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Medico a bordo di ambulanze, Galletti (M5S) Interroga la Giunta Regionale: “Le preoccupazioni dei cittadini non devono essere ignorate”

La Presidente regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, ha presentato oggi un’interrogazione alla Giunta Regionale per chiedere una revisione delle politiche relative al nuovo sistema di emergenza-urgenza sanitaria in Toscana, in particolare per quanto riguarda l’uso di ambulanze senza medico a bordo. La richiesta nasce dalle preoccupazioni espresse dai cittadini di Greve in Chianti e dal dibattito che ne è scaturito, evidenziando il malcontento per un modello di soccorso che potrebbe presto essere esteso anche ad altre aree periferiche della Regione.

“Le politiche sanitarie devono essere pensate per rispondere alle reali aspettative e preoccupazioni dei cittadini, che non possono essere ignorate in nome di decisioni assunte unicamente su basi statistiche e finanziarie”, ha dichiarato Galletti. “Il messaggio all’ amministrazione regionale è chiaro: quando si tratta di salute pubblica, le decisioni non dovrebbero mai essere imposte senza un consenso popolare e senza una comunicazione trasparente dei motivi che le guidano”.

Per Galletti “Le politiche sanitarie devono rispondere alle aspettative e alle preoccupazioni dei cittadini in quanto l’assenza di un medico in ambulanza potrebbe avere effetti seri sulla qualità del soccorso sanitario”. Le criticità sollevate riguardano la tempestività dell’intervento medico, visto che ritardi anche minimi possono compromettere la gestione di emergenze gravi, e la continuità delle cure offerte al paziente, che potrebbe vedere interrotto o ridotto il livello di assistenza lungo il tragitto verso l’ospedale. Anche la gestione delle emergenze multiple potrebbe risultare compromessa, con il rischio di ritardi aggiuntivi nelle zone periferiche se le risorse mediche sono già impegnate.

“In situazioni di emergenza – prosegue Galletti – l’imprevedibilità degli scenari richiede la presenza immediata di un medico, senza che si debba aspettare l’arrivo di un’auto separata. Non possiamo ignorare i rischi concreti per la salute dei cittadini”. Infine, la Consigliera ha sottolineato l’importanza di mantenere la fiducia della popolazione nel sistema sanitario, che potrebbe essere minata da una percezione di riduzione dei servizi essenziali.

“Nell’interrogazione presentata, chiediamo alla Giunta regionale di rimettere in discussione l’attuale modello di emergenza-urgenza, aprendo un confronto che risponda concretamente alle esigenze di sicurezza e assistenza espresse dai cittadini”, conclude Galletti. “L’obiettivo è assicurare un servizio sanitario che non solo rispetti le esigenze economiche e logistiche, ma che sia anche in grado di offrire ai toscani un sistema di soccorso rapido, efficace e pienamente in linea con le aspettative della comunità”.

Esenzione bollo auto per disabili: Consiglio Regionale della Toscana approva la mozione M5S per il riconoscimento dell’esenzione a livello nazionale

Close-up Of A Disabled Man In Wheelchair Getting In His Car

Approvata all’unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle per il riconoscimento interregionale dell’esenzione dal bollo auto per i veicoli appartenenti a nuclei familiari con persone con disabilità.

“Con grande soddisfazione, oggi abbiamo ottenuto un risultato importante per le persone con disabilità. Grazie alla nostra mozione, la Regione si impegnerà, attraverso la conferenza Stato-Regioni, a promuovere il riconoscimento automatico dell’esenzione dal bollo auto a livello nazionale e interregionale, eliminando l’obbligo di fare specifica richiesta ogni anno,” ha dichiarato Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S e Consigliera regionale. 

“Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’introduzione di un regime transitorio che permetterà di sanare retroattivamente le posizioni di coloro che, negli anni passati, non abbiano presentato domanda per l’esenzione. Con questo atto, ci impegniamo a tutelare i diritti delle persone con disabilità, semplificando le procedure e garantendo a tutti parità di accesso alle agevolazioni fiscali previste,” ha concluso Galletti.

Crisi Moda Valdarno. Pierazzi (M5S): Apprezzabile ogni aiuto. Adesso azioni concrete a sostegno di tutta la “filiera”.

incontro fra i sindaci del Valdarno, rappresentanti delle categorie economiche, imprenditori, l’onorevole Tiziana Nisini e collegato da remoto il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon

Dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali arrivano otto settimane di cassa integrazione in deroga nel 2024 per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del comparto moda.

