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ASSISTENTI SOCIALI SOTTO ORGANICO PER GESTIRE IL REI

Il Reddito di Inclusione (REI) pensato dal Governo sta mettendo in grossa difficoltà i servizi sociali dei Comuni toscani: oltre la metà dei richiedenti, con punte che toccano il 70% in alcuni territori, non è mai passato prima da questi servizi e gli assistenti sociali preposti alla redazione e gestione dei Piani individuali sono clamorosamente sotto-organico rispetto a quanto sarebbe, e sarà, necessario.

Il problema è diffuso, ma diventa emergenziale nei piccoli Comuni dove abbiamo casi a noi segnalati di un solo assistente sociale che dovrebbe curare la stesura di centinaia di Piani individuali. Un assurdo.

I Piani individuali non si improvvisano, il carico di lavoro degli assistenti sociali è già molto elevato e dipende anche da questi l’erogazione del contributo, seppur minimo, fornito dal REI

Ci sembra inconcepibile che la maggioranza non abbia previsto questo caos, con integrazioni strutturali alla pianta organica dei servizi sociali.

PD HA RITARDATO FINANZIAMENTI PER DARSENA EUROPA (LIGHT) AL … 2020

Oggi i lettori livornesi de Il Tirreno hanno potuto leggere l’annuncio dell’assessora Grieco e del consigliere Gazzetti in merito alla “conferma dei finanziamenti regionali per Darsena Europa”. Una bella opera di distrazione di massa visto che nella Legge di Stabilità licenziata dalla giunta e votata da Gazzetti c’è scritto che i famosi 12,5 milioni l’anno per Darsena Europa non saranno più dati dal 2018 ma dal 2020. I fatti sono due o non sanno quel che dicono o lo sanno benissimo e vogliono prendere i giro i cittadini di Livorno.

Se la Darsena Europa è un’opera con tempi di realizzazione certi e vicini, perché la Regione ritarda di due anni l’avvio del finanziamento? E se inizia tutto nel 2018 perché la Regione mette a bilancio il suo contributo solo dal 2020? Forse la risposta è che ci vorrà un anno solo per chiudere la gara e arrivare ad un vero progetto esecutivo per le opere pubbliche, più un altro anno per le valutazioni quindi prima del 2020 l’avvio dell’opera resterà un miraggio?

Il nostro voto contrario citato da Gazzetti è venuto proprio su questo passaggio, perché ribadiamo il punto: se la Darsena Europa è quella light, con la realizzazione solo delle fasi 1 e 2, noi siamo d’accordo. Per questo contestiamo il ritardo del finanziamento, arrivato tra l’altro senza nemmeno una spiegazione del perché.

Certo capiamo l’imbarazzo di Gazzetti nel dover giustificare agli elettori il suo scranno dorato da 135mila euro lorde l’anno a fronte di un’unica delega che tra l’altro gestisce la giunta: far fare la Darsena Europa. Magari qualcuno potrebbe davvero chiedergli qualche spiegazione, prima delle prossime elezioni.

OSPEDALE DI FIVIZZANO VA POTENZIATO CON ALMENO DUE ANESTESISTI

Dopo il sopralluogo all’Ospedale di Pontremoli io e Giacomo Giannarelli siamo stati a quello di Fivizzano.

Fivizzano è un presidio di prossimità importante per logistica e clinica. Il fatto che sia a rischio depotenziamento è evidente e noi continueremo a spenderci per invertire questo percorso tracciato da PD.

Va garantita la presenza di anestesisti per gli interventi con ricovero breve, perché oggi spesso si ferma a metà settimana e basterebbe la presenza di due anestesisti per arrivare al fine settimana.

Raccogliamo la richiesta degli operatori di una attribuzione equa delle risorse gestite dai dipartimenti aziendali. Oggi sono sbilanciate sul potenziamento dei centri popolati a danno di quelli periferici come la Lunigiana.

Ma questo è puro indirizzo politico, noi ne abbiamo uno e il duo PD-Rossi finora ne ha portato avanti un altro. Per noi ad esempio va aumentata la qualità della vita di chi vive nelle cosiddette aree disagiate, che sono tali solo perché la politica della maggioranza PD-Rossi, come del centrodestra, non investe sul loro ripopolamento.

CI AMMAZZANO I BIMBI COI RIFIUTI E RIDONO PURE. OLTREPASSATO OGNI LIMITE

Ieri è stata resa pubblica una maxi inchiesta sul traffico illecito di rifiuti in Toscana segnata da 6 arresti e 5 misure interdittive.

