Nonostante i gruppi consiliari d’opposizione avessero presentato 2 mozioni a favore della chiusura dell’inceneritore al 31/12/2023, la maggioranza le ha respinte dando come spiegazioni che avrebbero fatto un percorso partecipativo con la cittadinanza. Percorso per il quale ci vuole tempo e la cittadinanza deve essere informata molto bene su quello che si vorrà fare: chiusura definitiva, ammodernamento dell’impianto.

Fino allo scorso anno questa giunta ha sempre ribadito la volontà di voler chiudere l’impianto. Improvvisamente 6 mesi fa è stata cambiata idea. Cosa è avvenuto che ha provocato questo cambiamento? Non certo l’essere venuti a conoscenza di impianti di nuova generazione, in quanto non ci sono.

L’utilizzo dell’inceneritore è ormai superato e bisogna ripensare completamente lo smaltimento dei rifiuti. A Montale, dopo la chiusura dell’inceneritore, si dovrà pensare a una totale bonifica dell’intera zona e per farlo ci vorranno anni.

Nel percorso informativo per la cittadinanza si dovrà illustrare perfettamente il percorso di bonifica, di smantellamento dell’impianto e la completa conversione dell’area. A conclusione di questo percorso, poi, dovrà essere fatto un referendum consultivo per dare la parola alla cittadinanza, non dimenticando che, eventualmente, si dovrà anche prevedere un risarcimento per Montale e i suoi cittadini della zona vicino all’inceneritore.