Ieri in Consiglio Regionale Stella e Donzelli hanno scelto insieme al Partito Democratico di sposare la linea di quei Comuni toscani che stanno mandando avanti l’iter dei bandi di gara per assegnare, in concessione, gli stalli del commercio ambulante. Noi chiedevamo di puntare allo stop, invitando – perché solo questo può fare la Regione – gli Amministratori locali ad un atto di buon senso: fermatevi perché così potreste trovarvi ad assegnare postazioni che solo in teoria saranno libere dal 31 dicembre 2018. Loro hanno detto no, promuovendo una scelta di fatto che apre la porta all’ennesimo caos amministrativo.

Ad oggi infatti il decreto Milleproroghe ha stabilito che le concessioni siano prorogate per altri due anni e siamo in attesa della sua conversione in legge, momento durante il quale il Parlamento può anche pronunciarsi diversamente da così. In ogni caso, tutto fa pensare che Camera e Senato arriveranno arriveranno ben prima del 31 dicembre 2018 a dirimere definitivamente una questione che ci trasciniamo da quasi 10 anni per assenza di coraggio da parte dei partiti, PD in testa: gli ambulanti sono esenti o meno dall’applicazione della direttiva Bolkenstein? Per noi dovrebbero esserlo ma ad oggi la legge nazionale di recepimento della Direttiva UE dice il contrario.

Se i Comuni continueranno con i bandi potrebbe generarsi la situazione paradossale di qualcuno che avrà vinto la concessione e si aspetta di utilizzarla dal 31 dicembre 2018, per poi ritrovarsi con una negazione di questo “diritto” stabilita da una legge nazionale. Legge nazionale che, bene ricordarlo, vale sempre più dell’esito di un bando comunale. Cosa accadrà quindi? Ricorsi, a migliaia, cui si dovrà rimediare con l’ennesima soluzione d’emergenza, quando bastava una scelta di governo lungimirante.

I circa 14 mila ambulanti toscani meritano rispetto: meno incartamenti da firmare e più sicurezza sul loro destino. Spiace rilevare che nella corrispondenza di amorosi sensi – ci passi la citazione – tra Stella e il PD a pagarne le spese saranno come sempre i cittadini che erano cascati nell’ennesima mossa spot di questi partiti allo sbando.

IRENE GALLETTI