A pochi giorni del convegno internazionale col quale dimostreremo che la gestione pubblica del servizio idrico non è utopia a Cinque Stelle, perché già realtà efficiente in 180 città e 35 paesi del mondo, il PD ci stupisce col tempismo. Nella speranza che sia solo un’indiscrezione, ci è giunta voce di una possibile mobilitazione dei lavoratori in una società di gestione del servizio idrico, causata dall’improvvisa accelerazione del folle progetto PD di riunire tutti i gestori in un’unica società con capitale misto pubblico-privato guidata da Publiacqua.

Speravamo che fosse una farneticazione di Nardella, rimasta solo sui taccuini dei giornalisti il 4 aprile 2015, anche se siamo saliti sulle barricate quando il suo partito votava atti in tale direzione, da ultimo il Piano Regionale di Sviluppo dove tramonta l’assurda autorità unica per acqua e rifiuti, ma persiste un’ambigua “ottimizzazione delle società di gestione”. Vedremo presto se il PD ha ancora intenzione di forzare la mano sulla privatizzazione del servizio idrico, riproponendo il fallimentare modello Publiacqua a tutti i toscani.

Intanto li aspettiamo all’ennesima prova dei fatti, il voto sulla nostra mozione dove chiediamo che la Toscana si schieri contro l’approvazione del DDL sull’acqua a trazione renziana. Vedremo se il nuovo gruppo MDP produrrà una vera discontinuità su questo ulteriore tradimento della volontà popolare espressa da 27 milioni di italiani nel referendum 2011.

Di certo, a prescindere da questo, il PD sappia che i sindaci a Cinque Stelle attuali e futuri faranno di tutto per mantenere la gestione del servizio idrico in mano esclusivamente pubblica, con un controllo ulteriore da parte dei cittadini. Una linea che stiamo traducendo in una proposta di legge regionale che porteremo nei prossimi mesi all’attenzione del Consiglio.

Intanto vi aspettiamo lunedì a Roma, Auletta dei Gruppi – Camera dei Deputati, ore 14 per il convegno internazionale “Acqua pubblica e partecipata: utopia possibile”.

GIACOMO GIANNARELLI