Abbiamo presentato una proposta di legge per migliorare il sistema d’intervento regionale in caso di arresto cardiaco.

La tempestività di intervento è cruciale davanti ad un arresto cardiaco e il presidio defibrillatore, se usato entro i primi minuti, può resuscitare una persona. Oggi c’è una piccola falla nel sistema di intervento regionale, come rivelato da un caso di cronaca nella lucchesia, dove una persona è deceduta in attesa dell’ambulanza quando a circa duecento metri c’era un defibrillatore disponibile nella sede di una onlus. Con la nostra legge in vigore, l’operatore 118 che ha ricevuto la richiesta di soccorso per l’arresto cardiaco avrebbe allertato l’ambulanza e in parallelo identificato il defibrillatore più vicino alla persona in arresto cardiaco, comunicando la sua disponibilità a chi chiamava e via sms alle persone abilitate all’uso presenti in zona.

Abbiamo già la banca dati su dove sono i DAE e gli abilitati ad intervenire. Manca solo in legge l’obbligo per l’operatore 118 di verificare dov’è il defibrillatore più vicino alla persona in arresto cardiaco, per comunicarlo a chi fa la chiamata di soccorso e, via sms o app, a chi è formato per intervenire. Esattamente quanto proponiamo oggi col nostro atto. Una procedura già attiva in alcuni territori, per la solerzia degli operatori coinvolti, ma non standardizzata perché assente dalla normativa sul tema. Una mancanza da colmare quanto prima approvando la nostra proposta.

Alla classica contestazione del Partito Democratico ‘non ci sono i soldi’ per attivare una applicazione di questo tipo, abbiamo già la risposta pronta. L’intervento non costa niente, perché la APP esiste già, viene dalla città più cardioprotetta d’Europa – Piacenza – è gratuita e ha già mappati i DAE presenti in Toscana col difetto della macchia di leopardo: ottima copertura in alcuni centri toscani, a Lucca se ne trovano 150, pessima in altri come Firenze dove ne indica solo due e manca persino quello del Consiglio regionale. Basta prendere la banca dati pubblica e integrare la APP con questa. Per una spesa prossima allo zero.

Ho sentito personalmente Daniela Aschieri, la cardiologa che ha progettato questa APP, Progetto Vita, e ha già dato la massima disponibilità per l’evoluzione che abbiamo pensato. Manca solo la volontà politica di approvare questo ennesimo provvedimento di buon senso che abbiamo portato all’attenzione del Consiglio regionale.