La novella dello stento intorno al Ponte sul Serchio si arricchisce dell’ultimo atto: adesso la Regione vuole finanziare un ponte che collega una strada statale ad una strada provinciale, quindi un’infrastruttura della quale non ha competenza. Ci farebbe piacere che questa forzatura fosse usata anche per scuole e strade di competenza provinciale, dove invece la giunta PD regionale insiste sempre col motivetto “sì, ci sarebbe tanto da fare, ma non ci compete”.

Il ponte sul Serchio è ormai un’infrastruttura pirandelliana, dove sono saltati iter di legge autorizzativi ed equilibrio tra gli atti di programmazione dei diversi livelli istituzionali coinvolti. L’errore chiave, più recente, resta lo stralcio dell’opera dalla Legge Obiettivo riguardante la Tangenziale di Lucca. I soldi dovevano arrivare dal governo.

L’intervento regionale, che attendiamo di capire se reale o solo promesso, è una forzatura che un domani potrebbe fermare quanto alla fine più interessa ai cittadini: ovvero la realizzazione di un miglioramento per la viabilità lucchese.

GIACOMO GIANNARELLI
GABRIELE BIANCHI