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FUORI LE CARTE SU EX DISCARICA CARBONAIE: PERICOLOSA PER CITTADINI E AMBIENTE?

Abbiamo portato in Regione il caso dell’ex discarica Carbonaie. Secondo indiscrezioni emerse dalla stampa l’area è oggetto di un’inchiesta della Procura di Lucca, basata su rilievi ARPAT mai pubblicati.

La campagna elettorale non è una giustificazione per tenere nascosta la verità ai cittadini su quanto li riguarda.

Con 6,5 milioni di euro dei toscani il capitolo bonifica dell’ex discarica Carbonaie doveva essere chiuso. Invece la Procura lo sta riaprendo ipotizzando fatti gravi come che l’intervento non sia stato risolutivo. Se ARPAT ha notizie dell’inquinamento di falda deve pubblicarle. Carbonaie è ad un passo dal Lago di Massaciuccoli, ci vivono e lavorano tante persone: se la situazione è pericolosa per loro e per l’ambiente abbiamo il diritto di saperlo e la giunta PD-Rossi ha il dovere di dirlo pubblicamente.

Vogliamo leggere i rapporti ARPAT sul tema e capire cosa intenda fare la Regione per risolvere una situazione che sulla stampa è stata già battezzata, senza smentite, un “bomba ambientale”.

E dopo anni in cui l’area era rimasta una discarica a cielo aperto di rifiuti abbandonati, servono risposte e soluzioni anche su questo punto.

SOLIDALI CON SINDACA DI EMPOLI

Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla sindaca di Empoli Brenda Barnini, bersaglio di un atto vile e deprecabile. La condanna di qualunque atto di violenza, di minaccia, di intimidazione è nel DNA della nostra Costituzione antifascista. Tutti quanti siamo chiamati a difendere questi principi, indispensabili alla garanzia della dialettica democratica.

PRATO CAPITALE EUROPEA DELLA MAFIA CINESE E IL PD REGIONALE CONTINUA A DORMIRE

Ringraziamo Ettore Squillace Greco, da cui tutto è partito, il Servizio Centrale Operativo e la Procura di Firenze per l’operazione “China Truck”. Un colpo al cuore della mafia cinese, che ne esce decapitata, e per questo una boccata d’ossigeno per imprese e cittadini onesti danneggiati dalla sua presenza territoriale.

Certo leggere che Prato è diventata la capitale europea della mafia cinese a noi pare un segnale evidente e preoccupante, la conferma di quanto diciamo da anni: le istituzioni, la politica, e quindi qui soprattutto chi è maggioranza quindi il PD, hanno sicuramente sottovalutato la presenza delle organizzazioni criminali nella nostra regione.

Proprio Biffoni, sindaco di Prato che ieri plaudeva giustamente alla Procura per l’operazione, nel 2013 attaccò il Procuratore nazionale antimafia perché aveva osato allertare tutti delle infiltrazioni mafiose a Prato dove si stavano consolidando i rapporti tra camorra e malavita cinese.

Ma è soprattutto il PD regionale che continua a dormire e lo dimostra da il voto contrario da loro espresso in compagnia col centrodestra sulla nostra proposta di istituire una Conferenza Permanente Antimafia in Consiglio regionale. Vogliono farci fare la fine dell’Emilia e della Lombardia? Per noi è inaccettabile.

Ricordo che la presenza della malavita organizzata in Toscana inquina il tessuto produttivo, distorce mercati e quindi danneggia le imprese oneste, senza dimenticare il tema usura e l’infiltrazione negli appalti pubblici. Gli enti locali non hanno gli strumenti per difendersi per questo serviva un supporto regionale nella circolazione delle informazioni, nella sensibilizzazione sul comprendere quali sintomi ci dicono che la mafia c’è e va fermata prima che sia entrata in circolo. Ma per il PD va già tutto bene così, da due anni non nominano nemmeno i membri dell’Osservatorio sulla legalità e si accontentano di fare qualche dichiarazione alla presentazione del Rapporto commissionato alla Normale di Pisa sulla presenza della mafia in Toscana. Dichiarazioni che, viste le pagine del rapporto, fanno forse alla cieca e per pro forma.

