La consigliera del Movimento 5 stelle Irene Galletti ha presentato un’interrogazione per avere alcuni chiarimenti riguardanti il destino dei lavoratori del consorzio che opera in appalto esternalizzato presso l’Agenzia regionale toscana per l’impiego.

Galletti, già in passato, aveva chiesto tutele per chi aveva maturato professionalità all’interno del circuito Arti e, in seguito alla riorganizzazione in atto, essendo assunto tramite appalti e contratti precari rischiava il posto. “Appelli – spiega – che sono caduti nel vuoto. Sì, perché nei concorsi messi in campo non vi è traccia delle tutele richieste, tanto che adesso la preoccupazione è ancora più forte: se la Regione dovesse avocare a sé tutte le competenze relative al circuito dei Centri per l’impiego cosa ne sarebbe dei lavoratori rimanenti che prestano servizio tramite realtà esterne?”.

L’esempio dell’ultimo concorso indetto, quello per 49 dipendenti, è significativo: “Alcune tipologie di lauree e percorsi formativi un tempo richiesti per le assunzioni – spiega – non sono più valutati come titoli utili nei bandi di concorso. Così come l’anzianità valutata per fare punteggio all’interno dei bandi è riferita al periodo dal Primo gennaio 2011 a oggi. Questo – evidenzia la consigliera – penalizza gli operatori più esperti che si presume siano anche quelli più anziani, dunque a maggior rischio esclusione dal mercato del lavoro e che in un concorso potrebbero vedersi scavalcati dai candidati più giovani”.

Galletti chiede dunque alla Regione se sia a conoscenza di queste dinamiche e quali iniziative intenta intraprendere “Così da garantire il servizio e la tutela di professionalità che – conclude – non devono essere in alcun modo calpestate”.