Ringraziamo la Procura di Livorno e i Carabinieri Forestali per questa importante operazione che ha acceso un nuovo faro sulla scandalosa gestione dei rifiuti in Toscana. Dalle intercettazioni rese pubbliche abbiamo capito che chi fa questi traffici illegali se ne frega persino della possibilità di ammazzare i nostri bambini. Siamo oltre ogni limite di degenerazione.

Questo dev’essere l’ultimo campanello d’allarme: o la maggioranza inizia a capire il segnale e reagire o ci sono connivenze indicibili tra chi crea le condizioni di questo sistema, chi deve controllare le filiere lato pubblico e chi riesce a delinquere in questo quadro.

Denunciamo da sempre che lo scarso controllo pubblico sui flussi dei rifiuti rende quello un terreno fertile per attività criminali, ma PD e Rossi hanno continuato a far finta di niente. Queste attività inquinano economia e ambiente, minacciano la qualità della nostra vita fino a far ammalare la popolazione. Per questo diciamo a PD e Rossi: basta chiacchiere e teatrini, vogliamo i fatti.

Torniamo a chiedere intanto il miglioramento delle filiere di verifica su discariche e impianti di trattamento tramite le sue agenzie di riferimento ARRR e ARPAT. Ed esigiamo che si metta in discussione reale il modello di gestione dei rifiuti regionale, un sistema che ha generato più inchieste e arresti negli ultimi anni degli scandali bancari.

REGIONE VERIFICHI CONFLITTI DI INTERESSE SU DISCARICA BULERA

Siamo tornati sul caso “Bulera”, discarica sita nel Comune di Pomarance oggetto di procedimento regionale di VIA-AIA per ampliamento. Ho presentato un’interrogazione orale urgente come promesso a cittadini e comitati durante il mio ultimo sopralluogo alla discarica.

Una recente inchiesta giornalistica getta ombre pesanti sul procedimento di ampliamento chiesto dalla SCL Italia spa e la Regione non può evitare di pronunciarsi a riguardo quando sta per fornire il suo parere finale su un’operazione così osteggiata dai cittadini.

L’articolo apparso su ilfattoquotidiano.it, finora non smentito, attribuisce la richiesta di autorizzazione alla necessità di introitare le risorse necessarie per sostenere la messa in sicurezza del sito e la gestione post mortem, oltre a consentire nuova occupazione. Proprio rispetto alla dinamica economica dell’operazione la giornalista evidenzia un conflitto di interesse non da poco: chi ha firmato i pareri tecnici del procedimento, ovvero la responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Pomarance, ha un figlio alle dipendenze del gestore della discarica – la SCL – società che non ha mai nascosto di poter de localizzare la propria attività se non ottenesse i servizi con inevitabile ricaduta sul personale, figlio della signora incluso.

Prendo atto della difesa del Sindaco e della stessa responsabile sulla correttezza degli atti, ma non posso che chiedere alla giunta regionale di esprimersi su questo aspetto prima della valutazione finale della documentazione fornita dal Comune. La legge 241/1990 infatti è molto chiara e impone ai responsabili dei procedimenti come ai titoli di uffici competenti di astenersi da questi in caso di conflitto d’interesse anche potenziale.

Allo stesso tempo vorremmo che ci fossero date garanzie anche sul ruolo della politica d’area PD nell’operazione. La presenza dell’ing. Ghezzi – vicesindaco di Pisa – come progettista di SCL per l’ampliamento della discarica è un altro elemento su cui servono chiarimenti.

Non dimentico che la giunta regionale rispose alla nostra interrogazione sulla discarica Bulera sostenendo la tesi secondo cui è ‘preferibile utilizzare un sito già compromesso e autorizzare un ampliamento di una discarica esistente piuttosto che utilizzare nuove aree’. Questa si chiama linea politica e ben poco ha a che vedere con la tecnica.

Se quindi la politica sta facendo sentire il suo peso in questo procedimento per arrivare ad un destino già scritto, noi siamo dalla parte dei cittadini nel recriminare a riguardo.

PD PALADINO DEI PERCETTORI DI VITALIZI: BOCCIA IN COMMISSIONE NOSTRA PROPOSTA DI TAGLIO FINO AL 2020

La Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha bocciato il nostro emendamento alla Legge di Stabilità per prorogare la riduzione dei vitalizi fino al 2020. Decisivi i voti dei commissari del Partito Democratico

Il PD si conferma così senza vergogna: per la povertà non trovano i soldi ma guai a prenderli ai vitalizi.

