Luigi Di Maio, Arezzo (25 gennaio 2018)

Negli ultimi due giorni il tour del nostro candidato premier, Luigi Di Maio, ha toccato la Toscana, segnando una linea di demarcazione finale, crediamo, tra la narrazione caricaturale che i partiti fanno del Movimento 5 Stelle e la realtà dei fatti.

Abbiamo con piacere accompagnato Luigi nella visita all’azienda Rocca delle Macie, simbolo dell’imprenditoria vitinicola toscana targata Chianti Classico, e siamo stati contenti della partecipazione delle tante aziende analoghe e delle delegazioni di Legacoop Agroalimentare, Fedagri Confcooperative e Coldiretti all’incontro d’ascolto nello storico Relais Vignale di Radda in Chianti. È stata l’ulteriore occasione per raccogliere le istanze di un settore, quello agricolo e agroalimentare, strategico per la Toscana e l’Italia, in larga parte già raccolte nel nostro programma: legalità sui fondi europei, tutela vera del made in italy a partire dai trattati che i partiti hanno votato, come il dimenticato TTIP, l’inversione dell’onere della prova a livello fiscale e la cooperazione come modello di valorizzazione della filiera, al pari della battaglia contro le false cooperative.

Dal bagno di folla di Arezzo raccogliamo la convinzione di aver lavorato bene, a partire dalla Toscana, sul tema banche. Grazie a noi la Toscana ha fatto i conti con lo scandalo Monte Paschi di Siena, tramite una commissione d’inchiesta regionale presieduta dal nostro Giacomo Giannarelli, e grazie a noi esiste oggi un’inchiesta parlamentare su un sistema bancario che ha visto proprio in questa regione dare le peggiori dimostrazioni di commistione malata tra partiti e istituti di credito.

Le centinaia di persone intervenute ad Arezzo hanno capito che il Movimento 5 Stelle è l’unico interlocutore credibile per la cittadinanza, l’unico che realmente potrà mettere mano al sistema bancario per riformarlo nell’indirizzo di maggiore trasparenza, riduzione dei conflitti di interesse e soprattutto ritorno alle origini: al dare credito a imprese e cittadini.

Ringraziamo Lucense per aver ospitato un incontro importante per la lucchesia, dove Luigi Di Maio ha potuto incontrare gli artefici del progetto Ecopulplast, incontro tra l’industria e il Centro di ricerca Rifiuti Zero di Capannori, nel segno della vera economia circolare. Siamo l’unica realtà politica regionale che ha parlato da sempre con serietà di economia circolare, leggendo opportunità di sviluppo sostenibile in visioni che PD e centrodestra bollano ancora come utopie. L’incontro nel Centro Lucense è la conferma che il Movimento 5 Stelle è una forza di governo capace di far dialogare il miglior civismo col tessuto produttivo.

Prendiamo atto che qualche professionista della politica PD ha cercato di offuscare l’importanza dell’iniziativa lanciando fake news e sterili polemiche sulla nostra posizione relativa ad alcune infrastrutture mitologiche legate a Lucca. Ai cittadini ricordiamo, come ha detto lo stesso Di Maio, che noi non siamo contro le grandi opere, ma osteggiamo e osteggeremo sempre le grandi opere inutili. C’è chi vuol continuare a raccontare fiabe e chi, come noi, si misura col distretto cartario sulla mobilità intermodale e l’autostrada free slot per risolvere due problemi: il traffico lucchese e l’inquinamento aereo. Così come sul Ponte sul Serchio la nostra posizione è sempre la solita: bene farlo, ma il dove si decide insieme alla cittadinanza.

Il segnale dato da Luigi Di Maio sui bacini di carenaggio ci sembra infine il miglior modo per aiutare i cittadini nel capire chi fa sul serio e chi invece non vuole rimuovere i blocchi storici allo sviluppo di Livorno. Così come la grande adesione al pranzo di ieri tra attivisti e portavoce M5S è il segnale che il Movimento 5 Stelle, diversamente da altri, marcia insieme, determinato, verso l’obiettivo di governare le istituzioni.

Abbiamo vissuto una due giorni simbolo che ci auguriamo abbia aiutato la cittadinanza a lasciare da parte le novelle dei partiti sul M5S. Anche in Toscana, la migliore società civile, quella che tiene in piedi questa regione e chiede sicurezza, liste d’attesa civili, libertà di sviluppare la propria idea imprenditoriale e garantire vera occupazione, ha un solo interlocutore: il Movimento 5 Stelle.