Qualunque aiuto messo in campo lo riteniamo apprezzabile per sostenere un comparto in crisi come quello della moda che in Valdarno tocca tante famiglie. Quasi il 25% degli occupati totali.
Ma ci preoccupiamo nel momento stesso che un’azione così risicata sia enfatizzata senza avere rassicurazioni sui passi successivi e cioè un sostegno maggiormente strutturato su tutta la “filiera” del comparto moda.

A quel tavolo oltre ai sindaci della vallata c’erano i rappresentanti delle categorie economiche che invece hanno mosso precise tipologie di interventi a salvaguardia dell’intera “filiera”.

Purtroppo è l’ultima manovra di bilancio a preoccuparci sulla reale volontà di questo governo nel voler individuare le azioni necessarie a sostegno del Paese.

Non a caso nel confronto di ieri è tornato centrale l’interlocuzione con il sistema bancario per un accesso alla liquidità che permetta di far respirare le imprese.

Ci stupiscono anche le affermazioni della sindaca di Montevarchi che alla domanda posta sul mancato coinvolgimento dei sindacati ha detto che non ha preclusioni “l’ importante però è che si sia propositivi”. Da quello che abbiamo letto, i sindacati hanno evidenziato che “moda” non è solo confezioni ma anche pelletteria, calzaturifici, accessori e in modo particolare le imprese metalmeccaniche.

Perché come hanno già ricordato in tanti la moda in Valdarno è una vera e propria “filiera” con un indotto che da lavoro anche a interi nuclei familiari. Per questo condividiamo la necessità di rivedere i codici Ateco coinvolti.

Rigassificatore: Galletti (M5S) “Via da Piombino entro i termini. Bucci e Governo rispettino gli impegni”

“La Toscana sta già facendo la propria parte con la nave rigassificatrice, dietro le rassicurazioni del governo che dopo tre anni l’impianto sarebbe stato spostato a Vado Ligure; questo senza che Piombino abbia ancora aver ricevuto tutte le compensazioni promesse. Sarebbe serio che la destra smettesse con la sua propaganda a danno dei toscani.” Così la Presidente del Gruppo M5S Toscana, Irene Galletti,  commentando le dichiarazioni del nuovo presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, secondo cui la nave rigassificatrice può  rimanere a Piombino senza venire spostata a Vado Ligure come ipotizzato in precedenza. 

Quarrata: Aggressione a lavoratore pericolosa deriva anti-democratica

Esprimiamo una ferma condanna per l’episodio di violenza avvenuto alla Vot International di Quarrata e solidarietà alla vittima, un operaio preso a bastonate perché “colpevole” di essersi rivolto al sindacato e aver denunciato condizioni di lavoro inaccettabili. L’episodio, che segue quelli avvenuti a Seano pochi giorni fa, evidenzia che nel nostro territorio è in atto uno sfruttamento delle persone in barba ad ogni regola e/o contratti di lavoro.

Il MoVimento 5 Stelle si schiera al fianco di questi lavoratori, la cui battaglia è legata a doppio filo con quella che conduciamo per la ricostruzione di un quadro di diritti e di dignità nel mondo del lavoro.

È sempre più necessario creare un fronte comune insieme a tutte le forze che si oppongono a questo clima e che vogliono difendere il tessuto lavorativo e sociale del nostro paese.

Pistoia, lì 29.10.2024

Movimento 5 Stelle Pistoia

Multiutility e Acqua Pubblica, Galletti (M5S): “La proroga di Publiacqua può essere l’occasione per restituire la gestione ai cittadini”

“La proposta di proroga tecnica alla concessione di Publiacqua avanzata dall’Assessora all’Ambiente Monia Monni assume una logica ben definita, se inquadrata nella strategia di riportare l’acqua a essere un servizio pubblico a tutti gli effetti, fuori da qualsiasi piano di Multiutility,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

“La sindaca di Firenze, Sara Funaro, che in queste ore preme per mantenere l’acqua nel ragionamento attorno alla Multiutility, e tutti i sindaci coinvolti, devono tenere presente un fatto fondamentale: il Referendum del 2011, che chiede con forza che l’acqua resti un bene comune e pubblico, attende ancora di essere rispettato a distanza di 13 anni. Un impegno che noi del Movimento 5 Stelle non abbiamo mai smesso di difendere nelle sedi opportune.”

