA PD SUICIDA, LA DEMOCRAZIA SI VENDICHERA'”

I consiglieri regionali di Movimento 5 Stelle commentano la decisione del Collegio di Garanzia di annullare il referendum abrogativo sulla riforma sanitaria, nonostante la riformulazione dei quesiti presentata dal Comitato promotore.

“Il Collegio di Garanzia ha applicato con precisione chirurgica la legge, quando si chiedeva a questo Istituto un atto a difesa del principio statutario e costituzionale della partecipazione.

In questo modo si compie il disegno PD di annichilire 55 mila cittadini che chiedevano a diritto una consultazione popolare sulla riforma sanitaria. Un scelta antidemocratica, arrogante, che pensiamo suicida per il PD. La democrazia si vendicherĂ  nei modi e nei tempi dovuti.

Ci rivolgiamo quindi a quel 52% di cittadini toscani rimasto a casa per le elezioni regionali: riprendetevi spazio politico, direttamente. PerchĂ© se il vostro era un segnale verso il PD, sappiate che utilizzano la loro vittoria di Pirro per reprimere ogni partecipazione popolare avversa ai loro disegni, persino in un campo così delicato come la sanitĂ .”

LEGGE UNGULATI “PD E LEGA NORD RENDONO AI CACCIATORI FAVORE ELETTORALE?”

 

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle replicano alle dichiarazioni trionfalistiche di PD e Lega Nord, coautori del provvedimento scandalo sugli ungulati approvato in Seconda Commissione e oggetto di votazione nel Consiglio regionale di martedì.

“PD e Lega Nord vogliono affidare ai lupi la gestione del gregge. Ma come si può pensare che sia giusto rendere i cacciatori dei funzionari pubblici de facto che potranno sterminare cinghiali, cervi e caprioli tutto l’anno, anche in zone protette, per difendere i terreni degli agricoltori e vendendosi pure le carni?”.

“Questa legge produrrà un aumento dell’insicurezza per chi da turista e appassionato gira per i boschi. Ricordiamo che già oggi la Toscana, in soli 4 mesi, ha vissuto il dramma di 4 vittime (umane) e 15 feriti per le battute di caccia”.

“Abbiamo presentato 15 emendamenti su 18 articoli, tutti respinti da chi forse aveva bisogno di rendere un favore elettorale” precisa Irene Galletti, vicepresidente della Seconda Commissione “Lo deduciamo dal fatto che questa legge contraddice la normativa nazionale, L. 157/1992, e le direttive europee in materia, sulla base delle quali chiedevamo: la tutela della fauna selvatica in quanto patrimonio indisponibile dello Stato, il contenimento degli ungulati in primis tramite metodi ecologici non cruenti e solo in ultima istanza tramite abbattimenti realizzati da veri funzionari pubblici (agenti di polizia giudiziaria, guardie venatorie e guardie ambientali) come nello spirito della legge nazionale”.

“Ricordo infine che ad oggi questa legge dimentica il rispetto delle norme di pubblica sicurezza in merito all’assunzione di alcool. Un problema serio che una legge mirata sul tema aveva il compito di considerare”.

MOZIONE DI SFIDUCIA DEL M5S A SCANDICCI SU SCANDALO COOPERATIVA UNICA

Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana:
“E’ inaccettabile che il sistema cooperativo non abbia tempestivamente verificato e sanzionato la grave anomalia che la Cooperativa Unica (Associata LegaCoop) ha messo in piedi nei confronti dei propri soci. Abbiamo, grazie alla sentenza del TAR, la situazione chiara davanti a noi: invece di vendere le case al prezzo condiviso con il comune in sede di affidamento della realizzazione del piano PEEP, la cooperativa ha richiesto dei prezzi spropositati – a volte di oltre 100 mila euro superiori rispetto a quelli previsti dalla convenzione. Ma non solo. Abbiamo anche una seconda preoccupazione: chi doveva tutelare i risparmiatori che hanno investito i propri risparmi all’interno del capitale sociale della cooperativa? Riteniamo inoltre che l’azione del comune di rivedere a ribasso le sanzioni possa aver contribuito a ridurre le salvaguardie nei confronti dei risparmiatori. Allo stesso tempo appare grave che non siano stati realizzati gli accordi sottoscritti, come nel caso della costruzione della piscina comunale.
La questione è così grave che sarebbe necessaria una indagine sul sistema cooperativo in Toscana, sia per verificare come siano state gestite le centinaia di convenzioni tra cooperative e comuni per quanto concerne la realizzazione delle aree PEEP, cioè verificare se il caso della Cooperativa Unica sia un caso eccezionale o invece la normalità in Toscana, sia per capire come i risparmi dei cittadini siano tutelati dal sistema cooperativo. La mia impressione è che siamo davanti alla punta di un iceberg: più approfondiamo la questione, più troviamo situazioni non chiare nei confronti dei nostri concittadini.”

Alfonso Bonafede:
“Il M5S di Scandicci dimostra ancora una volta di essere l’unica forza politica che si preoccupa degli interessi e dei soldi dei cittadini. Se non ci fossero i consiglieri del M5S, i cittadini di Scandicci non saprebbero che la solita amministrazione di centrosinistra non tutela i loro diritti, facendo così sperperare i propri soldi. Inoltre questa vicenda dimostra come a maggior ragione, dopo lo scandalo delle 4 Banche, i risparmiatori vadano tutelati anche quando ci sono di mezzo le cooperative”.

