L'esito del voto dell'Aula.

“Giani non mette la faccia sulla legge per aumentare le poltrone, e nessun altro assessore intende farlo: e ci domandiamo se gli elettori chiamati al “voto utile” oggi lo voterebbero ancora”. Il Movimento 5 Stelle critica aspramente la riforma statutaria voluta dal Presidente Eugenio Giani per l’introduzione della figura del sottosegretario e per l’allargamento dell’Ufficio di Presidenza, e lascia il Consiglio regionale al momento del voto.

“Quello che è accaduto oggi in Consiglio – scrivono Irene Galletti e Silvia Noferi, capogruppo e consigliera regionale del Movimento 5 Stelle – è qualcosa che non è mai accaduto nella storia di questa istituzione: la riforma dello Statuto di cui si parla fin dalle prime settimane di questa legislatura è stata votata in Aula senza di fatto passare dalla Prima Commissione, dove la maggioranza per un intero anno non ha trovato un accordo tra i suoi componenti, e senza nemmeno l’illustrazione in Consiglio: un fatto che non ha precedenti nella storia della Regione Toscana”.

“L’introduzione, o la reintroduzione, di nuove figure istituzionali dopo un anno di energie spese in questa paradossale discussione, con la giustificazione della loro presunta necessità per migliorare l’efficacia dell’azione governativa, se già normalmente indignerebbe i cittadini, in mezzo agli effetti devastanti di un’emergenza sanitaria globale suonano quasi offensive.”

“Mentre il Parlamentino toscano dibatte in aula su di un’esigenza sentita probabilmente solo dal Presidente e pochi altri direttamente coinvolti – attaccano le pentastellate – l’intera sanità pubblica regionale si sta rivoltando contro la Giunta per i tagli operati negli anni e per la situazione drammatica in cui è costretto a lavorare il personale sanitario, le scuole cadono a pezzi, le strade regionali chiudono per frane e per mancanza di manutenzione. E oggi siamo qui a discutere di una riforma statutaria senza che venga presentata dal suo proponente, né da nessun altro, perché nessuno ha il coraggio di farlo tra le fila della Giunta, ma che viene strenuamente difesa dalla maggioranza PD in Consiglio”.

“Il Movimento 5 stelle ha deciso di non partecipare a questa mancanza di rispetto verso il più alto organo della regione. Questa vergogna non avrà il nostro nome, non avrà il nostro volto e non avrà neppure il nostro voto, perché del resto non avrà neanche il voto del Presidente Giani, che invece di rimandare la discussione ad un momento in cui poteva essere presente in Aula per difenderla e votarla, ha preferito seguirla a distanza di sicurezza da Bruxelles”.

Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 stelle in Toscana.