“Troppo spesso nelle discussioni politiche si parla solo di questioni finanziarie e strategie di partnership, dimenticando la volontà popolare. Solo il Movimento 5 Stelle continua a portare avanti la battaglia per un servizio idrico pubblico, come sancito dalla volontà dei cittadini. Portare l’acqua fuori dal perimetro di ogni potenziale speculazione è fondamentale, e se con la gara pubblica in questo momento si confermasse la presenza del socio privato in Publiacque rischieremmo di arrivare a un punto di non ritorno nell’immediato futuro.” Conclude Galletti.

Il Movimento 5 Stelle presenta una mozione in Consiglio Regionale per difendere la filiale della Banca d’Italia a Livorno

Il Movimento 5 Stelle, su iniziativa della Presidente del gruppo Irene Galletti, ha presentato una mozione in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta toscana di intervenire con urgenza contro la chiusura della filiale della Banca d’Italia a Livorno. Dopo la dismissione delle sedi di Pisa e Grosseto nel 2018, la chiusura di Livorno rischia di lasciare la costa toscana priva di un presidio istituzionale fondamentale. L’obiettivo della mozione è sollecitare la Regione a promuovere un dialogo con il Governo e i vertici dell’istituto, affinché si eviti questa ulteriore chiusura, salvaguardando sia un punto strategico per l’economia locale, sia i diritti e la qualità della vita dei lavoratori coinvolti.  

“La chiusura della filiale non significa solo la perdita di un’istituzione preziosa per la costa toscana, ma ha un impatto diretto su 48 dipendenti che, pur conservando formalmente il posto, rischiano un netto peggioramento delle loro condizioni di vita,” ha dichiarato Galletti. “Questi lavoratori potrebbero essere obbligati a lunghi spostamenti verso Firenze o Arezzo, oppure a trasferimenti definitivi. Comprendiamo l’esigenza di ottimizzare le risorse, ma le istituzioni devono trovare un equilibrio tra efficienza economica e benessere dei lavoratori e delle comunità.”

Per il Movimento 5 Stelle, tutta la politica toscana deve entrare nel merito dell’opportunità del mantenimento della filiale livornese, poiché non si tratta di una semplice decisione gestionale, ma di una scelta che rischia di provocare una desertificazione istituzionale. “La presenza della Banca d’Italia è fondamentale non solo per il suo ruolo economico, ma anche per garantire trasparenza e rispetto delle norme, oltre a svolgere l’importante compito di educazione finanziaria: un’attività che non può essere delegata interamente a forme indirette o telematiche, poiché richiede un rapporto umano e sociale, indispensabile per raggiungere efficacemente le fasce di popolazione più vulnerabili. La chiusura impoverirebbe ulteriormente la nostra regione e la Giunta toscana deve agire per tutelare questo presidio essenziale,” ha aggiunto Galletti.  

La mozione impegna la Giunta regionale ad avviare con urgenza un confronto con il Governo e la Banca d’Italia per sospendere la decisione e trovare soluzioni che proteggano il tessuto economico locale e le condizioni dei dipendenti. “La difesa dei servizi pubblici sul territorio deve essere una priorità, così come la tutela della qualità della vita dei lavoratori. Non possiamo permettere che decisioni centralizzate, dettate da logiche di efficientamento, ricadano sulle famiglie e sulle comunità,” ha concluso Galletti.

 

Galletti (M5S): “Lenzi si dimetta se davvero pentito. Altrimenti intervenga Salvetti”

“Le scuse dell’assessore Lenzi sono un passo avanti, ma il pentimento di chi ricopre una carica pubblica come quella alla Cultura di Livorno sarebbe credibile solo con le dimissioni. Se queste non arriveranno, dovrebbe essere il Sindaco Salvetti a richiederle.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana. 

“La guida di un assessorato come quello alla Cultura non può essere affidata a chi non è in grado di rappresentare tutte le sensibilità della comunità. La cultura è dialogo, rispetto e inclusione, e chi la promuove deve essere il primo ad attenersi a questi valori. Le istituzioni non possono permettersi rappresentanti che con i loro atteggiamenti rischiano di dividere anziché unire,” conclude Galletti.

