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RESTITUTION SCUOLE SICURE, ULTIMA TAPPA: 7 MILA EURO A VOLTERRA

Ultima tappa del nostro Restitution Scuole Sicure:  siamo a Volterra e abbiamo appena consegnato 7mila euro per l’Istituto comprensivo San Lino. Finanziamo così il restauro di un “castello” in legno nel giardino della scuola per l’infanzia di questo istituto comprensivo intitolato al secondo Papa dopo San Pietro.

Siamo orgogliosi di poter dire che col nostro Restitution Scuole Sicure abbiamo destinato 120mila euro tagliati ai nostri stipendi e rimborsi non rendicontati a ben 12 scuole toscane per interventi importanti richiesti: dalla riqualificazione energetica, all’allarme per la scuola colpita da continui furti, passando per il recupero di strumenti didattici vandalizzati e il ripristino di controsoffitti crollati.

Ricordiamo infine che c’è tempo ancora fino al 30 maggio per partecipare al bando Facciamo Scuola, nel quale, come Movimento 5 Stelle Toscana metteremo altri 40mila euro.

MULTICONS CHIUDE, NOSTRA BATTAGLIA ERA GIUSTA

Nel novembre scorso visitammo a sorpresa il CAS Molin Nuovo di Empoli gestito dalla cooperativa Multicons. La nostra delegazione era composta da Giuseppe Brescia, un altro parlamentare, il sottoscritto e la consigliera Comunale Lisa Giuggiolini. Denunciammo pubblicamente una serie di inefficienze e anomalie e continuammo ad indagare tramite atti consiliari e ispezioni su questa organizzazione.

La questione ebbe rilievo mediatico nazionale e il nostro parlamentare Giuseppe Brescia, con me in quel sopralluogo, fu intervistato su quanto avevamo visto nella trasmissione Quinta Colonna.

Oggi abbiamo scoperto leggendo il Tirreno, cronaca di Empoli, che Multicons ha ceduto una quindicina di centri profughi attualmente gestiti da una consorziata (Servizi Toscani) a due realtĂ  emiliane (L’Arcolaio e la cooperativa Dolce). E’ in corso la trattativa per far transitare in queste due realtĂ  affidatarie 50 lavoratori di Servizi Toscani. E mi auguro che questa trattativa vada a buon fine.

Scopro anche dall’articolo che Servizi Toscani ha deciso di arrivare a conciliazione sul licenziamento e liquidare il dovuto a diversi ex lavoratori che avevano avviato delle vertenze con l’azienda.

Registro infine, sempre dall’articolo, che è finita anche lì con un risarcimento del danno la vicenda scattata dalla denuncia di due migranti che avevano denunciato Mugnaini e altri due dipendenti per essere stati picchiati con un manico di scopa nell’ufficio di Via Lavoro di Montelupo.
Il procedimento penale sta andando comunque avanti.

Infine la giornalista Lucia Aterini, che ringrazio per l’articolo, ha reso noto che anche altre strutture Multicons sono state chiuse o in in via di chiusura: tra queste anche il centro per minori di Peretola.

La nostra battaglia era giusta e i fatti lo stanno dimostrando.

QUALCOSA NON VA NELLA RAGIONERIA DELLO STATO DI PISA

La Ragioneria Generale dello Stato è un organo centrale di supporto e verifica per Parlamento e Governo nelle politiche, nei processi e negli adempimenti di bilancio. Ha come principale obiettivo istituzionale quello di garantire la corretta programmazione e la rigorosa gestione delle risorse pubbliche.

La normativa statale individua l’articolazione delle Ragionerie territoriali dello Stato e nella provincia di Pisa ne abbiamo una con 14 dipendenti.

Ci risulterebbe che la gestione delle buste paga (e non solo) di 12mila dipendenti pubblici della provincia di Pisa sia affidata ad un solo dipendente, coadiuvato da due part-time, proprio in questa struttura.