BADIA A SETTIMO “FLOP LA STRATEGIA PD TARGATA PARRINI, SI TORNA ALL’ANNO ZERO”

Nulla di fatto per il caso della Abbazia dei Santi Salvatore e Lorenzo a Settimo, conosciuta come “Badia a Settimo”, nel Comune di Scandicci. Dopo le rassicurazioni del PD Dario Parrini e del Sindaco circa la possibilità di ottenere un emendamento risolutivo nella legge di stabilità, il ritiro di questo da parte del governo ha fatto tornare le lancette dell’iter risolutivo al punto di partenza.

“La strategia PD di lavorare nell’ombra tramite rapporti personali, classico da vecchia politica, non paga. Il caso della Badia a Settimo lo dimostra. L’ala dell’abbazia resterà privata e l’intero edificio manterrà le sue precarie condizioni, praticamente siamo di nuovo all’anno zero”.

“Peccato perché una soluzione c’era” prosegue Galletti “e la senatrice Montevecchi del Movimento 5 Stelle l’aveva presentata al Sindaco già nel 2014: dare forza al recupero della Badia sostenendo la creazione di un polo culturale comprendente anche il museo paleontologico gestito dal GAMPS. Il tutto alla luce del sole, nel rispetto del percorso istituzionale già avviato, da incentivare collegialmente”.

“A seguito di una visita ad Abbazia e Museo ho inviato personalmente una lettera al Sindaco dove lo invitavo a verificare la bontĂ  del progetto dei volontari del GAMPS e sostenerne la visione con atti concreti quali l’affidamento del piano terra del Museo ai curatori, seguendo naturalmente un iter rispettoso dell’evidenza pubblica” precisa Galletti. “Mi auguro che il Sindaco di Scandicci abbia imparato a diffidare dai venditori di fumo, anche a quelli appartenenti alla propria corrente politica, e confidare in chi realmente, senza interessi altri e con competenza, pensa allo sviluppo culturale delle nostre comunitĂ  locali”.

BIOMASSE PETRONA “SENTENZA TAR HA CHIUSO DIBATTITO, NECESSARIA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE”

 

“Sosteniamo la battaglia di legalità dei cittadini del Mugello: gli impianti che producono anche meno di 1 Mw devono fare la valutazione d’impatto ambientale. Se non bastava la sentenza 93/2013 della Corte Costituzionale, è inequivocabile quella n. 1071/2015 del TAR toscano che ha annullato l’autorizzazione per un impianto simile a quello progettato per Petrona, a Monticiano”.

“E’ ora di dire basta a questa irresponsabilità di governo del PD che si dimentica di aggiornare le leggi regionali, ignora le basi di temi cardine quali energia e rifiuti, oltre ad evitare di approfondire a pieno le potenzialità della filiera del legno. Ma quale imprenditore investe su questi settori, in Toscana, se la normativa è così datata e soggetta a cambiamenti strutturali?”.

STRAGE VIAREGGIO E PRESCRIZIONE “PERCHÉ LA GIUNTA NON SI MUOVE?”

A tre mesi dal voto unanime del Consiglio regionale sulla mozione M5S ispirata dai familiari delle vittime della strage di Viareggio, la Giunta ancora non ha attuato gli impegni. Lo segnalano i consiglieri M5S in una lettera di sollecito rivolta al Presidente Enrico Rossi.

“Con la mozione il Consiglio regionale dichiarava di sostenere le iniziative nazionali volte ad arrivare al più presto ad una riforma dei tempi di prescrizione per i reati collegati a stragi colpose” si legge nella lettera “e impegnava la Giunta da te presieduta a manifestare apertamente tale sostegno al Governo nazionale in occasione della prossima conferenza Stato – Regioni”.

“Da quel 21 ottobre ci risulta che la Conferenza Stato – Regioni si sia riunita cinque volte” proseguono i Cinque Stelle nella lettera “ma manca ad oggi il riscontro col quale la Giunta ci comunica di aver adempiuto a quanto richiesto dal Consiglio regionale col voto favorevole alla mozione”.

“Ti prego di darci celere risposta” conclude la missiva M5S “e qualora la Giunta mancasse ancora rispetto all’impegno ricevuto, vi chiediamo come gruppo consiliare la massima celerità in rispetto sia del Consiglio come istituzione che, soprattutto, dei familiari delle vittime della Strage di Viareggio”.

La lettera a Rossi firmata dal Presidente del gruppo consiliare M5S è disponibile al seguente link http://bit.ly/1Ugq7xb

LE INTIMIDAZIONI NON CI FERMERANNO

Il consigliere regionale Andrea Quartini sarà presente oggi al Caffè Decò insieme alle consigliere comunali fiorentine, Silvia Noferi e Arianna Xekalos, per denunciare l’intimidazione subita dal locale ritrovo del meet up di Firenze.

“Le intimidazioni non ci fermeranno. Nel momento in cui i cittadini dimostrano ogni giorno di apprezzare la nostra azione e anche in regione tocchiamo i nervi scoperti di quello che falsamente il PD fa passare come buongoverno, ecco spuntare le intimidazioni. Noi andremo avanti e vogliamo rassicurare i fiorentini che vogliono partecipare all’azione politica del Movimento 5 Stelle: l’attivismo politico fa bene alla collettività e alla propria salute. E’ l’ora di alzare la testa e come diceva Don Milani, scegliere la politica per “sortirne tutti insieme”.