Sulla presenza della mafia in Toscana siamo all’allarme rosso. O si alzano le difese immunitarie o sarà troppo tardi. Continuiamo a dirlo, a scuotere tutti i livelli istituzionali. Speriamo qualcuno si svegli dal torpore” conclude bianchi.

M5S SCENDE NELLE PIAZZE TOSCANE PER PRESENTARE IL PROGRAMMA DI GOVERNO 2018

Il 19 – 20 – 21 Gennaio 2018 il Movimento 5 Stelle scende in piazza per illustrare il programma elettorale in contemporanea con l’evento nazionale Villaggio Rousseau a Pescara. L’evento sarĂ  proiettato in streaming in alcuni banchetti dai quali partirĂ  l’opera informativa realizzata da attiviste e attivisti, portavoce, candidati e candidate alle parlamentarie.

PROVINCIA DI AREZZO

19 gennaio 2018
Castiglion Fiorentino, Piazza Garibaldi dalle ore 9 alle ore 13
Arezzo, Corso Italia civico 221, dalle ore 15 alle 19.30
Terranuova Bracciolini, zona mercato dalle ore 8 alle ore 13
Foiano della Chiana, Piazzale Garibaldi.Dalle ore 9 alle ore 13

20 gennaio 2018
Sansepolcro, Piazza Torre della Berta. Dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19
Arezzo, Zona Giotto-Mercato postazione 3, dalle ore 10 alle ore 12.30
Arezzo, Piazza Guido Monaco , dalle ore 15 alle ore 19.30
Montevarchi, Piazza Varchi dalle ore 8.30 alle ore 13
Sangiovanni Valdarno, Piazza Cavour dalle ore 10 alle ore 13

21 gennaio 2018
Sansepolcro, Piazza Torre della Berta. Dalle ore 10 alle 12
Arezzo, Piazza Risorgimento , dalle ore 10 alle ore 19.30
Montevarchi, Piazza Concetto Marchesi dalle 8.30 alle ore 13
Sangiovanni Valdarno, Piazza Cavour dalle ore 10 alle ore 13

PROVINCIA DI GROSSETO

19 gennaio 2018
Grosseto, Piazza Dante

20 gennaio 2018
Grosseto, Piazza Dante
Castiglione della Pescaia*
Orbetello*

21 gennaio 2018
Follonica*

*dati in aggiornamento

PROVINCIA DI LIVORNO

19 gennaio 2018
Livorno, Piazza Cavour*
Rosignano (Vada), Piazza della Repubblica – dalle 15:30

20 gennaio 2018
Livorno, Piazza Cavour
Volterra, Via Turazza
Rosignano (Castiglioncello) in Pineta Marradi, dalle 15.00
Piombino, Piazza Verdi
San Vincenzo Piazza della vittoria, dalle 16:30

21 gennaio 2018
Livorno, Piazza Cavour*
Rosignano, Piazza della Vittoria, dalle 15.00
Piombino, Piazza Cappelletti*

*dati in aggiornamento

PROVINCIA DI MASSA CARRARA

20 gennaio 2018
Massa, Piazza Garibaldi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20
Massa, Via Bastione, dalle 15 alle 19
Montignoso, davanti la EKOM, dalle 9 alle 12.30

21 gennaio 2018
Marina di Massa, zona Pontile, dalle 14.30 alle 19
Massa, Piazza Garibaldi, dalle 15 alle 19
Marina di Carrara, zona Porto, dalle 10 alle 18

PROVINCIA DI PISA

19 gennaio 2018
Pisa, Largo Menotti, dalle 9.30 alle 19.30

20 gennaio 2018
Pisa, Largo Menotti, dalle 9.30 alle 19.30

21 gennaio 2018
Pontedera Piazza Curtatone, dalle 9.30 alle 19.30
Volterra, Via Turazza*
Calcinaia*

*dati in aggiornamento

PROVINCIA DI SIENA

19 gennaio 2018
Colle Val d’Elsa, Piazza UnitĂ  dei Popoli, dalle ore 8 alle ore 14
Siena, Piazza Madonna delle Nevi, dalle ore 16 alle ore 20

20 gennaio 2018
Siena, Piazza Indipendenza, dalle ore 10 alle ore 20
Poggibonsi, Largo Gramsci, dalle ore 15 alle ore 19

