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PISTOIA CAPITALE DELLA CULTURA 2017, REGIONE CI METTE 1,4 MLN PER OPERE CHE SARANNO DISPONIBILI … NEL 2018

Pistoia capitale della cultura 2017 poteva rappresentare un punto a favore per il turismo toscano. Ad oggi la sensazione è quella di un’occasione non colta. Di certo i toscani hanno speso 1,4 milioni di euro per questa iniziativa e oggi sappiamo dalla giunta il piccolo paradosso che sono andati interamente a finanziare opere disponibili dal 2018. L’ampliamento e riqualificazione di Palazzo Fabroni, per farne il Museo del Novecento contemporaneo, sul quale la Regione ha messo più dell’80% della spesa totale (1,26 mln), e l’ampliamento del Museo della Sanità pistoiese sono ancora in alto mare. Il primo ha due lotti di lavori attualmente in fase di gara con una conclusione prevista dei lavori a giugno 2018. Il secondo è in collaudo con una prevista conclusione il 31 dicembre 2017.

Parte di questo paradosso deriva dallo strano tempismo del duo PD-Rossi: Pistoia è stata designata Capitale italiana della Cultura 2017 il 25 gennaio 2016. Eppure la delibera della giunta Regionale con la quale si autorizzano gli interventi regionali su questa iniziativa è datata 29 novembre 2016.

Se, come dicono gli operatori turistici, a Pistoia è mancato persino il materiale informativo sul programma eventi, forse qualcosa non ha funzionato a tutti i livelli istituzionali. Speriamo almeno che le opere pagate anche con gli 1,4 milioni di euro pagati dai toscani per Pistoia Capitale della Cultura 2017 siano fruibili per i cittadini l’anno dopo.

GABRIELE BIANCHI

DUSSMANN SUBENTRA A SODEXO: REGIONE HA PRETESO MIGLIORAMENTO CONDIZIONI DI LAVORO E SANIFICAZIONE?

Dopo anni di gestione Sodexo la pulizia e sanificazione dei nostri ospedali passa ad un’altra multinazionale: Dussmann. Domani scadrà la presentazione degli ultimi documenti e, senza sorprese di ricorsi, dal prossimo anno la nuova affidataria entrerà in azione.

Ci auguriamo per i pazienti toscani e per i lavoratori che quanto verificatosi nella gestione Sodexo non torni a manifestarsi.

Per questo abbiamo chiesto alla Regione gli atti di una gara passata sotto silenzio dove ci aspettiamo che la Regione abbia incluso la richiesta perentoria di superare le criticitĂ  indicate dalle 340 lavoratrici Sodexo e la clausola sociale per tutelare questi posti di lavoro.

Ricordiamo ai cittadini che nell’ultima gestione Sodexo relativa a pulizia e sanificazione dei due presidi ospedalieri di Pisa ho potuto verificare personalmente che l’azienda lasciava le lavoratrici persino senza il materiale per pulire, fino a costringerle di fatto ad usare per i tavoli su cui i pazienti mangiavano gli stessi stracci utilizzati per lindare le apparecchiature medicali. Una situazione inaccettabile, denunciata da tempo da me e dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Pisa, figlia del mancato controllo sull’appalto da parte dell’Azienda Sanitaria e, forse, anche del tipico sistema delle offerte al ribasso messe come sempre in conto ai lavoratori, sottopagandoli.

IRENE GALLETTI

1100 ATTI IN DUE ANNI, 40% DELLE PROPOSTE APPROVATE. UNICA FORZA DI GOVERNO ALTERNATIVA A DUO PD-ROSSI

“Siamo arrivati al secondo giro di boa avendo interpretato il nostro ruolo da portavoce, tramite l’ascolto dei cittadini e la garanzia di massimo impegno per questo incarico, con risultati importanti come quantitĂ  e qualitĂ . In due anni abbiamo prodotto piĂš di 1100 atti, quasi un terzo dell’intera attivitĂ  consiliare e il 40% delle nostre proposte di indirizzo sono state approvate. Segnale chiaro che siamo l’alternativa di governo al duo PD-Rossi. Un’alternativa raccontata in quel 60% di proposte volute dai cittadini e rifiutate dalla maggioranza.
Abbiamo costretto PD e Rossi ad interessarsi di temi dimenticati povertà, crisi bancarie, criticità delle grandi opere e gestione di acqua e rifiuti. Il nostro contributo legislativo è arrivato con emendamenti e 16 proposte di legge a firma m5s tra le quali ne sottolineo due: quella sugli animali d’affezione nei bus, approvata all’unanimità nell’ultima seduta, e il nostro reddito di cittadinanza, finito nel limbo della calendarizzazione per scelta della maggioranza. Se con la prima siamo riusciti a portare nel palazzo la soluzione ad un problema assurdo riscontrato da molti cittadini con amici a quattro zampe, sulla seconda il duo PD-Rossi ha puntato sull’ostruzionismo, negando il dibattito celere su una misura economica fondamentale che nulla ha di assistenzialistico”.

