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CASO TESECO: M5S PROPONE, PD RACCOGLIE E METTE IL CAPPELLO. A NOI POCO IMPORTA

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle prima firmataria e proponente della mozione “azioni a sostegno dei dipendenti della Teseco spa” commenta gli articoli di stampa odierni che attribuiscono al PD l’atto approvato nell’ultimo Consiglio Regionale.

“Fa sorridere questa rincorsa degli esponenti del Partito Democratico ad intestarsi gli atti a mezzo stampa. La mozione sulla Teseco nasce da un incontro tra me e i lavoratori, tradotto il 22 ottobre in un atto di indirizzo molto chiaro che Andrea Pieroni ha chiesto di emendare a ridosso del Consiglio Regionale. Il testo conclusivo è senz’altro positivo e tutto pensavo tranne che questa azione fosse guidata dal bisogno di metterci il cappello di alcuni consiglieri che hanno letto la mozione, forse, solo al momento di firmarla.

L’azione politica del Movimento 5 Stelle è mirata al raggiungimento di obiettivi reali, non alle uscite sulla stampa. Per questo ad esempio noi mandiamo comunicati solo quando protocolliamo gli atti, evitando l’antico modo politicante del “faremo…” “ci occuperemo …”. Continueremo a dialogare con quegli esponenti del Partito Democratico che, come Pieroni, dimostrano di riconoscerci l’ascolto del territorio e mettono la loro esperienza al servizio dei cittadini nel miglioramento degli atti. Per tutti gli altri vale l’adagio di Tito Livio “Chi disprezzerà la gloria vana, riceverà la gloria autentica””.

BANDA LARGA ROSSI CI DICA COM’È FINITA CON TELECOM

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione al Presidente Rossi sulla “attuazione dell’accordo di programma per la semplificazione procedimentale finalizzata alla realizzazione interventi relativi alla banda larga”.

“La Giunta Rossi ha in mano un accordo di programma importante con Telecom, su banda ultralarga e Sviluppo Digitale in Toscana. Entro il 31 ottobre Telecom doveva aver concluso opere in 190 Comuni motivo per il quale la Giunta scelse questo strumento anziché un passaggio consiliare.

Superato il traguardo ci chiediamo quindi se questi lavori sono stati conclusi e quanto sono costati a Telecom e alla Regione. Ma soprattutto qualora, come temiamo, Telecom abbia mancato di rispettare la scadenza vorremmo sapere dal Presidente Rossi quali penali ha previsto nell’accordo e quali comuni dovranno ancora attendere per questa infrastruttura che noi del Movimento 5 Stelle riteniamo centrale per lo sviluppo economico toscano”.

FORTETO VERGOGNA DI STATO – seconda puntata

LE SCUOLE TOSCANE CADONO A PEZZI, ROSSI BATTA I PUGNI SU TAVOLO DEL GOVERNO

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle presenteranno domani in Consiglio regionale la loro mozione sull’emergenza dell’edilizia scolastica toscana.

“Le scuole toscane cadono a pezzi e questa situazione è intollerabile. In pochi mesi abbiamo avuto ripetuti casi di cronaca dove si è sfiorata la tragedia grazie a casualità fortuite, ma appellarsi alla buona sorte serve a poco quando il 40% degli edifici scolastici non ha il certificato di agibilità e il 60% è stato costruito prima del 1974 e quindi non rispetta la normativa antisismica.

Si fa presto a dire di voler investire nella “Buona scuola” quando nei fatti, col “Decreto Mutui”, Renzi ha garantito risorse alla Toscana solo per 60 dei 525 interventi richiesti. È arrivato il momento per Rossi di battere i pugni sul tavolo e chiedere a Renzi maggiore attenzione sul tema, da tradursi nell’immediata copertura di quell’89% di interventi escluso dal “Decreto mutui”. Allo stesso tempo chiediamo che il Presidente Rossi si attivi nei confronti del Governo per potenziare l’anagrafe dell’edilizia scolastica, oggi incompleta e deficitaria, e promuovere un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria degno del nostro essere un paese europeo”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1L9hOgq

SUI PORTI SIANO ASCOLTATI GLI ENTI LOCALI E CARRARA RESTI NEL SISTEMA PORTI TOSCANI

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle presenteranno domani in Consiglio regionale una mozione dove è richiesto il mantenimento del Porto di Marina di Carrara all’interno del Sistema dei Porti Toscani.

“Il Piano Nazionale della Portualità e della Logistica a firma Renzi presenta alcune falle formali e sostanziali, tra tutte ci preoccupa il suo presupporre la titolarità esclusiva dello Stato su porti e aeroporti civili di interesse nazionale e internazionale, prima del voto sul DDL di riforma costituzionale. Questo infatti taglia fuori persino le Regioni da avere voce in capitolo su un tema centrale come lo sviluppo portuale e aeroportuale che si realizza nel proprio sul quale magari, come in Toscana, si sono elaborati accordi di programma e protocolli di intesa.