21 gennaio 2018
Torrita, Via Ottavio Maestri, dalle ore 9 alle ore 19.30

PROVINCIA DI PISTOIA

19 gennaio 2018
Pistoia, Piazza Gavinana, dalle ore 14.30 alle ore 19
Lamporecchio, Piazza Francesco Berni. dalle ore 10 alle ore 13

20 gennaio 2018
Pistoia, Piazza Gavinana, dalle ore 10 alle ore 19
Pescia, Piazza Mazzini, dalle 10 alle 13
Quarrata, Piazza Risorgimento, dalle 10 alle 13
Agliana, Piazza Bellucci, dalle 10 alle 13

21 gennaio 2018
Pistoia, Piazza Gavinana, dalle ore 10 alle ore 19
Montecatini Terme, Piazza del Popolo, dalle ore 10 alle ore 19
Monsummano Terme, Piazza Giusti, dalle ore 10 alle ore 13
Buggiano, Piazza Coluccio Salutati, dalle 10 alle 13

PROVINCIA DI PRATO

19 gennaio 2018
Prato, Centro Storico: Piazza San Francesco, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20
Carmignano, Via Morandi, in angolo con Via De Chirico, dalle 16 in poi.

20 gennaio 2018
Prato, Centro Storico: Piazza San Francesco, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20

21 gennaio 2018
Prato, Centro Storico: Piazza San Francesco, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20
Montemurlo, Centro Storico: Piazza Don Milani, dalle 16 alle 20

PROVINCIA DI FIRENZE

19 gennaio 2018
Campi Bisenzio, Piazza Dante, dalle 11.30 in poi.

20 gennaio 2018
Firenze, Piazza Stazione lato scalette*

21 gennaio 2018
Empoli, Piazza della Vittoria, dalle ore 10 alle ore 19.

*dati in aggiornamento

PROVINCIA DI LUCCA

20 gennaio 2018
Lucca, Piazza San Frediano, lato in Via Fillungo, tutto il giorno.

TOSCANA SI ATTIVA GRAZIE A NOI SUL PERSONALE AL MUSEO DELLA CERTOSA DI CALCI

Approvata dal Consiglio regionale la mozione che ho presentato sul Museo della Certosa di Calci.

Nel momento del rilancio il Museo deve avere il personale necessario. Il fatto che i pensionamenti, senza le nuove assunzioni, mettano a rischio le aperture domenicali doveva essere affrontato. E sono contenta del fatto che la Toscana su questo si presenti celere e concorde: si attiverà col Ministero, di concerto con gli enti locali interessati, per trovare una rapida soluzione. Sabato 20 gennaio saranno inaugurati gli splendidi affreschi restaurati proprio coi fondi FAI ed era importante presentarsi all’appuntamento avendo affrontato positivamente il problema. Ricordiamo che la Certosa prese quel contributo perché secondo ‘Luogo del cuore FAI’ a livello nazionale. Un risultato che onora tutto il territorio e rende ancor più doverosa la massima attenzione verso le necessità anche gestionali di questo patrimonio.

Abbiamo condiviso e recepito nell’atto l’idea di associare alla soluzione della carenza di personale anche lo stimolo ad una concertazione e condivisione allargata sul futuro della Certosa tra Mibact, Università, Regione e soprattutto enti locali, associazioni e comitati legati alla sua valorizzazione che da sempre si sono impegnati nella tutela di questo patrimonio e meritano la massima gratitudine.

Tra gli obiettivi realizzabili di certo il biglietto unico tra Museo della Certosa e Museo Nazionale di Storia Naturale.

SE GIOCHI D’AZZARDO RISCHI, TOSCANA L’HA CAPITO GRAZIE A NOI

L’aggiornamento della legge toscana sul gioco d’azzardo porta con sé una novità importante, frutto di una nostra risoluzione approvata all’unanimità. La Toscana si farà promotrice a livello nazionale della sostituzione in legge della dizione “gioco d’azzardo patologico” con “disturbo da gioco d’azzardo”. Chi gioca si espone comunque a rischio, come da tempo sostiene la comunità scientifica. Per questo l’intera comunità, e le sue istituzioni in primis, devono prevenire quel comportamento.

La Regione aveva già una buona legge sul gioco d’azzardo, ora l’abbiamo migliorata, ma fa solo riduzione del danno. Il fatto che si sia posta l’obiettivo di migliorare la prospettiva in cui si legge il fenomeno non è da poco.

