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Cibo sintetico, Galletti (M5S): “Firmerò la petizione Coldiretti per tutelare il nostro sistema agroalimentare”

“Tra le tante incertezze che aleggiano intorno al tema del cibo sintetico l’unica certezza è che la sua introduzione danneggerà la nostra filiera turistica ed agroalimentare.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“Siamo consapevoli di vivere su un pianeta dalle risorse limitate – spiega Galletti – ma la cultura del nostro Paese è intrinsecamente ed indissolubilmente legata al cibo e alla minuziosa e infinita ricerca di una qualità sempre crescente, attraverso tecnologie innovative e con la massima attenzione alla sostenibilità ambientale.”

“In Toscana, come nel resto d’Italia, siamo in grado di esprimere competenze uniche nello sviluppo della filiera agroalimentare. I nostri controlli sulla salubrità dei prodotti agricoli – chiarisce la Cinquestelle – anche nelle varie fasi di trasformazione, sono numerosi e tra i più accurati. Per non parlare della bontà delle nostre produzioni, uno dei principali valori che rende il brand “made in Tuscany” vincente nel mondo e sinonimo di grandissima qualità. Tutto questo senza dimenticarsi del percorso già ben delineato verso il biologico e la sostenibilità ambientale, che deve essere perseguito con convinzione e che, come forza politica, abbiamo contribuito a tracciare. Pertanto sarà questa la direzione su cui intendiamo proseguire senza incertezze.

Morte sul lavoro a Montecatini Val di Cecina, il cordoglio del Movimento 5 Stelle regionale

“Un’ennesima tragedia sul lavoro colpisce la Toscana. In attesa che le autorità competenti facciano chiarezza, esprimo profondo cordoglio per la morte del lavoratore avvenuta a Montecatini Val Di Cecina. Il pensiero va ai familiari e ai colleghi ai quali vanno le mie più sentite condoglianze e quelle del Movimento 5 stelle toscano.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana. “La nostra Regione è tra quelle che vede il fenomeno tristemente in aumento – aggiunge Galletti –  segnale che le politiche regionali non sono sufficientemente incisive nell’invertire la tendenza e che dovrebbe richiamare anche lo Stato ad intervenire con maggior incisività stanziando maggiori risorse per fermare questo tragico bollettino.”

Cavalcaferrovia di Rosignano Solvay, Galletti (M5S):”Mozione in Regione per finanziare il progetto esecutivo per il ripristino”

“Già in passato la Regione è intervenuta finanziando interventi di ripristino di infrastrutture comunali che rivestono una particolare importanza strategica in virtù della loro funzione per la comunità ed il cavalcaferrovia di Rosignano Solvay dovrebbe essere una di quelle su cui intervenire al più presto.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“Comprendiamo come la questione portata all’attenzione della nostra segreteria regionale dai consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Elisa Becherini e Mario Settino, che hanno seguito a lungo la vicenda producendo anche numerosi atti sul tema, sia una problematica molto sentita dai cittadini di Rosignano Marittimo. Sebbene, secondo i tecnici che sono intervenuti per la verifica delle condizioni, non esista un pericolo di crollo per l’infrastruttura, è naturale che lo sgretolamento della parte superficiale di calcestruzzo provochi una costante apprensione tra i residenti.”

“Il fatto che esista già un progetto esecutivo a disposizione del Comune per abbattere le rampe pericolanti e ripristinare opportunamente la struttura – chiarisce la Presidente M5S – è senza dubbio un elemento che può fungere da stimolo per un rapido intervento della Regione. Pertanto – conclude – presenteremo una mozione per impegnare la Giunta toscana a reperire le risorse necessarie per consentire l’avvio dei lavori di ripristino del cavalcaferrovia entro il 2023.”

Centralina unica trasporto sanitario, Galletti (M5S): “La maggioranza si impegna al salvataggio del servizio: ora sta alla Giunta mantenere la parola”

“Approvata in Terza Commissione la mozione per scongiurare la dismissione della centralina unica di coordinamento dei servizi di assistenza delle associazioni di volontariato pisane”. Ad annunciarlo in una nota stampa la Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti.