IRENE GALLETTI

“La nostra legge sul reddito di cittadinanza è stata protocollata il 18 gennaio. Finora ci hanno fatto fare solo un’illustrazione in Commissione, tentando di sviare l’attenzione con una risoluzione sul Reddito di solidarietĂ  attiva che, ha scritto la giunta, non sarĂ  attivato nemmeno nel 2018. Un’omissione grave che lascia 155mila famiglie toscane in una condizione di non dignitĂ . Quando la politica non sa occuparsi della miseria perde ogni credibilitĂ . Questa maggioranza non affronta le grandi emergenze legate alla miseria: povertĂ , disagio abitativo e mancata richiesta di cure. Quando 11 milioni di italiani non si curano perchĂŠ costa troppo la politica sanitaria ha fallito. Allo stesso tempo ha fallito la politica regionale quando non assicura un reddito di dignitĂ  a 155mila famiglie povere e una casa popolare al 97% di chi la chiede avendone i requisiti”
ANDREA QUARTINI

“Il nostro contributo istituzionali ha riguardato anche le regole democratiche, tra tutte: controllo e trasparenza. Dal 4 agosto 2015 attendiamo di votare la nostra proposta per le dirette streaming delle Commissioni consiliari. Un modo per far vedere ai cittadini il non senso di sedute di quaranta minuti dove si approvano leggi tecniche con 50 articoli dove gli unici a far domande siamo noi del Movimento 5 Stelle. Attendiamo anche che il PD ci faccia votare la nostra richiesta di non chiudere le sedute del Consiglio regionale fino a quando non è esaurito l’ordine del giorno. Io vengo dal mondo dell’impresa artigiana: non potevo permettermi di dire ad un cliente “guarda oggi dovevo fare questo ma ho fatto il 40% e vado a casa”, perché qui invece si può? E non ci siamo dimenticati della mozione bocciata sulla trasparenza in merito ai finanziatori delle campagne elettorali. Ci dissero che il loro atto già lo prevedeva ma qualsiasi cittadino può entrare nel sito del Consiglio regionale e vedere che queste informazioni non sono pubbliche. Se è un ritardo, si sbrighino, se è una dimenticanza glielo ricorderemo”

GABRIELE BIANCHI

“La nostra attività si distingue da quella di tutte le altre forze politiche per tre aspetti: primo l’esempio. Da quando siamo entrati abbiamo rinunciato alla metà dello stipendio regionale restituendolo ai toscani. Il primo anno con la donazione di 100 defibrillatori ad associazioni, comuni e scuole, quest’anno con 120mila euro donate alle scuole che entro il 31 agosto faranno richiesta di contributo per intervenire sull’emergenza edilizia scolastica. Il secondo aspetto è l’attività istituzionale, legata alla produzione di atti: ne abbiamo protocollati più di 1100, lettere escluse. Un lavoro di quantità e soprattutto qualità riconosciuto dagli uffici della regione. Parliamo di atti di denuncia e proposte che hanno interessato i temi di tutti i territori regionali: dai problemi delle emissioni geotermiche in Amiata alla depurazione delle acque per la costa apuo-versiliese. Lo abbiamo fatto da portavoce, diversamente dalle altre forze politiche, perché agendo per ottenere obiettivi. E qui il terzo e ultimo aspetto: dove non arriviamo direttamente con esempio e atti, arriviamo con l’azione. Dopo decine e decine di sopralluoghi nelle disastrate scuole toscane abbiamo ottenuto dalla maggioranza che gli stanziamenti per l’edilizia scolastica passassero da zero a 3,5 milioni. Pochi rispetto al necessario ma pur sempre un inizio, frutto del nostro lavoro al servizio dei cittadini.

