In seguito alla notizia dell’attivazione dello stato di agitazione nel settore degli appalti di pulizia e sanificazione nelle strutture sanitarie di Arezzo, Grosseto e Siena, da parte delle principali sigle sindacali, Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, esprime la sua solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto e annuncia una mozione regionale.
“Solo pochi giorni fa,” ricorda Galletti, “il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la nostra proposta sul Salario Minimo, impegnando la Regione Toscana ad adottare un approccio più solidale verso il personale coinvolto negli appalti di cui è stazione appaltante. Oggi ci troviamo nuovamente ad affrontare una problematica legata alla razionalizzazione delle risorse in ambito sanitario, che rischia di colpire duramente le tasche dei lavoratori impiegati nei servizi di pulizia e sanificazione. Su questo tema avevamo già sollevato numerosi dubbi con un’interrogazione presentata lo scorso aprile, alla quale l’assessore alla Salute, Bezzini, al netto delle garanzie sulla continuità dell’erogazione dei servizi per i cittadini e il personale sanitario, non aveva saputo fornire le opportune rassicurazioni sul tema della tutela dei livelli occupazionali e sulla continuità salariale delle persone impiegate negli appalti.”
“Per queste ragioni comprendiamo le preoccupazioni delle parti sociali, che chiedono un percorso di garanzia e confronto volto a trovare una soluzione condivisa, capace di tutelare sia i livelli occupazionali sia i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario gestito dall’Azienda Sanitaria Sud-Est. Ma è fondamentale che non siano i lavoratori in appalto a pagare il prezzo di queste decisioni.”
“Per facilitare questo percorso,” conclude Galletti, “presenteremo una mozione in Consiglio Regionale affinché tutte le forze politiche, nessuna esclusa, possano esprimersi sulla vicenda e assumersi la responsabilità di aiutare queste lavoratrici e questi lavoratori che stanno lottando per difendere i propri diritti e il proprio salario dal processo di razionalizzazione avviato dalla Giunta Regionale.”
Sulla vicenda intervengono anche i Coordinatori provinciali M5S dei territori interessati dalla rimodulazione del servizio di pulizie e sanificazione.
Tommaso Pierazzi, Coordinatore M5S per la provincia di Arezzo: “Negli ultimi tempi sono aumentate le criticità nel settore sanitario, in particolare nel territorio aretino. Tra le problematiche principali emergono le difficoltà nel garantire visite mediche tempestive, la carenza di personale e, in alcuni ospedali, la mancanza di aria condizionata durante i periodi più caldi.
A queste si aggiunge il controverso taglio del 30% delle ore dedicate ai servizi di pulizia sanitaria, che ha provocato proteste tra il personale degli appalti sanitari di Arezzo e in tutti gli altri presidi dell’Azienda Sanitaria Sud-Est interessati da questa riduzione di attività. Questa riduzione compromette non solo la qualità dei servizi offerti, ma anche la sicurezza sia dei pazienti sia degli operatori, già sotto pressione.
In un contesto già segnato dai tagli degli anni precedenti, aggravati dalla pandemia, la riduzione delle ore lavorative rischia di portare a ulteriori tagli di personale, con gravi ripercussioni sulla sanità pubblica. È fondamentale un ripensamento da parte della Regione, e faremo tutto il possibile affinché ciò avvenga,” conclude Pierazzi.
Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S per la provincia di Siena: “Sono solidale con i lavoratori del settore degli appalti per la pulizia e sanificazione nelle strutture della ASL e condivido pienamente le dichiarazioni della Consigliera Regionale Irene Galletti. Ritengo che questa razionalizzazione non solo possa compromettere i diritti dei lavoratori, ma anche quelli dei pazienti e del personale sanitario, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti,” conclude Martinozzi.
Lorenzo Olivotto, Coordinatore M5S per la provincia di Grosseto: “Per la Maremma, già di per sé una delle aree più svantaggiate della Toscana, questa decisione rappresenta l’ennesima pillola amara da ingoiare. Il taglio del 30% delle ore dedicate ai servizi di pulizia e sanificazione nelle strutture sanitarie dell’Azienda Sud-Est non fa che aggravare una situazione già critica. È facile comprendere l’agitazione dei lavoratori di Grosseto, così come di quelli degli altri presidi che potrebbero essere interessati dai tagli di orario, poiché tale riduzione non incide solo sui loro diritti, ma anche sulla qualità del servizio e sulla sicurezza dei pazienti e del personale sanitario,“ conclude Olivotto.