Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e coordinatrice regionale, ha espresso apprezzamento per l’apertura al dialogo manifestata dal segretario toscano del PD, Emiliano Fossi, il quale ha frenato sulla prevista quotazione in borsa della Multiutility. Tuttavia, Galletti ha voluto chiarire che fin dall’inizio il Movimento 5 Stelle ha avuto una posizione chiara e strutturata sulla questione, ovvero il rifiuto della quotazione in borsa e del profitto su beni essenziali, la promozione dell’acqua pubblica e il riconoscimento del ruolo centrale dei comuni nella gestione dei servizi locali. Questi principi non sono solamente slogan, ma rappresentano la linea politica del Movimento 5 Stelle, testimoniata concretamente dai molti atti presentati dai loro eletti in tutti i consigli comunali dove si discute della questione.

Per Galletti “E’ importante sottolineare che il Movimento 5 Stelle è contrario a unire la gestione dell’acqua a quella dei rifiuti perché l’acqua è un bene universale, inalienabile e un monopolio naturale. La logica degli accorpamenti è pericolosa e svuota completamente le assemblee comunali del loro potere. Siamo anche favorevoli agli ambiti territoriali, ma con un dimensionamento adeguato per ottenere economie di scala, legate all’efficienza del sistema e rigorosamente pubblici”, chiarisce la consigliera.

“Siamo pronti al confronto e alla collaborazione, ma manterremo ferme le nostre posizioni sui temi fondamentali e il primo pilastro è questo: l’acqua è un bene comune e, come stabilito dal referendum del 2011, deve tornare alla piena gestione pubblica. Da qui si parte”, conclude Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

Sosteniamo pertanto la battaglia di comitati e dei consiglieri comunali che chiedono maggior partecipazione pubblica diretta nella decisione, anche attraverso dei referendum comunali, che chiariscano oltre ogni ragionevole dubbio se la reale volontà dei cittadini sia quella di affidare la gestione unica dei servizi comunali, per loro essenziali, alle logiche dei mercati o se mantenerla nel controllo pubblico.”