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CAVA FORNACE: CHIUSURA E BONIFICA DEL SITO, RISULTATO STORICO. MONITOREREMO RISPETTO DELL’IMPEGNO

Il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità una mozione per la chiusura “celere” della discarica “Cava Fornace” e relativa bonifica del sito. L’atto, sottoscritto da Giacomo Giannarelli, Presidente del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, recepisce quello a sua prima firma, primo ad essere protocollato e quindi portato all’attenzione dell’aula.

“Mai prima della nostra azione Cava Fornace era stata messa in discussione. Ora la giunta dovrà chiuderla nel più breve tempo possibile e assicurare per quel sito bonifica e messa in sicurezza. Due impegni chiari che rappresentano un risultato storico. Monitoreremo il loro rispetto da parte della giunta”.

“Si chiuderà così uno dei capitoli bui del sistema rifiuti toscano – prosegue il Cinque Stelle- quella discarica doveva essere chiusa da tempo e, per dirla tutto, non doveva proprio nascere lì. Il sito è infatti indicato come non idoneo dal Piano Regionale. Eppure per anni chi governa e governava ha fatto finta di niente”.

“Il PD si è trovato costretto a questa approvazione: gli atti pro-chiusura nei Consigli comunali di Montignoso, Forte dei Marmi, Pietrasanta e Seravezza hanno rappresentato la svolta per una battaglia fino a quel momento portata avanti solo dai cittadini, comitati e Movimento 5 Stelle. Ennesima dimostrazione che quando i cittadini entrano nelle istituzioni le costringono a scegliere nel reale interesse collettivo”.

ALLARME ROSSO: IN PROVINCIA DI FIRENZE BRUCIATI 1,4 MILIARDI DI EURO NELL’AZZARDO

La situazione è da allarme rosso. Nella Provincia di Firenza l’idrovora del tentar la sorte ha bruciato nel 2016 1,4 miliardi di euro. Ogni Comune della provincia di Firenze approvi e renda subito operative la delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili e si abolisca immediatamente la pubblicità, iniziando con delibere comunali per quanto di competenza municipale.

Oltre la metà di questa voragine è spesa in slot machines e quelle VLT garantite dalle ultime manovre dei governi Renzi e Gentiloni seguite dal boom dell’azzardo online con 220 milioni di euro, cui a ruota troviamo le lotterie istantanee come il ‘gratta e vinci’ con 149 milioni di euro, le scommesse sportive a quota fissa a 111 milioni di euro, il Lotto con 87 milioni di euro, i 20 milioni di scommesse ippiche in agenzia per finire con l’innocuo Totocalcio con 311mila euro. Un disastro sociale che ha portato via in media 3.100 euro l’anno a famiglia nella sola Provincia di Firenze.

Non si cada nel tranello delle ‘vincite’ perché molto del denaro ‘vinto’ viene poi subito rigiocato (e magari perso) dagli stessi giocatori sempre più colpiti da ‘ludopatia’. E primi dati sui Comuni, Reggio Emilia e Bologna, ci dicono che gli stessi incassi per l’erario non superano mai l’10-11% di quanto ‘azzardato’, una sconfitta statale cui si devono aggiungere i costi socio-sanitari della ludopatia e il mancato incasso IVA su quei consumi non realizzati proprio perché si è gettato quel denaro nell’azzardo.

RICICLO DENARO SPORCO
In questo allarmante quadro c’è poi il flusso di denaro che viene ripulito dalle mafie anche nelle VLT-Slot-Gioco online formalmente legali che poi si scopre sempre più spesso legate a società legate alla ‘ndrangheta, camorra e mafie. Dai dati che arriveranno dai singoli Comuni della provincia di Firenze potremo capirne di più. Vanno chieste le giocate anche per zone nella città e se in alcune slot-machines si vedono ‘picchi’ anomali ci sarà più di un sospetto.

CON NUOVE NORME INTERCETTAZIONI STOP A INDAGINI SU AZZARDOPOLI
Ci uniamo al richiamo odierno del Procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo: la stretta sulle intercettazioni impedirebbe anche indagini come quelle che hanno permesso tramite il sistema ‘trojan’ di sgominare una vasta rete di gioco d’azzardo illegale in 24 sale di Toscana, Marche, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, un giro per cui sono stati arrestati ai domiciliari sette indagati nell’inchiesta ‘Doppio jack’ della guardia di finanza di Firenze.