La situazione è emersa tramite il racconto pubblico della vicenda della signora Violetta Marzi, giĂ  collaboratrice scolastica e disoccupata dal dicembre scorso, che – come evidenziato sulla stampa locale e da lei stesso denunciato pubblicamente – riceve ancora uno stipendio per un lavoro che non svolge piĂą (e per il quale viene pagata un’altra persona) così come – al contempo – un’indennitĂ  di disoccupazione. Questa signora si è rivolta piĂą volte alla sede pisana della Ragioneria di Stato – che autorizza il saldo dello stipendio – dichiarando che “quei soldi non li vuole” perchĂ© non ne ha piĂą diritto, ma sino ad oggi la soluzione alla “doppia” indennitĂ  ancora sembra non sia arrivata nonostante i molteplici sforzi dell’interessata.

Questo ginepraio burocratico va superato. E ci pare che una parte importante del problema sia riferibile proprio alla sede pisana della Ragioneria dello Stato come dichiarano i cittadini utenti vessati da ritardi e inefficienze.

Ho protocollato a riguardo un’interrogazione dove ho chiesto alla giunta se non ritenga necessario ed opportuno attivarsi, nei limiti delle proprie competenze, nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine di richiamarne l’attenzione su una vicenda che ha del paradossale, stimolando, oltre a ulteriori verifiche stante il perdurare delle criticitĂ , una rapida soluzione della stessa, un maggior controllo sui pagamenti degli stipendi dei dipendenti pubblici, ed auspicando al contempo una migliore efficienza lavorativa della sede pisana ed un conseguente maggior soddisfacimento degli utenti.

COMMISSIONE D’INCHIESTA SUI RIFIUTI. SI PARTE!

Annuncio che da oggi è attiva la Commissione d’inchiesta regionale sulle discariche sotto sequestro e il ciclo dei rifiuti in Toscana.

Finalmente dopo mesi questa richiesta appoggiata da tutta l’opposizione ha portato alla attivazione di questa commissione guidata dal Movimento 5 Stelle che affronterà il tema dei rifiuti nella sua interezza. Sia riguardo ai circa 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani sia alle circa 9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotte dai distretti toscani.

E’ una commissione d’inchiesta estremamente necessaria anche perché ancora oggi a seguito della comunicazione della giunta regionale assistiamo ad una fase dove si fanno solo annunci cui non seguono atti normativi e di pianificazione. Uno degli obiettivi della Commissione sarà quello di contribuire alla riscrittura del Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche verso l’indirizzo dell’economia circolare.

Perché ci serve nella nostra regione per creare tra i 7 e i 10 mila posti di lavoro, di cui abbiamo estremamente bisogno soprattutto nella Costa. Perché abbiamo bisogno di analizzare la governance della gestione dei rifiuti con i tre ambiti territoriali ottimali, che abbiamo visto hanno portato disservizi inchieste e aumento dei costi per i cittadini. Non sono modelli replicabili su scala più grande, visto che non funzionano su scala più piccola.

Una delle prime persone audite dalla Commissione sarà il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, perché ha tanto da dire su ATO Costa. Sappiamo che le preoccupazioni sono alte, molti comuni di questa ATO vanno al voto e ci aspettiamo che le nuove amministrazioni prendano la decisione drastica di gestire in autonomia la raccolta e lo spazzamento, superando di fatto il modello voluto dalla Regione.

Partiremo anche dall’analisi delle discariche sotto sequestro, ce ne sono diverse nella nostra regione. Ci sono inchieste in corso anche sulla infiltrazione della criminalità organizzata, alla quale ci associamo nel grande grido d’allarme anche della Fondazione Caponnetto e di tutti gli ex agenti della DIA che gratuitamente ci avevano proposto un rapporto tal quale a quello commissionato dalla Regione con un costo di 300mila euro presso la Scuola Superiore Sant’Anna.

Procederemo con l’analisi delle migliori impiantistiche disponibili nel mondo affinché anche la nostra regione sia dotata di questi impianti che ad esempio possono recuperare minerali preziosi, anche l’amianto, evitando di conferirlo in discarica. Abbiamo bisogno di investimenti negli impianti di digestione anaerobica, tutte proposte contenute nella nostra proposta di legge sull’economia circolare bocciata dalla maggioranza.

