Avviare un’indagine conoscitiva sul fabbisogno di mobilità, anche tramite l’uso delle migliori tecnologie digitali: questo e molti altri i punti cardine di una mozione presentata in Regione Toscana dal consigliere del Movimento 5 stelle, Giacomo Giannarelli.

“In questi giorni – spiega l’esponente pentastellato – ricorre la Settimana della mobilità sostenibile, un’iniziativa promossa dalla Commissione europea. Il Movimento 5 stelle da sempre fa di queste tematiche la propria bandiera, con politiche attive volte a migliorare la vita delle persone”.

Nella mozione è richiesta la creazione di un nuovo Piano regionale per le infrastrutture e la mobilità sostenibile: “Un qualcosa – spiega – che contempli un orizzonte temporale di breve, medio e lungo periodo per sviluppare una visione di ampio respiro”.
L’obiettivo del M5S è di giungere a un piano in grado di affrontare al meglio le sfide di una mobilità dolce e semplificare il trasporto pubblico, la distribuzione delle merci e risolvere il problema del traffico urbano. “Nei nostri progetti – insiste Giannarelli – vi è un disegno orientato a favorire sicurezza, accessibilità per tutti e tecnologie al servizio delle persone”.

Il M5S chiede la realizzazione di “Nuove piste ciclabili, con tanto di alberature, anche tramite il supporto agli enti locali. Oggi solo un toscano su tre utilizza la bicicletta per gli spostamenti, puntiamo a far crescere sensibilmente questa soglia”, sottolinea Giannarelli.

Il Movimento 5 stelle preme anche per giungere a forme d’incentivi per l’acquisto di biciclette,  elettriche e non. “Nella mozione – evidenzia il consigliere – chiediamo anche l’istituzione di un’agenzia regionale per la mobilità su percorsi pedonali e ciclabili, così da facilitare la manutenzione delle piste esistenti e velocizzare la realizzazione di nuovi percorsi: entro il 2020 la mobilità ciclistica deve essere il terzo pilastro della mobilità urbana”.
La questione ha serie ripercussioni sulla salute dei cittadini: “Circa un italiano su cinque – sottolinea – è esposto a concentrazioni eccessive di polveri sottili: in Unione europea l’Italia è la nazione con il maggior numero di morti premature correlate a inquinanti atmosferici”.

Giannarelli ricorda che anche il governo nazionale si sta muovendo in queste direzioni: “Pochi mesi fa è stato approvato un piano per il rinnovo dei parco autobus del trasporto pubblico locale con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni. Oggi in Italia i bus usati hanno circa 11,4 anni, a fronte dell’età media europea di circa 7,5 anni. Per questo – conclude – il governo ha stanziato 3,7 miliardi di euro: saranno erogati nel periodo che va dal 2019 al 2033”.