Il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo ha dichiarato: “La nuova legge (sulle intercettazioni ndr) impedisce di usarlo per reati di associazione semplice come quello di oggi, anche quando potrebbe essere essenziale per le indagini. Il trojan potrà essere usato in intercettazioni su mafie e terrorismo e per reati di associazione finalizzati a contrabbando e contraffazione. Ma per tutti gli altri reati, no. Questa è l’ultima volta in cui l’abbiamo potuto utilizzare”.

PRECARI CNR, PARLAMENTO ESTENDA LA STABILIZZAZIONE. NESSUNO DEVE ESSERE ESCLUSO

La Regione Toscana si attivi con il Governo ed il Parlamento affinché la prevista stabilizzazione dei lavoratori precari degli Enti Pubblici di Ricerca venga estesa a tutti gli interessati. Non è ammissibile che 8mila lavoratori vengano esclusi.” E’ questa la chiara richiesta che il gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, assieme all’on. Alfonso Bonafede, ha lanciato oggi durante la visita alla sede del CNR a Sesto Fiorentino. Gli esponenti pentastellati hanno avuto modo di ascoltare le proteste dei lavoratori precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, condividendo con loro una mozione di impegni, prima firmataria la consigliera Irene Galletti, che è stata presentata oggi in Consiglio regionale.

L’attuale Legge di Bilancio in esame alla Camera prevede di stabilizzare sino al 2019 circa 2mila lavoratori precari dei vari Enti Pubblici di Ricerca, tra cui anche il CNR. Visto però che gli interessati sono circa 10mila persone, è giusto che il Governo ed il Parlamento trovino i fondi necessari (60 milioni in due anni sono cifre ridicole) per garantire anche a loro una più che giusta stabilizzazione lavorativa, senza che per questo vengano sacrificati altri importi stanziati per la cultura o la scuola. Oltre a ciò è necessario che i finanziamenti statali siano vincolati alla stabilizzazione dei precari e non vadano dispersi in altre azioni, stabilizzazione che deve includere anche i lavoratori tecnici ed amministrativi di tali Enti. È per questo motivo che con la nostra mozione chiediamo che la Giunta regionale si attivi al più presto affinché la platea dei beneficiari sia estesa a tutti i precari, nessuno escluso.

La partecipazione del gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle all’assemblea dei precari CNR di Sesto Fiorentino fa seguito ad altri incontri che i consiglieri regionali pentastellati hanno avuto nelle settimane scorse con i precari del CNR della sede di Pisa. Sono previste ulteriori partecipazioni a proteste nelle altre sedi toscane.

STABILIZZAZIONI PER I PRECARI CNR

Il 40% delle persone che lavorano negli enti pubblici di ricerca ha un contratto precario. Solo in Toscana questi professionisti e queste professioniste tengono attivi 15 Istituti del CNR, con sedi a Firenze, Sesto Fiorentino, Pisa e Siena.

Grazie anche alla loro protesta il Senato ha approvato un emendamento alla Legge di Bilancio, il c.d. “emendamento Verducci”, che stabilizzerà 420 contratti nel 2018 e 1750 nel 2019 su base nazionale. Un risultato importante ma non sufficiente visto che la platea di riferimento è di circa 10mila persone.

Per questo domani chiederemo l’iscrizione all’ordine del giorno di una mozione molto chiara: la Regione deve attivarsi con Governo e Camera dei Deputati per chiedere l’estensione dei beneficiari. I soldi ci sono, serve la volontà politica di metterli al servizio di questa giusta causa.

PESCI MORTI NEL FOSSA CHIARA, PER LA GIUNTA ENI NON C’ENTRA. CI PERMETTIAMO DI DUBITARE

La giunta regionale ha risposto alla nostra interrogazione sulla moria di pesci nel canale Fossa Chiara, prossimo all’area della raffineria ENI di Stagno. La segnalazione era partita dai cittadini residenti a pochi giorni dall’alluvione del 9-10 settembre scorso. Potete vedere qui il video pubblicato a riguardo da Senza Soste.

Ebbene l’assessora Fratoni certifica che nel Fossa Chiara non c’erano idrocarburi, né antiparassitari, né composti fenolitici. In più ci spiega che “i parametri chimico-fisici routinari non evidenziano anomalie” tranne per l’ossigeno disciolto “estremamente basso”.

Quindi le centinaia di pesci morti sarebbero morti per “anossia” causata da non si sa cosa ma sicuramente non dalla fuoriuscita di idrocarburi dalla raffineria ENI.

