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IL TOUR ECO IMPRESA FA TAPPA A LUCCA

Tappa a Lucca ieri del tour Eco impresa organizzato dal Movimento 5 Stelle in collaborazione con Ecofuturo Festival, in visita presso l’azienda SELENE di Pontetetto, partner del progetto Ecopulplast, che prevede la realizzazione di pallet di plastica utilizzando gli scarti della lavorazione di cartiera.

“Ho pensato a questa iniziativa per conoscere meglio le realtà toscane che già oggi svolgono un ruolo da protagoniste nel settore della green economy e del riciclo. I nostri incontri servono tra l’altro ad approfondire gli ambiti di attività delle imprese che visitiamo, a capire le prospettive di sviluppo del settore e ad acquisire la necessità di eventuali misure a sostegno dell’occupazione e delle imprese. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento per lo sviluppo dell’industria innovativa e rispettosa dell’ambiente.”

Marco Severini, uno dei proprietari della Selene, ha ricordato l’importanza del progetto Ecopulplast, progetto finanziato anche da fondi europei e grazie al quale è possibile riciclare gli scarti prodotti dalle aziende cartiere (pulper) e produrre pallet: “Il progetto ci permette di evitare la utilizzazione di inceneritori, recuperando i materiali di scarto delle cartiere (plastici e cellulosici) per produrre pallet in ‘plastica seconda vita’.”

“Ogni anno le aziende cartarie producono 120mila tonnellate di scarti. Questo progetto, se sviluppato su scala industriale, potrebbe portare ad una soluzione virtuosa del problema delle cartiere che necessitano di importanti smaltimenti, potendo prevedere il trattamento di tutte le plastiche eterogenee contenute nel “pulper”. Sarebbe poi facile implementare le linee di lavorazione già esistenti, arrivando alla copertura definitiva dei fabbisogni di smaltimento. Il tutto nel pieno rispetto dei principi dell’economia circolare.”

“E’ importante far crescere questo settore economico che è fondamentale non soltanto per il rispetto e la tutela ambientale, ma anche per l’occupazione. Con l’economia circolare possiamo creare fino a 10mila nuovi posti di lavoro nella regione Toscana.”

IL TOUR ECO IMPRESA FA TAPPA A PRATO

Tappa a Prato ieri del tour Eco impresa organizzato dal Movimento 5 Stelle in collaborazione con Ecofuturo Festival, in visita presso l’Associazione Tessile Riciclato Italiana (Astri), l’associazione made in Prato che punta a fare azione lobby per dare visibilità al distretto del cardato ed alla raccolta differenziata per i rifiuti speciali e tessili.

“Ho pensato a questa iniziativa per conoscere meglio le realtà toscane che già oggi svolgono un ruolo da protagoniste nel settore della green economy e del riciclo. I nostri incontri servono tra l’altro ad approfondire gli ambiti di attività delle imprese che visitiamo, a capire le prospettive di sviluppo del settore e ad acquisire la necessità di eventuali misure a sostegno dell’occupazione e delle imprese. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento per lo sviluppo dell’industria innovativa e rispettosa dell’ambiente.”

“Le misure sull’economia circolare sono chiare e dispongono che gli Stati europei debbano riciclare entro il 2025 almeno il 55% dei rifiuti urbani ed istituire una raccolta differenziata per i rifiuti speciali e tessili. Risulta pertanto fondamentale la presenza sul territorio di Associazioni come Astri, dedite proprio allo sviluppo del riciclo del tessuto, peraltro in un territorio come quello pratese che è stato tra i primi nel mondo a fare del riciclo degli stracci una straordinaria opportunità di sviluppo e crescita.”