“Dal mese di marzo 2018 – ricorda Galletti – nella provincia di Pisa il servizio di prenotazione del trasporto sanitario, gestito dalle associazioni di volontariato Croce Rossa Italiana, A.N.P.As. e Misericordie è stato centralizzato mediante un accordo siglato tra le tre associazioni, tramite il quale esse stabiliscono di costituire uno strumento per la centralizzazione e suddivisione delle richieste di servizi per il trasporto: un numero unico da chiamare per prenotare i servizi ordinari di trasporto con ambulanze e mezzo attrezzato.”

“Una buona soluzione – osserva la cinquestelle – che aveva consentito alle associazioni di ottimizzare la gestione dei servizi erogati e che aveva semplificato la vita ai cittadini pisani che, tramite chiamata al numero unico ricevevano la soluzione migliore alla necessità del momento. Ma l’emergenza sanitaria, il caro bollette e l’inflazione crescente hanno messo in crisi queste associazioni, mettendone a rischio perfino la stessa sopravvivenza nonché la continuità dei servizi da esse erogati. Per questo, con una mozione specifica, avevamo da subito chiesto alla Regione di intervenire per salvaguardare questa positiva esperienza e sedersi ad un tavolo con queste associazioni per elaborare un modello simile che potesse essere applicato alle altre province per estendere gli stessi vantaggi al resto dei toscani, nei giorni in cui le stesse chiesero a tutte le forze politiche un incontro”.

“L’emendamento proposto dal capogruppo dem Vincenzo Ceccarelli passa la palla alla Giunta e alla sua capacità di reperire queste risorse. Una cifra irrisoria se consideriamo che il bilancio della Regione supera i tredici miliardi, e che la variazione di bilancio che stiamo trattando nelle commissioni in questi giorni vede stanziamenti a otto cifre su vari capitoli di bilancio, compresi alcuni nei quali la Regione da anni versa denaro a non finire con risultati discutibili o impercettibili”.

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana.

Terme di Montecatini, Galletti (M5S): “Regione garantisca la prosecuzione dei contratti e il pagamenti per i lavoratori”

“Gli effetti della crisi aziendale delle Terme di Montecatini non ricadano sui lavoratori: la Regione si attivi per saldare quanto dovuto a dipendenti e partite iva a contratto.” Ad affermarlo in una nota stampa è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, che annuncia una nuova iniziativa a sostegno dei dipendenti e delle partite iva che lavorano nel complesso termale, colpiti dai mancati pagamenti per prestazioni erogate.

“Comprendiamo bene le motivazioni che hanno portato questi lavoratori allo stato di agitazione, professionisti a partita iva che da mesi attendono di essere pagati per le prestazioni già erogate. Famiglie in ansia, il cui destino è appeso ad una crisi aziendale di cui non hanno colpa, alle quali manifestiamo la nostra vicinanza e solidarietà.”

“Il Movimento 5 Stelle – ricorda Galletti – che da anni segue con attenzione questa vicenda, grazie ad un lavoro in sinergia tra il gruppo regionale e quello comunale per tramite della nostra sentinella sul territorio, Simone Magnani, presenterà una mozione per impegnare il Consiglio Regionale a manifestare la propria solidarietà ai lavoratori e per impegnare il Presidente della Giunta Eugenio Giani a garantire la prosecuzione dei contratti di lavoro in essere, oltre al pagamento delle spettanze maturate.”

“Mentre per quanto riguarda la partecipazione della Regione Toscana – conclude la Cinquestelle – chiederemo che la Giunta Regionale, in accordo con il Comune di Montecatini, valorizzi le potenzialità delle Terme quale settore strategico del proprio sistema diffuso di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, nonché come polo di attrattiva turistico ricettiva sostenibile, scongiurando, nel piano in fase di sviluppo, le ipotesi di cessione a soggetti privati.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

Ex Gkn, Galletti (M5S):”Mozione di Solidarietà per i lavoratori: Regione solleciti il Governo a trovare nuovi investitori”

