Manca alla Toscana una legge o un protocollo per il recupero dei farmaci inutilizzati, benché validi, nelle RSA e nelle case dei privati, incluse quelle dove è assicurato un servizio di assistenza domiciliare. Il Movimento 5 Stelle prova a stimolare in tal senso il Consiglio Regionale e la giunta, con una mozione dedicata.

“Gestire su base regionale il sistema di raccolta e verifica dei farmaci a disposizione significherebbe risparmiare denaro pubblico e privato, salvaguardando anche le scorte e anche ridurre la quantità di medicine oggi gettate come rifiuti”.

“Veneto e Marche sono già intervenute in tal senso, evolvendo le prescrizioni della legge 244/2007 che prevede una restrizione al riuso dei farmaci inutilizzati, contenendoli in due circuiti separati: quello delle RSA e delle case di persone assistite a domicilio e quello dei privati non assistiti. Oggi anche in Toscana questi due circuiti non si possono mischiare e un farmaco inutilizzato in una RSA non può finire ad un privato che ne ha necessità. Un sistema superabile, a nostro parere, a beneficio delle casse regionali, di quelle dei gestori RSA e soprattutto dei tantissimi cittadini che ne potrebbero beneficiare”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1Uhv8cB