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SACCARDI AMMETTE STRADA LUNGA SU EPATITE C. ROSSI HA FATTO PROPAGANDA

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione sanità, commenta la risposta ricevuta dall’assessora Saccardi in merito all’interrogazione riguardante la cura dell’Epatite C

“Ci conforta sapere che la Regione Toscana abbia trattato ad oggi 1582 pazienti affetti da epatite C. Ma ricordiamo che questi rappresentano solo il 6% dei 26mila da coprire secondo una delle 25 promesse di Enrico Rossi che il presidente dava per “mantenuta” nei primi 100 giorni. Al netto della propaganda ricordiamo quindi che il programma AIFA di trattamento dell’epatite C era doveroso e fa piacere riconoscere l’impegno della regione nel realizzarlo, ma l’ambizioso progetto di Rossi “eradicheremo l’Epatite C in tre anni” richiede di andare oltre. Altrimenti diciamo che Rossi non solo non poteva mantenere la promessa in 100 giorni, ma è difficile la mantenga in cinque anni.”

PD SCEGLIE ILLEGALITA’ SU AUTORIZZAZIONI AGLI INCENERITORI. STORIA SARA’ TESTIMONE DI QUESTA RESPONSABILITA’ POLITICA

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano la bocciatura del Partito Democratico alla mozione dove chiedevano il rispetto della legalità nelle procedure di autorizzazione degli impianti di incenerimento dei rifiuti.

“La nostra mozione chiedeva una cosa semplice la Giunta rispetti la legge quando interviene sulle procedure autorizzative degli impianti di incenerimento. Il Partito Democratico ha risposto no, perché vuole continuare a concedere a Scarlino Energia, come ad ogni altro gestore amico, la possibilità di non presentare la Relazione di riferimento, cioè quel documento obbligatorio che analizza l’impatto dell’impianto di incenerimento nel territorio dove sorge o sta già operando, come nel caso di Scarlino. Questo documento tutela i cittadini nel loro diritto a vivere e lavorare in un ambiente salubre e accogliente, anche per nuovi investimenti.

Nel bocciare la nostra mozione il PD sembra quindi difendere interessi privati che nel caso di Scarlino Energia potrebbero riguardare la sua compagine societaria composta da cooperative toscane e emiliane e Monte dei Paschi di Siena. Noi chiedevamo invece che la Giunta e il Presidente Rossi stesso fossero garanti della legge, perché rappresentano l’intera popolazione toscana non solo la parte politica che li sostiene né gli eventuali indicibili interessi che tutela. Purtroppo ancora una volta il Partito Democratico sceglie l’illegalità e la storia sarà testimone di questa responsabilità politica.

Infine ci spiace vedere Marras, capogruppo PD, affrontare i problemi del suo territorio e più in esteso il tema della gestione del ciclo dei rifiuti con un pressapochismo avvilente come quando ha messo in bocca all’assessore all’ambiente di Livorno il “preferire le discariche agli inceneritori”, omettendo di indicare che il diretto interessato si riferiva a discariche gestite secondo la strategia rifiuti zero, come luoghi di studio della frazione indifferenziata e ulteriore trattamento fino ad esaurimento di quanto lì portato. Se usassimo lo stesso metro con Marras diremmo quindi: Marras ha dichiarato che i cittadini di Scarlino si devono tenere un inceneritore pur sapendo che è pericoloso. Basta omettere la parte di realismo PD “perché ad oggi questa è la situazione dell’indifferenziata nella Provincia di Grosseto””.

TUTTO DA RIFARE, CASE PASSERINI AUTORIZZATO SU DATI FALSI

Il Movimento 5 Stelle porta all’europarlamento l’affaire inceneritore di Case Passerini, con una interrogazione a firma Marco Affronte, eurodeputato M5S in Commissione Ambiente, realizzata in collaborazione ai consiglieri regionali M5S.