“È l’ora di terminare questo balletto sulla pelle dei lavoratori e tirare fuori un piano industriale degno di questo nome. Se Borgomeo non riesce a farlo deve intervenire il Ministero delle Imprese. Alcune nostre fonti ci riferiscono, inoltre, che il problema sembrerebbe nascere dal fatto che il Ministero del Lavoro manifesti alcune difficoltà nel concedere il pagamento della cassa integrazione. Se questa circostanza, già all’attenzione dei nostri parlamentari toscani, fosse verificata sarebbe grave: un’ulteriore prova che i Ministri del governo Meloni hanno difficoltà a parlarsi tra di loro, in un momento in cui l’unità è essenziale per procedere nella riqualificazione dello stabilimento.”

A dichiararlo è la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, in una nota inviata alla stampa in merito all’occupazione del Consiglio Comunale da parte di alcuni lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio

“Fin dai primi momenti di questa vicenda il Movimento 5 Stelle è sempre stato al fianco di questi lavoratori che rivendicano, non solo il mantenimento del proprio posto di lavoro, ma anche il dovuto rispetto. A questo punto, in base anche alle recenti dichiarazioni rilasciate da Borgomeo, è chiaro che serva un intervento della Regione e del Ministero per verificare soluzioni alternative. Per favorire questo passaggio – chiarisce la consigliera regionale – ho già presentato una mozione per esprimere, a questi lavoratori, la solidarietà del Consiglio Regionale e per impegnare il Presidente Eugenio Giani a sollecitare Adolfo Urso, ministro con delega alle Imprese nel nuovo Governo, ad attivarsi immediatamente, in sinergia con le altre istituzioni, a rimuovere ogni ostacolo che non permetta il salvataggio dello stabilimento e, se necessario, reperire nuovi investitori per superare lo stallo e garantire la sopravvivenza dell’azienda e dei posti di lavoro.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Sulla stessa linea si esprime Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle eletto nel collegio fiorentino, che ha sottoscritto un’interrogazione parlamentare congiuntamente con Emiliano Fossi, per dare più forza alla lotta dei lavoratori e perché nella difesa della loro giusta causa non ci debbano essere steccati.

 

Aeroporti Toscani, M5S: “Giani renda noto quello che comunicherà a Ministero e Enac per difendere la strategicità di Pisa”

Presso i cancelli d’ingresso del Parking Goletta Pisa Mover si è tenuta, su iniziativa della capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana Irene Galletti e dei consiglieri comunali Gabriele Amore e Alessandro Tolaini, una conferenza stampa in merito agli “ultimi sviluppi della questione aeroportuale toscana e sul mancato riconoscimento della strategicità dello scalo aeroportuale pisano nel Piano Enac”.

Nell’incontro che si è svolto alla presenza di giornalisti e attivisti la Capogruppo M5S in Consiglio regionale Irene Galletti ha illustrato la natura dei nodi da sciogliere per salvaguardare la strategicità dello scalo di Pisa, annunciando una richiesta formale che sarà avanzata al Presidente Giani nelle prossime ore:

Secondo la ricostruzione della Capogruppo regionale Irene Galletti “La normativa nazionale va ad impostare come sistema aeroportuale di particolare rilevanza strategica l’asse Pisa-Firenze, questo dice attualmente la legge e il Piano Enac in vigore. Ma nella nuova bozza del Piano si riconosce una diversità tra i due aeroporti del sistema, individuando nella natura ibrida civile-militare dello scalo di Pisa una problematica cogente per una futura espansione. Da questo presupposto risulterebbe, nel nuovo documento, che lo scalo di Firenze può rappresentare altresì una migliore opportunità di investimento, perché scevro da vincoli che ne impedirebbero nel breve-medio periodo l’espansione, da qui la motivazione per cui nel testo emerge come strategico lo scalo di Firenze e non quello pisano.”