Speriamo in un’illuminazione nel fine settimana, perché se la maggioranza confermasse in aula il voto oggi di Bugliani, Pieroni, Gazzetti, Baldi e Capirossi, reagiremo come necessario.

Scadeva nel 2017 la mini riduzione dei vitalizi regionali avviata due anni fa per fronteggiare i pesanti tagli al bilancio regionale. Solo quest’anno quei tagli portano via 294 milioni di euro e rendono quasi nullo quel poco di politiche di contrasto alla povertà stabilito dalla giunta. Per questo avevamo proposto almeno di continuare la riduzione dei vitalizi fino al 2020, ma la maggioranza PD ha detto no provando a salvare la faccia con una proroga di massimo un anno.

Grazie a Bugliani & Co quindi dal 2019 gli ex consiglieri regionali percettori di vitalizio potrebbero tornare a cifra tonda. Si vede che per questi PD è ingiusto continuare a trattenere 564 euro a chi ne aspettava 4.700 il mese (o, per lui se deceduto, la partner e in ultima istanza i figli fino ai 25 anni) magari per darli a quelle 53mila famiglie toscane in povertà assoluta.

Noi pensiamo esattamente il contrario.

Aspettiamo quindi il PD alla prova del voto in aula: vedremo se si confermeranno dalla parte di chi gode di questo privilegio immorale della politica, nonostante decine di migliaia di famiglie toscane non riescano ad avere di che mangiare la sera.

OSPEDALE PONTREMOLI A RISCHIO CHIUSURA A MARZO 2020 SE NON SI INTERVIENE SUBITO!

Oggi io e Giacomo Giannarelli abbiamo effettuato un sopralluogo a blitz nell’Ospedale di Pontremoli.

Se non interveniamo subito l’Ospedale è a rischio chiusura nel marzo 2020. Una delibera ASL sancisce per quella data la fine dell’unità complessa di chirurgia e questo significa rendere il presidio un day surgery: niente anestesia, niente emergenze vere trattate h24. Una situazione irricevibile per noi: se in queste zone si chiudono le poste e gli ospedali le destiniamo alla morte. Ci batteremo in Consiglio per trovare una soluzione.

Le criticità di questo Ospedale sono molte: la struttura è dei primi anni sessanta quindi servono interventi di adeguamento sismico per garantire la sicurezza di operatori e pazienti.

Nel reparto di medicina generale mancano almeno due medici e un infermiere. Un problema legato alla riforma sanitaria PD-Rossi contro cui ci siamo battuti che prevede accorpamenti e organizzazioni penalizzanti per chi vive nelle aree periferiche. Quando prospetta la chiusura della chirurgia complessa dal 2020 sta togliendo un servizio cruciale ad un presidio che integra la chiusura dell’ex ospedale di Fivizzano e garantisce un servizio di pronto soccorso con più di 10mila accessi l’anno. Una ferita per queste comunità.

TAGLIATE I VITALIZI, ORA!

Siamo tornati alla carica sui vitalizi regionali. Ho infatti presentato un emendamento alla Legge di Stabilità 2018 per prorogare l’attuale riduzione degli importi ai vitalizi in essere.

53mila famiglie toscane in povertà assoluta, 155 mila in povertà relativa e il duo PD-Rossi si presenta con un quadro indecente di contrasto: soli 2,5 milioni spesi nel 2017 e la promessa di Pulcinella di spenderne 10 il prossimo anno.

Se servono soldi per queste politiche si possono trovare: lo abbiamo dimostrato con le coperture al reddito di cittadinanza regionale certificate dagli uffici che aggiorneremo coi nuovi conti a breve vista la creazione del palliativo REI. E tra le coperture per il contrasto alla povertà ci devono essere anche i soldi della proroga del taglio ai vitalizi regionali.

Scade infatti nel 2017 il piccolo taglietto ai vitalizi indicato dalla l.r. 3/2009 attivo dal 2015: meno 6% per chi prende ogni mese da 1.001 a 1.500 euro, meno 9% per quanti ricevono da 1.501 a 3.500, meno 12% per i maxi percettori da 3.501 a 6.000 euro e meno 15 per i superprenditori con vitalizio over 6mila euro mensili.