Marco Affronte (M5S Europa):
“L’inceneritore di Case Passerini nasce sotto i peggiori auspici per tanti motivi che il Movimento 5 Stelle in Toscana e i Comitati denunciano da tempo: uno dei principali è che si inserisce in un contesto già pesantemente caricato di attività umane contaminanti. E, recentemente, un nuovo fattore è intervenuto a cambiare le carte in tavola. La Valutazione Ambientale Strategica fu elaborata tenendo in considerazione, fra gli altri inquinanti della zona, dei flussi di traffico. È chiaro però che ai tempi della VAS i dati sulle emissioni adottati furono quelli dichiarati dalle Case Automobilistiche. Oggi, dopo lo scandalo Volkswagen, sappiamo bene che quei dati sono falsi. E sono estremamente più bassi delle effettive emissioni dei veicoli.

La conseguenza è che l’azione combinata degli inquinanti nella zona sia stata ampiamente sottovalutata. La VAS, secondo noi, è quindi da rifare con i dati reali, altrimenti questo inceneritore risulterà approvato solo in un mondo immaginario, che non ha riscontri nella realtà. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere alla Commissione Europea se ritenga l’iter autorizzativo corretto. Secondo noi non lo è. Nella Valutazione di Impatto Ambientale, in spregio alla Direttiva Europea 2010/75, manca la Relazione di Riferimento. E non scordiamo che, contravvenendo alla Convenzione di Stoccolma, non sono nemmeno state prese in considerazione le alternative possibili all’incenerimento. Ce n’è abbastanza per avere più di un dubbio.”

Giacomo Giannarelli (M5S Toscana):
“Case Passerini è inutile e pericoloso e stiamo lottando dal primo giorno per fermarne la realizzazione. Recentemente un consigliere del PD ha chiarito in tv che vogliono questo inceneritore per chiuderne un altro, quello di Montale, contrastato dalla popolazione locale. Praticamente spostano il problema di qualche decina di chilometri, quando possono risolverlo definitivamente con un serio piano del riciclo e il semplice rispetto della legge nazionale. Con alcuni atti in Consiglio regionale abbiamo aperto le porte alla strategia rifiuti zero, dimostrando con numeri alla mano che in cinque anni potremmo chiudere sei dei sette inceneritori previsti e in dieci anni rendere la Toscana una regione senza impianti di questo tipo. Davanti a questi dati è chiaro che Case Passerini è una speculazione economica sulla pelle dei cittadini: l’incenerimento regge solo se sovvenzionato e per questo Q.thermo ha chiesto 80 milioni di finanziamento a Banca Europea degli Investimenti. Un finanziamento che, grazie alla segnalazione dei Comitati, la BEI ha deciso di approfondire con un’indagine della quale attendiamo i risultati”.

CHIESA SAN GIOVANNI, DUBBI SUL RECUPERO FINANZIATO DALLA REGIONE

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Cultura, ha presentato un’interrogazione sul progetto “Recupero per fini sociali e culturali dell’Ex Chiesa di S.Giovanni”.

“La ex Chiesa di San Giovanni è un patrimonio pratese e il Comune aveva impegnato 40 mila euro di fondi regionali per il suo recupero. Destinatario dell’intervento la Cooperativa Fonderia Cultart che doveva sviluppare all’interno della struttura tutta una serie di attività culturali, tra le quali spettacoli teatrali, concerti e percorsi formativi. Ci risulta che queste attività non siano state del tutto effettuate e abbiamo chiesto conto all’assessora Barni circa il monitoraggio del progetto. Ancor più in questi tempi di scarse risorse, per i tagli del governo Renzi e le sue ricadute sugli enti locali, riteniamo fondamentale che i fondi pubblici siano oggetto di un controllo rigoroso e nel caso male utilizzati, si proceda con la revoca degli stessi. Ci auguriamo che non sia il caso della Fondazione Cultart, ma è necessaria una verifica su quanto abbia realizzato nel recupero della Chiesa di San Giovanni”.