Fabrizio Tesi, Presidente di Astri, associazione che conta oltre 160 associati ed ascolta i bisogni del distretto tessile che impegna 35000 addetti in 7000 imprese, ha ricordato che lo scorso anno nelle aziende pratesi sono stati riciclati 142 milioni di chili di vestiti vecchi e di scarti. “I vestiti vecchi e scarti vengono trasformati in materia fibrosa pronta per confezionare nuovi abiti e prodotti; si tratta di un esempio virtuoso di economia circolare. Purtroppo la legislazione attuale ci penalizza classificando come rifiuto il nostro prodotto rigenerato, ignorando il fatto che il riciclato è una ricchezza e risorsa, non un rifiuto.”

“E’ importante far crescere questo settore economico – conclude Giannarelli – che è fondamentale per l’occupazione. Con l’economia circolare possiamo creare fino a 10mila nuovi posti di lavoro nella regione Toscana. Da parte nostra ci impegneremo al massimo per sollecitare un intervento normativo in materia, auspicando il pieno riconoscimento del tessuto rigenerato. Il concetto chiave è che questo materiale non è da considerare rifiuto, bensì materia prima tessile, e come tale deve essere riconosciuto e valorizzato.”

TOUR ECO IMPRESA PRATO (PRIMA PARTE)

TOUR ECO IMPRESA PRATO (SECONDA PARTE)

TOUR ECO IMPRESA PRATO (TERZA PARTE)

OSPEDALE PONTEDERA, 36 ORE IN PRONTO SOCCORSO PER PERSONA COLPITA DA ICTUS: “ENNESIMO CASO DI MANCANZA DI POSTI LETTO. I CITTADINI SONO ESAUSTI”

“Non è la prima volta che denuncio la mancanza di posti letto all’ospedale di Pontedera. Questa volta a farne le spese è un paziente di 72 anni colpito da ictus che, come emerso dalla stampa, ha dovuto attendere 36 ore al pronto soccorso prima di essere accompagnato nel suo reparto. È un’indecenza, la sanità toscana è al collasso, Saccardi ne prenda definitivamente atto.”

“Su un bacino da 120mila abitanti parliamo di numeri decisamente inadeguati. Per 1000 abitanti ci sarebbero a Pontedera solo 2,1 posti letto. La legge in materia parla invece di 3,7 posti letto per mille abitanti come tetto. È un ennesimo scandalo intollerabile, che testimonia il fallimento delle politiche sanitarie del PD e il peggioramento della qualità del servizio sanitario pubblico dovuto alla riforma Saccardi­-Rossi. Purtroppo ormai non mi meraviglio più di tanto. Questo infatti è il risultato del definanziamento cronico della sanità pubblica che va avanti da una decina d’anni su tutto il territorio nazionale e ha significato tagli per 37 miliardi, in gran parte risparmiati sul personale. Governi di centrosinistra e centrodestra hanno smantellato il servizio sanitario pubblico, e tra questi va incluso il governo regionale.”

ACCORDO GEOTERMIA TOSCANA “ROSSI IN CORSA SOLITARIA. IL CONSIGLIO REGIONALE DEVE PRIMA ESPRIMERSI E MODIFICARE IL PIANO ENERGETICO”

“Il Presidente Rossi va troppo di corsa sull’accordo con Enel per la geotermia in Toscana. E’ bene che Rossi si ricordi che prima di accordarsi con l’Enel per la geotermia nell’Alta Val di Cecina e nell’Amiata, sarebbe opportuno che facesse esprimere in merito anche il Consiglio regionale, modificando il piano energetico e procedendo con un confronto con il Ministero competente. In questi anni troppi pochi sono stati i benefici e a rimetterci è stata la cittadinanza e le popolazioni vicine a queste centrali, colpite da preoccupanti impatti ambientali.

Sulla geotermia la nostra linea è chiara da sempre, opposta alla strategia del PD e del governatore Rossi. Noi diciamo sì alla bassa entalpia e media entalpia solo con consenso delle popolazioni che ospitano l’impianto, per soddisfare una domanda esistente o proveniente da progetti di economia circolare, con la garanzia di emissioni zero. No a nuovi impianti ad alta entalpia. Tutto il resto è da evitare e si può farlo: basta puntare sul risparmio energetico e sul mix di fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, senza scordarsi dei sistemi di accumulo che tanto aiuterebbero la nostra rete elettrica.”