“Per essere maggiormente chiari – precisa la cinquestelle – Enac nel suo nuovo piano supera l’attuale normativa dimenticandosi di una serie elementi per supportare la tesi della strategicità esclusiva di Firenze: dimentica che tra Pisa e Firenze c’è un collegamento ferroviario diretto che potrebbe essere sviluppato ulteriormente, dimentica quanto previsto dal DPR nr. 201 del 2015 ovvero che l’asse aeroportuale Pisa-Firenze deve essere inteso come gestione unica, dimentica inoltre che c’è un contratto tra Rfi e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che prevede, con un recente innesto normativo nell’ottica dei principi del Pnrr, che sia data prevalenza all’intermodalità. Premesso tutto questo si evince che c’è una chiara intenzione di andare in direzione di uno sviluppo esclusivo di Firenze. C’è una particolare volontà politica che ha voluto spingere in questa direzione?” Si domanda la capogruppo M5S.

“Viene quindi naturale chiedersi anche quale sia il senso della recente mozione votata dal PD e dalla sua traballante maggioranza, nonché dalle destre, in cui si chiedeva al Presidente Giani di attuare opportune iniziative nei confronti di Ministero e Enac per mantenere la classificazione di entrambi gli scali toscani tra quelli di particolare rilevanza strategica. E’ chiaro che un semplice riconoscimento, da solo, non basta. Bisogna rimettere massicciamente mano alla bozza del Piano Enac e riscriverla e questo andrà fatto prima della scadenza dei termini, che sono imminenti. Pertanto – conclude Galletti – chiediamo pubblicamente a Giani, e lo faremo anche attraverso appositi atti, di rendere noto a tutti i consiglieri regionali ogni scambio che verrà fatto tra Regione Toscana, Ministero delle infrastrutture ed Enac per difendere la strategicità di Pisa prima della scadenza prevista del 22 novembre.“

I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Gabriele Amore e Andrea Tolaini hanno invece manifestato le proprie preoccupazioni per una serie di elementi che farebbero pensare che lo scalo aeroportuale pisano corra il rischio di un progressivo demansionamento.

“Il Presidente della Regione Eugenio Giani – affermano Amore e Tolaini – ha dichiarato, in una recente intervista al quotidiano Il Tirreno, che l’aeroporto Galilei di Pisa sarà il principale della Toscana, avrà meno peso militare e che il vettore Ryanair non si trasferirà a Firenze. In considerazione del fatto che lo svolgimento dell’attività militare non è prerogativa del Presidente della Regione teniamo anche a precisare che l’opera di demansionamento dello scalo di Pisa è già in corso: nonostante il dato del numero di passeggeri in transito premi il Galilei, tutte le principali compagnie guardano verso Firenze, scalo che ultimamente, con l’orario invernale, ospita più voli giornalieri dell’aeroporto di Pisa.”

“Inoltre – secondo quanto dichiarato dai cinquestelle – Michael O’Leary, CEO di Ryanair, non più di due anni fa, dichiarò esplicitamente che con l’ampliamento di Peretola Ryanair non avrebbe esitato a trasferire gran parte dei voli del suo vettore sullo scalo fiorentino; e recentemente anche Mauro Bolla, country manager per l’Italia della società, sulla possibilità di nuovi voli Ryanair da Firenze ha dichiarato che “esistono delle discussioni in tal senso” ed è “qualcosa su cui si sta lavorando”. Naturalmente – incalzano i Cinquestelle – le rassicurazioni della politica non bastano a scoraggiare le compagnie dal trasferirsi verso scali che garantiscano maggior profitto, per fare questo servono norme e regole, si sta lavorando, in tal senso a livello, regionale e ministeriale?” Si domandano preoccupati i consiglieri comunali. “Ci chiediamo questo perché tutte le grandi compagnie aeree di bandiera e tradizionali che operavano su Pisa, fatta eccezione per British Airways, si sono trasferite a Firenze adeguandosi alla pista corta con aerei più piccoli. Cosa la riporterà indietro, se non le regole che la politica di governo dovrebbe stabilire, quando i limiti dell’attuale pista di Peretola saranno superati?”