In questa Commissione chiederemo ad ARPAT, ASL, IRPET di farci un prospetto del fabbisogno di rifiuti in un’ottica di economia circolare. Oggi è stata bocciata una nostra risoluzione per chiedere il superamento dell’inceneritore di Casa Passerini. Rossi dice di volerlo superare ma il PD boccia tutti gli atti in questa direzione dicendo che non possiamo dimostrare di non averne bisogno. Io ribalto il ragionamento. Ci dovete dimostrare che c’è bisogno di un nuovo impianto. Perché tutti i dati, tutti i prospetti elaborati coi massimi esperti al mondo ci dicono l’esatto contrario: se la regione adottasse tutte le strategie dell’economia circolare, ad esempio l’estensione del porta a porta in tutta la regione, dobbiamo rivedere la dotazione impiantistica attuale perché sovradimensionata.

Faremo sopralluoghi, udiremo i massimi esperti al mondo e tratteremo anche il tema dei rifiuti ospedalieri che costano all’anno 80 milioni ai toscani. Dobbiamo trovare soluzioni sostenibili e capace di dare benefici anche economici ai cittadini.

ECODRAGAGGI, OPPORTUNITA’ DA COGLIERE

Si sta affermando nel mondo una innovativa tecnologia, ideata e realizzata completamente da aziende italiane, che rappresenta attualmente il sistema di eco-dragaggio più efficace in grado di operare in linea con l’indirizzo strategico della Comunità Europea, “Ecoinnovation Action Plan 2020”.

Questa tecnologia rispetta pienamente i requisiti richiesti dalla normativa italiana in materia di tutela ambientale sulle tecnologie da impiegare per i dragaggi in ambito portuale e per bonifiche in ambiti S.I.N. – S.I.C. – S.I.R e ambienti protetti. Per questo ne ho seguito gli sviluppi.

Proprio riguardo al prelievo dei sedimenti, questa nuova tecnologia di eco dragaggio consentirebbe la loro asportazione senza contatto con il fondale, mantenendo un campo di depressione nell’intorno del punto di scavo al fine di evitare le fuoriuscite di materiale e il conseguente fenomeno di risospensione dei sedimenti. E questo è un gran vantaggio quando si deve operare in aree protette o segnate da agenti contaminati.

Con il sistema di eco-dragaggio poi, all’uscita dal sistema di disidratazione dinamica, sono disponibili i sedimenti depurati da eventuali corpi estranei, disidratati e classificati secondo gli obiettivi realizzativi prefissati.

Il tutto con una drastica riduzione dei volumi tali per cui l’intera attivitĂ  risulterebbe molto piĂą economica di quelle oggi adottate. Pensate che questa tecnologia consente di recuperare e riutilizzare una quota di sedimenti, fino all’85% del materiale estratto, che rende inutile realizzare le celebri casse di colmata.

I porti toscani hanno da sempre problemi di insabbiamento e questo obbliga periodicamente ad interventi di dragaggio.

Proprio di recente ho letto sulla stampa locale di Massa Carrara che “L’imboccatura del porto di Marina di Carrara sarĂ  “alleggerita” di 100mila metri cubi di sabbia e potrĂ  così tornare alla profonditĂ  standard, quella che aveva fino a un paio di anni fa e che consentiva alle navi di entrare e uscire in sicurezza dallo scalo Marinello”

Sempre seguendo l’articolo di stampa l’ente che dispone l’intervento, l’autoritĂ  portuale, ha chiarito che questi 100mila metri cubi di sabbia che saranno asportati dall’imboccatura dello scalo saranno destinati in larga parte a ripascimento, mentre il resto sarĂ  trattato come “da norma”.

Se il Consiglio regionale approverà la mia mozione, la giunta regionale dovrà attivarsi nelle sedi istituzionali competenti affinché nel bando di gara per l’assegnazione dell’intervento di dragaggio nel porto di Marina di Carrara sia riservata una quota degli interventi alle tecnologie innovative quali l’eco-dragaggio.