“Ricordo a tutti che il 30 luglio sarà il giorno della verità, perché ci sarà la conferenza decisoria sulla nuova centrale geotermica pc6 voluta da Enel in provincia di Siena. Come Movimento 5 Stelle abbiamo infatti fatto approvare dal Consiglio regionale un atto che chiede alla Giunta di esprimersi con parere negativo in merito a questa grande centrale e pretendiamo il rispetto del voto unanime ottenuto dalla nostra mozione. La posizione è chiara: non vogliamo altre grandi centrali geotermiche sul territorio e quelle esistenti devono essere convertite a ciclo chiuso senza emissioni prevedendone e programmando il loro superamento.”

AEROPORTO DI FIRENZE: FUGHIAMO OGNI DUBBIO

Il M5S è sempre stato e sempre sarà garante della sicurezza dei cittadini e della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile della nostra regione.
Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che il nuovo aeroporto non si debba costruire e che quello attuale vada messo in sicurezza per tutelare le popolazioni residenti, ottemperando quanto prescritto dal vigente decreto VIA del 2003, e che debba essere ridimensionato e riqualificato come City Airport.

Abbiamo altresì sostenuto che in Toscana debba esistere un unico aeroporto internazionale strategico, quello di Pisa, con il quale debba essere creato un moderno ed efficiente collegamento ferroviario.

Permettere il sorvolo di Firenze e Prato rappresenterebbe un rischio non accettabile, per questo condividiamo le perplessità di chi si è dichiarato contrario ad ipotesi di piste parallele all’autostrada, ipotesi mai supportate da progetti di dettaglio.

Queste considerazioni, non ideologiche, sono ampiamente supportate dalla documentazione del progetto e dalle numerose testimonianze, anch’esse documentate, di tutti i tecnici qualificati che sono stati chiamati a pronunciarsi.

Abbiamo sostenuto anche in aula che la realizzazione del parco della piana rappresenta un opera indispensabile, a prescindere dal futuro aeroportuale, per migliorare la qualità dell aria che già oggi porta la piana in procedura di infrazione europea, essendo una delle aree più inquinate del continente.

DISTACCAMENTO AEROPORTUALE VIGILI DEL FUOCO DI PISA, RISCONTRATE SERIE PROBLEMATICHE ANCHE DI SICUREZZA

A seguito di incontri che ho avuto con le rappresentanze sindacali regionali e provinciali di UILPA, guidate dal segretario territoriale Mario Gaddini, sono venuta a conoscenza di una serie di problematiche riferite alla sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco dell’aeroporto “Galilei” di Pisa.

Ci segnalano, infatti, che ad oggi gli operatori che ogni giorno vigilano sulla sicurezza di milioni di passeggeri e dipendenti aeroportuali sono ospitati all’interno di una sede vetusta, la cui costruzione risale agli anni ’80. Tale struttura necessiterebbe di ristrutturazioni molto onerose e non pienamente risolutive, al punto da rendere preferibile la costruzione di una nuova sede, che tra l’altro risolverebbe anche altre criticità presenti. In tal modo si agevolerebbe l’attività di safety aeroportuale e ci si allineerebbe alle indicazioni raccomandate dalle normative internazionale previste dall’ICAO.

Altre criticità riguardano in particolar modo anche il serbatoio per il rifornimento idrico del distaccamento che è vetusto, il congelamento dell’acqua presente all’interno dei mezzi antincendio dei vigili del fuoco, l’assenza di rastrelliere porta DPI a norma, l’acqua degli impianti sanitari non bonificata, l’acqua sporca che esce dalle docce, i filtri da tempo non cambiati, l’edificio al piano terreno non rialzato come invece prescrive la legge (con conseguente ingresso di serpenti e di altri animali), la mancanza di doppi vetri agli infissi, le porte dei camion di soccorso che non hanno le distanze regolamentari dal muro e quindi sono pericolose per operatori VVF.