“Le grandi compagnie – evidenziano Amore e Tolaini -, per mezzo del code sharing, garantiscono i collegamenti tra la Toscana e i grandi hub internazionali: Parigi, Francoforte, Monaco, Madrid, Amsterdam, Zurigo, Lisbona, Londra, luoghi da cui poi è possibile raggiungere qualsiasi destinazione nel mondo. Lo scalo di Pisa è ormai quasi fuori da queste logiche, questo a vantaggio di Firenze, ed ha già subito da questo un grave danno, forse non dal punto di vista economico visto che il gestore è unico, ma certamente dal punto di vista strategico sì. E se anche Ryanair, in un prossimo futuro, spostasse la sua base toscana da Pisa a Firenze, cosa accadrebbe allo scalo pisano in considerazione del fatto che la maggior parte dei voli del Galilei si reggono sulla presenza di quel vettore?”

“Qualcuno dice che con questi trasferimenti ci guadagna la Toscana, noi invece pensiamo che ci guadagni principalmente Firenze e che Pisa stia lentamente scivolando in una direzione che porterà ad un progressivo demansionamento dello scalo e ad un impoverimento economico che danneggerà, oltre alla città, anche i territori limitrofi, già colpiti da una politica di governo che concentra la maggior parte delle risorse nella Toscana centrale a svantaggio delle periferie.” Così Gabriele Amore e Alessandro Tolaini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Pisa.

Psicologo di base, Galletti e Noferi (M5S): “Nel preambolo uno stereotipo di genere verso le donne. Interverremo per modificare la legge”

Foto di repertorio.

Nel preambolo della legge che stabilisce le “Disposizioni in materia di istituzione del servizio di psicologia di base” si alimenta lo stereotipo di genere relativo alla presunta debolezza della donna. Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle annunciano un intervento per correggere il testo.

“È evidente – affermano Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle – che durante la pandemia la componente femminile della società abbia subito maggiori sofferenze, ma non per una debolezza intrinseca. Nella società odierna il carico delle incombenze domestiche, le attività di caregiving nei confronti di anziani e malati nonché l’accudimento dei bambini, da sempre, sono attività caricate sulle spalle delle donne. Sempre durante l’emergenza sanitaria abbiamo assistito anche a maggiori licenziamenti, o abbandoni, da parte delle donne e non solo per il carico familiare, anche per il gap salariale che da sempre penalizza il genere femminile.”

“Condividiamo lo spirito della legge che regola l’istituzione del servizio di psicologia di base – chiariscono le pentastellate – ma il preambolo, per come è stato scritto, sembra sottintendere una maggior fragilità della donna come naturale condizione e non come il frutto di una situazione indotta da un contesto culturale, ancora profondamente maschilista, in cui si trova immersa.”

“Il primo bisogno delle donne – precisano – non è semplicemente quello di avere uno psicologo che le sostenga per sopportare le condizioni in cui si trovano, ma necessitano di un vero progresso culturale che porti ad un ammodernamento di questa società e ad una parità di genere nei fatti, anche nei compiti familiari, nei ruoli sociali e nelle remunerazioni professionali. Pertanto interverremo per favorire una più corretta riformulazione di questo preambolo affinché non venga perpetrato in un testo di legge regionale lo stereotipo di genere relativo alla debolezza della donna.”

Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle.

Piano Enac, Galletti (M5S): “PD confuso su aeroporti: la mozione della maggioranza collegata alla nostra interrogazione smentisce la risposta di Giani”

“La mozione presentata dal consigliere Pieroni, del Partito Democratico, è un atto che il Presidente Eugenio Giani ha “votato convintamente, ma che probabilmente non ha letto, e che contraddice completamente quello che ha detto rispondendo alla nostra interrogazione urgente.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale a margine del dibattito in Aula relativo agli aeroporti toscani e al Piano Enac che riterrebbe solo lo scalo di Firenze come strategico per la nostra regione, dimenticandosi di quello di Pisa, ad oggi, principale porta di accesso alla Toscana nel mondo.