Rigassificatore Piombino, Galletti (M5S): “Promesse tradite e un futuro di incertezze. La Lega pensa solo alle elezioni, i cittadini di Piombino pagano il prezzo”

“È inaccettabile che i cittadini di Piombino debbano assistere al tradimento delle promesse fatte sul rigassificatore, sacrificati per puri giochi di potere della Lega in Liguria. Le recenti dichiarazioni del viceministro Rixi, che afferma senza mezzi termini che l’impianto non verrà spostato in Liguria, dimostrano come le destre al governo abbiano ribaltato il tavolo per guadagnare qualche voto alle elezioni regionali. 

Da tempo avevamo avvertito il presidente Giani e la sua Giunta di questa possibilità, e oggi vediamo i risultati: un territorio che riceve pochi benefici, promesse disattese e un futuro che lascia l’amaro in bocca.

Non resteremo in silenzio. Presenteremo una mozione in Consiglio regionale per impegnare la Giunta a fare tutto ciò che è possibile per attuare il trasferimento del rigassificatore entro il 2026 e a garantire le compensazioni promesse, che devono essere finanziate senza se e senza ma, perché previste a prescindere dall’impianto. A maggior ragione dopo l’imposizione dell’impianto alla popolazione locale. Su questo punto non cederemo.

Sarà l’occasione per vedere quali forze politiche sono davvero dalla parte dei cittadini di Piombino e quali, invece, preferiscono proteggere i propri interessi elettorali,” ha dichiarato Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.

Stazione Alta Velocità a Creti: Un favore elettorale della destra all’Umbria, a spese dei cittadini dei territori di Arezzo e Siena

Il Movimento 5 Stelle esprime profonda preoccupazione per l’annuncio del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, riguardo la costruzione di una nuova stazione dell’Alta Velocità a Creti. Questa iniziativa, a nostro avviso, rappresenta un chiaro tentativo di propaganda elettorale a vantaggio della candidata del centrodestra alle prossime elezioni regionali dell’Umbria, piuttosto che una risposta reale alle esigenze del territorio.

L’idea di realizzare una nuova stazione AV in linea a Creti appare non solo insensata, ma anche dannosa per la collettività. Questo progetto, infatti, comporterebbe uno spreco ingente di risorse pubbliche e un impatto negativo sul territorio, senza apportare benefici significativi né ai cittadini umbri né a quelli toscani. I residenti delle aree di Perugia e del Trasimeno, per esempio, non ne trarrebbero alcun vantaggio tangibile in termini di mobilità quotidiana.

Come Movimento 5 Stelle, riteniamo che la soluzione migliore sia quella di valorizzare le stazioni di Arezzo e Chiusi-Chianciano Terme, già idonee a servire l’Alta Velocità e strategicamente posizionate per rispondere alle esigenze del territorio. La proposta di costruire una nuova infrastruttura a Creti, isolata e distante dai centri abitati principali, è assurda e priva di una giustificazione economica e funzionale. Realizzare una stazione che richiederebbe almeno dieci anni per essere completata significherebbe sprecare fondi pubblici e compromettere il territorio locale.

Investire invece nel potenziamento delle stazioni esistenti permetterebbe di migliorare notevolmente la connettività per i residenti e i turisti, favorendo l’accesso diretto ai centri storici e offrendo una maggiore efficienza nel trasporto. Ad esempio, la stazione di Arezzo è a soli pochi minuti dal centro città, contrariamente a Creti, che dista ben 35 minuti in auto e quasi un’ora con i mezzi pubblici.

In questo contesto, proponiamo l’Opzione Zero: una rivalutazione delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi-Chianciano Terme. Queste strutture possono rappresentare una soluzione ben più efficace e sostenibile, capace di servire al meglio la comunità locale e di migliorare l’accessibilità nella regione. Inoltre, investire in queste stazioni richiederebbe un uso più responsabile delle risorse pubbliche e contribuirebbe a valorizzare il territorio.

Chiediamo dunque al Ministro Salvini di riconsiderare questa scelta, che sembra dettata più da logiche elettorali che dall’interesse per la comunità. Crediamo che l’Opzione Zero, basata sul potenziamento delle stazioni di Arezzo e Chiusi-Chianciano Terme, incontrerebbe il favore dei cittadini e promuoverebbe una mobilità più efficiente e sostenibile in Toscana e Umbria.

Andrea Quartini, Deputato toscano del Movimento 5 Stelle
Irene Galletti, Presidente Gruppo M5S e Coordinatrice regionale
Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S della provincia di Siena
Tommaso Pierazzi, Coordinatore provincia di Arezzo