Quanto sta succedendo in questi giorni intorno all’applicazione toscana della Legge Lorenzin sui vaccini è intollerabile. Come da noi preannunciato più volte il caos amministrativo era solo una delle conseguenze negative di questa norma, importante e grave certo, ma mai quanto l’esclusione dei bambini “non in regola” dai percorsi educativi avviati nel proprio Asilo Nido, magari da due anni.

E’ intollerabile che questi bambini e queste bambine subiscano questo trauma ed è intollerabile che i Comuni siano lasciati soli a gestire questa situazione discriminatoria, come denunciato da più amministrazioni.

LA MOZIONE NON ATTUATA
Ma per me, consigliere regionale, è ancora più intollerabile che la Giunta regionale – nella precisa figura dell’assessora alla Sanità – abbia omesso di attuare un preciso indirizzo che avrebbe potuto evitare tutto questo. Indirizzo approvato all’unanimità dal Consiglio regionale il 20 dicembre scorso, scritto in una mozione a mia prima firma, sottoscritta da quattro colleghi di quattro forze politiche diverse tra i quali il Presidente della Commissione Sanità Scaramelli (PD).

Abbiamo atteso invano la nota di attuazione di questa mozione per poter verificare come la giunta aveva rispettato l’impegno affidato dal Consiglio di

  1. “adoperarsi affinché tutti i minori non vaccinati ma regolarmente iscritti e accettati potessero giungere a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018, senza alcuna interruzione di continuità educativa
  2. “chiedere al Parlamento di tenere presente l’esigenza di considerare l’anno scolastico 2017-2018 transitorio, per dare risalto alla divulgazione e alle opportune informazioni sui percorsi vaccinali alle famiglie
  3. chiedere inoltre di far proprie le proposte formulate da ANCI, nonché di adottare ogni altro provvedimento utile e necessario all’attuazione del punto 1 del presente atto“.

Parliamo di indirizzi chiari, semplici e attuabili.

Perché la giunta regionale ha omesso di attuarli?

Rossi batta un colpo. Presenterò un’interrogazione urgente a lui e all’assessora Saccardi, come annunciato nell’ultima seduta d’aula.

Abbiamo sempre chiarito l’importanza delle vaccinazioni e siamo soddisfatti del lieve aumento della copertura vaccinale (che in Toscana era già – senza nuovi obblighi introdotti dal decreto – alta).

Ma è intollerabile che si persista, con forzature, nel voler negare a questi bambini e a queste bambine il diritto alla prosecuzione del percorso educativo avviato, magari per il bisogno di rivendicare il potere di punire la scelta di coscienza dei loro genitori.