Dopo la bocciatura di 15 emendamenti M5S è passata la legge obiettivo targata PD e sostenuta da Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle preannunciano il suo fallimento, in aula.

“Abbiamo provato a migliorare un testo che era comunque irricevibile, ma davanti ad un muro potremo solo dire, tra 3 anni, ve l’avevamo detto. Non abbiamo mai negato i danni all’agricoltura da ungulati, ma l’assessorato è  partito dal dato degli incidenti stradali per parlare della loro sovrappopolazione. Ho lavorato alla FAO, Nazioni Unite, è la prima volta che vedo calcolare una popolazione di animali misurandola tramite l’infortunistica stradale. Questa legge consegna ai cacciatori un problema che da 20 anni essi medesimi e le istituzioni non sono stati in grado di risolvere. Gli agricoltori continueranno ad avere i loro danni e la Toscana diventerà un’unica piazza per le battute di caccia, con problemi per turismo naturalistico e sicurezza” ha segnalato in aula la consigliera M5S Irene Galletti.

“Questa legge, con cieca ostinazione, rifiuta di recepire le buone pratiche che vengono da altri paesi europei e regioni italiane, e inventa di fatto la figura del cacciatore “funzionario pubblico”.  Ci rivedremo tra 3 anni e vedremo chi sbagliava tra noi e voi” ha proseguito la consigliera Cinque Stelle.

“Solo a novembre è stata presentata in pompa magna dal Consiglio l’enciclica Laudato Sì. Oggi abbiamo conferma che molti consiglieri, se l’hanno letta, non l’hanno compresa nel suo spirito più profondo” concludono i Cinque Stelle.