Abbiamo incontrato questa mattina i sindacati delle forze di polizia toscane per avviare un percorso di azione istituzionale sul tema sicurezza. Hanno raccolto il nostro invito i rappresentanti di UGL, COISP e SILP CGIL per Polizia di Stato, UIL P.A. e FNS CISL per Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco.

La sicurezza dei cittadini è un bene primario. Nella nostra regione chi la tutela è lasciato in larga parte senza strumenti adatti all’incarico e nel paradosso di dover colmare i vuoti o le incoerenze prodotte dalla politica. Il tutto a discapito dei cittadini onesti. Il Movimento 5 Stelle vuole affrontare questo problema con serietà e di qui il nostro primo incontro con chi sta in prima linea a difesa dell’incolumità di 3,7 milioni di toscani.

Abbiamo agenti mandati ad operare senza paletta e apparati radio, Questure senza la carta per i documenti, una polizia penitenziaria alla prese con l’ultima trovata italica per evitare le sanzioni UE: siccome i detenuti devono avere 7 mq di spazio ciascuno, porte delle celle aperte (per “aumentare” la superficie a disposizione) e vigilanza dinamica. Tutto ciò è intollerabile: dobbiamo ridare dignità, strumenti e risorse alle forze di sicurezza.

Domani il Consiglio regionale dovrà votare su un nostro atto che chiede maggiori risorse per la sicurezza locale. Non ci bastano quei 900mila euro l’anno di qui al 2020, indicati nel PRS presentato e approvato da PD e ‘Diversamente PD’. Servono fondi per la videosorveglianza e quant’altro utile per deterrenza e prevenzione.

Mancano fondi anche per formazione e supporto pratico? Forniamoli noi. Magari coi risparmi di un taglio dei vitalizi e degli emolumenti ai consiglieri regionali.

ENRICO CANTONE

 

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AGGIORNAMENTO: PD ha bocciato l’atto il 9 maggio 2017. Ennesima conferma della loro incapacità di capire le esigenze dei cittadini.