Queste criticità sono state sollevate spesso nel corso degli anni e prima ancora della fusione tra le due società di Pisa e Firenze, come mi è stato dimostrato da una corposa documentazione, ma non è mai stata data una risposta concreta e risolutiva.

Dato che negli anni la Regione ha deliberato anche degli stanziamenti per contribuire alla sicurezza aeroportuale e alle condizioni dei lavoratori del settore, chiediamo che anche in questo caso faccia altrettanto. Oltre a ciò riteniamo necessario che la Regione si attivi presso ENAC e presso la Società Toscana Aeroporti, al fine di superare tempestivamente le numerose ed evidenti criticità che caratterizzano il distaccamento dei Vigili del Fuoco presso l’aeroporto pisano, indicando anche un cronoprogramma delle attività legate agli interventi.”

OSPEDALE DI PORTOFERRAIO, QUARTINI (M5S): “RIMANGA PRESIDIO DI BASE E SIA POTENZIATO ANCHE IN VISTA DELLA STAGIONE ESTIVA

L’ospedale di Portoferraio rimanga presidio di base e centro di una rete locale che coinvolga l’intera isola, con una modularità a crescere per i mesi estivi. Inoltre si risolva la questione di carenza di personale, dedicando un numero adeguato di professionisti sia medici che infermieristici e si mantenga sull’isola d’Elba un adeguato numero di ambulanze con medico a bordo, in modo da poter coprire l’intero territorio.

E’ evidente che una serie di fattori stanno contribuendo a depotenziare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario regionale. E sull’isola d’Elba questo depotenziamento è particolarmente acuto. L’ospedale di Portoferraio viene ridotto a meno che presidio di base. Neppure è stato considerato come il bacino dì utenza sia compreso in estate fra 80.000 e 150.000 abitanti ed in tale linea si sarebbe dovuto stabilire di dotarlo di un pronto soccorso con un numero limitato di specialità. Innumerevoli poi sono gli altri problemi relativi all’isola d’Elba: carenza di personale sia medico che infermieristico legato alle emergenze ed alle attività ambulatoriali, ristrutturazione dell’edificio non adeguata, malfunzionamento dell’elisoccorso, sistema non eccellente di emergenza-urgenza 118 e tempistica di intervento che spesso sfora soprattutto nei casi di emergenza.

Ci opponiamo con forza a questo smantellamento ed a tutte le criticità evidenziate. Occorre che la Regione intervenga immediatamente, al fine di garantire per l’isola d’Elba, soprattutto nella stagione estiva, un servizio sanitario efficiente.

OPERAIO MORTO A MARINA DI CARRARA, IL CORDOGLIO DEL GRUPPO REGIONALE M5S

Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la tragica morte dell’operaio schiacciato da una lastra di marmo a Marina di Carrara.

Ci stringiamo nel dolore ai familiari ed ai colleghi della vittima. Occorrerà fare piena chiarezza sulle cause dell’incidente fatale e rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza in questi luoghi di lavoro particolarmente a rischio. E’ intollerabile che si continui a morire sul posto di lavoro. Occorre l’impegno di tutte le Istituzioni e di ogni schieramento politico per porre fine a questo tragico bollettino di guerra.

CONVEGNO ESTRA SUI SERVIZI PUBBLICI, SINDACI SIANO COERENTI!

Chiediamo agli Amministratori locali del centrodestra, invitati da Estra ad un convegno ad Arezzo per parlare di acqua e rifiuti, serietà e coerenza. L’esito referendario del 2011 sulla gestione dei servizi pubblici locali parla chiaro: 26 milioni di italiani hanno votato sì ad una gestione pubblica di acqua e rifiuti. Tale volontà popolare deve essere rispettata, ogni ipotesi di partecipazione privata al servizio idrico deve essere rispedita al mittente. Il tentativo di ESTRA di creare una cordata sui sindaci per ampliare il proprio raggio d’azione e creare una Multiutility regionale non può essere preso in considerazione.