“Per Giani – attacca Galletti – quando Enac nel suo piano aeroporti cita Firenze come aeroporto strategico intende la Toscana e ritiene di aver ben interpretato il documento mentre gli altri partiti e le testate giornalistiche che non la vedono in questo modo evidentemente si sbagliano. Peccato poi però che la maggioranza che lo sostiene – sottolinea la Cinquestelle – in Consiglio Regionale abbia preparato in tutta fretta una mozione da collegare alla nostra interrogazione, per chiedere al Ministero delle Infrastrutture di ritenere sia Pisa che Firenze strategiche nel Piano Enac. E anche i parlamentari del Partito Democratico hanno presentato in Parlamento un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla mancata strategicità dello scalo pisano. Naturalmente questa vicenda si commenta da sola.”

“Il dato da rilevare – osserva Galletti – è che questa situazione che Giani chiama “guerra tra Guelfi e Ghibellini” per sminuire la polemica è in realtà un equivoco che chi governa in continuità questa Regione dagli anni 70 ad oggi non si è mai preso la briga di chiarire. Forse perché gli equilibrismi politici a cui è costretto il PD per mantenere il consenso sui diversi territori impediscono a chi governa di dire chiaramente ai cittadini come la pensi davvero.”

“Pisa è l’unico scalo in Toscana ad avere gli spazi e le potenzialità per crescere ulteriormente. I limiti oggettivi che ha Firenze, e che sono più volte emersi in tutti i progetti presentati per il suo ampliamento, possono consentire un ulteriore sviluppo solo in termini di qualità dell’offerta dei servizi aeroportuali e non verso un incremento di dimensioni. Piuttosto – conclude la Presidente M5S – Giani si adoperi con maggior pervicacia per mettere in rete i due scali aeroportuali toscani con un collegamento ferroviario rapido, riconosca la natura strategica di Pisa come principale aeroporto della Toscana e la difenda opportunamente in ogni sede per ristabilire la verità dei fatti.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.

Emergenza idrica, Galletti (M5S): “Comunicazione sottolinea una scarsa capacità di programmazione. Inspiegabile l’ottimismo di Giani”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale Irene Galletti commenta la Comunicazione n. 17 della Giunta Regionale in merito alla dichiarazione dello stato di emergenza idrica.

Per Galletti “I dati parlano chiaro: quasi metà dei 4 milioni e 300 mila euro destinati alla Toscana dal Consiglio dei Ministri per la gestione dell’emergenza idrica sono stati impiegati per spostare autobotti di acqua da una parte all’altra della regione. Il rimanente è stato impiegato per interventi di natura ordinaria e questo significa che la Regione, in questa legislatura, ma anche nelle precedenti, non ha dimostrato di possedere la necessaria capacità di programmazione per una gestione ordinata della risorsa acqua mancando di stanziare gli opportuni interventi finanziari in bilancio. In funzione di tutto questo, l’ottimismo manifestato dal Presidente Eugenio Giani per quanto riferito nella Comunicazione è assolutamente inspiegabile.”

“Sono molti anni ormai che in Toscana la siccità non è più un evento eccezionale – evidenzia la Capogruppo M5S -, ma un fenomeno che si ripresenta con una certa regolarità e che come tale va governato con perizia, attraverso interventi strategici adeguati alla sfida della transizione ecologica.”

“Penso ad esempio a quello che sta accadendo all’Elba, le condotte che portano acqua all’isola rischiano di rompersi da un momento all’altro e la Regione pensa di sopperire a questa problematica attraverso la costruzione di un dissalatore che, oltre ad essere antieconomico dal punto di vista del consumo di energia, immetterà acqua costosa in una rete idrica che ha oltre il 43% di perdite. E questo nonostante i comitati e le associazioni ambientaliste si siano prodigate per proporre soluzioni ecosostenibili e compatibili con le necessità degli abitanti e delle imprese locali.

“Credo – conclude la Cinquestelle – che questo tema richieda maggior attenzione e serietà, a cominciare dalla modalità con cui si intende gestire questo bene comune che è l’acqua. Il PD farà mai qualcosa per favorire una reale gestione pubblica e partecipata dell’acqua, o intende continuare ad ignorare la volontà dei cittadini che nel 2011 si espressero chiaramente con un referendum?”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione Toscana.