PUBLIACQUA ADDEBITAVA SERVIZI NON EROGATI. AIT MOSTRI PIANO DI RIMBORSO AI CITTADINI

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha inviato una lettera al Direttore dell’Autorità Idrica Toscana (AIT) in merito agli addebiti di servizi non erogati posti da Publiacqua spa nelle fatture dei cittadini serviti dal gestore.

“Il 15 dicembre scorso AIT informava la Giunta regionale della verifica degli archivi d’utenza fatta da Publiacqua in merito ai servizi che la stessa addebitava in fattura. Nella lettera risulterebbe che “50 mila utenze servite da Publiacqua spa sarebbero interessate all’aggiornamento della propria posizione relativamente ai servizi usufruiti e la maggioranza ha riguardato l’eliminazione in bolletta di servizi non presenti, mentre per circa 17mila utenze la correzione ha riguardato l’applicazione di quote di tariffa precedentemente non fatturate per servizi che però sono presenti”.

Al fine di contribuire a far chiarezza su una questione molto delicata chiediamo:

  • Il numero esatto e l’elenco degli utenti cui si è continuato ad addebitare in fattura servizi non erogati, dalla pubblicazione della sentenza 335 della Corte Costituzionale
  • Per ogni utenza si chiede quali siano i servizi illegittimamente fatturati (fognatura, depurazione o entrambi i servizi)
  • Il programma finanziario previsto per il rimborso dei denari illegittimamente riscossi dalla società erogatrice del servizio ed il tempo previsto per la restituzione;
  • Il numero e l’elenco degli utenti a cui non sono mai stati fatturati i servizi erogati ed a cui è stato richiesto in fattura il pagamento di tali servizi”.

Lettera disponibile al seguente link http://bit.ly/1PsOqJ1

 

 

SACCARDI CI STUPISCE, BENE LEGGA I GIORNALI MA PRIMA LE NOSTRE INTERROGAZIONI

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, commenta le ultime notizie che riguardano le dinamiche informative dell’assessora Saccardi circa i disservizi del sistema sanitario regionale.

“Errare è umano, perseverare meno. Giorni fa ho letto che l’assessora Saccardi sosteneva di aver appreso dalla stampa che a Prato c’erano ritardi nelle comunicazioni dei referti mammografici. Sono rimasto stupefatto perché era proprio argomento di una nostra interrogazione del 25 settembre cui lei stessa aveva risposto. Oggi leggiamo che avrebbe scoperto dai giornali delle infezioni oculari a Careggi, dovute ad un trattamento infetto proveniente dalla farmacia dell’Ospedale. Anche in questo caso l’argomento era oggetto di una nostra interrogazione del 4 agosto, centrata sul funzionamento della farmacia interna, messo in dubbio da alcune segnalazioni dei cittadini.

Ci fa piacere questa attenzione dell’assessora Saccardi alla lettura della rassegna stampa, ma spereremmo che prima guardi bene le nostre interrogazioni e magari anche le risposte a queste che le vengono preparate dai suoi collaboratori, per il Consiglio regionale. Ma soprattutto visto che il Governo e il PD toscano sono molto concentrati ultimamente sull’inappropriatezza dei medici che prescrivono troppo e dei cittadini che vanno troppo al pronto soccorso, verrebbe da chiedersi se sia inappropriata più la cabina di regia del sistema sanitario regionale e le sue diramazioni territoriali”.

Le due interrogazioni sono disponibili ai seguenti link:

 

EDILIZIA SCOLASTICA EMERGENZA VERA. SINDACI CHIEDANO A RENZI MAGGIORE IMPEGNO

Appena concluso il sopralluogo di Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S, e del consigliere comunale Lorenzo Naimi alle scuole del Valdarno.

Giannarelli (Consigliere Portavoce M5S Regione Toscana):“Ci è stato negato l’ingresso nelle strutture dai dirigenti scolastici e non abbiamo voluto forzare la mano per rispetto degli studenti. Rivendichiamo il potere ispettivo e soprattutto l’opportunità di verificare con gli occhi, prima che a mezzo stampa, le condizioni in cui versano le scuole del Valdarno. Il fatto che siamo stati tenuti fuori getta purtroppo un’ombra sullo stato di questi edifici, tra i quali nessuno figura nell’elenco di quelli che godranno del contributo governativo per la messa in sicurezza.”

