Sulle Porte Vinciane la Regione a guida PD è riuscita nel paradosso di decretare nello stesso atto la sua incapacità di governo della questione e reclamarne a riguardo più potere decisionale. Siamo ai livelli di quel copilota da rally che fa cappottare l’auto in gara e poi dice: “prossima volta guido io”.

Un mese fa l’assessore regionale ha risposto alla nostra interrogazione sul caso Porte Vinciane, sostenendo che dal 27 gennaio Navicelli spa le aveva prelevate e messe a terra, con incarico di ripararle e riposizionarle quanto prima, insieme alla gestione delle conseguenze problematiche di questa scelta: ovvero l’insabbiamento delle aree portuali livornesi attigue. Il tutto da realizzarsi entro fine luglio. Quindi Ceccarelli ci sta dicendo che siccome la Regione non è stata in grado di governare la questione, lascia altri 6 mesi a chi ha dimostrato di non meritare alcuna fiducia gestionale del problema e continua a tenere a terra le porte 40 giorni dopo averle rimosse, con danno per il porto di Livorno.

Se il PD non ci avesse abituato a queste allucinazioni, ci sarebbe da sorprendersi. Ma sulle Vinciane hanno fatto anche di peggio: 12 mesi fa nell’ultima legge PD approvata sul tema, la 18 del 29 febbraio 2016, la gestione delle Porte Vinciane era giustamente affidata all’Autorità Portuale di Livorno.

Poi il cambio di rotta: gestione all’Autorità portuale regionale che, lo ricordiamo, sta di base a Viareggio. Qualche decina di chilometri più in là delle Porte contese. Il tutto quando a breve si attende l’apertura dell’incile, il collegamento tra Arno e Canale dei Navicelli. Un’opera -pagato da OLT Offshore Lng Toscana – che consentirà al sistema darsena pisana e alla cantieristica di raggiungere il mare senza passare dalle Porte Vinciane e quindi dal porto di Livorno.

Capiamo la necessità dei vertici regionali di chiarire il peso nullo del PD livornese nel partito. Ma forse questo tipo di scherzetti potrebbero non metterli in conto ai toscani. L’afflusso di fanghi verso la Darsena Toscana, cui l’apertura – ora assenza – delle Porte Vinciane contribuisce, rende necessari costosi dragaggi, l’ultimo dei quali ci risulta sia costato ai cittadini 15 milioni. Ora ne spenderemo altri 430mila ma non bastava tenerle chiuse?

ENRICO CANTONE