Il duo PD-Rossi, immerso nei suoi conflitti di interesse, non ha voluto raccogliere la proposta di riforma della gestione dei rifiuti prodotta attraverso l’ascolto dei maggiori esperti sul tema da noi portati in Consiglio e sintetizzata nella prima proposta regionale sul tema emersa dal confronto su Rousseau tra migliaia di cittadini: Economia Circolare per una Toscana a rifiuti zero. Avremmo ottenuto un servizio efficiente, meno costoso, con più posti di lavoro e un miglioramento della salute pubblica vista la chiusura progressiva di inceneritori e discariche. Peccato, lo faremo una volta al governo. Intanto a breve lanceremo la prossima sfida alla maggioranza con la nostra proposta di legge per la gestione pubblica dell’acqua, qui nella prima regione italiana che la privatizzò in barba al referendum. E nel 2018 lanceremo a Rossi e al PD la sfida dell’energia: 100% rinnovabile e distribuita”

GIACOMO GIANNARELLI

PD-ROSSI SOPPRIMONO SETTORE ‘PREVENZIONE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO’. ACCORPATO DAL 1 SETTEMBRE NONOSTANTE MORTI BIANCHE E 12.131 INFORTUNI

Dal 1 settembre il settore regionale “Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro” sparirà perché accorpato con un altro, legato alla sicurezza in “ambienti di vita, alimenti e veterinaria”, sotto il nome di “Prevenzione Collettiva”. Una scelta d’agosto della giunta regionale discutibile per metodo e merito.

PerchÊ si è andati a razionalizzare sulla sicurezza sul lavoro? E perchÊ proprio nel periodo estivo, quando molti osservatori sono in ferie?

Le cosiddette ‘morti bianche’ in Toscana sono persino aumentate nel primo trimestre di quest’anno al pari del trend per gli infortuni, arrivati già a quota 12.131.

In questo scenario c’era bisogno di tutto fuorché di imbarcare un settore operativo così sensibile in un accorpamento amministrativo i cui vantaggi sono tutti da dimostrare.

IRENE GALLETTI

EMERGENZE NOTTURNE A PRATO, SOLO UN MEDICO A COPRIRLE. ECCO I RISULTATI DELLA RIFORMA SANITARIA TARGATA PD

Se nelle notti d’agosto qualche pratese si sentisse male e avesse bisogno di un’ambulanza con il medico a bordo, correrebbe seri rischi. Con un solo medico a disposizione c’è infatti il pericolo di non coprire tutte le urgenze che si possono manifestare. È inaccettabile che in una città di 200mila abitanti ci sia la notte solo una ambulanza medicalizzata. Si tratta però di un problema che non colpisce solo Prato, tanto che anche in altre zone dell’area metropolitana fiorentina si registrano disagi. Il motivo di tutto questo è presto detto: la ASL non è riuscita a trovare nessuno per sostituire i medici in ferie. D’altronde se la riforma sanitaria voluta dal PD prevede una costante riduzione del personale medico, non dobbiamo meravigliarci di questi pessimi risultati. Spero che la ASL si renda conto del problema e che riesca a trovare nei prossimi giorni una rapida soluzione a tutto ciò. Altrimenti a rimetterci saranno come sempre i cittadini.

ANDREA QUARTINI

15MILA EURO AL MEYER DA GRATTA E VINCI RYANAIR. ETICA AMBIGUA PER REGIONE CONTRO GIOCO D’AZZARDO

La fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha ricevuto 15mila euro da Ryanair, la compagnia low-cost irlandese. Questa donazione benifica diventa senz’altro utile, tant’è che ha consentito l’acquisto di un laser chirurgico, ma deriva dai gratta e vinci Ryanair Fly to Win. Una scelta eticamente discutibile in una Regione erosa dal dramma della ludopatia.

Al costo di due euro ai passeggeri della compagnia di O’Leary viene presentata la possibilità di vincere premi in denaro o auto lussuose e, come sempre accade per i giochi d’azzardo, sono in molti a cedere alla tentazione. In questo caso però Ryanair aggiunge tra le ragioni a sostegno dell’offerta il fatto che una parte dell’importo sia devoluto alla Fondazione Meyer. Un chiaro incentivo a questa pratica di gioco d’azzardo.

In Toscana abbiamo circa 20mila persone affette da ludopatia, 1400 giĂ  in trattamento e un numero smisurato di famiglie ridotte in grave difficoltĂ  economica per questa piaga sociale.

Siamo i soli a pensare che vedere il Meyer coinvolto nell’offerta dei gratta e vinci Ryanair sia eticamente ambiguo e inopportuno davanti a questo scenario? Come si coniuga il gioire per i 15mila euro recuperati così, tra l’altro da una società che potrebbe fornirli a prescindere da questa pratica visto che sta per comprarsi la nostra Alitalia, con gli sforzi di Regione, enti e associazioni per fermare il dilagare dell’azzardo in Toscana?

ANDREA QUARTINI

1100 ATTI IN DUE ANNI, 40% DELLE PROPOSTE APPROVATE. FORZA DI GOVERNO ALTERNATIVA A DUO PD-ROSSI – conferenza stampa

In due anni abbiamo protocollato 1101 atti consiliari, quasi un terzo dell’intera attività politica di questo palazzo, inclusa quella di iniziativa della giunta.