Chi come me ha lavorato nel campo delle dipendenze sa che esiste un continuum tra essere sani e malati in questo ambito e nessuno può considerarsi al sicuro esponendosi al rischio.

Per questo dobbiamo alzare l’asticella della prevenzione: nel nostro paese il volume delle giocate è di 97 miliardi l’anno. Di questi 10 ne intasca lo Stato e altrettanti i concessionari. La differenza è che lo Stato spende poi 12 miliardi per curare le conseguenze del disturbo da gioco d’azzardo. Il vero problema quindi è l’ipocrisia con cui finora i governi hanno trattato l’azzardo: sul divieto di pubblicità non hanno fatto nulla e su questo hanno pesato anche i conflitti di interesse dei politici. Alcuni anche del PD toscano.

Un’azione seria nazionale sull’azzardo, come quella che abbiamo noi nel programma elettorale, sarebbe un aiuto alle famiglie divorate dal fenomeno, un colpo alle mafie che nel settore riciclano denaro sporco, un togliere fiato agli usurai. Vietiamo le pubblicità dell’azzardo, eliminiamo le concessioni e togliamo alla lobby la possibilità di finanziare politi e partiti di destra e sinistra.

RESTITUTION SCUOLE SICURE #3 TAPPA: 5 MILA EURO ALLA SCUOLA DE AMICIS DI PONTASSIEVE

Abbiamo appena consegnato l’assegno del nostro Restitution alla gentilissima dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Pontassieve. Con 5 mila euro del nostro taglio di indennitĂ  e rimborsi non rendicontati sarĂ  rifatta la pavimentazione delle aule con sostituzione dell’attuale linoleum. Un bel risultato concreto.

Noi crediamo che la politica debba ritrovare sobrietĂ , i consiglieri regionali ricevono troppi soldi e per questo abbiamo fatto quanto promesso in campagna elettorale: ci siamo tagliati lo stipendio e restituiamo alla cittadinanza questo in piĂš con iniziative decise dagli iscritti. Quest’anno hanno scelto di destinare questi soldi all’emergenza edilizia scolastica e in questo caso a beneficiarne saranno studenti, docenti e personale amministrativo della scuola De Amicis di Pontassieve.

Questa non è una donazione ma una restituzione di fondi eccessivi dati alla politica che noi rifiutiamo. L’anno scorso con i 120mila euro accumulati abbiamo comprato e distribuito cento defibrillatori 10 per provincia, tra associazioni sportive, scuole e comuni. Questi apparecchi ora sono lĂŹ pronti a salvare le vite.

Quest’anno stiamo aiutando invece le scuole.

Noi la politica la interpretiamo cosĂŹ: poche chiacchiere e molto esempio. Le scuole hanno bisogno di piĂš soldi, la politica di meno e noi, senza bisogno di una legge per farlo, abbiamo dato il buon esempio.

DIFENSORE CIVICO REGIONALE? L’EX PRESIDENTE DI CORECOM!

Nominato il nuovo Difensore Civico della Toscana: Sandro Vannini. Noi ci siamo astenuti, ovviamente.

Siamo all’ennesima nomina politica, senza concorso, dove incarico e curriculum sono mondi lontani. Forse un modo per regolare la questione politica senese?

Vannini, già consigliere comunale PD a Siena e da sempre indicato come fedelissimo dell’ex presidente del consiglio regionale Alberto Monaci, veniva da un’altra nomina regionale: la Presidenza di Corecom, ricoperta dal 2012 al 2017. Giusto il tempo per finire l’incarico da 32 mila euro l’anno ecco che arriva lo scatto di carriera: come Difensore Civico ne prenderà 65mila lordi.

Almeno la figura del Difensore civico regionale, cioè chi è chiamato a difendere i diritti e gli interessi dei cittadini nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, poteva restare fuori dal poltronificio dei partiti. Serviva una personalità di assoluto rilievo e indipendenza. Ma ormai persino chi li aveva da curriculum non ha partecipato alla selezione pubblica, perchÊ cosciente che con questi partiti, da sinistra a destra, è tempo perso. Solo il Movimento 5 Stelle difende la selezione pubblica per criteri oggettivi quale unico metodo capace di dare incarichi pubblici a chi li merita e sa ricoprire. Non a caso la nostra proposta di legge a riguardo è stata bocciata proprio ieri.

