PRECARI CNR, PARLAMENTO ESTENDA LA STABILIZZAZIONE. NESSUNO DEVE ESSERE ESCLUSO

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La Regione Toscana si attivi con il Governo ed il Parlamento affinché la prevista stabilizzazione dei lavoratori precari degli Enti Pubblici di Ricerca venga estesa a tutti gli interessati. Non è ammissibile che 8mila lavoratori vengano esclusi.” E’ questa la chiara richiesta che il gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, assieme all’on. Alfonso Bonafede, ha lanciato oggi durante la visita alla sede del CNR a Sesto Fiorentino. Gli esponenti pentastellati hanno avuto modo di ascoltare le proteste dei lavoratori precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, condividendo con loro una mozione di impegni, prima firmataria la consigliera Irene Galletti, che è stata presentata oggi in Consiglio regionale.

L’attuale Legge di Bilancio in esame alla Camera prevede di stabilizzare sino al 2019 circa 2mila lavoratori precari dei vari Enti Pubblici di Ricerca, tra cui anche il CNR. Visto però che gli interessati sono circa 10mila persone, è giusto che il Governo ed il Parlamento trovino i fondi necessari (60 milioni in due anni sono cifre ridicole) per garantire anche a loro una più che giusta stabilizzazione lavorativa, senza che per questo vengano sacrificati altri importi stanziati per la cultura o la scuola. Oltre a ciò è necessario che i finanziamenti statali siano vincolati alla stabilizzazione dei precari e non vadano dispersi in altre azioni, stabilizzazione che deve includere anche i lavoratori tecnici ed amministrativi di tali Enti. È per questo motivo che con la nostra mozione chiediamo che la Giunta regionale si attivi al più presto affinché la platea dei beneficiari sia estesa a tutti i precari, nessuno escluso.

La partecipazione del gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle all’assemblea dei precari CNR di Sesto Fiorentino fa seguito ad altri incontri che i consiglieri regionali pentastellati hanno avuto nelle settimane scorse con i precari del CNR della sede di Pisa. Sono previste ulteriori partecipazioni a proteste nelle altre sedi toscane.