Una settimana fa abbiamo interrogato la giunta per sapere perché aveva affidato la riscossione coattiva toscana al tandem Agenzia delle Entrate – Riscossione (ex Equitalia) e Riscossione Sicilia spa. L’assessore regionale al bilancio si è affrettato a risponderci a mezzo stampa citando come motivo della scelta l’applicazione della norma contenuta nella legge di riforma di Equitalia. Non fidandoci siamo andati a verificare e abbiamo scoperto che Bugli ha provato a buttarla in corner ma c’è poco da deviare l’attenzione.

Equitalia spa gestiva la riscossione coattiva della Regione Toscana tramite un affidamento del 2008. Nel protocollo d’intesa di questo affidamento non è mai citata Riscossione Sicilia spa, nonostante la normativa di riferimento richiamata da Bugli indicasse già dal 2005 che il recupero forzoso dei crediti verso creditori residenti in Sicilia dovesse passare da questa società.

La domanda sorge spontanea: se finora nessuno aveva sentito il bisogno di indicare Riscossione Sicilia spa accanto ad Equitalia come agente di riscossione per la Regione Toscana perché questo bisogno è venuto fuori nel 2017, quando Equitalia ha semplicemente ‘cambiato nome’ in Agenzia delle Entrate – Riscossione?

Tra l’altro è un peccato che il giornalista abbia omesso la seconda domanda all’assessore rispetto a quanto affermava. Se infatti, come dice Bugli, hanno infilato Riscossione Sicilia per riscuotere il dovuto dai “contribuenti siciliani”, ci poteva già spiegare chi sarebbero questi contribuenti siciliani – residenti in Sicilia – che non hanno pagato le tasse toscane al punto da obbligarci ad affidare il recupero crediti a questa partecipata della Regione guidata da Crocetta.

Ma i cittadini desiderosi di chiarezza sull’argomento non si preoccupino: gliel’abbiamo fatta noi questa domanda con una nuova interrogazione urgente.

Con l’occasione Bugli ci toglierà anche l’ultimo dubbio sul caso. In una nota del 24 maggio scorso inviata da Equitalia alle amministrazioni prima della sua chiusura la società scriveva “le amministrazioni locali interessate ad affidare la riscossione al nuovo ente “Agenzia delle Entrate – Riscossione” nonché a Riscossione Sicilia S.p.A., dovranno adottare apposita delibera in mancanza della quale successivamente alla data del 30 giugno 2017 non potranno trasmettere nuove minute di ruolo”.

Sarà mica che Bugli ha affidato a Riscossione Sicilia spa parte della riscossione coattiva toscana solo perché ha preso quel “nonché” come un dovere di legge?

Gli sarebbe bastato guardare la delibera 1157 della giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, che ha preso quel nonché per quello che era. Infatti in quell’atto di Riscossione Sicilia spa non c’è alcuna traccia.

GABRIELE BIANCHI