In politica, così come nella vita, esistono ragioni di opportunità che vanno al di là di quelli che sono i dettami strettamente giuridici. C’è chi la chiama morale. Chi, più semplicemente, buonsenso.

Il cosiddetto giustizialismo non ha mai trovato in noi terreno fertile. Ma siamo sempre stati convinti che a ogni azione debbano corrispondere principi di adeguatezza e sobrietà.
Se è vero come è vero che per legge si è innocenti sino all’ultimo grado di giudizio, è altrettanto innegabile che i ruoli attualmente ricoperti da Ledo Gori – capo gabinetto del governatore Enrico Rossi – e da Mauro Maccari, che ci risulta ricoprire ancora un ruolo da protagonista all’interno delle commissioni concorsuali giudicanti nell’Asl Nord-Ovest stridono – e non poco – con quelle che sono le logiche di correttezza e trasparenza.

Il direttore sanitario dell’Asl Nord Ovest è stato di recente rinviato a giudizio per corruzione assieme allo psichiatra Alfredo Sbrana e, giustappunto, allo stesso Ledo Gori. Tutti questi attori continuano infatti a esercitare una funzione che riteniamo incompatibile con le loro vicissitudini giudiziarie. Ad oggi non è trapelato il minimo imbarazzo dai vertici regionali del Pd. Né una parola, né un atto sono stati spesi a riguardo. È l’ennesima dimostrazione che la questione morale non abita più dalle parti di quelli che dovrebbero essere gli eredi dello storico Partito comunista guidato da Berlinguer.
Tra l’altro, bene ricordarlo, il direttore sanitario dell’Asl Nord-Ovest è al centro di presunte irregolarità anche in un’altra selezione, quella per la direzione dell’unità operativa complessa di Oculistica negli ospedali di Pontedera e Volterra, gara che ha visto un titolato medico specialista fare ricorso.

Sarebbe opportuno, in questa fase, che le persone coinvolte facessero un passo indietro rispetto ai ruoli che ricoprono. Un segnale di sobrietà e serietà morale che apprezzeremmo.
Riteniamo altresì che la stessa Asl di competenza farebbe bene a sospendere almeno la funzione commissariale di Maccari, se ancora in essere, anche allo scopo di tutelare l’immagine pubblica della regione Toscana.
Abbiamo chiaro che in punta di diritto, fino a condanna siamo tutti innocenti. Ma ovviamente altra cosa è l’opportunità politica. Sì, perché per noi l’etica è ancora un valore. E merita di essere difeso.