Che strano, foto e video pubblicati dai cittadini su quanto accaduto avevano evidenziato quelle grandi macchie di greggio spandersi nel Fossa Chiara.

Per onestà intellettuale ci permettiamo di dubitare di quanto scritto dall’assessora.

Purtroppo questa storia ci ricorda quanto accaduto coi pesci morti davanti alla Solvay.

In quel caso i pesci sono stati lasciati marcire, annullando così tutto il loro valore probatorio in ambito giudiziario, qui hanno fatto prima: li hanno lasciati direttamente sul posto limitandosi ad analizzare l’acqua del Fossa Chiara cinque giorni dopo l’accaduto.

Ci permettiamo di rilevare che in entrambi i casi la Regione, per il tramite di ARPAT e del Servizio Veterinario ASL, non ci ha fatto una bella figura e ha contribuito così ad alimentare la sfiducia dei cittadini.

Le istituzioni dovrebbero accertare la verità sull’inquinamento ambientale anche quanto è riferibile a grandi industrie. E, in forza di questi accertamenti, dovrebbe saper tutelare la collettività, se non altro per scongiurare il riproporsi di fatti analoghi nel futuro.

SACCARDI AMMETTE: GRAZIE A NOSTRA AZIONE FILIERA DONAZIONI PER CHAGAS-MALARIA SARA’ OTTIMIZZATA

E’ arrivata la risposta della giunta regionale alla nostra interrogazione sulle falle di sicurezza del controllo donazioni di sangue da chi si è esposto a rischio malaria e Chagas.

Ancora oggi chi torna da un viaggio nei paesi dove sono endemiche malaria e Chagas, può sì donare sangue solo se non le ha contratte ma il sistema ASL per verificarlo non è ottimale. Manca infatti l’informatizzazione della filiera e il tutto è gestito con una procedura ‘a mano’, rischiosa perché espone all’errore umano. Un problema paradossale visto che i Servizi Trasfusionali ASL hanno ritenuto opportuno informatizzare da tempo la procedura per il West nile virus, patologia diagnostica a soli due toscani negli ultimi 5 anni, mentre hanno tenuto ‘a mano’ quella per malaria e malattia di Chagas, patologie che insieme hanno registrato più di mille casi nello stesso periodo.

Saccardi ci informa che a seguito della nostra sollecitazione il Centro Regionale Sangue provvederà ad effettuare un’attenta ricognizione sulla corretta applicazione della normativa in vigore dal 2015. Una buona notizia se non fosse che ammette così un fatto abbastanza grave: da due anni l’erronea implementazione di questo decreto ha esposto i toscani al rischio di contrarre mediante trasfusione malattie esotiche debellate da decenni nel nostro paese. Una falla che impone la necessità di coinvolgere sull’analisi di questa mancata sorveglianza il Gruppo Rischio Clinico Regionale.

Infine difficile non restare perplessi dal passaggio di Saccardi dove ci spiega che ‘ulteriori procedure di inattivazione dei patogeni sono in corso di valutazione da parte del gruppo operativo Officina Trasfusionale regionale’. Forse l’assessora ignora che nessuna procedura di inattivazione dei patogeni è stata mai attuata in Regione Toscana finora, nonostante il gruppo citato sia operativo dal 2012. Con la sua risposta ci sta implicitamente dicendo che in cinque anni, in cui si sono fronteggiate le pandemie da virus Zika e Chikungunya, non erano state ancora prese decisioni?

RESTITUTION TOUR ‘SCUOLE SICURE’: PRIMI DUE INTERVENTI A CARRARA

E’ iniziato da Carrara il nostro tour di restituzione “Scuole sicure” del Movimento 5 Stelle. Due gli interventi di edilizia scolastica presentati oggi, finanziati col taglio di indennità e rimborsi non rendicontati. Li realizzeranno, grazie alle 20mila e 10mila euro restituite, l’I.I.S. Montessori Repetti e all’I.I.S. Zaccagna.

Con i 20mila euro forniti, l’I.I.S. Montessori-Repetti effettuerà
– Ripristino infissi e porte antipanico della sede centrale e delle sedi distaccate
– Ripristino e imbiancatura pareti delle aule piano terra e uffici di segreteria
– Istallazione sistema di allarme e/o video sorveglianza sede Liceo Repetti

I 10mila euro forniti serviranno invece all’I.I.S. Zaccagna per la sistemazione della palazzina attualmente inagibile.

Un esempio vale più di tante parole. Noi non abbiamo aspettato una legge per tagliarci gli stipendi e per restituire alla cittadinanza questo in più immorale che altri si tengono ben stretto.

Le scuole toscane hanno urgente bisogno di fondi e senza il nostro intervento in Consiglio non avrebbero avuto nemmeno quei 3,6 milioni di euro nel bilancio regionale, l’80% delle strutture non rispetta le norme antisismiche, circa la metà degli istituti è senza certificazione antincendio, senza dimenticare il dramma di chi ancora oggi fa lezioni nei container.

Proprio di ieri la notizia che ad Aulla si sono ribloccati i lavori per la scuola media perché la ditta affidataria – scelta dalla Regione – ha presentato richiesta di concordato.

Il nostro è un piccolo ma esemplificativo contributo. Con questi 120mila euro permetteremo ad otto istituti di rifare i bagni, fare adeguamento sismico o superare le indecenti barriere architettoniche. Tutti interventi richiesti dai dirigenti scolastici che con piacere saranno realizzati grazie al taglio dei nostri emolumenti.

Torneremo quando gli interventi saranno finiti. Intanto oggi ringraziamo la dirigente Marta Castagna e il dirigente Luigi Corsi per aver compreso e colto l’opportunità fornita da questa iniziativa.

COS’È IL RESTITUTION DAY “SCUOLE SICURE”
Nel Movimento 5 Stelle esiste un metodo di gestione delle indennità e dei rimborsi che le regioni erogano in favore dei consiglieri regionali. Di quanto ci viene dato ogni mese, noi tratteniamo solo 5mila euro lorde e i rimborsi di mandato effettivamente giustificati con scontrini e fatture. Il resto lo mettiamo in un fondo unico per restituirlo alla cittadinanza tramite formule decise con gli iscritti. Il 4 maggio scorso gli iscritti toscani hanno deciso di destinare i 120mila euro accumulati così all’emergenza edilizia scolastica e per questo abbiamo lanciato un appello ai dirigenti scolastici, dal quale sono emersi gli otto interventi che finanzieremo.

#RIFIUTI. DOPO SEI ANNI DI INCHIESTE E INEFFICIENZE IL MINIMO E’ RIDISCUTERE MODELLO DI GESTIONE

RIFIUTI-TOSCANA

Abbiamo portato in Consiglio regionale il confronto sul modello di gestione emerso dentro ATO Toscana Costa rifiuti. Al voto nella seduta d’aula del 5 e 6 dicembre un mio atto di indirizzo che potete leggere qui.

Dopo sei anni il Consiglio regionale ha il dovere di avviare confronto serio sull’attuazione della sua legge in materia di gestione dei rifiuti. Un confronto necessario e urgente dopo il flop di servizio e l’humus di illegalità registrato in quel ‘Ambito modello’ che era ATO Sud (primo ad attuare la legge regionale voluta da Rossi e dal PD), e considerato il ripensamento recente dei 20 sindaci di ATO Costa sul mettere in mano privata questo servizio pubblico essenziale.

Per questo chiediamo all’aula un voto chiaro su alcuni impegni:

  • l’avvio di questo confronto a partire dall’audizione dei Sindaci, delle figure apicali dei tre ATO e dei gestori del servizio nella Commissione Ambiente e Territorio;
  • l’attivazione di un tavolo interistituzionale di coordinamento tecnico-politico, guidato dalla giunta, per approfondire l’opportunità di una gestione 100% pubblica del servizio (come richiesto dai venti sindaci di ATO Costa), la sede ottimale per verificare l’attendibilità delle argomentazioni di chi da tempo critica efficienza e efficacia del modello di governance per macro-ambiti, suggerendo formule differenti (la nostra era questa).

La questione è politica e giuridica.

SE MODELLO È FALLIMENTARE PERCHÉ TENERLO?
Politica perché il modello PD-Rossi si è rivelato oggettivamente incapace di garantire gli obiettivi di legge sulla raccolta differenziata, di rispettare il principio europeo del “chi inquina paga” – vedi ATO Sud – e soprattutto di generare un serio sviluppo economico basato sull’economia circolare che potrebbe aumentare posti di lavoro e salubrità ambientale. Davanti a questo quadro è indubbia le necessità di capire per quale ragione politica dovremmo continuare a tenerci un modello così fallimentare.