Ci rivolgeremo comunque a Vannini per ogni questione che riterremo lo debba coinvolgere in quanto Difensore Civico regionale. E ne abbiamo da tempo molte, giĂ  nel cassetto.

LA TOSCANA SARA’ DALLA PARTE DEGLI ISPETTORI DEL LAVORO, GRAZIE A NOI

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la nostra mozione sul sostegno alle rivendicazioni degli Ispettori del Lavoro.

Lo scorso novembre ero insieme agli Ispettori del Lavoro di Pisa durante la loro manifestazione e ho fatto quanto promesso: portare in Consiglio regionale tutti i punti della loro rivendicazione che come Movimento 5 Stelle ritenevamo sacrosanti. L’approvazione di oggi significa un segnale chiaro: la Giunta andrà in Conferenza Stato-Regioni e si attiverà col Governo per migliorare le condizioni di lavoratori e lavoratrici che operano nell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, esigendo per questi anche le risorse opportune, incluso l’aumento di personale.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro è ad oggi una scatola vuota e senza senso: il maxi accorpamento deciso dal Governo è rimasto sulla carta. Scarse risorse, poco personale, manca persino l’opportuna copertura assicurativa per i rischi connessi alle attività ispettive avviate. Lavoratrici e lavoratori cioè rischiano in prima persona danni diretti senza la giusta tutela a riguardo. Senza dimenticare l’assenza ad oggi di un congruo contratto collettivo e il riconoscimento della professionalità a parità di funzioni con i colleghi di INPS e INAIL. Basti pensare che ancora oggi un ispettore del lavoro toscano prende 0,86 euro l’ora di indennità di missione in qualsiasi caso: dalla verifica sotto la neve in un cantiere d’alta montagna all’azienda a pochi passi dal proprio ufficio.

In una giornata come oggi, dove l’Italia piange le vittime di Milano, la Toscana ha dato il giusto segnale stimolata dal Movimento 5 Stelle.

TOSCANA NON DISPONIBILE A MAXI DEPOSITO RADIOATTIVI … LO HA DETTO “ALLA STAMPA”!

E’ arrivata la risposta della Giunta regionale alla nostra interrogazione sulla possibilitĂ  che il maxi deposito nazionale dei rifiuti radioattivi sia ubicato in Toscana

I professionisti della politica alla guida della Regione Toscana ci comunicano di aver ‘espresso l’assoluta indisponibilità a ospitare sul territorio toscano il Deposito nazionale’. Una buona notizia? Sì se lo avessero fatto tramite atti formali: lettere ai Ministeri interessati dalla procedura di identificazione, almeno una mail al Presidente del Consiglio negli ultimi tre casi era pure PD.

Ma niente di tutto questo. La Regione lo ha detto ‘attraverso la stampa e altri mezzi di comunicazione’ quando sui giornali venne fuori un’ipotesi di ‘mappa delle aree idonee per il deposito che comprendeva alcune zone della Toscana’.

Sarebbe da ridere se non fosse tutto vero e molto serio l’Italia è sotto procedura di infrazione della Commissione Europea, perché da due anni tarda ad indicare dove saranno stoccati i rifiuti radioattivi nazionali: 75mila metri cubi a bassa intensità e 15 mila ad alta attività. La mappa con le aree idonee al maxi deposito, la CNAPI, è da settembre sul tavolo dei Ministeri, che continuano a tenerla segreta, preferendo far pagare a tutti gli italiani le sanzioni UE piuttosto che inimicarsi prima delle elezioni le comunità che vivono in quelle zone.

Ma al di là della procedura classica dove le Regioni appena vedono la mappa hanno 60 giorni per fare osservazioni, ci saremmo aspettati almeno una letterina al Governo con scritto “in Toscana niente deposito”. Ci sembra il minimo per chi ha seriamente a cuore l’idea di togliere alla Toscana anche questo problema.

“Ricordo che nella nostra Toscana è ancora attiva la ferita del CISAM di Pisa, dove la radioattivitĂ  non è ancora un brutto ricordo – conclude il consigliere regionale M5S – speriamo che la Giunta inizi a mandare PEC al Governo senza aspettare che leggano la rassegna stampa o la popolazione continuerĂ  ad essere esposta a questi rischi”.