Naimi (Consigliere Portavoce M5S Figline Valdarno):”Ricordo che nella scuola Martiri Cavicchi è caduto un pannello fonoassorbente la notte tra il 16 e 17 settembre e nella scuola primaria La Massa di Incisa Valdarno erano stati tappati dei carotaggi con cartelloni scolastici, fino a loro messa in sicurezza dopo nostra segnalazione. L’attenzione dell’amministrazione locale sulle condizioni in cui versano le scuole è vergognosa e ci auguriamo che a qualcuno non servano dei feriti per dare risposte concrete al problema. 

I sindaci sono i primi responsabili per la salute dei cittadini per questo ci aspettiamo che chiedano al governo una maggiore attenzione sull’edilizia scolastica, perché non vorremmo mai che l’interesse di partito fosse messo davanti a quello dei cittadini. A tal proposito ricordo che in Consiglio Comunale fu bocciata la nostra mozione dove si chiedeva al Sindaco di farsi portavoce di un’istanza semplice: inserire l’8×1000 per l’edilizia scolastica”.

 

QUALE DESTINO NEL NUOVO OSPEDALE APUANO PER LAVORATORI DEI SERVIZI NON SANITARI?

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione urgente sulla situazione dei lavoratori attualmente impegnati nei servizi non sanitari e commerciali negli ospedali, in chiusura, di Massa e Carrara.

“Nei due ospedali di Massa e Carrara decine di dipendenti garantiscono i servizi non sanitari e commerciali. Queste persone, legate da contratto a imprese vincitrici di appalti ASL, non hanno certezza del loro destino a pochi giorni dall’inaugurazione prevista del Nuovo Ospedale Apuano (NOA). Questo è intollerabile e vogliamo sapere da Rossi e Saccardi se la Regione abbia preteso da ASL l’inclusione di garanzie di ricollocamento per questi lavoratori nell’accordo con GE.SAT, il gestore privato cui ha affidato per 20 anni tutti gli appalti interni al NOA.

Attualmente è noto che Manutencoop, COLSER e Pellegrini gestiranno i servizi di biancheria, pulizie rifiuti e mensa. Ma queste hanno già al loro interno personale specializzato e quindi il nodo centrale è comprendere se la clausola sociale è stata o meno inclusa nel contratto col gestore privato e, se sì, quanto questo prefiguri una equa riassunzione del personale attualmente impiegati nei due ospedali apuani in dismissione.

Nessuno ha dato finora risposte a questi lavoratori che temono una riassunzione con limitazioni a scatti di anzianità, ore lavorative settimanali e stipendio. Tutti problemi già emersi in occasione dell’apertura degli altri tre nuovi ospedali gemelli realizzati col project financing dalla Regione Toscana dove sempre GE.SAT spa gestirà i servizi non sanitari e commerciali”.

 

“Fonte fotografia – Il Tirreno, 2015″

MONTE DEI PASCHI SCANDALO DI SISTEMA. ECCO I NOMI DELL’INCHIESTA

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione d’inchiesta sullo scandalo Monte dei Paschi e i relativi intrecci con Regione Toscana, ha comunicato ufficialmente l’elenco delle persone convocate in audizione dalla Commissione (in allegato).

“Lo scandalo Monte dei Paschi non è un fatto solo senese, né unicamente toscano. Ha interessato la vita di centinaia di migliaia di persone e l’insieme di fatti riconducibili a questo scandalo rappresenta il cedimento di un sistema che li ha resi vittime. È dovere di questa commissione d’inchiesta dare a questi cittadini delle risposte sulle responsabilità politiche dietro quanto hanno subìto. Ma soprattutto è dovere mio e degli altri commissari usare la Commissione per portare alla luce quel sistema in parte ancora presente e superarlo per quanto compete la Regione Toscana e i suoi rapporti con il gruppo Monte dei Paschi di Siena.

