C’è anche la Toscana tra le regioni coinvolte nella maxi operazione Stige coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotta dall’Arma dei Carabinieri.

Per l’ennesima volta la Toscana è coinvolta in una maxi operazione sull’infiltrazione mafiosa nel ciclo dei rifiuti.

Alzare gli anticorpi contro la criminalità organizzata, e in particolare sul tema rifiuti, non è più un indirizzo ritardabile: esigiamo una reazione immediata da PD, MdP e centrodestra, già domani quando in Commissione arriverà la nostra proposta di istituzione di una Conferenza Permanente Antimafia. Si approvi subito e all’unanimità.

La Conferenza, unita alla Commissione d’inchiesta regionale sul ciclo dei rifiuti istituita su nostra iniziativa, saranno gli strumenti istituzionali di reazione di quella che ormai sembra a tutti gli effetti una colonizzazione.

Basti pensare che la ‘ndrina coinvolta, Farao – Marincola, ha scelto da tempo la nostra regione e aveva subìto qui arresti importanti, dei quali uno a Pisa nel 2008. Questa volta sono arrivati a Prato e Montalcino, oltre alla misura restrittiva data in Calabria ad una nativa di Siena.

Bisogna agire tempestivamente, con tutti li strumenti utilizzabili per arginare questa colonizzazione di fatto che non riguarda di certo solo la ‘ndrangheta.