LE DUE SENTENZE
Ci aiuta in questo il piano giuridico: due recenti sentenze –la 3554 del Consiglio di Stato e la 1027 del Tar del Lazio – certificano infatti l’obbligo per i Comuni di evidenziare l’utilità economica che giustifica i loro affidamenti e la necessità della Corte Costituzionale di chiarire la legittimità del trasferimento di funzioni proprio dai Comuni a soggetti diversi. Quindi è giusto quanto rivendicato dai 20 sindaci di ATO Costa: se non è più giustificabile economicamente l’affidamento del servizio al privato non lo possono sostenere perché potrebbero anche incorrere in un errore del quale sarebbero chiamati a rispondere.

SU ATO COSTA E AAMPS BASTA STRATEGIE ELETTORALI

Nello specifico caso ATO Costa col nostro atto impegneremmo inoltre la giunta a garantire l’interesse generale favorendo uno specifico accordo tra Autorità d’Ambito e AAMPS spa, sulla scia di quanto già fatto per i Comuni della Garfagnana coi casi SEVERA spa e GEA Spa. Il Piano di AAMPS legato al Concordato definisce un percorso virtuoso di risanamento che oltre ad aumentare la raccolta differenziata presuppone una graduale riduzione della tariffa procapite fino a 186 euro nel 2021. Molto meglio di quanto prevede attualmente il Piano industriale maturato dall’ATO. Se l’interesse generale viene prima di indicibili strategie elettorali, la situazione è governabile con molta chiarezza e ci aspettiamo che il Consiglio lo imponga alla giunta.

ANDAVA RINVIATO VOTO SU FUSIONE PERGINE VALDARNO – LATERINA. VOTO PD-LEGA UN ERRORE POLITICO

Ci siamo astenuti ieri nella votazione del Consiglio Regionale in merito alla fusione tra i Comuni di Laterina e Pergine Valdarno.

Il risultato referendario è stato falsato da un mancato percorso partecipativo. Non a caso le riunioni per il supposto ‘processo partecipativo’ erano indicate come ‘preparatorie’ negli stessi atti dei consigli comunali coinvolti. La politica è sostanza, non forma. Se mille cittadini si mobilitano per dire ‘non ci avete spiegato bene per cosa votavamo’ la politica nelle istituzioni deve ascoltarli. Tanto più che hanno fatto un ricorso al Consiglio di Stato.

Sono stato nel territorio e, come prassi M5S, ho portato la voce di questi cittadini in Consiglio chiedendo almeno il rinvio del voto dopo l’esito del ricorso al Consiglio di Stato.

La convergenza PD-Lega ha affossato la richiesta e voluto ratificare ieri la fusione.

E’ stato un errore politico dovuto anche al fatto che nessuna delle mani alzate ieri in aula vivrà sulla sua pelle questa fusione non compresa e per questo monca in partenza. L’ennesima prova della distanza tra i partiti nei palazzi del potere e le legittime richieste della popolazione.

Dal 2015 l’Autorità per la Partecipazione è annualmente depotenziata, voci parlano di un ulteriore taglio lineare di 70mila euro sul prossimo anno deciso nell’Ufficio di Presidenza dove guarda caso non siede il Movimento 5 Stelle ma partiti di centrodestra che alle elezioni presero molti meno voti di noi. E’ evidente che la volontà dei partiti, dal PD a Forza Italia, sia quella di fare della ‘partecipazione di facciata’. Siamo l’unica forza politica che chiede da sempre esattamente il contrario: meno potere di indirizzo alle aule istituzionali e più ai percorsi partecipativi coi cittadini.

INIZIA RESTITUTION “SCUOLE SICURE TOUR”: 30MILA EURO A CARRARA

Inizia da Carrara il tour di restituzione “Scuole sicure”.

Il 4 maggio scorso gli iscritti toscani M5S hanno deciso dove destinare i 120mila euro che abbiamo accumulato dal taglio di indennità e rimborsi rendicontati: l’emergenza edilizia scolastica.

In conseguenza abbiamo lanciato un appello ai dirigenti scolastici, dal quale sono emersi gli otto interventi che finanzieremo. Domani saremo a Carrara per raccontare i primi due e dare un esempio concreto della nostra idea di politica. Non c’è stato bisogno di una legge per tagliarci gli stipendi e con quei soldi oggi finanziamo opere di messa in sicurezza nelle nostre scuole.

Appuntamento domani a Carrara
Ore 9:30 c/o I.I.S. Montessori-Repetti, Viale Lunense 39/b
Ore 11:30 c/o I.I.S. Zaccagna, Viale XX Settembre 116

Vi aspettiamo!