Con la nostra mozione chiediamo a Rossi di difendere la Costituzione sul punto e preservare la compartecipazione degli Enti locali e l’intesa con le Regioni per quanto riguarda i Presidenti delle Autorità Portuali e il ruolo partecipativo del Comitato Portuale. Allo stesso modo chiediamo che la prima vittima del Piano, cioè il Porto di Marina di Carrara spinto verso l’Autorità Portuale di La Spezia, sia mantenuto nel Sistema dei Porti Toscani magari anche tramite l’ipotesi di declassamento a Porto di interesse regionale. Questo anche al fine di preservare la pianificazione sostenuta dal PD con il PIT Master Plan “La rete dei porti toscani” e “Piano regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità””.

MARRAS BASTA AMBIGUITA’ SUL FORTETO. PD CAMBI VERSO

 

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano il dietrofront del capogruppo PD in merito alla mozione approvata all’unanimità sul progetto per le “presunte vittime” del Forteto.

“Il Partito Democratico continua ad avere un atteggiamento ambiguo sul Forteto e l’annuncio di Marras, che disconosce il voto unanime in Consiglio Regionale su Biagi e il progetto vinto da Artemisia, ci preoccupa molto nelle sue conseguenze. Auspichiamo che Marras abbia avuto un cedimento personale, non condiviso dal resto dei consiglieri Dem. Perché sul Forteto o il PD cambia verso – come direbbe il segretario Renzi – o rischia di rimanere per sempre impantanato nel campo della vergogna. I consiglieri del Partito Democratico si ricordino che sono gli aghi della bilancia del Consiglio regionale quindi ogni loro scelta fa storia. Speriamo che martedì confermino di aver scelto la storia giusta”.

M5S PROPONE IL POTENZIAMENTO DELL’OSPEDALE DI NOTTOLA E COMMISSIONE RACCOGLIE, CON SCARAMELLI BUONA INTESA NEL MERITO

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, esprime soddisfazione in merito all’approvazione della mozione promossa dal M5S sul potenziamento dell’Ospedale di Nottola disponibile al seguente link http://bit.ly/1kXTXuP

“Il potenziamento di ostetricia a Nottola è un risultato a vantaggio dei cittadini toscani e di quelli umbri vicini al Trasimeno. Per la seconda volta il dialogo nel merito con Scaramelli ha portato i suoi frutti e ne sono contento. Abbiamo sempre sostenuto, come Movimento 5 Stelle, che l’obiettivo è centrale e ogni percorso politico di confronto che mira in modo trasparente a questo ci vede sempre coinvolti. La buona intesa raggiunta nel merito con Scaramelli e Bezzini ha infatti portato a compimenti una proposta nata dai nostri attivisti di Castiglion del Lago e Montepulciano, perfezionata in Consiglio Regionale. Questa di Nottola è quindi una vittoria anche del metodo Cinque Stelle di fare politica. 

Ancora una volta il Movimento 5 Stelle propone e il Consiglio Regionale, per il tramite della Commissione Sanità, raccoglie. Ennesima dimostrazione che siamo una forza di governo”.

100 MILA EURO ALLA DIRIGENZA ASL PER GIOCARE ALLA CACCIA AL TESORO

INCENERITORE DI MONTALE DA CHIUDERE. BASTA LA VOLONTÀ POLITICA

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, e Massimo Bartoli, consigliere comunale M5S ad Agliana, hanno effettuato questa mattina un sopralluogo presso l’impianto di incenerimento di Montale cui è seguita una conferenza stampa nel palazzo del Consiglio Regionale,

“La relazione ARPAT del 12 ottobre è chiara l’inceneritore di Montale non è affidabile. Quindi, diciamo noi, va chiuso. Questo impianto solo a settembre ha sforato 20 volte i limiti di legge in 5 giorni. Nei primi otto mesi di quest’anno la linea 1 è stata interrotta nove volte, sette volte la linea 3. Ormai è chiaro che l’impianto di Montale ha oggettivamente almeno due gravi criticità: l’assenza di procedure interne e sistemi di allarme per la gestione del limite imposto nell’atto autorizzativo per l’ammoniaca e la gestione della non conformità relativa al superamento del valore limite emissivo per le diossine e i furani.

Davanti a questo quadro abbiamo chiesto alla Giunta di chiarirci le azioni che intende assumere nei confronti del gestore dell’impianto, Ladurner, per garantire la salute dei cittadini, quando nonostante le richieste di ARPAT non ha esitato nei primi giorni di settembre alla riattivazione della linea 1, ha disatteso le prescrizioni previste dalle autorizzazioni e non ha apportato alcun miglioramento impiantistico.

A Rossi diciamo: l’inceneritore di Montale va quantomeno fermato fino alla sua messa in sicurezza, ma per noi la soluzione migliore resta chiuderlo e ripensare immediatamente le politiche di gestione dei rifiuti di tutti i comuni che ad oggi si servono dell’impianto. L’impianto può essere riconvertito a freddo e con pochi mesi di buone pratiche l’incenerimento sarebbe solo un ricordo”.

Il consigliere comunale di Agliana M5S Massimo Bartoli ha aggiunto:

Abbiamo chiesto gli atti al gestore e di fronte all’attesa eccessiva ci siamo rivolti al Prefetto. Neanche questo ha trovato risposta e questo è grave, ma soprattutto preoccupante. Cosa dice la fiala 57 che ha registrato gli sforamenti tra il 1 e 15 luglio? Perché ARPAT non ha trattato il tema? Siamo preoccupati per la salute di noi cittadini

FORTETO VERGOGNA DI STATO – prima puntata