Il 40% dei nostri atti di indirizzo politico sono stati approvati e abbiamo costretto la maggioranza ad interessarsi di temi dimenticati come povertĂ , crisi bancarie, criticitĂ  delle grandi opere e gestione di acqua e rifiuti.

Siamo senza alcun dubbio l’unica forza di governo alternativa al duo PD-Rossi in Consiglio regionale.

Ne parleremo martedÏ 29 agosto 2017 in Sala 10 – Consiglio regionale, ore 12 (con diretta facebook).

Vi aspettiamo!

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA

CONCORSO TRUCCATO A PISA? GRAVE, ISTITUZIONI VIGILINO A GARANZIA AUTOREVOLEZZA DELL’UNIVERSITA’

Il caso denunciato da Giulia Romano è grave. Auspichiamo una rapida conclusione delle indagini ma le istituzioni devono vigilare di più a garanzia dell’autorevolezza dell’Università. Il buon nome delle Università toscane si tutela solo con la garanzia che fenomeni come quelli presupposti dall’accusa di Romano o non esistano già o non esisteranno mai più.

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA

REGOLAMENTO SULLA CACCIA, ABBIAMO OTTENUTO SANZIONI PER ATC

Abbiamo votato contro al Regolamento di attuazione della legge regionale sulla caccia e della c.d. Legge Remaschi.

Impossibile votare a favore: questo regolamento di cento articoli rappresenta la vera disciplina della legge sulla caccia e guarda caso non arriverà in Consiglio Regionale, perché per questo tipo di atti basta il parere della Commissione. Almeno siamo riusciti ad ottenere le sanzioni per quelle ATC che contravverranno all’obbligo previsto di pubblicità per atti e sedute. Ancora una volta avevano previsto una regola senza prevedere la sanzione per chi la viola.

Apprezziamo il lavoro importante di audizioni svolto in Commissione, ma il testo della giunta è arrivato di fatto blindato. Molte le incongruenze e assurdità: si prevede in un articolo una densità di massimo un cacciatore ogni 13 ettari e poi due articoli dopo si ammettono di diritto tutti i cacciatori dell’ATC di residenza.

Per non parlare delle “oasi di protezione” la cui gestione è messa in capo all’ATC. Praticamente le zone di protezione dalla caccia le gestiscono i cacciatori. Invenzione tutta Toscana e non contemplata dalla L. 157/92 che cercheremo di rimuovere con una proposta di legge dedicatache cercheremo di rimuovere con una proposta di legge dedicata.

Purtroppo la maggioranza che ha smantellato la Polizia Provinciale e soppresso il Corpo Forestale dello Stato si conferma poco sensibile alla necessità di operare sulla caccia aumentando i controlli. Questo significherà purtroppo che la degenerante crescita dei fenomeni di bracconaggio, culminati nell’increscioso episodio del lupo esposto a Suvereto, è destinata a continuare ancora”.

IRENE GALLETTI

AZIENDA INTERDETTA PER MAFIA CURAVA MENSA PER SCUOLE DI CORTONA. REGIONE VERIFICHI INFILTRAZIONI SU APPALTI SIMILI

Un’azienda di Cosenza interdetta per mafia gestiva la mensa per nidi e scuole del Comune di Cortona. Grazie al lavoro del Movimento 5 Stelle la questione è emersa e questo business toscano è stato interrotto. Presto il Comune di Cortona procederà alla riassegnazione del servizio, ma questa vicenda deve aprire una riflessione regionale sulle possibili infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici toscani.

L’appalto a Cortona era in capo ad una Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI). Solo una delle due società di questo RTI è stata oggetto di interdittiva, la Cardamone Group srl, all’80% di proprietà di Renzo Cardamone. Ci risulta però che l’altra azienda del RTI, con sede a Lamezia Terme, sia per la metà di proprietà di una persona che condivide al 50% un’altra attività imprenditoriale nel campo ristorativo proprio con Cardamone. Questa azienda gestisce in appalto dal 2015 il bar di un Ospedale massese e la mensa di una scuola a Subbiano (AR).

Nessuna illazione da parte nostra, bene precisarlo, solo l’indicazione di un esempio chiaro: le società che da altre regioni vengono a vincere appalti in Toscana sono naturalmente portate a riproporsi su tutte le occasioni che la regione offre nel loro ambito d’azione. E per questo è necessario alzare le soglie d’attenzione aumentando la diffusione delle informazioni tra gli enti che hanno registrato degli stop a loro appalti per interdittive.

Il caso Cortona può fare scuola e anche per questo è stato portato a livello nazionale con due interrogazioni m5s della deputata Chiara Gagnarli e del senatore Mario Michele Giarrusso.

GABRIELE BIANCHI