Il Movimento 5 Stelle accende un faro sui problemi del trasporto ferroviario utilizzato dai pendolari toscani. Rilanciato in Regione il “Manifesto sui problemi e le esigenze del pendolarismo” con una mozione a prima firma Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio. Insieme alla mozione i Cinque Stelle hanno protocollato due interrogazioni sul caso di specie del Valdarno – linea lenta e declassamento – illustrate in conferenza stampa da Maurizio Da Re, portavoce del Comitato pendolari Valdarno Direttissima.

“Da quasi un anno attendiamo dalla giunta attuazione della nostra mozione sul protocollo di sicurezza nei treni, nata dopo la violenza sessuale subita l’11 luglio da una ventenne su un treno regionale. Il Consiglio approvò all’unanimità il 29 luglio, ma ancora la Giunta non ha rispettato l’impegno. Un fatto grave che dà l’idea di quanta priorità questa giunta dia al tema” ha dichiarato Bianchi in conferenza stampa.

“Ogni anno i pendolari lamentano gli stessi problemi e ogni anno le soluzioni mancano. Treni affollati, spesso non climatizzati e in ritardo cronico. E nei nuovi persino la beffa di software difettosi, problemi agli assi – come per gli Swing – e la barzelletta delle porte dei bagni che si aprono verso l’interno e non fanno passare le donne incinte dal quinto mese in poi. Il problema centrale è che per risolvere il problema serve riconoscerlo nei suoi aspetti tecnici. Altro che questionario di rilevazione: ci vuole un sistema di monitoraggio della performance che coinvolga gli utenti sulla loro esperienza di servizio: le porte erano rotte o meno? I finestrini si aprivano si o no? L’aria condizionata andava e se sì era troppo fredda in alcune carrozze e in altre no?” ha aggiunto Bianchi.

“Poi sui ritardi serve un metodo oggettivo, rivedendo gli orari sulla base dell’effettivo tempo tecnico di viaggio: in alcuni casi i treni frenano perché le tratte sono indicate con 5-10 minuti in più. Non prendiamoci in giro. Infine sia garantita pari dignità tra treni regionali e alta velocità: perché il tempo di un pendolare deve valere meno di chi prende Italo o Frecciarossa?” ha concluso Bianchi.

Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, ha integrato col racconto dei problemi di 10mila pendolari della zona.“Il Movimento 5 Stelle ha accolto le nostre domande su linea lenta e declassamento, visto che l’assessore Ceccarelli non risponde a noi pendolari, speriamo ora lo faccia ai consiglieri Cinque Stelle. Dal 27 dicembre scorso una coppia di treni Firenze-Roma è passato dalla direttissima alla “linea lenta” per una sperimentazione sulla linea aretina che noi definiamo un “cavallo di Troia”, per perdere la direttissima, e purtroppo avevamo ragione. Infatti abbiamo scoperto che nell’orario estivo, da domenica prossima, la sperimentazione continuerà, per complessivi 12 mesi: così Regione Toscana e Trenitalia hanno deciso di peggiorare il servizio a noi pendolari, con un ritardo cronico ‘programmato’ di 5 minuti, che si aggiungono ai consueti “inchini” sulla direttissima riservati agli altri treni regionali a favore di Frecce e Italo. Per noi la sperimentazione è negativa già ora, perché altri ancora altri sei mesi così?”.

“La Regione continua a non dirci se farà declassamenti dei treni, a 3 anni e mezzo dall’ultimo (dicembre 2012). Quando noi pendolari del Valdarno prendiamo un Firenze-Foligno dove c’è ancora la prima classe, capita di vedersi multati, o, nel migliore dei casi, spostati nella seconda. Ma se il treno è sovraffollato e la situazione è cronica perché non si declassano le carrozza di prima, come già fatto in passato? E’ possibile che su 26 treni interregionali, che passano dal Valdarno, per Foligno ma anche per Roma, ne abbiamo ben 20 ancora con la prima classe?” ha concluso Da Re.

“Siamo portavoce dei cittadini attivi, quindi dei Comitati, a tutti i livelli istituzionali. Questi atti nascono dal modo del M5S di leggere il proprio ruolo istituzionale: essere prima di tutto portavoce dei cittadini” ha aggiunto Tommaso Pierazzi, attivista M5S del Valdarno promotore del dialogo tra consiglieri regionali M5s e comitati.

NOTE

–  In allegato la mozione n.376

–  Al seguente link la mozione n. 21 in attesa di attuazione da parte della Giunta regionale http://bit.ly/219XVPA

–  Al seguente link l’interrogazione sulla sperimentazione della “linea lenta aretina” http://bit.ly/219XNja