MEDICINA NUCLEARE DEVE RESTARE A MASSA CARRARA!

 

Mancano atti ufficiali, ma le voci continuano insistentemente a dire che il reparto di medicina nucleare attualmente presente a Massa nell’immobile di casa Ascoli possa essere trasferito presso l’ospedale Versilia.

Sarebbe un errore imperdonabile, un danno per i cittadini del territorio di Massa Carrrara, oltre che il tradimento di quell’iniziale progetto di trasferimento del reparto nel complesso di Monterosso (palazzina G) nel Comune di Carrara.

Sappiamo che a Monteresso è tutto fermo perché i lavori alla Palazzina G non sono partiti né è stata bandita la gara di affidamento.

Ma questa non è una scusante. Il reparto di Medicina nucleare è un’eccellenza, un reparto all’avanguardia per professionalitĂ  degli operatori e dotazione tecnologica, dotata di Pet Tac e all’avanguardia nell’individuazione dei tumori anche piccolissimi.

In un territorio come Massa Carrara questa eccellenza serve. Per questo voglio ricordare le parole della Direttrice Generale dell’ASL Nord Ovest, Maria Teresa De Lauretis, “la Nucleare rimarrĂ  in terra apuana e non andrĂ , neanche temporaneamente, al Versilia. Abbiamo preso degli impegni e li manteniamo”.
Bene vogliamo leggere nero su bianco questo impegno.

Per questo ho presentato una mozione al voto nel prossimo Consiglio regionale, che, se approvata, impegna la giunta ad attivarsi affinché il reparto di eccellenza di medicina nucleare di Massa non venga trasferito all’Ospedale Versilia, mantenendo invece la sua sede nel territorio apuano, o presso la sede programmata a Carrara o presso il Nuovo Ospedale Apuane a Massa.

Le soluzioni ci sono: lo stesso Piano Attuativo Locale parla chiaro e prevede il trasloco del reparto a Carrara. Se Carrara non è pronta, si pensi ad un trasferimento all’Ospedale delle Apuane.

Basta che Medicina Nucleare resti in terra apuana.

SOPRALLUOGO AL MARCONI DI VIAREGGIO

Una nostra delegazione sarà domani in visita all’Istituto Alberghiero Marconi di Viareggio.

L’Istituto ha bisogno di interventi di messa in sicurezza, andiamo a verificare tutto questo con il Dirigente Scolastico.

La Regione destina per quest’anno solo 1 milione di euro per l’emergenza edilizia scolastica, un terzo di quanto messo l’anno precedente grazie anche alla nostra azione.

E’ cruciale tornare ad ottenere almeno lo stesso importo e ci spenderemo per questo durante la sessione di bilancio.

Intanto diremo al Dirigente Scolastico che fino a fine maggio è ancora aperto il bando Facciamo Scuola, dove come gruppo M5S Toscana destiniamo 40 mila euro per interventi di riqualificazione energetica o messa in sicurezza antisismica. Un’occasione da sfruttare consentita dal taglio dei nostri stipendi e rimborsi non rendicontati.

INCONTRO COL PREFETTO SU INFILTRAZIONI MAFIOSE A MASSA

Stamattina ho firmato una lettera rivolta al Prefetto di Massa.
Tramite la stampa ho saputo del suo incontro col procuratore capo Francesco Gozzi, il sostituto procuratore DDA Federico Manotti e il questore Giuseppe Ferrari, il comandante Giovanni Fiumara e il comandante Tiziano Marchi sul tema delle infiltrazioni mafiose in terra apuana.

Seguo questo tema ormai da tempo, prima in condivisione con il nostro Enrico Cantone e dopo raccogliendone interamente il testimone.

Sono seriamente persuaso dell’idea che la Toscana sia giĂ  oggetto di una colonizzazione da parte della malavita organizzata, come le ricerche della Fondazione Caponnetto attestano da anni.

