Banner, campagna elettorale 2015

Il 7 novembre scorso abbiamo presentato la nostra proposta di legge di riforma del sistema idrico toscano agli iscritti toscani del Movimento 5 Stelle. Dopo sessanta giorni di valutazione su Rousseau abbiamo ottimizzato alcuni punti, confermando l’efficienza e l’efficacia del nostro metodo di democrazia diretta. Poteva essere sufficiente questo ma non ci bastava e ho girato personalmente la Toscana per una serie di incontri con cittadini, comitati, gestori del servizio al fine di ottenere il miglior testo possibile di riforma del servizio idrico toscano, con l’intento di ripubblicizzarlo. Siamo arrivati ad una proposta che a diritto è la migliore strada per far rispettare nella nostra regione l’esito referendario 2011 tradito da Enrico Rossi, il PD e chi oggi si presenta con la sigla Liberi e Uguali, che hanno reso la Toscana la prima regione a privatizzare questo servizio pubblico essenziale.

Grazie ai contributi degli iscritti su Rousseau abbiamo migliorato la proposta sui 50 litri d’acqua garantiti a persona ogni giorno. Una misura indicata sì per tutti ma che deve partire dalle famiglie con redditi più bassi.

Così come abbiamo accolto l’indicazione del Forum toscano dei Movimenti per l’Acqua, di un principio restrittivo per individuare il Direttore di AIT: oltre alla selezione pubblica non deve avere avuto esperienze o collaborazioni con società private che gestiscono servizi pubblici.

L’intera proposta è a disposizione del consiglio regionale e di tutti i cittadini (clicca qui).

Invito tutti a leggerla e farla leggere, includendo nell’elenco anche quella forza politica che ci risulta abbia fatto un copia incolla con la nostra prima versione presentata a novembre alla stampa, protocollandola in tutta fretta durante la campagna elettorale forse sperando di averne qualche vantaggio.

L’originale è sempre migliore della copia, ma se aspettavano avremmo almeno fornito il definitivo.

Comunque aspettiamo il PD e il resto del Consiglio Regionale nel dibattito su questa proposta, convinti che anche in questo caso la democrazia diretta, quella vera, sia la svolta politica del nostro paese.

Per leggere l’intera proposta protocollata clicca qui

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