Siamo certi di ricevere da Enrico Rossi e il resto degli esponenti del Partito Democratico convocati la massima collaborazione per raggiungere gli obiettivi della Commissione d’Inchiesta.

Ci auguriamo infine che rispondano al nostro invito anche Mario Draghi, Anna Maria Tarantola e Ignazio Visco. Considerata la resistenza del PD a garantire al Parlamento Italiano una commissione d’inchiesta con poteri d’autorità giudiziaria – conclude Giannarelli – questa nostra regionale potrebbe essere l’ultima occasione per Draghi, Visco e Tarantola di illustrare ai cittadini, fuori dai tribunali, la loro quota di scelte incluse nello scandalo Monte dei Paschi”.

Giovedì 22 ottobre apriranno la serie delle audizioni l’Avvocato Paolo Emilio Falaschi e l’Avv. Paolo Spagnoli. Il primo, storico legale di parte civile nei procedimenti dello scandalo MPS, e il secondo ex membro del CDA di Fidi Toscana che scoprì e denunciò il passaggio illegittimo dei Fondi UE dalla finanziaria che Regione Toscana condivide con Banca Monte dei Paschi di Siena.

Ecco il Link con i nomi dell’#InchiestaMPS:https://goo.gl/ZJZvfD

EPATITE C QUESTIONE SERIA, ROSSI DIA I VERI NUMERI DEI PAZIENTI TRATTATI

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, ha depositato un’interrogazione sull’impegno di Rossi riguardante la “cura con nuovi antivirali contro l’epatite C”, parte delle 25 promesse elettorali che il presidente dichiara “mantenute”.

“Il 18 maggio la Regione Toscana diramava un comunicato dove assicurava la terapia gratuita per l’epatite C a 26.624 pazienti. La tredicesima promessa elettorale di Rossi, delle 25 che dichiarava ieri mantenute, recita infatti “eradicazione in tre anni dell’epatite C dalla Toscana”. Purtroppo per i malati di epatite C ad oggi Regione Toscana, su ammissione dell’ex assessore alla Sanità Marroni, risulta aver trattato solo 20 persone e leggendo bene la delibera di Giunta sull’attuazione delle 25 promesse si scopre che “Le modalità di attuazione dell’impegno sono subordinate all’esito della gara promossa da ESTAR […] che allo stato dell’arte non ha dato l’esito previsto. Pertanto le modalità di attuazione dell’impegno sono in corso di definizione”.

 Torna alle mente il comunicato col quale il 5 giugno scorso un Rossi trionfale commentava lo Studio dell’Università di Tor Vergata sull’argomento Epatite C: “Forte anche dei risultati di questo studio – disse – la Toscana continuerà a perseguire l’obiettivo di curare tutti i cittadini affetti da epatite C. […] L’unico interesse che ci muove è quello di tutelare la salute dei nostri cittadini, garantendo a tutti quelli che ne hanno bisogno cure efficaci e sicure. E quando si opera avendo come primo obiettivo la salute dei cittadini, raramente si sbaglia”.

Come Movimento 5 Stelle concordiamo su tutta la linea, ma quando iniziamo presidente Rossi sull’Epatite C? Non trova poco serio sostenere che questa promessa elettorale è mantenuta quando ad oggi non c’è alcun riscontro dell’affermazione?

Lo aspettiamo martedì in Consiglio Regionale per darci il dettaglio di quanti pazienti con positività HCV in Toscana, o affetti da epatopatia HCV-correlata, siano stati trattati farmacologicamente dal sistema sanitario toscano da febbraio a oggi. Ma soprattutto quanti sono già stati presi in carico dai centri abilitati alla somministrazione ed entro quando saranno loro erogate le terapie promesse. Restiamo certi che tutto questo, come ha promesso Rossi ai toscani, sarà svolto entro i prossimi tre anni. Altrimenti ne chiederemo le dimissioni: sulla salute non si scherza”