Con un emendamento ho chiesto semplicemente di prolungare questo taglio per la semplice ragione che anche questo bilancio regionale subisce la falce dei tagli statali per 239 milioni di euro e i primi a veder ridotte le spese, in puro stile PD-Rossi, sono proprio le politiche di contrasto alla povertà. Li aspettiamo alla prova del voto per capire se sono disposti a cedere su questo privilegio immorale per ottenere almeno un po’ di fondi da dedicare a ridurre il dilagare dell’indigenza nella nostra regione.

Si tratterebbe di un gesto minimo di decenza. Perché non dimentichiamo il voto contrario di tutti i partiti in Consiglio alla nostra proposta di legge per tagliare radicalmente i vitalizi evitando contenziosi. Continueremo sempre a ricordare le scuse risibili raccontate da sinistra a destra secondo cui era un “dovere” garantire il vitalizio ai “politici di professione degli anni passati”. Una mossa grazie alla quale la Repubblica Italiana continua ad assicurare un vitalizio mensile di 4700 euro a chi è stato per due volte consigliere regionale della Toscana negli anni ottanta, mentre a chi è povero dà al massimo 187,50 euro con la neosocial card Reddito di Inclusione (REI).

MAFIA E PROBLEMI IGIENICO SANITARI AL MERCATO DI FIRENZE. REGIONE SI ATTIVI SU SITUAZIONE PREOCCUPANTE

Abbiamo presentato due interrogazioni sui problemi del Mercato sito nel Centro Alimentare Polivalente (CAP) di Firenze, gestito da Mercafir S.c.p.a.

Il Mercato è un realtà importante per tutto il territorio regionale. Per questo la giunta PD-Rossi deve aiutare il Comune – socio principale del gestore Mercafir – a risolvere alcuni problemi preoccupanti che lo hanno investito.

Le cinque misure cautelari disposte dal Procuratore Capo Squillace Greco a novembre citano reati gravi, aggravati da metodo mafioso. In un ambito come quello dell’agroalimentare, segnato dall’exploit delle Agromafie (+30% di volume d’affari nel 2017*), questo è più di un campanello d’allarme. Vanno alzate le barriere per questo vogliamo sapere se gli spazi ai grossisti sono o meno oggetto di documentazione di certificazione antimafia e se l’ingresso nell’area prevede o meno identificazione e registrazione degli automezzi.

Di certo la Regione non può più chiudere un occhio sul problema igienico sanitario che investe il Mercato. Siamo stati nell’area e abbiamo visto con i nostri occhi il quadro denunciato da molti cittadini che ci hanno contattato. Girano molti volatili e non fatichiamo quindi a ritenere vere le fotografie choc con gli escrementi di uccello sulla frutta e verdura destinata a tutto il territorio regionale.

La Regione deve garantire il rispetto della normativa igienico sanitaria dentro il Mercato di Firenze come ogni altro spazio analogo. Ad oggi non ci pare se ne sia occupata: vogliamo sapere cosa farà a riguardo nell’immediato futuro.

VISITE PREVENTIVE AFFIDATE A ISTITUTI PRIVATI, AL POSTO DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE ASL. REGIONE CHIARISCA

Le visite mediche preventive servono per verificare l’idoneità di un lavoratore alla mansione retribuita che andrà a svolgere. Per legge – D.lgs 81/2008 – sono a spese del datore di lavoro, possono precedere l’assunzione, e il lavoratore dovrebbe svolgerle dal medico competente o da professionista analogo nei dipartimenti di prevenzione delle ASL.

In questi è assicurata tutta la filiera di questa ‘sorveglianza sanitaria’ – così si chiama – quindi anche esami (clinici e biologici) e indagini diagnostiche per chiarire eventuali rischi identificati dal medico al momento del primo colloquio.

Se ad esempio un lavoratore destinato a fare l’autista di scuola-bus sembra avere un consumo problematico di alcol, il medico può disporre esami di accertamento e verificare se questo quadro clinico sia o meno incompatibile con quel tipo di mestiere.

Purtroppo abbiamo ricevuto segnalazione che in Toscana questa sorveglianza sanitaria, così si chiama, da sempre gestita dal servizio pubblico è stata esternalizzata. Pare che alcune analisi siano state affidate a Istituti di analisi mediche, previo pagamento.

Ci troveremmo di fronte all’ennesimo tassello della privatizzazione in atto della sanità pubblica toscana, per questo vogliamo capire se la segnalazione è vera e come l’assessora Sacccardi possa giustificare questa operazione. Un’operazione che sottrae ai dipartimenti di prevenzione delle ASL parte del loro ruolo in materia di sorveglianza sanitaria del lavoro.