Oggi i lettori livornesi de Il Tirreno hanno potuto leggere l’annuncio dell’assessora Grieco e del consigliere Gazzetti in merito alla “conferma dei finanziamenti regionali per Darsena Europa”. Una bella opera di distrazione di massa visto che nella Legge di Stabilità licenziata dalla giunta e votata da Gazzetti c’è scritto che i famosi 12,5 milioni l’anno per Darsena Europa non saranno più dati dal 2018 ma dal 2020. I fatti sono due o non sanno quel che dicono o lo sanno benissimo e vogliono prendere i giro i cittadini di Livorno.

Se la Darsena Europa è un’opera con tempi di realizzazione certi e vicini, perché la Regione ritarda di due anni l’avvio del finanziamento? E se inizia tutto nel 2018 perché la Regione mette a bilancio il suo contributo solo dal 2020? Forse la risposta è che ci vorrà un anno solo per chiudere la gara e arrivare ad un vero progetto esecutivo per le opere pubbliche, più un altro anno per le valutazioni quindi prima del 2020 l’avvio dell’opera resterà un miraggio?

Il nostro voto contrario citato da Gazzetti è venuto proprio su questo passaggio, perché ribadiamo il punto: se la Darsena Europa è quella light, con la realizzazione solo delle fasi 1 e 2, noi siamo d’accordo. Per questo contestiamo il ritardo del finanziamento, arrivato tra l’altro senza nemmeno una spiegazione del perché.

Certo capiamo l’imbarazzo di Gazzetti nel dover giustificare agli elettori il suo scranno dorato da 135mila euro lorde l’anno a fronte di un’unica delega che tra l’altro gestisce la giunta: far fare la Darsena Europa. Magari qualcuno potrebbe davvero chiedergli qualche spiegazione, prima delle prossime elezioni.