Dopo aver ricevuto il loro accorato appello, abbiamo richiesto l’audizione delle imprese dell’indotto geotermico delle province di Pisa, Grosseto e Siena.

La comunicazione tra queste e il Consiglio deve senz’altro migliorare se non hanno chiara la necessità normativa di colmare una lacuna che riguardava il capitolo ‘geotermia’ nel Piano Regionale Energetico: mancava l’allegato aree non idonee presente invece per tutte le altre fonti rinnovabili.

Questa novità porterà a chiarire alcuni iter autorizzativi e soprattutto darà un riferimento di legge sulla base del quale saranno decise le autorizzazioni. Chiudendo così il lungo periodo di discrezionalità del Presidente della Regione sulle autorizzazioni. La geotermia è importante ma per noi va promossa con tre vincoli chiari: promozione di tanti piccoli impianti strategici a bassa entalpia, attivati per soddisfare una domanda esistente o proveniente da progetti di economia circolare, sempre e comunque condivisi dalla popolazione – che deve esercitare potere di veto in tal senso – con la garanzia di emissioni zero.

Crediamo con convinzione che l’indotto possa svilupparsi più da questa visione strategica diffusa e distribuita, che da grandi impianti spesso contestati dalla popolazione. Non dimentichiamo tuttavia che il vero nodo cruciale sulla geotermia sono le concessioni in scadenza. E su queste la Regione dovrebbe aprire quanto prima un dibattito relativo al modello di indirizzo. Finora tutto tace.

GIACOMO GIANNARELLI
IRENE GALLETTI