Stupisce vedere tra gli invitati al convegno sindaci che sono stati eletti anche grazie ai voti della Lega, quando la stessa Lega ha stipulato un contratto di governo nazionale nel quale si prevede chiaramente una gestione pubblica dell’acqua. Stupisce ulteriormente perché la stessa Lega ha votato a favore della nostra proposta di legge regionale sull’economia circolare, e adesso i suoi sindaci vanno a convegno con Estra, la quale notizie di stampa sostengono voglia acquistare quote di Sei Toscana, la società dei rifiuti delle province del sud. Sulla gestione rifiuti abbiamo da tempo proposto una chiara rivoluzione in Toscana: via i tre macro ambiti territoriali a favore di ambiti più piccoli, e via i conflitti di interesse, assicurando in particolar modo la separazione netta tra chi cura la raccolta dei rifiuti urbani e chi li smaltisce.

Anche la nostra posizione sull’acqua, ribadita in atti, proposte di legge ed interventi, è chiara e netta da sempre. Il servizio idrico deve tornare ad una gestione interamente pubblica. Si tratta di una scelta volta a garantire l’accessibilità all’acqua da parte di tutti i cittadini, investimenti sulla rete al fine di fermare le perdite (che superano anche il 40%), 50 litri giornalieri gratuiti, depurazione e fognature e il reinvestimento di tutti gli utili. Le principali realtà europee stanno tutte tornando indietro dalla privatizzazione. Parigi, Berlino ed altre capitali del nord-est europeo stanno ritornando al servizio pubblico.

L’acqua è un bene comune, non può essere gestito come un bene qualsiasi e soprattutto non può soggiacere alle regole del profitto.

TAPPA A LIVORNO DEL TOUR ECO IMPRESA. VISITATE “SHARE N GO”, “GENERPLUS” E “TRED“

Tappa a Livorno ieri del tour Eco impresa organizzato dal Movimento 5 Stelle in collaborazione con Ecofuturo Festival.

“Oggi abbiamo visitato le eccellenze del territorio livornese. La “Share n go” che con 250 lavoratori in tutta Italia offre un servizio di car sharing elettrico che non inquina, la “Generplus” che si occupa da oltre di 10 anni di energie rinnovabili e mobilità sostenibile e la “Tred Livorno“ che è diventata la piattaforma regionale toscana per il trattamento di elettrodomestici dismessi e provvede al massimo recupero di materiali da rifiuti elettrici ed elettronici provenienti da attività industriali e da usi domestici.”

L’ing. Carlo Giangregorio, socio fondatore di Generplus, ha ribadito l’importanza della sinergia tra fonti rinnovabili e mobilità elettrica, un ambito nel quale può nascere una vera e propria rivoluzione e un nuovo modello di sviluppo. Il dott. Emiliano Niccolai, AD di Share n go, azienda con 140mila iscritti in tutta Italia, ha invece ricordato la recente nascita del Consorzio NEMO, un progetto che prevede la creazione di un centro di eccellenza per la ricerca applicata nell’ambito dell’integrazione tra il settore dell’energia e quello della mobilità elettrica e sostenibile. Obiettivo principale, dare una seconda vita alle batterie non più utilizzabili ed in esaurimento delle auto elettriche.

“Si tratta nello specifico di un ottimo esempio di economia circolare, capace di creare tanti nuovi posti di lavoro, un’iniziativa che necessita del massimo supporto, anche istituzionale” ha ricordato Giannarelli.

Nicola Suggi, AD di Tred Livorno, unica azienda in toscana autorizzata a trattare lo smaltimento di frigoriferi e condizionatori, ha invece evidenziato l’unicità italiana della sua azienda, in quanto dai frigoriferi l’azienda recupera completamente gli oli e i gas presenti nelle apparecchiature.

“Si tratta di un procedimento estremamente virtuoso a livello ambientale che ha anche molto successo, tanto che abbiamo necessità di ampliare l’azienda per venire incontro agli ordini” conclude Suggi.