Dobbiamo attivarci e mobilitarci, come istituzioni, per evitare di fare la fine dell’Emilia Romagna o peggio della Lombardia.

Mi auguro di essere ricevuto quanto prima dal Prefetto Ricci, come consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio che ha presentato la quasi totalitĂ  degli atti relativi all’antimafia durante l’attuale legislatura, incluse due proposte di legge dedicate all’argomento.

Tutti devono fare la propria parte, io la sto facendo.

Mi riviene in mente un motto che porto nel cuore: loro non si arrenderanno mai, noi neppure.

7MILA EURO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA MANDELA. ALTRI 40MILA DISPONIBILI CON BANDO IN SCADENZA A FINE MESE

Oggi abbiamo consegnato alla dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo Gandhi di Pontedera 7 mila euro frutto del taglio dei nostri stipendi e rimborsi non rendicontati. Siamo qui grazie alla sollecitazione dei nostri consiglieri comunali, attivisti e cittadini, locali. Con questi 7 mila euro l’Istituto farà migliorie all’area verde della scuola dell’infanzia Nelson Mandela, dove giocano i bambini.

Restitution è simbolo di come la politica può essere sobria e fatta con molto meno denaro di quanto è attribuito oggi a consiglieri regionali e parlamentari.

Con orgoglio siamo qua a donare questo importo. L’iniziativa Restitution tour Scuole Sicure si concluderà a Volterra il 28 maggio. Avremo così donato 120mila euro alle scuole toscane. Ma andiamo oltre, perché aggiungiamo altri 40 mila euro con l’iniziativa M5S “Facciamo Scuola”, arrivando a 160mila euro di donazione.

Questo tramite ulteriore bando in scadenza a fine mese. Lanciamo quindi un appello ai dirigenti scolastici toscani affinché possano mandare il loro progetto per interventi di riqualificazione energetica, messa in sicurezza sismica degli edifici. I progetti saranno valutati da una commissione tecnica e poi votati in rete. L’iniziativa è nazionale, perché il nostro esempio toscano è stato raccolto da tutto il Movimento 5 Stelle.

Oggi lanciamo però anche un altro appello alla giunta regionale: nel bilancio regionale 2018 è assegnato per interventi urgenti alle scuole solo 1 milione di euro. Nell’anno precedente erano 2,9 milioni. Abbiamo fatto un atto perché anche nel bilancio 2018 sia assegnato almeno pari importo. Un intervento necessario, ero giorni fa a Ponsacco in una scuola dove fanno lezione nei container. Servono più fondi.

La scelta di destinare questi 120mila euro alla scuola è emersa da un voto online. Chiaro il segnale: è una priorità per i toscani e noi l’abbiamo rispettata. Noi con questi gesti vogliamo dire meno soldi alla politica e più alla scuola.

Lo scorso anno abbiamo restituito 100 defibrillatori, 10 per Provincia, con 120mila euro di taglio dei nostri stipendi e rimborsi non rendicontati. Ora stiamo per concludere questo restitution per le scuole. Salute e scuola sono due pilastri del nostro programma e coi fatti lo dimostriamo ogni giorno. La sicurezza nelle scuole è una priorità.

 

RESTITUTION TOUR: 7MILA EURO A CORTONA

Durante la Pasqua scorsa alcuni giovanissimi vandali hanno devastato la scuola dell’infanzia di Camucia, a Cortona.

Il nostro portavoce di Cortona, Matteo Scorcucchi, ci ha subito allertato e abbiamo pensato utile coinvolgere questa scuola nel nostro Restitution “SCUOLE SICURE”.

Oggi abbiamo consegnato alla dirigenza scolastica 7 mila euro frutto del taglio dei nostri stipendi e rimborsi non rendicontati. Con questi fondi sarĂ  acquistato arredo didattico: banchi semicircolari che aiutano l’apprendimento didattico secondo una formula quasi montessoriana.

Mancano ancora due appuntamenti alla fine del nostro Restitution Tour “Scuole sicure”: saremo lunedì a Pontedera e il 28 maggio a Volterra.