“Il 12 luglio 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha formalizzato il proprio nulla osta alla Regione per l’avvio delle attività di gara per la realizzazione del progetto esecutivo di bonifica della falda e l’aggiudicazione delle opere, indicando alla Regione di procedere, senza attendere la convocazione della cabina di Regia. La Regione non lo ha fatto e noi vogliamo sapere perché, visto che questo comportamento ha impedito di rispettare le scadenze e dunque ha fatto perdere al territorio apuano i 13 milioni di euro già stanziati per gli interventi.”

Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana che annuncia un’interrogazione immediata per portare il dibattito in Aula del Consiglio Regionale. In tale sede il governatore Eugenio Giani e l’Assessora Monia Monni, che ha già chiarito che se non pagherà il MITE provvederà la Giunta toscana a trovare i soldi – in pratica una mezza assunzione di responsabilità – dovranno spiegare le ragioni per cui nonostante l’accordo del 2018 fosse autosufficiente per l’avvio delle attività di competenza della Regione e nonostante il sollecito del 12 luglio con cui il Ministero la invitava a procedere, l’amministrazione toscana ha perso tempo, pretendendo un atto di assenso della Cabina di Regia, non riuscendo poi a rispettare il termine del 31 dicembre 2022 a cui era vincolata l’erogazione dei finanziamenti.

“La negligenza della Regione ha avuto conseguenze gravissime che gli apuani pagheranno sulla loro pelle: questo territorio attende da decenni di essere liberato dall’inquinamento, con tutto quello che ne consegue in termini di salute delle persone, e di recuperare l’uso di aree fondamentali per lo sviluppo produttivo ed occupazionale. I cittadini – conclude Galletti – meritano una spiegazione.”