“Approvata in Consiglio regionale, da maggioranza ed opposizione, la proposta di legge al Parlamento per la semplificazione, o meglio la deregulation, sui tagli boschivi. Invieremo immediatamente una nota di segnalazione al Governo prima che venga incardinata all’interno delle Commissioni parlamentari di competenza. Questo perché anche a Roma si abbia consapevolezza dell’indirizzo di entrambe le coalizioni toscane, centrosinistra e destra: per entrambi boschi e foreste sono solo una risorsa da sfruttare abbattendo il maggior numero possibile di controlli insieme agli alberi, e non un bene pubblico e ambientale da tutelare. Va aperta una riflessione più ampia, se si vuole che la tutela di boschi e foreste diventi un passaggio fondamentale della transizione ecologica”.

Così Irene Galletti e Silvia Noferi, Consigliere regionali del Movimento 5 Stelle in Toscana, a margine del voto in Consiglio regionale della Proposta di legge nr.1 al Parlamento “Disposizioni di semplificazione in materia di selvicoltura. Modifiche al d.lgs. 42/2004”.

“Una simile modifica a livello nazionale – attaccano le pentastellate – aumenterebbe enormemente il livello di esposizione al rischio di beni di inestimabile valore ambientale e paesaggistico, senza contare le dimensioni che potrebbe assumere in alcune regioni storicamente meno sensibili alla materia. Si parla di 360 aree vincolate solo in Toscana”.

“Il PD ha dovuto invece abbandonare la proposta di legge regionale analoga di fronte all’evidenza dell’ennesima illegittimità a cui andavano incontro: il decreto Semplificazioni infatti al comma 3 dell’articolo 36 ribadisce quello che la razionalità già dovrebbe suggerire, cioè che al massimo si possa ricorrere a una procedura semplificata per le autorizzazioni ai tagli boschivi, non certo a una cancellazione delle stesse” chiariscono Galletti e Noferi. “Per la maggioranza che governa la Regione purtroppo il paesaggio e le sue ricchezze ambientali, insieme alle leggi che li tutelano, sono solo un impiccio alle attività economiche, salvo poi promuovere la verde Toscana ai turisti stranieri, come se bastasse tutelare il boschetto di cipressi di san Quirico D’Orcia per dichiararsi sostenitori dell’ambiente” puntualizzano le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle.